uso particolare 7805 - data logger per auto

L'importante è mettere un diodo che conduca molto velocemente in modo da non farlo scaricare il meno possibile sul transistor

ecco qui lo schema aggiornato:


in ogni caso pensavo di fare prima una prova con un led al posto del fotoaccoppiatore, per verificare che tutto sia ok.

Ma tu segui le tue idee senza leggere i suggerimenti, quel diodo piazzato lì non serve a niente, fa solo cadere la tensione della batteria di 0,7V. Io non ho detto questo.

Ma no Michele io vi leggo, ma quel diodo mi serve per le correnti di flyback che dovrebbero avere polarità opposta o sbaglio?
Inoltre si trova a monte del circuito che usa lo zener per abbassare il voltaggio, quindi la tensione sul fotoaccoppiatore dovrebbe essere giusta lo stesso.
É giusto quello che dico o sto facendo un casino immane?
Non credere che mi fossilizzo sulle mie idee, anzi per me contano più i vostri consigli che le mie idee, è solo che essendo un neofita ci metto del tempo a capire le cose, sai ho il brutto vizio di non voler fare le cose "a macchinetta" e quindi cerco di capire i motivi di tutto quello che mi dite.

Scusa se mi permetto, ma non sarebbe più saggio (per andare sul sicuro) usare lo schema della megasquirt? guarda che quella gente ha moltissima più esperienza di noi in queste cose e se a loro funziona non vedo perchè non dargli retta. Certamente se l'intento è quello di trovare strade alternative, nulla ti vieta di fare le tue personali esperienze, ma ti serviranno degli strumenti giusti.

PS: con i tester è quasi impossibile vedere quei picchi, durano pochi millisecondi, di solito i tester digitali hanno una latenza di 1-2 sec e quindi sono lenti. L'unico strumento valido è l'oscilloscopio ma come ha detto Michele Menniti, bisogna andarci con i piedi di piombo, io non ne conosco che misurino oltre 300V. magari con qualche circuito di limitazione piazzandogli un MOV (Metal Oxide Varistor) si potrebbe tagliare picchi oltre una certa soglia, ci sono di svariati tipi e tensioni, sono molto veloci nella commutazione a massa dell'eccedenza dei picchi. guarda qui: Varistor - Wikipedia. Si potrebbe usare anche uno di questi: Transient-voltage-suppression diode - Wikipedia anche questo, l'ho visto usare su centraline varie per la protezione dell'ingresso alimentazione (se non ricordo male, anche sulla megasquirt è usato, ovviamente li viene usato per eliminare picchi oltre 22V se non mi sbaglio).

Per il discorso termocoppia, potresti usare l'integrato AD595A è un'amplificatore segnale termocoppia, se cerchi su google troverai svariati progetti al riguardo.

Un consiglio per il campionamento del resto dei segnali analogici 0-5V, non usare il segnale direttamente collegato all'arduino, di nuovo, ti invito a studiarti gli schemi della megasquirt, ogni segnale viene filtrato, e ti posso assicurare che non ho trovato MAI una centralina motore priva di questi filtri (lavoro con centraline sia di serie che da corsa come Mectronik, EFI, TDD, DTA, Sauro, AEM, ecc) e quindi se lo fanno loro che sono del mestiere "gestione motore" vuol dire che un valido motivo ci sarà!! (sulle auto vi è un'ambiente molto disturbato elettricamente e quindi ricco di interferenze EMI e di picchi di tensione).

Pensa, per voler fare di testa mia, un paio di anni fa, sviluppai una piccola "centralina" (ma per un piccolo task, nulla di granché) basata su PICAXE per uso in vettura, quasi tutte le funzioni che doveva fare nel campionamento segnali le ho riprese dalla megasquirt tranne l'alimentazione che ho voluto optare per lo schema classico, un 7805 e 2 condensatori ceramici e 2 elettrolitici collegati come è solito fare con questi regolatori di tensione. Dopo tre prove sul campo andate a meraviglia, un giorno ha smesso di funzionare dopo un'avviamento motore difficoltoso (bassa tensione), andando a controllare, si era cancellata la flash!! ho tentato di riprodurre il difetto in tutti i modi a banco, ma niente, solo sulla vettura lo fa. Purtroppo, la vettura in questione causa incidente di gara, è ferma da quasi 2 anni ed il progetto è rimasto in stand by per verificare se alcune modifiche che ho apportato possano risolvere il problema, ma credo che dovrò rivedere tutto il circuito di alimentazione, e quindi tenterò di usare i TVS e/o i MOV all'ingresso e magari provare a vedere se il 7805 se la cava, ma implicherà fare delle modifiche al PCB (mannaggia!! è così bello e professionale!! motivo d'orgoglio per un neofita dell'elettronica come me!)
(vorrei postare qualche immagine ma non ho idea di come fare).

Anche se ho una buona stima delle mie capacità (avvolte anche troppe!) nella vita e nel lavoro ho sempre tentato di imparare dalle esperienze degli altri, specie quelle negative, e questo atteggiamento ha pagato sempre, sai quanti colleghi hanno fatto casini anche rimettendoci soldi di tasca propia? tanti. io per fortuna o per merito, ho preso sempre in considerazione le brutte esperienze degli altri e fatte tesoro, infatti, i miei sbagli in 14 anni di questa attività sono stati veramente pochi e mi è costato altrettanto poco mettervi rimedio. Con questo non voglio assolutamente dire che sbagli nell'affrontare il tuo progetto a modo tuo, io sono sempre stato per "impara, capisci ed applica" e non c'è niente di più soddisfattorio che creare qualcosa da se stessi, ma solo se questo non implica perdere tempo e denaro in errori che si sarebbero potuto evitare (pensa, ho bruciato una mia attrezzatura appena comprata, aveva si e no 1 giorno che mi era arrivata dall'Inghilterra e per fare di testa mia l'ho carbonizzata!!, 400 euro buttati alle ortiche!).

@hiper: devo darti dei chiarimenti perché tu ora ti stai barricando dietro le tue certezze, che sono esatte per carità, ma qui si parla di fare qualche piccolo esperimento ed io ho sempre messo i puntini sulle "i" come si suol dire.
Allora:
1 - NON ho mai detto che il tester SERVIVA per rilevare i picchi, ma semplicemente che nell'esperimento, se fosse saltato tutto, il tester impostato su quelle tensioni non avrebbe subito danno arrivandogli una tensione di 400V; nel contempo, se lo schema avesse funzionato per tempi ragionevoli, avrebbe impostato il tester su 10Vcc e misurato "a occhio" le variazioni.
2 - Siccome non sono un esperto e ho detto che ancora non ho capito niente di questa cosa, ho solo voluto ipotizzare (e l'ho scritto chiaramente) che il problema fosse simile (seppur con valori più elevati) a quello che si verifica alimentanto un relé o un altro carico induttivo con un piccolo transistor: si usa un diodo in antiparallelo applicato alla bobina in modo che la tensione di ritorno sul ramo negativo entri in un circolo "vizioso" con la bobina stessa e non faccia danno agli altri componenti. Se così fosse il tentativo da fare sarebbe di mettere un diodo 1N4007 (o una versione più veloce, come suggeriva vito, mi pare) con l'Anodo a monte della R1 ed il catodo sul catodo dello zener (visto che lui ha detto di non volerlo montare sulla bobina)
3 - Riguardo la tua ultima affermazione sui segnali analogici, a parte che concordo su tutto, qui però mi sembra di capire che si dovrebbero generare segnali digitali, visto che c'è un interruttore ON/OFF (lo spinterogeno).
Chiarito tutto questo anch'io penso che l'ideale è sempre ricorrere ad apparecchiature già fatte, progettate come si deve, e certamente esenti da problematiche, però la sperimentazione per hobby è una cosa diversa: uno può tentare di ottenere un risultato QUALSIASI usando pochi semplici ed economici componenti, e magari stabilire che i problemi che sicuramente ha siano tollerabili rispetto ad un circuito SERIO.
Quindi ovviamente nessuno mette in dubbio le tue conoscenze sulla materia, che certamente sono eccezionali, ma in un Forum di sperimentazione non si può assumere un atteggiamento così assolutista.
Cioè qui c'è gente che si è fatta la domotica con passione, pazienza e dedizione, un po' di sensori e qualche Arduino, alla fine ha ottenuto con un centinaio di euro (forse due??) risultati appaganti, pur convivendo con qualche problema, ma ha risparmiato qualche migliaio di euro ed in più ha l'impagabile soddisfazione di essersela realizzata da solo.
Io sono mesi (nei ritagli di tempo, ovvio) che sto lavorando ad un progetto di uno strumento che a comprarlo nuovo e funzionante costa 200 euro, ora sono all'80% ma ho ottenuto risultati decisamente migliori di molti prodotti commerciali, alla fine l'avrò realizzato con 30 euro e tanto ma tanto tempo, ma vuoi mettere la soddisfazione? XD XD XD
Poi come dici giustamente nel tuo ultimo intervento la vita è fatta di esperienze proprie e di quele degli altri, avolte si hanno risultati eccellenti, a volte si fallisce miseramente, beh, nel caso di Nick, il suo grande fallimento sarebbe lo scoppio di 2 euro di roba, penso ci possa stare :grin:

@Hiperformance, hai ragione in quello che dici, il fatto è che sto cercando di partire per gradi, con cose relativamente semplici all'inizio, in ogni caso stasera guarderò il circuito della megasquirt, anche se ho paura che non ci capirò nulla.
Alla fine quello che penso è che lo sforzo dev'essere commisurato al risultato ricercato.
Lo strumento che voglio fare deve funzionare una volta spot sulla macchina, una volta ottenuta la carburazione lo strumento viene rimosso assieme alla sonda lambda, mentre sulla macchina rimane la egt col suo display.
Questo vuol dire che sarà alimentato con una batteria a se stante ed inoltre sarà anche lontano dai disturbi, in quanto sarà vicino al posto di guida, mentre il motore è dietro, questo dovrebbe attenuare molto i disturbi.
Nulla toglie che un domani io possa cercare di fare anche un accensione ma per ora non mi serve, quindi mi basta che il dato sià "statisticamente giusto" e non fa nulla che si verifichi un errore ogni tot giri.
@Michele mi spieghi come posso capire la rapidità di un diodo? Devo ricorrere per forza ai datasheet?
In ogni caso un mio amico mi ha consigliato Pspice, un programma paer fare gli schemi e simularli, lo conoscete? Come lo vedete? Magari potrei simulare il tutto e vedere come si comporta il circuito...

Programmi di simulazione ne esistono tanti, io non ne ho mai usati, e comunque bisogna avere basi serie per farli funzionare come si deve, quindi lascia perdere.
I diodi velodi si chiamano FAST, cercane uno che abbia una tensione di lavoro di almeno 600V e corrente di 1A e secondo me puoi fare la prova, se non trovi nulla nell'immediato prova comunque con 1N4007; l'importante è NON sperimentare con l'Arduino, devi fare in modo da rischiare di rompere fesserie, va benissimo anche l'idea del LED al posto dell'OPTO, così non ti serve nemmeno il tester; ovviamente non rileverai alcuno spike, ma se il circuito è critico probabilmente zener e led faranno il loro dicreto botto :D, a tale proposito fai davvero attenzione: ho visto teste di led partire esattamente come il piombo delle pallottole, gli occhi non gradirebbero. Metti un bel cavo con un interruttore che possa spegnere tutto all'istante e quando fai partire il circuito statti a distanza di sicurezza ma vicino all'interruttore e.... auguri!!!! :grin:

@Michele Menniti:

Ti chiedo scusa a Te e il resto dei partecipanti a questo forum se con il mio lungo post possa aver sembrato "autoritario" o il "totem" del tema, non era assolutamente l'intenzione e magari mi sono espresso male, in realtà il mio dialogo era rivolto a Nick85 concordo su tutto quello che avevi detto tu sia nei primi interventi che in quest'ultimo, è meglio provare con strumenti meno costosi a fare misurazioni si questo genere.
Credo che tutto sommato, l'idea del diodo sia quella che ipotizzi tu (Michele) ovvero quella di indirizzare a positivo quei picchi di tensione che vengono generati da oggetti a carico induttivo, sul come sia meglio fare per l'uso in auto, rimando sempre a comprendere lo schema della megasquirt, altre alternative non si escludono, anche il fai da te, ma se possiamo partire già al 90% con qualcosa di testato, non sarebbe il caso di farlo? al limite, ci si ingegna per sostituire quei componenti che non sono reperibili facilmente o risultassero troppo costosi. PS: i segnali analogici a cui mi riferivo sono quelle della sonda lambda ed EGT (non ricordo se altri), è ovvio che quello del segnale giri sarà del tipo digitale (a meno che non vi inserisca un integrato frequenza-tensione e poi tari le letture).
infatti, credo che per "sensare" questi segnali, sia indispensabile ricorrere agli interrupt, altrimenti sarebbe difficoltosa ogni sorta di datalogging dei parametri usando altri sistemi (ma non escludo si possano fare diversamente senza appesantire troppo l'esecuzione del codice).

@Nick85, scusami se sono stato troppo pesante e/o altro, avvolte mi faccio prendere dall' entusiasmo, ma alla fine il mio intervento era per farti fare subito quello che vuoi nel migliore dei modi e con risultati quasi professionali, so che alla fine, un'arduino costa 22 euro, quindi relativamente poco (anni fa ho fatto fuori 2 BX24 dal costo di 56 euro l'uno nel giro di 6 mesi e da allora optai per i picaxe... gli errori/incidenti costano...).
Dopo che avrai studiato lo schema della megasquirt, capirai (si, credo che ci capirai, i capitoli che ti interessano sono semplici componenti) e vedrai che implementarli ti sarà molto facile, e non esoso (al massimo 2-3 euro di componenti).

Quindi se ho capito bene, il tuo intento è usarlo una volta sola per rilevare lgiri, a carburazione ed EGT? ed alimentarlo autonomamente? su quest'ultima cosa ho qualche dubbio, dovrai mettere almeno la massa comune, altrimenti la lettura dei giri non sarà esente da problemi.

Un'altra cosa, come intendi rilevare la carburazione? una sonda lambda comune (detta narrowband) o di precisione (le wideband)? a seconda del tipo di sonda che intendi usare, i costi e i risultati saranno diversi, mi spiego, le sonde narrowband sono quelle che usano la maggior parte delle vetture benzina in circolazione da decenni, hanno 3@4 fili, di cui, due sono GND e +12V per riscaldare la sonda ed i restanti sono segnale (sonde a 3 fili) e GND (sonde a 4 fili, con carcassa isolata). Queste sonde hanno un andamento non lineare e sono idonee solo per la carburazione stechiometrica (lambda 1.0 = 14,7 parti d'aria per 1 di carburante), altri usi sono sconsigliati perché poco affidabili (le ECU originali la usano per mantenere la carburazione il più delle volte entro la soglia di 14,7:1 (o lambda 1.0), in piena potenza o oltre un certo numero di giri/carico, semplicemente rilegano tutto sulla mappa che solitamente è ben conservatrice in queste zone dette OPEN-LOOP. Queste sondo hanno un range 0-1V ma ne esistono alcune (rare) che hanno 0-1,5V. il valore stechiometrico è 0,5V (sulle prime, le altre non ricordo). Vai a guardare uno schema dell'output di una narrowband e capirai cosa sto dicendo.

Se invece vuoi usare una wideband (su alcune vetture di serie ultima generazione come le VW/Audi) ha invece un'andamento lineare 0-5V e sono molto precise e veloci nella lettura (fino a 20 Hz) rispetto alle narrowband. Purtroppo sono costose, ma sopratutto, richiedono di un circuito di gestione o controller, le ecu di serie lo hanno onboard, per noi comuni mortali ci dobbiamo comprare i kit commerciali di controller e sonda (alcuni anche con un display numerico). io uso diversi a seconda del task da fare, per le vetture dove deve rimanere in vettura (le turbo) uso gli AEM, li compro da PL Racing (Genova) costano sui 140-150 euro circa, per alcune progetti ho usato i controller LC1 della innivate (meno di 120 Euro, ma li prendo all'estero), per la mappatura delle auto da corsa sul banco abbiamo un'altro controller per esempio. Ne esistono tantissimi in giro, questi sono però tra i migliori in circolazione. Usare uno di questi è facilissimo, si collega positivo (12v) GND e i loro corrispondenti spinotti tra di loro, e hanno un filo da cui esce un segnale analogico 0-5V proporzionale alla lambda misurata, secondo me, con queste sonde faresti un'ottima acquisizione/carburazione di qualsiasi auto.

Se ti serve spiegazioni più dettagliate non esitare a chiedere.

Ottimo suggerimento del LED, così se salta il costo sarebbe irrisorio! :wink:

@Hiper le sonde sono due, una egt che avevo pensato di leggere con un ad597 (ma devo ancora guardare l'altro componente che mi avete indicato) e l'altra è una lambda narrowband 4 fili proveniente da una fiat punto, che dovrebbe essere di quelle 0-1V
La sonda wideband magari arriverà più in la se tutto funziona, si sa mai.
Come vedi dallo schema della parte "lettore rpm" in realtà lo schema è sdoppiato in due circuiti, quello AT (alta tensione) che è alimentato dalla macchina e quello BT (a valle del fotoaccoppiatore) che è alimentato direttamente da Arduino.
In questo modo non rischio la scheda in caso di errori ma brucio solo il fotoaccoppiatore.
Per le sonde invece non dovrebbero esserci problemi in quanto sia la lambda che la egt hanno positivo e negativoseparate, dovrebbe funzionare o sbaglio qualcosa?
P.S. non scusarti ti sei sempre espresso bene per quanto mi riguarda, capisco bene che per una persona "che ne sa" possa sembrare illogico il mio modo di procedere a step.

@Michele ti ringrazio per le dritte in ogni caso il programma lo scaricherò lo stesso, almeno per fare i disegni in modo decente, perchè non mi piace ragionare con gli scarabocchi su carta.

Speriamo che arrivi veloce la roba che ho ordinato

Ma se è per fare gli schemi scarica Eagle CAD, non simula niente ma è quello che usa il 90% dell'utenza (compreso il sottoscritto) per disegnare gli schemi elettrici ed i PCB, prima o poi dovrai usare qualcosa del genere e questo è il più diffuso.

@Nick85: non sono sicuro al 100% ma credo che i due integrati indicati (AD597 e AD595) siano simili ma non ricordo se le differenze dipendano dal tipo di sonda da gestire (tipo K, PT100, ecc). Vedrò di controllare i datasheets per sicurezza.

Si la tua logica non fa una piega, in realtà le due circuiterie sarebbero separate, ma almeno la massa deve essere comune, se ognuno usasse la propria massa, credo che si avrebbero delle differenze nelle letture perché tutte le letture dei canali ADC di un MCU sono riferite al GND e al suo Vref interno, avere masse separete potrebbe portare a inesattezze ed eventuali ritorni di massa nel segnale (ma su questo passo la parola agli esperti di elettronica, di questo io non ne sono certo al 100%.

come programma per disegnare anch'io ti consiglio EAGLE CAD, è abbastanza facile da usare e anche considerando le sue limitazioni nella versione free, consente di realizzare progetti abbastanza professionali. Come ultimo arrivato vi è anche DesignSpark è scaricabile dal sito della RS Components, anch'esso gratis (ma non l'ho ancora installato), da quello che si dice in giro è una valida alternativa ad EAGLE.

Come simulatore, ti posso consigliare Circmaker è semplice e viene corredato da svariati exempi. Ha anche una funzione oscilloscopio, ma onestamente non ho provato a simulare le flyback currents ma tante altre cose si, quasi sempre con risultati vicini alla realtà, altre non propio o per niente simili, ma come strumento extra, credo sia valido.

Ricordo qualche atro, LTspice se non ricordo male, ma l'ho usato 1-2 volte, mi trovo meglio con Circmaker. Proteus è un'altro ma questo non è gratis, mai usato però (salvo aver visto qualche video tutorial su Youtube).

il fotoaccoppiatore dovrebbe isolare bene tali spikes di tensione, quindi credo che andrà tutto bene! :wink:

L'AD595 è molto più potente, è un amplificatore dotato di sistema di compensazione, controlli vari, ecc. ma costa circa 27 euro; per tale ragione ho ripiegato sull'AD597 che costa circa 1/5, considerando che molte di quelle funzioni non mi servivano o potevo tranquillamente eseguirle via microcontrollore, e mi sono trovato benissimo; funzionano entrambi con termocoppie J o K.

@Michele Menniti: Hai ragione, ne avevo preso uno tempo fa per un eventuale progetto con termocoppie, fin ad ora non ho avuto necessità di metterlo in atto, ero sicuro fosse un AD595A (SOIC 8 pin) e lo pagai circa 6,60€ ma andando a controllare, in realtà era l' AD597 quello che ho comprato! hai ragione per quello che ci può servire, ques'ultimo va benissimo. Nel caso a qualcuno interessasse il 595, da Digikey costa circa 13,11€ (CDIP 14 pin) ed il 597 in smd 5,68€. se l'acquisto supera 68 euro la spedizione è gratis ed ora hanno un ufficio/magazzino anche a Milano secondo quanto ho capito.

io avevo trovato questo:
http://it.farnell.com/analog-devices/ad597ahz/condizionatore-termocoppia-to-100/dp/1438952

ora prova a vedere da Digikey
Grazie

Ciao a tutti, non abbiabbiate paura, non ho mollato.
Questo weekend ho giocato un pò con arduino e ci ho preso la mano.
Penso che in settimana farò bene i conti ed ordinerò gli zener e gli altri componenti che mi necessitano.
A tal proposito volevo farvi una domanda.
La resistenza che deve lavorare con lo zener e che se non ho capito male ha il compito di dissipare l'eccesso di corrente, ho capito come si calcola, ma ho un dubbio.
Se mediamente il voltaggio in ingresso è 12V avrei un determinato valore di resistenza, ma se avessi picchi più alti di 12V come si comporterebbe?
Grazie

in realtà quella R serve più a limitare la corrente nel LED IR che nello zener, senza troppi sbattimenti, usa un R da 1k e dovrebbe andare tutto bene

scusate premetto che non ho letto tutto ma volevo dire comunque la mia :stuck_out_tongue:
un partitore non so se basta per la bobina perché quando commuta manda dei picchi molto più alti della tensione a cui è alimentata.
come per i motori sevono dei diodi veloci per evitare che questi picchi friggano tutto.
poi a parer mio conviene optoisolare dall'arduino in ogni caso.

ripeto non so se si erano già dette questa cose ma meglio ripetersi :slight_smile: