Scegliere un optoisolatore

Ciao a tutti!
Ho in mente un piccolo progetto per aprire un cancello automatico da uno smartphone, usando Arduino (o meglio un Atmega 328).
Pensavo di usare direttamente il telecomando del cancello e simulare la pressione del tasto e ho letto che la soluzione migliore è usare un optoisolatore.
Il mio negozio di fiducia ne ha diversi, ma come faccio a scegliere quello adatto? Che parametri devo cercare nel datasheet?
L'unica cosa che so del telecomando è che è alimentato con due batterie a bottone da 3V.
Dato che il circuito del telecomando è fatto da componenti SMD (molto piccoli) e non ho mai fatto saldature di questo tipo, ho pensato anche alla possibilità di tenere sempre premuto il pulsante che invia il segnale al cancello e aprire o chiudere il circuito delle batterie, molto più semplice da gestire.
Che ne dite?

i telecomandi da cancello di solito lavorano a circa 440Hz, quindi puoi comprare un modulo TX per arduino a quella frequenza (circa 5/10€), e con arduino inviare il codice del tuo cancello (eh, quello lo devi sapere, se no ti compri anche l'RX ovvero il ricevitore, e te lo ricavi "ascoltando" il tuo telecomando). A questo punto arduino può comandare praticamente qualsiasi cancello di cui sai il codice :slight_smile:

un optoisolatore serve per fare da isolatore tra circuiti ad alta e bassa tensione, in modo tale che anche un evento imprevisto non faccia confluire l'alta tensione sulla bassa tensione distruggendo il circuito. poichè tra arduino (5v) e il telecomendo (3v) la differenza di tensione è minima, e non è riscioso per l'essere unamo un eventuale corto circuito, lascia perdere. Probabilmente basta che dai un impulso a 3v su uno di pin del bottone (in pratica simuli di aver premuto il bottone), cosa che puoi fare usando un uscita digitale (5V) e un partitore di tensione o un diodo o un transitor con base all'ardiono e il resto a 3,3v e bottone. Ricordati di collegare anche il - della batteria ad arduino.

1 Like

Ciao e grazie per la risposta!
Avevo pensato anch'io, inizialmente, alla soluzione dei moduli TX (RX), ma poi ho cambiato idea per alcuni motivi:
-Il telecomando (questo) a quanto pare usa un protocollo proprietario e, da quello che mi hanno detto in un negozio di elettronica, si può clonare solo su un telecomando dello stesso modello e a partire da un telecomando che NON dev'essere a sua volta clonato.
In realtà potrebbe essere semplicemente che la frequenza che usa non è molto comune (868 MHz), però vorrei evitare di rischiare inutilmente.

-Questo telecomando, a differenza di tutti gli altri che ho provato (su altri cancelli), ha un segnale potentissimo che attraversa tranquillamente i muri. Questo significa che lo posso lasciare dentro casa, e non ho bisogno di prolunghe, ecc...

Detto questo, mi fa piacere il fatto che posso usare un partitore di tensione. Ma, se l'interruttore ha due estremità, a quale delle due collego il partitore? E se collego le masse non è pericoloso?
Più che altro temo per l'incolumità del telecomando che ha un certo costo. Anche per questo motivo avevo pensato a interrompere il circuito delle batterie. Meno saldature, meno rischio!

l'interruttore avrà un entrata flottante e una a VCC, quindi con un tester fai in fretta a trovarla. Poi fai un test con un cavetto volante collegato al + della batteria.

collegare le masse NON è pericoloso, anzi, non funzionerebbe nulla in questo caso se non lo facessi.

Dicevo che poteva essere pericoloso per la differenza di tensione, non per il fatto in sé di collegare le masse.
Il telecomando è alimentato a 6V (le due batterie sono in serie).

[EDIT]
Ho misurato la tensione tra il pulsante e la massa e, come dicevi tu, solo uno dei due pin ha un valore alto (circa 5.6V).
Il problema è che, come si può vedere dalla foto, è tutto troppo piccolo e il punto che dovrei saldare è molto vicino a un altro componente. Come faccio? La soluzione di controllare il circuito delle batterie non va bene?

intendi fissando il bottone ad ON e sostituendosi alle batterie?

ok, si può fare, i 5v penso vadino bene (alla fine le battere 3V non sonomai 3v, sopratutto se mezze scariche), però non usare un pin arduino direttamente che al massimo può dare 40mA... con il pin arduino comanda un transistor, e per alimentare il tutto usa i 5v e il GND dell'arduino. Direi che così dovremmo esserci.

edit: al posto dei 5v usa pure la batteria se vuoi, ma ricorda i GND in comune

Anche per questo motivo avevo pensato a interrompere il circuito delle batterie. Meno saldature, meno rischio!

Quel telecomando ( come il 995 di simili telecomandi ), quando premi il pulsante non fai altro che alimentare il circuito.
Se guardi bene vedrai che un cotato del pulsante va' direttamente alla batteria

ci sono due soluzioni

  1. Cortocircuiti i contatti del pulsante e quando lo vuoi attivare lo alimenti esternamente ( puoi anche non saldare i contatti del pulsante, ma tenerlo premuto con un adesivo )

  2. colleghi con due fili i contatti di un piccolo rele' ai due contatti del pulsante, e il rele' lo piloti con il 328

@lesto:
Sì, intendevo proprio fissare a ON il pulsante. Quindi dovrei usare un circuito tipo questo, dove al posto del relè metto direttamente i 2 pin a cui è collegata la batteria (per ora)? Forse non serve neanche il diodo, no?
In ogni caso resta un dubbio simile a quello iniziale: come scelgo il transistor? E come dimensiono la resistenza nella base?

@brunello:
Avevo pensato anch'io alla soluzione del relè, però comunque mi servirebbe un transistor per pilotarlo, quindi tanto vale usare solo quello se si può.
In ogni caso il relè lo collegherei al circuito d'alimentazione (tenendo su ON il pulsante) proprio perché non vorrei fare saldature in prossimità del pulsante.

l'immagine è bloccata da lavoro, però il + della batteria va al + del telecomando, il - del telecomando al collettore, l'emettitore al - della batteria e al GND dell'arduino.

Per la resistenza alla base esistono dei calcolatori on-line, per dimensionare il transistor tanto per cominciare la base dovrebbe essere pilotabile con 20/30mA, a parte questo credo che il telecomando "mangi" tanlemente poca potenza che non ci siano problemi... al massimo con un multimetro misura il consumo di corrente, e fai attenzione che il transistor supporti quella potenza.

Con tanta pazienza e nastro isolante sono riuscito a collegare un cavo all'estremità del pulsante e un cavo alla massa e funziona :slight_smile:
Inoltre ho messo una resistenza da 330 ohm (per avere una corrente sul pin di Arduino inferiore a 20mA) e un diodo forse superfluo.
Che ne pensate?

dovrebbe essere ok