@lesto: Intendi mettere un interruttore tra i due pallini rossi della foto? (scusa la mia niubbaggine)
Per la seconda parte del messaggio ho capito in linea di massima il procedimento, ma lo userei se proprio mi brucia un regolatore di tensione al mese E cambiarne uno ogni tanto non m'importerebbe, sempre se parliamo di un paio all'anno
@gpb01: mio padre ha comandato un tipo di farlo, solo che è successo abbastanza tempo fa e nel frattempo il tipo è morto... Non succede niente, mi armo di un pò di forza lavoro e controlliamo la pompa "fisicamente" XD
Il teleruttore scusa ma quanto costa? Giusto per farmi un calcolo della spesa e di cosa mi conviene di più Grazie a tutti, siete molto gentili
Però c'è una bella differenza tra metterlo vicino alla pompa (1-2 metri) e fuori dal pozzo (10-15 metri). Dentro casa nn ci arriverà mai, nn mi serve smiley
Il rischio alto di frintendimento mi dice che combinerai un papocchio, io mi tiro fuori, anche perchè si lavora con la 220Vac e anche una cosa banale come stringere i morsetti del teleruttore con un cacciavite non adatto porta conseguenze disastrose, ne ho viste cassette carbonizzate io.
Fai il lavoro di progettazione ma il lavoro di installazione fallo fare ad un elettricista competente. Non è un lavoro che possono fare tutti.
@Lesto
Non lo so, se sono io che non mi so spiegare o tu che non mi capisci, ma non è importante stabilirlo, ciò che risulta evidente che non ci capiamo.
Un bit è un dato? si
Un bit dove il bit alto corrisponde a 220Vac e quello basso a ~0Vac è considerabile come un bun segnale? si
Il relè 5 volts che commuta 1A 220Ac che lavorerà con corrente non superiore a 500mA, porta più o meno disturbi di un rele con bobina 12Vdc che può commutare 15A a 220VAC. Porta meno disturbi ed evita la necessità di usare un alimentatore 12 1A.
@lesto: Intendi mettere un interruttore tra i due pallini rossi della foto? (scusa la mia niubbaggine)
No, devi mettere un interruttore in parallelo ai contatti del relè, ovviamente se lo comandi manuale escludi il programmatore automatico.
Incognita, è trifase il motore della pompa?
Anche se la pompa è grande di dimensioni non vuol dire che ha un motore potente, le pompe sommerse quelle tutte in acciao che costano
anche 5 mila € sono pluristadio che occupa spazio, e normalmente sono posti uno sull'altro più stadi così la pompa assume la forma a siluro di altezza di circa 2 metri. Stimo una potenza non superiore ai 2KW e ci vuole un teleruttore da 15A categoria AC3 o 25A Cat AC1.
Il relè 5 volts che commuta 1A 220Ac che lavorerà con corrente non superiore a 500mA, porta più o meno disturbi di un rele con bobina 12Vdc che può commutare 15A a 220VAC. Porta meno disturbi ed evita la necessità di usare un alimentatore 12 1A.
sinceramente non ne ho idea. però non ho capito perchè hai tirato fuori la differenza tra 5 e 12v,non ho mai parlato di tensioni di lavoro del relè, che comunque a quantoo ho è stato escluso in favore di un teleruttore, che sono andato a leggermi su wikipedia (è un inizio dai), e mi pare molto più adatto.
ma lo userei se proprio mi brucia un regolatore di tensione al mese
se bruci un regolatore direi che c'è da rivedere il circuito, sinceramente in un paio d'anni che gioco con l'elettronica non ne ho mai bruciato uno, e ti assicuro che non li ho trattati bene
anche perchè si lavora con la 220Vac e anche una cosa banale come stringere i morsetti del teleruttore con un cacciavite non adatto porta conseguenze disastrose, ne ho viste cassette carbonizzate io.
motivo in più per cui, secondo me, i tuoi interventi in discussione valgono tantissimo
@gpb01: Ok, appena ho i dati ve li comunico, grazie! Ottima soluzione la tua, il contattore è quello che mi servirebbe Più o meno ho visto le pompe e dovrebbe poter reggere una corrente tra i 10 e i 25 Ampere, ma aspetto di essere più sicuro
@MauroTec: se proprio devo ho l'elettricista di fiducia che mi aiuterebbe, ma vorrei farlo io, con tutte le dovute precauzioni!
Grazie per l'appunto sul modo di collegamento del bottone
se bruci un regolatore direi che c'è da rivedere il circuito, sinceramente in un paio d'anni che gioco con l'elettronica non ne ho mai bruciato uno, e ti assicuro che non li ho trattati bene smiley-roll-sweat
Allora speriamo di buttar giù qualcosa di decente e duraturo hihihih
sinceramente non ne ho idea. però non ho capito perchè hai tirato fuori la differenza tra 5 e 12v,non ho mai parlato di tensioni di lavoro del relè, che comunque a quantoo ho è stato escluso in favore di un teleruttore, che sono andato a leggermi su wikipedia (è un inizio dai), e mi pare molto più adatto.
Si lo so, ma la tensione del relè devi comunque sceglierla e se possibile è meglio un relè da 5Vdc. Si può pensare usare un relè da 20A la cui bobina viene eccitata dalla corrente che scorre nel collettore di un transistor. Ma il relè da 20A non lo trovi con bobina a 5VDC, perchè serve molto energia per muovere e tenere a contatto la meccanica dei contatti e se la tensione è bassa ovviamente deve salire per forza di cose la corrente, e questo significa trasistor e diodi più potenti ed alimentatore più potente con il rischio di creare sporcizia alla tensione di 5Vdc che è condivisa con il microcontroller, allora passi alla bobina da 12Vdc e la corrente di bobina potrebbe sempre essere alta e c'è la necessità di usare un trasformatore da 12, quando basterebbe uno da 9 per alimentare il regolatore a tutto vantaggio del calore disperso da questo.
Ma cosa più importante è che se commutiamo correnti importanti vicino ad un microcontroller ne dobbiamo proprio avere un buon motivo, in tal caso anche il carico (es motore) è nelle vicinanze. Questa necessità si verifica raramente e basta allontanare il relè di 20cm per evitare problemi, ma mai andarseli a cercare.
Sembra ok, non mi torna quel 9V Arduino. I due fili connessi all'interruttore IM vanno ai contatti del relè montato nella scheda vicino ad arduino.
Per il resto, tipo l'alimentazione di arduino non deve comparire, quello che devi fare è rendere il quadretto remotabile e basta lo schema che ho disegnato io o quello che tuo, però tu hai forse fatto meglio, cioè IM dovrebbe interrompere il neutro che di solito è di colore azzurro, mentre la fase è marrone o nera, i fili di ritorno dal carico solitamente sono rossi, questo portano corrente che passa attraverso la resistenza del carico, però qui ci vuole l'impiantista, magari @testato, perchè io non sono impiantista e non sono aggiornato sui colori.
Ai due fili che ho chiamato remote puoi collegare un interruttore oltre ad IM per provare che funziona, poi ci collegherai i file del relè montato su scheda e occhio che sui contatti hai comunque una fase 220V che deve stare lontana dal circuito a bassa tensione.
La millefori è buona per la sperimentazione ma c'è il rischio di fare corto tra la fase e la gnd o +5vdc, con ovvie conseguenze, terminata la millefori conviene proteggere le saldature e tutti i fili, verniciando tutto o proteggendo la superfice con un pezzo di plastica sottile, poi la condenza è una rogna e allora non mettere nienti a diretto contatto con la superficie dove ci sono fili scoperti, perchè il miglior isolante è l'aria.
Dove avresti intensione di posizionare arduino con la sua scheda relè?
Non dentro la cassetta in cui c'è il telerruttore verò.
Ai due fili che ho chiamato remote puoi collegare un interruttore oltre ad IM per provare che funziona, poi ci collegherai i file del relè montato su scheda e occhio che sui contatti hai comunque una fase 220V che deve stare lontana dal circuito a bassa tensione.
ecco, sottolineerei questo punto; i due contatti hanno lo stesso la 220Vac, solo che praticamente non hanno carico, quindi sono pilotabili con un comune relè 5V che potrebbe non necessitare di transistor. Quindi occhio a quello che fai, hai la 220Vac che gira per il circuito, e sicuramente sono tensioni che una breadbord, e magari anche una millefori, non reggono.
non mi torna quel 9V Arduino
credo sia l'alimentazione, che arriverà da un trasformatore immagino a monte del teletuttore, magari tra teleruttore e magnetotermico.
@MauroTec: il 9v l'ho messo tanto per, in principio nn mi sono nemmeno posto il problema e pensavo di attaccarci una batteria... Però visto che mi avete creato il problema dovrò risolvere anche sta cosa
Volevo procedere così:
Mi munisco di un relè 5v-220v per accendere e spegnere una lampadina, così capisco bene come funziona (ovviamente prendo un transistor e un diodo adatti)
Aggiungo un interruttore a questo circuito per il controllo manuale dell'accensione-spegnimento della lampadina
Una volta che tutto funziona dimensiono il relè+transistor (e il teleruttore) per la pompa
Butto giù una bozza del circuito finale da realizzare nella millefori
Mi creo il problema dell'alimentazione di arduino
Cerco una soluzione ermetica per racchiudere arduino
Realizzo il circuito
8 ) Mi faccio aiutare dall'elettricista di fiducia per il montaggio
Che ne dite? Procedo?
credo sia l'alimentazione, che arriverà da un trasformatore immagino a monte del teletuttore, magari tra teleruttore e magnetotermico.
Grazie, me ne ricorderò appena arrivo alla fase 5 ihihih
per la scatola, i fornitori come ABB e simili hanno delle scatole IP qalcosa. quel qualcosa sono 2 numeri che identificano il grado di protezione fornito dalla scatola: Codice IP - Wikipedia
lesto:
relè bistabile (e quì bisogna prevedere un sistema di feed-back per far capire ad arduino lo stato del relè)
Questa è una domanda che ho già fatto e a cui non ho avuto risposta. Come potrebbe essere questo circuito di feedback? So che potrei controllare la corrente a valle del relé ma vorrei capire se c'è un modo per controllare lo stato del relé.
dunque, a questo punto il relè lo prendi monostabile, e lo stesso per il teleruttore. Rimane da capire se il circuito è chiuso dall'interruttore;se usi un interruttore a 5v in parallelo al pin arduino, allora puoi leggere il suo stato mettendo in parallelo anche un pin usato come input.
non so se esistono teleruttori/relè con feedback, ma dubito
lesto:
...
non so se esistono teleruttori/relè con feedback, ma dubito
Be', non esattamente pensato come un feedback ... ma per quanto ricordo di quando li usavo, tutti i teleruttori che usavo avevano due contatti ausiliari in bassa tensione (di solito in basso vicino ai morsetti della bobina) uno NA ed uno NC, che in genere vengono usati per i circuiti di autoritenuta e di interlock, quindi si potrebbe usare uno di questi come feedback
Rele con feedback, decisamente no, al massimo hanno un feedback "visivo" (una piastrina di plastica arancio o rossa che si sposta in posizioni diverse quando il rele e' eccitato o diseccitato) ... ma dato che ci sono anche a 4 scambi, i contatti da usare come feedback non mancano
EDIT: dimenticavo, rele' bistabili li trovi a 2, 3 e 4 contatti, sia a bobina singola (inverti la polarita' per cambiare stato) sia a doppia bobina (una attacca ed una stacca)