Trasformatore Amperometrico Vs. Arduino....AREF???

Salve a tutti ragazzi, nel ringraziarvi per l'aiuto finora datomi anche silenziosamente (leggendo le vostre risposte su altri topic) pongo un mio nuovo quesito, dopo giorni di estenuanti ricerche sono finalmente riuscito a trovare un trasformatore amperometrico con uscita in tensione diretta...
l'amperometrico verrà implementato in un'impianto domotico autocostruito con arduino...il problema è adesso interfacciarlo appunto con quest'ultimo, ovviamente il trasformatore verrà impiegato in impiantistica civile e quindi con correnti massime di 16A, ed eroga 1,6V a 16A con una precisione superiore allo 0,1%... quindi la mia intenzione è quella di collegarlo ad un ingresso analogico di arduino, da quello che so gli ingressi analogici hanno una risoluzione di 1024, dove 0 sta per 0V e 1024 sta per 5V...(correggetemi se sbaglio), data l'erogazione massima dell'amperometrico di 1,6V mi chiedevo se fosse possibile (tramite lm317) fornire all'ingresso AREF una tensione appunto di 1,6V e quindi sapere l'impostazione che va fatta sullo sketch, inoltre volevo sapere se applicando il AREF avrei ugualmente una risoluzione di 1024 (0=0V e 1024=1,6V) o verrebbe diminuita...poi un'ultima domanda.... posso collegare direttamente l'amperometrico al pin di arduino mettendo le masse in comune? grazie in anticipo per l'aiuto...Un Saluto

Ciao, per aumentare la risoluzione dell'adc puoi tranquillamente collegare il pin AREF ed una tensione di riferimenti diversa da quella interna di 1,1 V o quella di alimentazione (5 V) , dai un'occhio a questo post http://arduino.cc/forum/index.php/topic,109232.0.html
per il collegameno del sensore al pin di Arduino occorre sapere di che tipo di tensione si tratta, cioè se la pinza amperometrica fornisce in uscita una tensione alternata occorre prima raddrizzarla per collegarla poi al pin, di solito si usano dei raddrizzatori ideali realizzati con amplificatori operazionali.

Spero di esserti stato utile. ciao.

Ciao peppe91,
per l'utilizzo di quel tipo di sensori, a me è tornata molto utile la libreria fornita da OpenEnergyMonitor:

se l'analizzi puoi trovare le risposte che cerchi, se non utilizzarla direttamente.

Ciao, grazie a tutti per le risposte.. OpenEnergyMonitor l'ho visto qualche giorno fa...ma se non erro utilizza l'SRC-013 come sensore con un resistenza di carico, mentre questo tipo che ho trovato ha la resistenza interna e l'uscita direttamente in tensione, visto che l'hai utilizzata vorrei chiederti che tipo si sensore ha utilizzato e che tipo di uscita aveva...se continua o alternata...appena mi è possibile effettuo alcuni test sul mio trasformatore (ancora deve arrivare)...

Ciao,

OpenEnergyMonitor l'ho visto qualche giorno fa...ma se non erro utilizza l'SRC-013 come sensore con un resistenza di carico, mentre questo tipo che ho trovato ha la resistenza interna e l'uscita direttamente in tensione, visto che l'hai utilizzata vorrei chiederti che tipo si sensore ha utilizzato e che tipo di uscita aveva...se continua o alternata...appena mi è possibile effettuo alcuni test sul mio trasformatore (ancora deve arrivare)...

per il discorso di tipo di sensore, ce ne sono con resistenza interna o meno, nell'utilizzo non cambia di fatto nulla (se non per lo schema di utilizzo).
Ti indico questo tutorial (proprio su OpenEnergyMonitor) dove c'è un breve approfondimento sul tipo di sensore amperometrico (con uscita in tensione o corrente) e relativa taratura:
http://playground.arduino.cc//Italiano/Emoncms#sensori
scrolla di poco finchè non trovi la parte dedicata proprio al sensori amperometrico

Che dirti se non grazie 1000 per l'aiuto....ho letto il tutorial, abbastanza utile, la taratura dovrebbe venirmi anche relativamente semplice....il turn ratio è di 1000:1 e la resistenza interna è di 10 ohm quindi 1000/10...la ct_calibration è di 100 esatti... solo una cosa...ho chiesto al venditore e ovviamente in uscita il sensore mi da tensione alternata, quindi dovrei raddrizzarla prima di mandarla all'arduino giusto?...quindi mi tocca prevedermi all'interno della PCB la sezione con il raddrizzatore di precisione...poi posso mandarlo direttamente all'arduino o ci sono altri accorgimenti da tenere in considerazione?....inoltre solitamente raddrizzando con un ponte diodi si ha la tensione in uscita di poco più elevata, questo non accade utilizzando il raddrizzatore con l'op-amp vero? altrimenti avrei delle lettura diverse...

Ciao

ho chiesto al venditore e ovviamente in uscita il sensore mi da tensione alternata

posti qui un link al prodotto?

Purtroppo non è un prodotto commerciale, altrimenti avrei già postato il link, è un trasformatore prodotto su specifiche...

Freddy65:
Ciao, per aumentare la risoluzione dell'adc puoi tranquillamente collegare il pin AREF ed una tensione di riferimenti diversa da quella interna di 1,1 V o quella di alimentazione (5 V)

Utilizzando Aref non aumenti la risoluzione del ADC, rimane sempre e comunque a 10 bit (1024 step), o valore minore se si alza la frequenza di campionamento, quello che puoi migliorare è il range utile, tra 0 e 1023, della misura e il valore in tensione del singolo step.

Certo, questo intendevo....normalmente si avrebbero 1024 campioni su 5V pari a circa 4,8mV/campione, utilizzando l'AREF avrei comunque i 1024 campioni ma su un massimo di 1,6V e quindi 1,5mV/campione...quindi se vogliamo considerare è aumentata la precisione (non la risoluzione) rispetto all'utilizzo della porta analogica senza riferimento esterno....solo questo intendevo...sia chiaro :wink: grazie comunque della precisazione.

peppe91:
quindi se vogliamo considerare è aumentata la precisione (non la risoluzione) rispetto all'utilizzo della porta analogica senza riferimento esterno....solo questo intendevo...

Sbagliata pure questa :slight_smile:
La precisione non è la stessa cosa della risoluzione, la prima indica l'attendibilità della misura la seconda il range di misura, spesso una elevata risoluzione non è sinonimo di elevata precisione.
Nel caso specifico del ADC del Atmega 328 la precisione dipende esclusivamente dalle caratteristiche tecniche del ADC e si esprime come valore percentuale, è indipendente dalla risoluzione che si esprime come valore assoluto in numero di step/bit.
Semmai si può parlare di miglioramento della risolvenza (capacità di risolvere), termine un pochino stirato visto che solitamente si applica all'ottica, quando si usa Aref.

OOOk....adesso è chiaro :slight_smile: diciamo che mi sono un po impasticciato con i termini.... XD

Secondo voi si potrebbe utilizzare il TL431 (http://www.robot-italy.com/it/tl431-voltage-reference.html) per creare un riferimento stabile da usare come AREF esterno?

--> 8085projects.info - 8085projects Resources and Information.

PaoloP:
Secondo voi si potrebbe utilizzare il TL431 (http://www.robot-italy.com/it/tl431-voltage-reference.html) per creare un riferimento stabile da usare come AREF esterno?

Si certamente.

io me l'ero pensata con l'LM317...potrebbe andare ugualmente bene?

Una cosa non considerata:
Stai misurando una corrente alternata la cui corrente effettiva é a pieno carico 16A, ma il valore massimo istantaneo é ca 23A.

Il trasformatore di corrente da come segnale di uscita in alternata di 0 a 1,6V effettivi (a pieno carico di 16A un alternata che ha valori istantanei tra -2,3 a 2,3V). Per poterla misurare devi:

  • raddrizzarla con un raddrizzatore ideale realizzato con un operazionale
  • collegare l' uscita a una tensione di 2,5V (realizzabile per esempio con un partitore resistivo partendo dai 5V) e ottenere una tensione di 0,2V a 4,8V.
    Ciao Uwe

astrobeed:

Freddy65:
Ciao, per aumentare la risoluzione dell'adc puoi tranquillamente collegare il pin AREF ed una tensione di riferimenti diversa da quella interna di 1,1 V o quella di alimentazione (5 V)

Utilizzando Aref non aumenti la risoluzione del ADC, rimane sempre e comunque a 10 bit (1024 step), o valore minore se si alza la frequenza di campionamento, quello che puoi migliorare è il range utile, tra 0 e 1023, della misura e il valore in tensione del singolo step.

Si, giusto Astro, scusatemi per la risposta fuorviante ma il senso doveva essere quello da te citato.
Ciaoooo.

uwefed:
Una cosa non considerata:
Stai misurando una corrente alternata la cui corrente effettiva é a pieno carico 16A, ma il valore massimo istantaneo é ca 23A.

Il trasformatore di corrente da come segnale di uscita in alternata di 0 a 1,6V effettivi (a pieno carico di 16A un alternata che ha valori istantanei tra -2,3 a 2,3V). Per poterla misurare devi:

  • raddrizzarla con un raddrizzatore ideale realizzato con un operazionale
  • collegare l' uscita a una tensione di 2,5V (realizzabile per esempio con un partitore resistivo partendo dai 5V) e ottenere una tensione di 0,2V a 4,8V.
    Ciao Uwe

Ciao, si...l'ho considerata in un secondo momento infatti...sto utilizzando adesso l'esempio di OpenEnergyMonitor, ed è esattamente come dici tu :wink: grazie ancora a tutti per l'aiuto...un saluto