Università

Si, è insolita come richiesta, ma ne va del mio futuro..
Faccio il quinto anno dell'ITIS, indirizzo informatico, e sono alle prese con una delle decisioni che dovrò prendere nella mia vita e che meritano maggiore attenzione.
Il mio primo approccio alla programmazione è stato due anni fa con il VB, mi sono divertito molto a fare dei programmini ma la scoperta di arduino credo abbia deviato la mia prospettiva di vita(si, forse esagero).
C'è da dire che da quel giorno lo sviluppo di programmi da far girare su di un pc non mi ha toccato più di tanto, figuriamoci quest'anno che "studiamo" i database..
Una cosa che proprio mi piace è l'informatica applicata ai veicoli, veicoli per l'esplorazione, al movimento generico insomma ma anche agli oggetti per scopi artistici (vedi dolly(che comunque ha sempre un suo movimento)). Per esempio per ora sto costruendo un ROV e mi sta andando abbastanza bene, a parte il fatto che ho tempi di attesa sgradevoli per l'acquisto del materiale.. Una cosa che proprio mi piace è la progettazione di questo sistema di comunicazione, l'invio dei dati, l'algoritmo di controllo..

Voi che dite? Quale facoltà si avvicina di più a queste mie richieste buttate così, all'improvviso?
Ovviamente ho consultato S.Google che mi ha risposto consigliandomi l'ingegneria informatica con relativa specializzazione in robotica, ma volevo dei pareri basati su esperienze, che in questo forum pieno di geni prolifereranno a dismisura!

Anche perchè voglio studiare cose che proprio mi piace studiare, non che debba fare perchè me lo impongo! (certo, sicuramente non si trova un'università in cui si faccia solo informatica ed elettronica)

:slight_smile:

Il Corso di Laurea che cerchi si chiama "Ingegneria Elettronica"; ormai sono anni che è stata implementata l'Informatica a 360°, proprio perché indispensabile ai fini della progettazione; con questi studi impari l'elettronica e impari l'informatica finalizzata all'elettronica.
Invece l'"Ingegneria Informatica" è molto più orientata al software, in alcuni PdS sono previsti esami di Elettronica, ma il loro peso è marginale rispetto al Corso completo.
Dopo la Triennale esistono diverse specializzazioni che spaziano fino alla Medicina (BioIngegneria), e lì devi decidere in base al percorso fatto nella triennale.
In bocca al lupo!

Il problema che vedo io (da quelli ingegneri neolaurati che ho toccato con mano) é che alle universitá italiana si fa teoria ma non si toccano le cose con la mano e non si fanno esperimenti. I laureati escono studiati, ma senza pratica.

Comunque Ti avverto, parlo da perito industriale di elettrotecnica. Non ho mai fatto l' universitá anche se la mia partecipazione su questo Forum potrebbe far pensare qualcos'altro.

Ciao Uwe

Purtroppo questo è un problema annoso delle Università Italiane, solo coloro che riescono a proseguire nella carriera universitaria hanno la possibilità di accedere ai (pochi) costosissimi strumenti in dotazione all'Ateneo, gli altri avranno possibilità minime.
E' vero che i nostri laureati (ma non vale per tutti i Corsi di Laurea, sia ben chiaro!) escono "teorici", ma hanno (almeno quelli che hanno studiato seriamente) una buona conoscenza di base con la quale possono iniziare a sperimentare in proprio ed andare avanti senza problemi.
Invece quelli che imparano per passione, salvo rari casi, hanno conoscenze teoriche relative, più legate all'esperienza che altro, ed hanno grossissimi limiti quando affrontano una tematica nuova o che va anche leggermente al di fuori delle conoscenze pratiche.
Quindi, meglio un laureato senza esperienza, che potrà sempre fare, che un praticone senza conoscenze teoriche, che difficilmente riuscirà ad acquisire da solo.

W L'ITALIA!!!

non so se la mia esperienza può esserti d'esempio: io ero ragioniere programmatore, dovendo scegliere l'università ha scelto informatica (ex scienze dell'informazione)...di la mi portava il cuore.... non ad economia e commercio..... Ho fatto solo la laurea breve (quella volta era abbastanza separata) perchè (pur non andando per nulla male) offriva un concentrato un po' meno "palloso" (... certi esami tipo analisi 2... fisica 2....non c'erano... insomma spero di spegazzarmi) e dopo perchè volevo inserirmi nel mondo del lavoro.
Ho trovato posto come programmatore vb ancora prima di finire il corso poi per soldi e per opportunità dopo qualche anno ho lasciato il mondo dell'informatica per tutt'altro settore.
Come te ho cercato una facoltà che primariamente mi piacesse come materie trattate perchè studiare quello che ti piace è tutt'altra cosa: l'ho trovata ma parzialmente: analisi matematica, matematica discreta ed altri esami "pallosi" te li troverai inevitabilmente nel tuo percorso.
Al contrario di te io ho sempre lavorato più con i dati che con l'hardware trovando soddisfazione a lavorare in campi "contabili" o "database" pur sognando ( non lo nascondo) di poter lavorare su "hardware" cosa che non ho fatto... e qui arrivo a quello che volevo dirti: va bene studiare quello che ti piace ma dopo lo studio devi andare a lavorare per portarti a casa un pezzo di pane: sei ormai adulto e devi pensare a quello che farai dopo: per fortuna imho non cambia tantissimo ma è per te d'obbigo riflettere se può essere più facile a prescindere dai tuoi gusti personali inserirti in un ambito "commerciale" con database, report, statistiche oppure + hardware (...e potrebbe essere plc, automazioni industriali). Di buono è che qualsiasi scelta farai avrai una buona gamma di opportunità: cosa che per esempio certe gettonate università "letterarie" non ti offrono.
Non credere che sia tutto bello... certo fare report da un database sql mi annoia a morte ma mettersi a programmare in piedi i tempi di intervento su un plc mentre il meccanico tira di flessibile una piastra d'acciaio in un capannone a 40 gradi in pieno luglio o congelato in pieno inverno non è facile comunque.
Comunque quello che volevo spiegare è che qualsiasi lavoro andrai un domani a fare ti diventerà alle volte palloso ed alle volte ti piacerà di più: il lavoro più che "piacerti" sempre e comunque deve esserti "sopportabile" e darti da vivere a te e alla famiglia che hai o avrai.... se poi ti da soddisfazioni molto meglio ma primariamente quello che si chiede al lavoro sono i soldi per vivere (cosa che a 18 anni - mantenuto dai miei - io davo per assodato ma quando hai una famiglia tua e le tasse da pagare non è proprio così palese che bastino).

sciorty:
Voi che dite? Quale facoltà si avvicina di più a queste mie richieste buttate così, all'improvviso?

Quello che cerchi si chiama ingegneria dell'automazione, 3 anni per la laurea e poi minimo 2 anni per la specializzazione e la laurea magistrale, poi se vuoi continui per altri due anni per ottenere il Ph.D. (dottorato in ricerca) e sei pronto per andare a lavorare al ristorante cinese sottocasa come lavapiatti :grin:
Se vuoi un lavoro che premia la tua preparazione, a meno che le cose in Italia non cambino molto nei prossimi anni, ti conviene andare a fare il Ph. D. in Europa dove avrai buone probabilità di trovare un lavoro ben pagato e che sia attinente alla tua preparazione/specializzazione.

Io sono al secondo anno di ingegnieria Informatica e Automazione e qui c'è un pò un misto di corsi...escludendo i corsi classici di ingegneria (analisi, fisica, ecc) finito il secondo anno io secondo il programma avrò fatto 3 corsi di informatica, 2 di automatica e 3 di elettronica.
A questo punto il 3 anno è formato al 90% da esami a scelta dove ti puoi buttare o sul ramo informatico o sul ramo automatico.
Come è stato detto sopra è tutto molto teorico quindi non aspettarti di costruire robot durante i corsi

Ragazzi, mica mi sono messo in testa di aprirmi un negozio che fa ROV dopo la laurea, sono sufficientemente conscio del fatto che probabilmente finirò a spaccarmi con qualche lavoro che non mi piace per un pezzo di pane :sweat_smile:

Ho visto ingengneria dell'automazione, sembra quella che più mi si avvicina
"Sviluppare macchine che possono lavorare in ambienti che sono ostili o pericolosi per l'uomo"
Però a quanto vedo dalle materie è orientata alle industrie.. Certo è che non posso pretendere di trovare un'università in cui si studiano solo mezzi che scendono sott'acqua, per dire ahaha

Ingegneria elettronica sembra interessante, ho visto il piano di studi sul sito del politecnico e non mi aspettavo si spaziasse così tanto all'interno di quella che io chiamavo semplicemente "elettronica"!

sciorty:
"Sviluppare macchine che possono lavorare in ambienti che sono ostili o pericolosi per l'uomo"
Però a quanto vedo dalle materie è orientata alle industrie..

è si: poi quando si va a lavorare spesso l'ambiente ostile è quello :grin: e il più delle volte le applicazioni non sono esattamente algoritmi di intelligenza artificiale: si tratta di comandare motori, rulliere, finecorsa, sensori di temperatura...

ale92:
Io sono al secondo anno di ingegn**i**eria Informatica e Automazione

Sei proprio, proprio, sicuro? Sei al secondo anno? ]:smiley: ]:smiley:

C'è da dire che l'elettronica mi ha sempre interessato e sarebbe bello approfondirla, sarà che ad oggi è stata molto trascurata nella mia classe..

Quindi automazione da una preparazione più sulla meccanica dici?

leo72:

ale92:
Io sono al secondo anno di ingegn**i**eria Informatica e Automazione

Sei proprio, proprio, sicuro? Sei al secondo anno? ]:smiley: ]:smiley:

Leo, se è davvero del 92 ha 20 anni, se è andato a scuola a 6 anni o se ha fatto la primina e se non ha fatto passi falsi, perché non dovrebbe essere iscritto al secondo anno (novembre 2012)?

Automazione, come dice il nome stesso, è molto orientata verso il controllo di macchine tramite elettronica, ma in questo caso l'elettronica è "limitata" a ciò che ti serve per lo specifico. Personalmente, mi dovessi iscrivere ora all'UNI, con la passione che ho, farei Ingegneria Elettronica triennale e poi mi specializzerei in Automatica. Dei percorsi successivi non ti ho parlato espressamente ma sta tutto in quello che ho definito "carriera universitaria".

@ BUD: W l'Italia sì, visto che forniamo al mondo intero i nostri laureati; nonostante le pecche e le mancanze esasperanti di fondi, la stragrande maggioranza delle università opera in modo serio, almeno per la preparazione. Avessimo le attrezzature degli Americani saremmo il primo Paese più Industrializzato al Mondo e ci beccheremmo ogni anno tutti gli Oscar Scientifici (Nobel...), lasciando agli americani solo le statuette di Hollywood. I pochi fortunati che riescono a far carriera universitaria sono precari fino a 35-38 anni in media, ma quando vanno all'Estero diventano immediatamente capigruppo nella Ricerca.
Purtroppo l'Italia è nelle mani di gente senza scrupoli e quindi siamo qui sorridere se lo spread scende sotto i 300, che vadano tutti afffff ]:smiley:

Perchè entra in gioco l'informatica o la meccanica? :sweat_smile:

Non per rompere le scatole, però automatica è proprio ingegneria dell'automazione.

sciorty:
Perchè entra in gioco l'informatica o la meccanica? :sweat_smile:

Automatica è l'arte del controllo, involve elettronica, programmazione, meccanica, matematica, fisica, è quanto di più vicino ci sia alla robotica pura, però cosa fai esattamente dipende anche da dove fai il corso e da che professori ti capitano.

astrobeed:

[quote author=Michele Menniti link=topic=143501.msg1078694#msg1078694 date=1358608550]
farei Ingegneria Elettronica triennale e poi mi specializzerei in Automatica.

Non per rompere le scatole, però automatica è proprio ingegneria dell'automazione.

[/quote]
non rompi proprio niente, per me è ovvio che siano la stessa cosa, sto solo dicendo che io la farei semmai come specialistica, mentre per la triennale farei elettronica. Quasi tutti questi Corsi oggi hanno un CDL Triennale e poi la Specializzazione, quindi Ingegneria Elettronica o Ingegneria dell'Automazione triennale, e poi le stesse o quasi denominazioni per la biennale specialistica, le Magistrali non esistono più, se non per Medicina, Farmacia e Odontoiatria, che sono gli unici corsi a ciclo unico, e poi c'è Giurisprudenza, che in alcuni Atenei è Magistrale ed in altri 3+2, anche se hanno delle differenze sostanziali.
Quindi dicevo io avrei fatto:
Ingegneria Elettronica triennale
Ingegneria Automatica specialistica
allora sì che il nostro sciorty diventa un aspirante (ma dopo le due lauree devi aspirare ancora moltissimo) Astrobeed XD

Ma tu hai letto cos'ha scritto e che ho evidenziato in grassetto e sottolineato oppure no? XD XD

Oh, il nostro sciorty, quasi mi commuovi :') ahaha
Comunque io ero orientato al politecnico di torino e sarebbe l'ideale studiare l'elettronica successivamente ad un infarinatura d'informatica, potrebbero uscire delle belle cose da poter compattare con una specialistica in automazione no? :slight_smile:

Due lauree sono solo due pezzi di carta che non valgono nulla se dietro non c'è una persona in grado di utilizzare quello che ha imparato durante il percorso di studi.