ho provato a a mettere il nome a una variabile un nome lunghissimo forse centinaia di sillabe e numeri,
ma lo sketch rimane sempre della stessa dimensione,
il motivo tecnico di questo?
ero convinto che tutti adoperavano abbreviazioni o lettere per risparmiare qualcosa a scapito della comprensibilita,
o non ho compreso/visto bene?
Ragiona un po.
perché non cambia la dimensione?
Perché non viene memorizzato il nome nel file HEX compilato. Visto che é linguaggio macchina si lavora con i registri del Controller e con le locazioni di memoria; niente variabili o nomi.
Ciao Uwe
ma a noi programmer scoccia scrivere commenti, figurati variabili cosi lunghe,io uso pippo pluto e paperino
lo so la disney mi fara causa però a volte uso anche a,b,c,d,e,f,g,h,i,l,m,n,o,p,q,r,s,t,u,v e le famose x,y,z!
Ai tempi del Commodore le variabili erano rigosamente: I, J e K, in ordine d'uso.
'sta cosa me la sono portata dietro fino ai giorni d'oggi, ma non penso di essere il solo. In moltissimi cicli for vedo sempre la "i"
ma a noi programmer scoccia scrivere commenti, figurati variabili cosi lunghe,io uso pippo pluto e paperino
lo so la disney mi fara causa però a volte uso anche a,b,c,d,e,f,g,h,i,l,m,n,o,p,q,r,s,t,u,v e le famose x,y,z!
variabileCheIndicalaPressioneDelPulsanteConnessoAlPinCinqueDiArduino
preferisco la notazione a cammello per variabili e oggetti, il _ lo uso per le costanti o le define che scrivo tutte maiuscole.
COSTANTE_CON_NOME_LUNGO
il giusto sta nel mezzo, adoperare solo lettere singole quando il codice diventa lungo 20-25 k è un po cofusionario, poi dipende da persona a persona
se uno è sicuro di se puo mettere solo lettere e nessun commento, in caso che mesi dopo deve rimetterci le mani e per lui non fa differenza
leo72:
Ai tempi del Commodore le variabili erano rigosamente: I, J e K, in ordine d'uso.
'sta cosa me la sono portata dietro fino ai giorni d'oggi, ma non penso di essere il solo. **In moltissimi cicli for vedo sempre la "i" **
Questo penso derivi dal Fortran, dove una variabile nominata "i" era intera per default.
leo72:
Ai tempi del Commodore le variabili erano rigosamente: I, J e K, in ordine d'uso.
'sta cosa me la sono portata dietro fino ai giorni d'oggi, ma non penso di essere il solo. **In moltissimi cicli for vedo sempre la "i" **
Questo penso derivi dal Fortran, dove una variabile nominata "i" era intera per default.
Puó essere, solo che il Commodore vic 20, C62, C16, C128 avevano nativamente il Microsoft Basic.
Ciao Uwe
uwefed:
Puó essere, solo che il Commodore vic 20, C62, C16, C128 avevano nativamente il Microsoft Basic.
Ciao Uwe
Esattamente. Difatti i nomi delle variabili erano al max di 2 caratteri, come nel Microsoft BASIC origianale. Se un nome era più lungo veniva semplicemente troncato, per cui CA(SA) era uguale a CA(VALLO) o CA(PRA), per l'interprete XD
lesto:
non oso immaginare quanti sbattimenti per questo fatto. Già con l'RPG il limite di 8 caratteri mi sembrava poco...
Tu ragioni in termini moderni, dove hai 4 GB di RAM. Ma pensa ad un computer che metteva a disposizione un quantitativo di memoria che andava da 1 kB (vedi Z80) fino a qualche decina di kB. Un programma complesso non lo avresti mai scritto. E qualche centinaio di variabili (le combinazioni possibili dei caratteri alfanumerici) ti bastavano eccome
E poi era anche una questione di risparmio di RAM del codice stesso. Venendo tutto salvato nella RAM così come era scritto (tranne i comandi che erano salvati in forma di token), un nome lungo avrebbe occupato tanti byte quanti erano i caratteri di cui era composto.