MEDICAL ARDUINO #1 : ELETTROTERAPIA

conenna:
Eravamo semplicemente in due a rispondere dallo stesso account...
Lavoro per una azienda che ripara apparecchiature elettromedicali, oltre a progettarne di fascia professionale e nelle "pause caffè" abbiamo deciso, secondo lo spirito opensource, di rilasciare progetti di apparecchiature più alla portata degli hobbisti e sperimentatori...oltre che a chiarire i tanti lati tecnici e scientifici legati alle tecnologie elettromedicali...
Bye

Non credo che sia un problema insormontabile farsi un secondo utente in modo che ognuno abbia il suo. Per favore fatelo!

Tanti saluti
Uwe Federer
Moderatore

OK, risponderò solo io...
Per quanto riguarda DESIGNSPARK, gira sotto linux + wine (http://www.designspark.com/content/designspark-pcb-ver-3-here), lo consiglio soprattutto perchè è un tool più avanzato di EAGLE e perchè pur essendo free permette di sviluppare progetti ben più estesi che EAGLE PCB...
Bye

Ma è troppo avere un PDF? A me non va di installare WINE per far girare un programma nativo per Windows.

leo72:
Ma è troppo avere un PDF? A me non va di installare WINE per far girare un programma nativo per Windows.

Ecco il .pdf...
Si visualizza?

medical shield for arduino-elettroterapia 4 canali - Schematic.pdf (83 KB)

uwefed:

conenna:
Buongiorno, rispondiamo a tutti...
Dunque, per quanto concerne lo schematico, si può tranquillamente utilizzare DESIGNSPARK, un OTTIMO cad elettronico che potete scaricare gratuitamente dal link: http://www.designspark.com/pcb?utm_source=dscaro&utm_medium=dscaro&utm_campaign=dscaro
Ve lo consigliamo perchè pur essendo un pò più "difficile di EAGLE è GRATIS, senza le limitazioni di dimensioni di EAGLE.
Inoltre l'autorouter integrato permette di sbrogliare efficacemente lo schema ottenendo degli ottimi pcb (su internet ci sono vari siti che permettono con poche decine di euro di avere una scheda incisa e pronta all'uso a livello professionale) :stuck_out_tongue:
Quanto sopra per il discorso di vedere, editare e modificare lo schematico ed il relativo pcb.
La nostra idea è di "stimolare" la cultura e diffusione dell'home made e della sperimentazione relativa a queste apparecchiature partendo da dispositivi semplici per poi arrivare ad apparecchi complessi e ben più prestazionali; ecco perchè non abbiamo rilasciato il sorgente, per far si che insieme si sviluppino funzioni e caratteristiche aggiuntive. Vorremmo innanzitutto dare attenzione alla sicurezza elettrica imposta (GIUSTAMENTE) dalle vigenti norme (CE, 62.5, etc...) per poi sviluppare apparecchi utili a tutti.
Siamo SEMPRE a disposizione per chiarimenti, ovviamente.
Bye

Perché non crei un PDF dello schema?
Visto la difficoltá (burocrazia e impegno finanziario) di ottenere la certificazione CE secondo la 93/42 e la 2007/47 (i dispositivi di elettroterapia sono dispositivi che non cadono nella classe 1 (autocertificazione) ma in una delle altre classi che devono essere certificata da un ente notificata) e costruito a regola d'arte (che si puó presuppore é dato quando si ha seguito le normative in vigore CEI 62-5 - EN 60601-1 - Fascicolo 1445 Apparecchi elettromedicali. Parte 1: Norme generali per la sicurezza; da appliare la versione 2 o 3 in funzione delle versioni delle altre norme applicabili, CEI 62-24 - Apparecchi elettromedicali. Norme particolari di sicurezza per gli stimolatori neuromuscolari, forse anche CEI 62-39 -Apparecchi elettrici per uso estetico. Guida generale per la sicurezza). Si puó avere la sicurezza che nessuno modifichi i schemi e peggora la sicurezza dela apparecchio.

Ah dimenticavo: le normative non le trovate su internet, sono a pagamento e costano anche molto. 250€, 22€ e 89,32€ http://www.ceiweb.it/struttura/body-ws-cei-webstore.html

Tanti saluti Uwe

Ciao Uwe, hai perfettamente ragione sui costi delle norme e sui costi (migliaia di euro) per le certificazioni medicali, perchè qui è un salasso continuo, ma, ribadisco, il nostro scopo è esclusivamente didattico/sperimentale, ovvero far capire alle persone come funzionano queste apparecchiature, magari qualcuno si appassiona...
All'uni c'era un professore che diceva sempre: "la cosa affascinante è che con i pezzi di un telecomando potete salvare la vita di una persona...), ovviamente esagerava ma lo spirito di questi progettini è proprio lo stesso...
P.s.: ho messo il pdf.
Bye

Johnny779:

conenna:

Johnny779:
Chiedo scusa se mi intrometto, ma non sarà un pochino "pericoloso"???

Intendo sia per problemi di sicurezza "intrinseci" (isolamento & C.) sia perchè questi apparecchi non dovrebbero avere l'efficacia che diconodi avere.
Ricordo che ci furono polemiche quando Nuova Elettronica si mise a pubblicare schemi di una quantità industriale di apparecchiature elettromedicali la cui efficacia ... come dire... lasciava molto a desiderare (anche se costruite con tutti i "crismi elettronici")?
Sarà meglio rivolgersi ad un medico e ad apparecchiature testate?

Ciao, sono ben lieto di "intromissioni", lo scopo dei forum è proprio questo, giusto? :slight_smile:
Innanzitutto per chi non volesse o potesse scaricare designspark, vi allego il file in .pdf ed in .emf, sperando di essere di aiuto
Per quanto concerne la sicurezza è implementata sia in hardware che in software, imponendo limiti di frequenza, corrente e durata degli impulsi, oltre che impiegando come già detto alimentazione a bassa tensione tramite sole batterie ricaricabili e non tramite alimentatori da rete, cosa fattibile, ma con costi elevati (normalmente un alimentatore medicale da 12v 30 watt costa circa 50 euro...), inoltre i trasformatori elevatori finali sono dotati di isolamento...
Il discorso degli elettromedicali di Nuova Elettronica è un pò particolare e da persona che li conosce MOLTO bene, vorrei chiarire una cosa, ovvero che, indipendentemente da quello che dicono, le loro apparecchiature elettromedicali sono pur sempre dei kit elettronici, FUNZIONANTI ed EFFICACI, al pari se non più di molte apparecchiature che nel mio lavoro riparo ogni santo giorno.
C'è da dire che il costo degli apparecchio è basso, come dovrebbe esserlo anche nel caso degli elettromedicali utilizzati dai professionisti, ma poi si entra in discorsi OFFTOPIC, da chiarire altrove...
Altri chiarimenti?
Saluti

Non metto in dubbio che Voi abbiate la capacità di progettare e costuire apparecchiature funzionanti e sicure dal punto di vista elettrico.
Però mi risulta che tali apparecchiature debbano venire certificate per l'uso sul corpo umano. E dubito che nelle "pause caffè" uno possa avere tempo, voglia, soldi di provvedere a tutte le certificazioni richieste.
Lo stesso vale per le apparecchiature di Nuova Elettronica.
Permettimi di dire però che la comprovata efficacia di tali strumentazioni è per lo meno alquanto dubbia:
MedBunker - Le scomode verità: Le bufale estetico-sportive

Quello che mi premeva sottolineare è che uno non dovrebbe autoprescriversi una "cura" con queste cose senza controllo medico.
Magari uno ha una patologia e con quelle "scossette" peggiora...

Ciao, voglio chiarire, dati i tuoi "legittimi dubbi" che i progettini che si stanno immettendo nel forum hanno valenza didattico scientifica, ovvero culturale, che funzionano perfettamente e soprattutto in base al software che uno vuole sviluppare, anche con l'aiuto di tutti e che lo scopo è di chiarire quanto e come sono efficaci. E' ovvio che questo è solo un punto di partenza, sicuramente efficace per proseguire gli studi sia a livello fisiologico che normativo nelle sedi più opportune, l'importante è iniziare, non credi?
Il fatto che si stia parlando delle tecnologie elettromedicali di cui più o meno tutti facciamo uso, basti pensare a quando ci si misura la pressione o si fa riabilitazione del ginocchio o altro, per me è già un successo, data la purtroppo diffusissima ignoranza in materia...anche degli operatori professionali!!!
Ovviamente accetto critiche, osservazioni e migliorie...
Per quanto riguarda l'efficacia delle apparecchiature, se parliamo di articoli su riviste o TV, lasciamo perdere, esistono le riviste e gli studi scientifici che dimostrano l'efficacia di apparecchi e protocolli a cui si deve far riferimento per la progettazione e ti assicuro che noi lo facciamo da sempre e che Nuova Elettronica almeno in qualche caso ha usufruito di documentazione e certificazioni, questo non per difenderla, solo per amore di verità.
Credo che entro la prossima settimana metteremo anche una magnetoterapia.
Bye
Bye

it's interesting..

conenna:
Ecco il .pdf...
Si visualizza?

Sì, si visualizza. Grazie.

conenna:
Ciao Uwe, hai perfettamente ragione sui costi delle norme e sui costi (migliaia di euro) per le certificazioni medicali, perchè qui è un salasso continuo, ma, ribadisco, il nostro scopo è esclusivamente didattico/sperimentale, ovvero far capire alle persone come funzionano queste apparecchiature, magari qualcuno si appassiona...
All'uni c'era un professore che diceva sempre: "la cosa affascinante è che con i pezzi di un telecomando potete salvare la vita di una persona...), ovviamente esagerava ma lo spirito di questi progettini è proprio lo stesso...
P.s.: ho messo il pdf.
Bye

Per uso didattico é la vostra una iniziativa molto bella.
Ci spieghi perché non servono delle resistenze sulle basi dei transistori e anche perché basta una resistenza per limitare la corrente di 5 LED "function"?
Perché la scelta di leggere i pulsanti con un entrata analogica e non metterli su 3 Entrate digitali?
Nello schema come si distinguono che sia stato premuto il SW2 e non il SW3 visto che R35 e R36 hanno lo stesso valore?
Ciao Uwe

guarda che i led function sono anche messi al contrario, visto che il cavo rosso e' gnd :slight_smile:

purtroppo la risposta sul mancato sorgente non mi soddisfa affatto, ogn'uno e' libero di leggerla come vuole, ma a me sembra che la questione sia "per favore mi fate gratuitamente un firmware per questo schema ?"

uwefed:

conenna:
Ciao Uwe, hai perfettamente ragione sui costi delle norme e sui costi (migliaia di euro) per le certificazioni medicali, perchè qui è un salasso continuo, ma, ribadisco, il nostro scopo è esclusivamente didattico/sperimentale, ovvero far capire alle persone come funzionano queste apparecchiature, magari qualcuno si appassiona...
All'uni c'era un professore che diceva sempre: "la cosa affascinante è che con i pezzi di un telecomando potete salvare la vita di una persona...), ovviamente esagerava ma lo spirito di questi progettini è proprio lo stesso...
P.s.: ho messo il pdf.
Bye

Per uso didattico é la vostra una iniziativa molto bella.
Ci spieghi perché non servono delle resistenze sulle basi dei transistori e anche perché basta una resistenza per limitare la corrente di 5 LED "function"?
Perché la scelta di leggere i pulsanti con un entrata analogica e non metterli su 3 Entrate digitali?
Nello schema come si distinguono che sia stato premuto il SW2 e non il SW3 visto che R35 e R36 hanno lo stesso valore?
Ciao Uwe

Sono ben felice che qualcuno apprezzi il nostro sforzo di divulgazione e soprattutto di ragionamento...
dunque, le basi sui transistor non ci sono perchè abbiamo scelto di pilotare i trasformatori elevatori con dei transistor ed operazionali nella configurazione di generatori di corrente costante, di cui alleghiamo uno schematico prelevato dalla rete.
I led facenti parte del blocco "time" e "function" vengono accesi solamente uno alla volta e piu' precisamente nella sequenza 10-20-30 minuti (time) e nella sequenza: em.man., kotz, tens, elettrostimolazione, preriscaldamento.
Abbiamo scelto di utilizzare un partitore resistivo e diversi pulsanti proprio per avere qualche i/o digitale libero da usare per altre applicazioni e per non utilizzare i soliti triti e ritriti pulsanti su i/o digitali.
P.S.: mi scuso per gli errorini, è l'effetto pausa caffè....-)
Bye

Testato:
guarda che i led function sono anche messi al contrario, visto che il cavo rosso e' gnd :slight_smile:

purtroppo la risposta sul mancato sorgente non mi soddisfa affatto, ogn'uno e' libero di leggerla come vuole, ma a me sembra che la questione sia "per favore mi fate gratuitamente un firmware per questo schema ?"

Ancora scusate per gli errorini, come sopra è l'effetto pausa caffè...
per la storia del codice sorgente, preferisco prima completare almeno due o tre schematici, discuterne tutti insieme e poi rilasciarlo con le modifiche che emergeranno dalle discussioni...lo scopo è solo quello di confrontarsi ed imparare, non certamente "scroccare"...spero di essere stato chiaro!!!
Bye

conenna:
lo consiglio soprattutto perchè è un tool più avanzato di EAGLE .

Non diciamo bischerate, Eagle è a anni luce avanti a DesignSpark, forse un giorno DesignSpark diventerà un buon prodotto, per il momento è poco più di un giocattolo.

astrobeed:

conenna:
lo consiglio soprattutto perchè è un tool più avanzato di EAGLE .

Non diciamo bischerate, Eagle è a anni luce avanti a DesignSpark, forse un giorno DesignSpark diventerà un buon prodotto, per il momento è poco più di un giocattolo.

Qui non si parla di qual'è meglio come cad, anche perchè sono gratuiti e soprattutto non si definiscono come "b...te" le opinioni altrui...a maggior ragione in quello che dovrebbe essere un forum ove discutere su arduino e le applicazioni
Il caro Astrobeed dovrebbe sapere che c'è molto di meglio di entrambi i sopramenzionati programmi, dico solo che se devo fare un circuito eagle ha limiti dimensionali legati all'essere free, che designspark non ha...
Non commento le frasi di prima sulle bischerate e/o sugli errori orrori visto che si va off-topic.
Sulla rete ci sono un sacco di progetti e schematici cui accedere, fatti con cad gratuiti e che girano sotto linux...
Saluti

conenna:
Non commento le frasi di prima sulle bischerate e/o sugli errori orrori visto che si va off-topic.

Ho volutamente cancellato il commento sugli errori per non innescare dei flame, ma visto che insisti cominciamo da quello più evidente, i led sono collegati con l'anodo al GND, come la giustifichi questa cosa ?

conenna:
dunque, le basi sui transistor non ci sono perchè abbiamo scelto di pilotare i trasformatori elevatori con dei transistor ed operazionali nella configurazione di generatori di corrente costante, di cui alleghiamo uno schematico prelevato dalla rete.
I led facenti parte del blocco "time" e "function" vengono accesi solamente uno alla volta e piu' precisamente nella sequenza 10-20-30 minuti (time) e nella sequenza: em.man., kotz, tens, elettrostimolazione, preriscaldamento.
Abbiamo scelto di utilizzare un partitore resistivo e diversi pulsanti proprio per avere qualche i/o digitale libero da usare per altre applicazioni e per non utilizzare i soliti triti e ritriti pulsanti su i/o digitali.
P.S.: mi scuso per gli errorini, è l'effetto pausa caffè....-)
Bye

Che si vule pilotare solo un LED alla volta non é deducibile dallo schema.
Se si vuole risparmiare su pin allora é meglio risparmiare sul numero di pin dei LED. È meglio usare il Charlyplexing che con 4 uscite si puó pilotare fino a 12 LED.
Ciao Uwe

Visto il carico capacitivo abbastanza elevato (220uF) sulla tensione regolata del 7805 avrei aggiunto un diodo per evitare problemi allo spegnimento..

Nello schema manca anche come è alimentato Arduino.. anche se non è un mistero rende incerta la riproduzione del circuito.

Avrei trovato utile lo schema con una descrizione del circuito, così è un po' come dare i sorgenti di un programma senza commenti e senza documentazione.. c'è chi lo ritiene assolutamente inutile.

Se la scelta di non fornire i sorgenti è comprensibile in un ottica anti-plagio (ma ne vale la pena? Chi vuole copiare a scopi commerciali non penso proprio che copi da qui) non si può parlare di open-source, ad ogni modo sarebbe stata utile almeno una descrizione testuale del firmware, delle operazioni che svolge magari anche senza codice in modo che gli interessati possano in qualche modo cercare di riprodurre il funzionamento del progetto con una quantità ragionevole di tempo.

Come disse conenna

...ma, ribadisco, il nostro scopo è esclusivamente didattico/sperimentale, ovvero far capire alle persone come funzionano queste apparecchiature, magari qualcuno si appassiona...

Ciao Uwe

flz47655:
Visto il carico capacitivo abbastanza elevato (220uF) sulla tensione regolata del 7805 avrei aggiunto un diodo per evitare problemi allo spegnimento..

Nello schema manca anche come è alimentato Arduino.. anche se non è un mistero rende incerta la riproduzione del circuito.

Avrei trovato utile lo schema con una descrizione del circuito, così è un po' come dare i sorgenti di un programma senza commenti e senza documentazione.. c'è chi lo ritiene assolutamente inutile.

Se la scelta di non fornire i sorgenti è comprensibile in un ottica anti-plagio (ma ne vale la pena? Chi vuole copiare a scopi commerciali non penso proprio che copi da qui) non si può parlare di open-source, ad ogni modo sarebbe stata utile almeno una descrizione testuale del firmware, delle operazioni che svolge magari anche senza codice in modo che gli interessati possano in qualche modo cercare di riprodurre il funzionamento del progetto con una quantità ragionevole di tempo.

Ciao, scusa il ritardo ma siamo oberati di lavoro per cui il tempo per rispondere è poco...
Per la descrizione del circuito non ci sono problemi, nel senso che magari nell'arco della giornata spedisco qualcosa onde rendere più comprensibili le "proposte" che sono in esso contenute.
Per la storia dei sorgenti, la descrizione testuale del programma è da intendersi piuttosto come "guida" e la tiro giù nella giornata.
Scusate ma oggi ci stanno sballando gli orari di lavoro...
Bye