Progetto semplice: mi aiutate?

Ciao a tutti, vi spiego il mio dubbio:
dovrei comandare una pompa collegata ad un pozzo per innaffiare un orto abbastanza grande. Quello che mi serve è dirgli di accendersi ad una tale ora e spegnersi dopo tot tempo (oppure ad una certa ora, dovrei vedere la soluzione più semplice)... Il display nn è importante, solo che dovrei poter cambiare l'orario (tramite scheda sd o cavo usb, nn sarebbe un grosso problema) In questo pozzo è già pronto un interruttore per accenderla manualmente, quindi basta staccare e collegare 2 fili (ovviamente parliamo della 220v).

Quello che mi chiedo è:
1)qual'è la soluzione più economica? Ho pensato anche ad un Attiny85, solo che se dovessi cambiare l'orario come faccio?
2)ho visto questo progetto che si chiama "Prezzemolo", solo che nn ho a disposizione una stampante a laser.. Riuscirei a farlo anche su una millefori? Prezzemolo! - Generale - Arduino Forum
3)vorrei crearmi io fisicamente il circuito, se possibile anche con il microprocessore, ma nn ho conoscenze per poterlo fare :smiley: vorrei iniziare da qualcosa di già pronto, anche solo per allenarmi nella saldatura ecco perchè ho pensato a "prezzemolo" :sweat_smile:

Qualsiasi suggerimento è gradito, vi ringrazio già da adesso

duenque, hai bisogno di un RTC (ovvero un piccolo orologio), un relè (per la 220v, da mettere in parallelo al pulsante ed in grado di reggere la potenza richiesta dalla pompa), un transitor (perchè il micro non riesce a comandare direttamente il relè), qualche resistenza (per il transistor).

per programmare ovviamente usi un arduino, con i vari collegamenti su bread-board. Quando hai il circuito funzionante, guarda "arduino on a bread-board" oppure "arduino stand-alone", il circuito per rendere indipendente il chip di arduino (ma anche i sui "figliocci") è veramente semplice.

Se puoi riprogrammare via USB, allora aggiungi un chip usb-rs232, così puoi programmare il chip con i nuovi orari collegandoci il PC; un esempio sono tutte le board arduino nano e micro che hanno il chip programmatore esterno (costa 10/15€)

Di già pronto ci sono tante cose, per esempio "prezzemolo", però come tu stesso puoi vedere è una complessita molto diversa dalla tua, oltre al fatto che impari ben poco.

Secondo me, un arduino, relè, transitor con le giuste resistenze, un RTC e sei a posto.

Per dimensionare correnttamente il transitor, bisogna dimensionare il relè, per dimensionare il relè dobbiamo conoscere quanta potenza (volt e ampere) si "mangia" la pompa. Molto probabilmente c'è scritto sopra, oppure sul sito del produttore trovi i documenti tecnici (datasheet)

Prima di tutto di ringrazio molto della risposta :slight_smile:

Mi piace quello che hai detto, diciamo che è alla mia portata, non costa molto e imparo qualcosa :smiley:

Per quanto riguarda l'rtc ho già collegato con successo un ds1307 ad arduino, quindi potrei utilizzare quello.

Vado a vedere le caratteristiche della pompa per dimensionare il tutto :slight_smile:

Grazie ancora!

Forse potresti essere interessato a sapere che esistono programmatori settimanale, con display già pronti, basta acquistarli e installarli.
Se invece vuoi comunque procedere a sviluppare il progetto con arduino ti è sempre utile guardare qualche programmatore commerciale.

Ad esempio non serve un relè di potenza,basta un relè in grado di commutare un carico di 1Amper, i contatti di questo andranno a pilotare la bobina di un relè o teleruttore più potente che normalmente non assorbe più di 500mA.

Il teleruttore va messo vicino alla pompa e riceve la tensione di eccitazione dal relè del programmatore settimanale.

Per un inpiantista commutare il carico in prossimita di questo è un dato di fatto, ma io non riesco a spiegarti perchè, quindi prendi questa come una regola.

Il relè che commuta il carico (es motore) va posto in prossimità del motore stesso, cioè circa 1 o massimo 2 metri dal motore. Il segnale di comando sarà a 220 volts e questi ti permette di mettere il programmatore lontano dal motore anche 100 metri.

Il motore dovrebbe avere una cassetta con all'interno un interruttore magnetotermico e teleruttore, queste cassette le vendono giù pronte assemblate.

Ciao.

non voglio fare il solito disfattista...ma io c'ho provato... e c'ho rinunciato :smiley: e ho risolto senza arduino...
anche io ero partito con lo stesso sistema consigliato da lesto...ma poi dovevo di continuo aggiustare gli orari (sia inizialmente per capire i tempi, sia d'estate e inverno...)
allora ho risolto con un claber video 6 che invece di aprire l'elettrocalamita mi attrae un finder che fa partire la pompa.
forse alla fine la spesa è la solita

MauroTec:
...
Per un inpiantista commutare il carico in prossimita di questo è un dato di fatto, ma io non riesco a spiegarti perchè, quindi prendi questa come una regola.
...

... probabilmente perché le "correnti" in gioco con pompe di irrigazione di certe dimensioni ... non sono proprio trascurabili e quindi, più vicino hai il teleruttore alla pompa e meglio è :wink:

Guglielmo

Ad esempio non serve un relè di potenza,basta un relè in grado di commutare un carico di 1Amper, i contatti di questo andranno a pilotare la bobina di un relè o teleruttore più potente che normalmente non assorbe più di 500mA.

come? il relè di potenza serve lo stesso, hai sostituito il transistor con un relè "piccolo".. e secondo me dal punto di vista affidabilità e costo vince il transistor a man bassa.

Per un inpiantista commutare il carico in prossimita di questo è un dato di fatto, ma io non riesco a spiegarti perchè, quindi prendi questa come una regola.

Il relè che commuta il carico (es motore) va posto in prossimità del motore stesso, cioè circa 1 o massimo 2 metri dal motore. Il segnale di comando sarà a 220 volts e questi ti permette di mettere il programmatore lontano dal motore anche 100 metri.

uhmm io invece direi che l'arduino deve essere vicino al relè, per evitare che il cavo di comando sia soggetto ad interferenze esterne (vedi "la pompa fantasma")

che invece di aprire l'elettrocalamita mi attrae un finder che fa partire la pompa

attualmente stiamo già parlando di attivare una pompa, la soluzione dell'elettrocalamita (forse intedi una elettrovalvola?) non so da dove spunti

claber video 6[...]forse alla fine la spesa è la solita

vorrei crearmi io fisicamente il circuito

gpb01:
... probabilmente perché le "correnti" in gioco con pompe di irrigazione di certe dimensioni ... non sono proprio trascurabili e quindi, più vicino hai il teleruttore alla pompa e meglio è :wink:

Guglielmo

puoi ampliare il discorso? non vedo che effetti possono entrare in gioco (lo so, sono un ignorante in elettronica/elettrotecnica)

gpb01:

MauroTec:
...
Per un inpiantista commutare il carico in prossimita di questo è un dato di fatto, ma io non riesco a spiegarti perchè, quindi prendi questa come una regola.
...

... probabilmente perché le "correnti" in gioco con pompe di irrigazione di certe dimensioni ... non sono proprio trascurabili e quindi, più vicino hai il teleruttore alla pompa e meglio è :wink:

Guglielmo

Ecco appunto, anche e non solo, ma va benissimo così, cioè prendiamola come regola a seguito della spiegazione che hai dato. Per esempio la corrente viene assorbita solo dalla linea e sotto traccia non hai altri cavi che trasportano correnti importanti.

@lesto
Una tensione di 220VAC che eccita una elettrocalamita di un relè o teleruttore è un sistema di trasmissione dati di certo funzionamento, questa tensione di comando la fai commutare ad un relè piccolo posto nella scheda accando ad arduino o al 328, le correnti che scorrono nei contatti del relè posto nella scheda sono minime e ci sono minori probabilità di malfunzionamento. Occhio che il relè deve sempre essere pilotato da opportuno trasistor o driver il perchè lo abbiamo già stabilito e non è in discussione, quindi relè e transitor sono da considerare una sola entità, come per motore DC e ponte H.

Ciao.

Ciao.

Una tensione di 220VAC che eccita una elettrocalamita di un relè o teleruttore è un sistema di trasmissione dati di certo funzionamento

ottimo, ora capisco, però si parla di una 220v che pilota un motore, non un'elettrocalamita:

dovrei comandare una pompa collegata ad un pozzo

quindi non è un segnale dati ma una semplice trasmissione di potenza e dunque non soggetta ad errori. ( o meglio non sono cruciali)

lesto:
...
puoi ampliare il discorso? non vedo che effetti possono entrare in gioco (lo so, sono un ignorante in elettronica/elettrotecnica)

Entra in gioco il fatto che stai lavorando con "cavi reali" e non linee teoriche come quelle che si "disegnano" sui progetti e ... tutto ciò che è reale ... ha, seppur minima (... ma neanche tanto), una resistenza (che cala con la sezione del cavo, ma aumenta con la lunghezza).

Ora ... applica la legge di Ohm (... con le correnti in gioco di una pompa autoadescante bella grossa) e capisci il perché ... :wink:

Guglielmo

P.S. : I cavi di rame COSTANO XD ... Inutile fare andare avanti e indietro cavi di potenza ... meglio commutarla in loco pilotando il tutto con un cavettino economico. Naturalmente poi molto dipende da dove ti arriva la corrente, che giri devi fare con i cavi, ecc. ecc. :wink:

@MauroTec: si lo so che esistono, ma vorrei costruirmelo io :smiley:

Poi una cosa, forse nn mi sono spiegato bene io nel dirlo: la pompa che devo comandare è sommersa, due persone difficilmente riescono a tirarla su da soli, ce ne vuole una terza e il livello del pozzo praticamente non rimane mai costante,quindi per mettere arduino vicino alla pompa dovrei schermarlo per far rimanere il tutto ermeticamente chiuso. Tutto questo si deve sposare con circa 20mt di pozzo e la possibilità di non dover tirare su la pompa per regolare il timer.

Ecco perchè vi ho detto che è già predisposto un interruttore (differenziale, sono andato a leggere la sigla ma è mezza cancellata.. ho letto solo il case Schnaider Electric e sull'interruttore cod.R28 220v) e volevo attaccare l'arduino tra il cavo e l'interruttore (o studiare una soluzione per cui se voglio azionare la pompa manualmente non devo necessariamente scollegare arduino...

@gpb01: i cavi "di potenza" sono già predisposti, dalla pompa all'interruttore (messo appena fuori dal pozzo), quindi lo so che costano, ma mio padre, a suo tempo, voleva controllarla manualmente e basta :smiley:

Per il resto non ho capito molto bene il discorso.. I dati della pompa non riesco a leggerli in giornata, ho bisogno di qualche giorno che trovo un paio di persone disposte ad aiutarmi eheheheh :stuck_out_tongue_closed_eyes:

alex87r6:
...
@gpb01: i cavi "di potenza" sono già predisposti, dalla pompa all'interruttore (messo appena fuori dal pozzo), quindi lo so che costano, ma mio padre, a suo tempo, voleva controllarla manualmente e basta :smiley:
...

Ma io stavo rispondendo alla questione di Lesto, NON a te XD XD XD

E comunque ... tuo padre, come vedi, lo ha messo "appena fuori dal pozzo" (... quindi il più vicino possibile alla pompa, ma pur sempre facilmente accessibile) e non lo ha portato fin dentro casa ... da dove magari era ancora più comodo controllarla ... proprio per le vari ragioni di cui si parlava :wink:

Guglielmo

gpb01:
Ma io stavo rispondendo alla questione di Lesto, NON a te XD XD XD

E comunque ... tuo padre, come vedi, lo ha messo "appena fuori dal pozzo" (... quindi il più vicino possibile alla pompa, ma pur sempre facilmente accessibile) e non lo ha portato fin dentro casa ... da dove magari era ancora più comodo controllarla ... proprio per le vari ragioni di cui si parlava :wink:

Guglielmo

Pensavo centrasse con la mia questione :smiley:

Però c'è una bella differenza tra metterlo vicino alla pompa (1-2 metri) e fuori dal pozzo (10-15 metri). Dentro casa nn ci arriverà mai, nn mi serve :slight_smile:

alex87r6:
...
Però c'è una bella differenza tra metterlo vicino alla pompa (1-2 metri) e fuori dal pozzo (10-15 metri). Dentro casa nn ci arriverà mai, nn mi serve :slight_smile:

Certo, certo, e sicuramente, chi ha fatto l'impianto, avrà guardato l'assorbimento dei quella pompa ed avrà calcolato correttamente la sezione del cavo. :wink:

Guglielmo

gpb01:
Entra in gioco il fatto che stai lavorando con "cavi reali" e non linee teoriche come quelle che si "disegnano" sui progetti e ... tutto ciò che è reale ... ha, seppur minima (... ma neanche tanto), una resistenza (che cala con la sezione del cavo, ma aumenta con la lunghezza).

Ora ... applica la legge di Ohm (... con le correnti in gioco di una pompa autoadescante bella grossa) e capisci il perché ... :wink:

Guglielmo

ok, ma lui i cavi li ha già tutti. io ho suggerito di mettersi in parallelo all'interruttore (o sostituirsi ad esso, ma perdi il l'accensione completamente manuale in caso rottura della scheda/chip), quindi immaginavo una cosa che stesse tutta nello stesso scatolotto dell'interruttore.

@alex: che sfiga, se almeno riuscissi a capire quanti ampere regge il differenziale, possiamo dar per scontato che sia stato dimensionanto correttamente e possiamo usare quello come valore per il relè. però a questo punto mi pare un pò bruttino bypassare il salvavita.. anzi, ci aggiungerei un magnetotermico contro i cortocircuiti. Quelli staranno a monte, sempre accesi, poi il rele+un altro differenziale in parallelo per la gestione automatica e manuale.

Costicchia molto come soluzione, ma hai un salvavita e anti-cortocircuito dedicati alla pompa, che essendo immersa.... non fa mai male.

(ripeto che sono un ignorante di elettronica, se ho detto baggianate correggetemi!!)

@lesto: sei l'unico che mi dai carica, grazie hihihihi :smiley: (senza offesa per gli altri, si scherza :sweat_smile:)
Se tenessi l'interruttore che ho sempre acceso e creassi un bottone manuale sull'arduino così che se voglio accenderla manualmente premo il pulsante, altrimenti va con il timer.. Che ne dici? Così il salvavita mi rimane e lo sfrutto, mentre l'arduino lo metterei tra l'interruttore e la 220v :slight_smile:

lesto:
...
ok, ma lui i cavi li ha già tutti. io ho suggerito di mettersi in parallelo all'interruttore (o sostituirsi ad esso, ma perdi il l'accensione completamente manuale in caso rottura della scheda/chip), quindi immaginavo una cosa che stesse tutta nello stesso scatolotto dell'interruttore.
...

@Lesto : Si, ma infatti il discorso era nato dalla domanda sul perché era meglio che gli interruttori/teleruttori stessero prossimi al carico .... quindi in via generale. Nel caso specifico abbiamo già tutto e quindi, sicuramente, la cosa più ovvia è mettersi in parallelo all'esistente interruttore ! :wink:

Guglielmo

@lesto: sei l'unico che mi dai carica, grazie

il progetto è semplice, certo c'è il rischio perchè si lavora con la 220V, e peggio ancora in un ambiente a rischio, però non si discosta molto dall'accende la lampada col clap etc.. Il probelma è che spesso ci si perde nella teoria e si perde di vista la richiesta e i vincoli iniziali (succede spesso anche a me eh..)

Se tenessi l'interruttore che ho sempre acceso e creassi un bottone manuale sull'arduino

quello che ho sempre detto, è una buona soluzione fichè non si frigge l'arduino. potresti PARZIALMENETE bypassarlo collenado il pulsante tra transistor e 5v (quindi senza leggere il pulsate dall'arduino), in parallelo con il pin arduino che comanda il transistor, così anche se si frigge il chip il tutto funziona.

Il punto di fail rimane però il regolatore di tensione che produce i 5v, fritto quello non va nè arduino nè il pulsante, però puoi prevedere di non saldarlo sulla board finale ma di "agganciarlo" in qualche modo, e lasciarne un paio di emergenza per fare lo scambio in un attimo. (tanto sono componenti da neanche un euro, e che se trattati nelle specifiche hanno tempi di vita di anni.

Poi volendo si può pensare di usare arduino a 3.3v, con sleep aggressivi sfruttando la possibilità di svegliarsi con interrupt esterni e la possibilità di molti RTC di inviare un impulso ad un'ora prefissata (esattamente come una sveglia!), transistor NPN, relè bistabile (e quì bisogna prevedere un sistema di feed-back per far capire ad arduino lo stato del relè) così da rendere il tutto a consumo quasi nullo, roba che con un pannellisno solare e una batteria tampone diventi indipendente al 100%

Scusa, ma la cosa più semplice non è :

  1. chiedi a tuo padre quant'è l'assorbimento della pompa (... se ha messo lui l'interruttore lo avrà scelto in funzione dell'assorbimento)

  2. compri un "teleruttore" adatto a commutare quella potenza e lo metti in parallelo all'attuale interruttore

  3. Piloti il "teleruttore" tramite un piccolo relè gestito da Arduino

... mi sembra la via più diretta ... :roll_eyes:

Guglielmo