IRF520 e alimentazione esterna

Salve a tutti in questi giorni sto cercando di capire come controllare dispositivi con maggior assorbimento di corrente tramite arduino, come esempio ho preso un semplice motorino. Nello schema sotto (preso in giro per la rete) mostra come effettuare il collegamento con un mosfet (io ho un irf520), quello che mi chiedo è come poter usare un'alimentazione esterna, ad esempio i 12v di un trasformatore a parte, anzichè i 3 volt di arduino come nell'esempio.

Mi è stato chiesto di spostare questo topic qui, nell'altro uwefed mi aveva risposto

"Se colleghi il polo negativo del alimentatore 12V alla massa del Arduino funziona.
Eviterei di collegare un motore ai 3,3V perché la corrente disponibile é veramente limitata (80mA).
Ciao Uwe"

Chiedo se potesti gentilmente fare uno schema come quello di sopra perchè non vorrei sbagliare i collegamenti. Ti ringrazio in anticipo.

Credo intendesse dire di scollegare il filo arancione dai 3,3V e collegarlo ai 12V esterni; quindi collegare il negativo dei 12V esterni al GND di Arduino. Forse dovresti aggiungere una R di limitazione sul gate dell'IRF; a che serve il diodo messo in quel modo, è una protezione?

Si nella guida c'era scritto che quel diodo (1N4007) è di protezione. Per quanto riguarda il mosfet perchè ci vuole una resistenza? Inoltre la massa dell'alimentatore esterno a quale delle gnd di arduino dovrebbe andare?

ptroccoli:
Si nella guida c'era scritto che quel diodo (1N4007) è di protezione. Per quanto riguarda il mosfet perchè ci vuole una resistenza? Inoltre la massa dell'alimentatore esterno a quale delle gnd di arduino dovrebbe andare?

in genere il pilotaggio di transistor e mosfet avviene sempre tramite una R di limitazione per evitare una eccessiva erogazione di corrente da parte del pin di Arduino, non so però se questo tuo schema applicativo non ne abbia bisogno.
I GND di Arduino sono tutti collegati tra loro, l'uno vale l'altro.

Un diodo di quel tipo non è molto utile ma è meglio di niente, i diodi 1N4007 sono molto lenti e quindi il tuo micro se colleghi un grosso motore potrebbe bruciarsi prima che il diodo entra in azione..

A "flz47655": In alternativa a quel diodo avrei dei 1N4148 che dovrebbero essere più veloci. Però mi chiedo, non è proprio la funzione del mosfet evitare che si bruci il microcontrollore?
A "Michele Menniti": In base a cosa dovrei dimensionare quella reistenza?

In base alla corrente di pilotaggio del mosfet, metti una R da 1K e stai più che tranquillo. Forse flz si riferisce al fatto che se il diodo non interviene si brucia il mosfet e poi il microcontrollore, altrimenti non ho capito la dinamica...

Si infatti, per dirla breve ti si rompe tutto quanto.

La resistenza devi dimensionarla in base alla frequenza con cui accendi e spegni il transistor, la capacità parassita del mosfet (che dipende dalla frequenza) e la tensione

Ciao

E' vero, però non c'è da scordare che il gate è un condensatore che si carica e... si scarica. Quindi la resistenza serve per dissipare anche parte della corrente che "torna indietro" e rischia di fare danni se è elevata. C'è anche da dire che la resistenza forma una rete RC e quindi aumenta i tempi di carica e scarica con conseguenze come maggiore dissipazione di calore (il mosfet lavorerà per un certo periodo in zona lineare), quindi non va bene troppo elevata. 1k nel tuo caso va bene, anche perché col PWM di Arduino siamo sui 500 Hz e non si hanno grandi correnti sul gate..

Ciao!

Quindi lo schema sotto, che ho appena fatto, va bene?
Oavviamente quella R deve sarà 1K e il diodo l'1N4148 che dovrebbe essere più veloce.

Con questo circuito se dico ad Arduino di dare corrente per pochi istanti al pin, posso controllare anche un relè?

Così com'è il circuito va bene, invece per pilotare un relé basta un comunissimo transistor; un mosfet ha capacità tali da poter pilotare carichi molto consistenti, diciamo che è alternativo al relé, inutile sprecarlo come stadio pilota.