Dunque, parlando di (C) dobbiamo fare una precisazione: il (C)-copyright NON è applicabile in Italia perché lo Stato Italiano riconosce il diritto d'autore, che è diverso dal copyright, che è americano. Il (C) vale solo sul territorio americano ed è una "protezione" sul lavoro, così com'è il diritto d'autore italiano. Certifica, cioè, che l'opera è stata prodotta da qualcuno. Per valere a livello internazionale deve essere brevettata nel Paese di origine ed il Paese in cui si vuol far valere il brevetto deve avere precisi accordi con gli USA.
Detto questo, ribadisco quanto ho affermato precedentemente, e confermato dallo stesso astrobeed: l'autore può aver messo sotto (c) il circuito ma non la tecnica perché questa è stata divulgata da Atmel e quindi, essendo di pubblico dominio, non può essere brevettata. Inoltre vale il concetto della proprietà intellettuale, che afferma che il primo che pubblica un'opera originale su un mezzo di diffusione pubblica ne è anche l'autore. Quindi, essendo Atmel la prima ad aver pubblicato il metodo, ne è anche l'autore e conseguentemente il tipo non può brevettare tale tecnica.
Tornando al discorso dell'Open-source, molta gente fa confusione: open-source è il concetto di "sorgente aperto", poi esiste il Free-software, ossia il Software libero (ovviamente il discorso è ascrivibile anche all'hardware, non cambia nulla nella sostanza). Open-source non vuol dire che una persona può fare di una cosa tutto quello che vuole, anche spacciarla per propria. Open-source significa solamente che esiste il sorgente di un qualcosa. Parallelamente esiste il concetto di open-hardware che, se anche non ratificato come quello di Open-source, segue le stesse linee. Quindi, abbiamo un autore che pubblica un'opera fornendone anche i sorgenti. Wikipedia chiarisce bene questo concetto:
In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questo è realizzato mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso.
Vedete bene la dicitura "i detentori dei diritti". Quindi gli autori. O l'autore. Inoltre specifica che l'uso di questo materiale è permesso "mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso". Ecco quindi che nel documento del tizio si legge infatti: "License: CC BY-SA"
CC BY-SA è la licenza Creative Commons, con le clausole accessorie dell'attribuzione dell'opera (specificata da "By") e della condivisione con la stessa licenza ("SA", "Share-alike") in caso si derivino dei lavori partendo dall'opera e poi modificandola. Non specifica la clausola NC, non-commercial, per cui è esplicitamente ammesso l'uso del lavoro per fini commerciali, l'importante è che si è obbligati a ridistribuire la propria opera rispettando le clausole suddette.
Ecco quindi che il cerchio si chiude. Abbiamo un circuito il cui schema è stato progettato da Jeff Keyzer, detentore dei diritti, che lo rende disponibile con l'esplicita richiesta di distribuirlo con la stessa licenza e di attribuire l'opera all'autore originale.
Moltissimo software open-source è distribuito in questo modo: anche l'IDE di Arduino è sotto copyright e distribuita con una licenza, nello specifico la LGPL, come si legge ad esempio nelle intestazioni del file arduino/hardware/arduino/cores/wiring.h:
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