Output analogico

No, forse mi sono espresso male, per mia natura sono testardo e tenace, intendevo dire che sono ancora un principiante e che prima di farvi perdere tempo dovrei imparare molto. Comunque, visto che sei molto disponibile, ti spiego:
la caldaia attualmente e collegata con sonda climatica e manda acqua calda all'impianto in base alla temperatura esterna. Nel mio caso, poichè la potenza della caldaia è troppo elevata per il fabbisogno dell'appartamento, appena tenta di alzare la temperatura di mandata posizionandosi su quella corretta come da curva climatica, spegne il bruciatore perchè la potenza necessaria è inferiore a quella minima della caldaia e il brucatore rimane inattivo per 3 minuti, poi ci riprova e così da 3 settimane...
la caldaia, senza sonda climatica, ha la regolazione a punto fisso, ovvero io posso impostare la temperatura di mandata all'impianto e se imposto un valore per cui supero la potenza minima della caldaia, essa funziona. Il problema è che ho un impianto a pavimento, perciò, se invio acqua più calda di quella necessaria, mi trovo con temperature troppo alte in casa, pessimo comfort e alti consumi. Se avessi i caloriferi non ci sarebbero problemi, appena la temperatura interna raggiunge il valore impostato, per esempio 20 °C, la caldaia si spegne fino a che il termostato non la riaccende. Con il riscaldamento a pavimento, l'alta inerzia termica non si sposa con la regolazione a termostato, ma si preferisce una regolazione climatica.
Ora devo escogitare un sistema per impedire alla mia caldaia di fare accensioni ogni 3 minuti di pochi secondi. L'idea era quella di creare con arduino un falso segnale alla caldaia regolato da me: se con 9°C il fabbisogno energetico dell'abitazione è 1.95 kWh, facciamo 2 kWh, se la potenza minima della caldaia è 5.5 kW, se riuscissi a tenerla accesa un'ora immetterei nell'impianto 5.5 kWh, se la tenessi accesa 30 min. immetterei 2.75 kWh di energia termica. Perciò, se la tenessi accesa 22 minuti avrei circa i 2000 Wh che mi occorrono. Tutto il ragionamento ha senso se nei 22 minuti si rimane con i 5.5 kW di potenza. Se la potenza aumenta, diminuisce il tempo di accensione. Nei restanti 38 minuti, il bruciatore rimarrebbe spento e il circolatore continuerebbe a far circolare l'acqua nell'impianto; l'acqua continuerebbe a rilasciare il calore nell'ambiente pari a quello che viene disperso dall'abitazione. So bene che ci possono essere delle variazioni di temperatura durante i 60 minuti, ma poichè l'intervallo e abbastanza limitato, queste dovrebbero essere quasi impercettibili. Quindi, a 9°C poniamo che la sonda invii un segnale di 30 mV. Allora, con arduino, io trovo il valore per cui la caldaia riesce a rimanere accesa al minimo e trovo, per esempio, che la temperatura esterna dovrebbe essere di -2°C. Allora, con arduino invio alla caldaia la ddp che serve per far credere alla caldaia che fuori ci sono -2°C quando invece ce ne sono 9°C, per un tempo che il programma gestirà autonomamente seguendo il codice che avrò io creato. Non so se sono stato chiaro... mi scuso...