Fotovoltaico fatto in casa per Arduino

Ciao a tutti
Ho letto su una piccola cella fotovoltaica fatta in casa - Medicina e energie alternative o http://www.instructables.com/id/My-home-made-solar-cell-1/ come fare una cella fotovoltaica... in casa.
Non so se è l'ennesima bufala, qualcuno ha mai provato? Vale la pena o è meglio lasciar perdere?
Purtroppo non parla nel video di corrente ma solo di tensione..
L'idea sarebbe costruire con materiale di recupero un piccolo pannello per alimentare un Attiny85 per qualche secondo all'ora. In sleep durante il resto del tempo.
Pensavo a dei condensatori come sorta di "batteria" per l'energia accumulata, secondo voi è possibile o bisogna per forza usare pile ricaricabili?

Non ho idea di come usare i condensatori per mantenere la carica nel tempo, forse facendo scaricare un condensatore su un secondo che a sua volta si scarica sul primo si riesce a tenere la carica se il pannello rende più delle dispersioni?
Secondo voi esiste un modo per mantenere la carica in un campo magnetico con degli induttori per diverso tempo e poi riutilizzarla come energia elettrica?

Ciao e grazie a tutti

Update: seguendo un link ho letto che si parla di microampere, quindi mi sa che è tempo perso, la patata bollita funziona meglio!http://www.curiositaeperche.it/curiosita-scienza-e-natura/patata-bollita-una-nuova-possibile-fonte-di-energia-347

Controdomanda: chi ha provato la patata bollita con un Attiny85?

Un condensatore da 1F/470mF(il primo a fatica si trova, il secondo non lo so...) a 5V e sei apposto...

Non ho mai visto condensatori da tali capacità, mi sa che devo prendere la carta di alluminio da cucina e avvolgerla con della carta isolante per diversi metri... :stuck_out_tongue:
Mi sa che ci vuole qualche serie e parallelo con capacità minori.
Più che altro temo che si scarichi in fretta se collegato direttamente all'ATTiny, o perlomeno perda la tensione necessaria per accendere il micro.

Per usare un C come fonte di energia devi usare un circuito RC composto da un condensatore e da una resistenza: la resistenza serve per rallentare la scarica del C.
Non sono formule semplici quelle di calcolo del tempo di scarica:

Ma per quanto tempo devi tenere alimentato il micro?
Potresti prenderti una piccola cella solare ed usarla per caricare una batteria ricaricabile da usare come tampone per quando il sole non c'è.

Beh diciamo che ho pensato addirittura di usare un relè per isolare il condensatore (la resistenza dell'aria è molto alta) e tenere la carica "al sicuro" ma poi il problema si sposta su: chi fa scattare il relè? E sono a punto a capo.

Pensavo di tenere il micro sempre acceso ma in sleep con un pannello solare (o la patata bollita!) accumulando in continuazione energia col condensatore per poi utilizzarla quando non c'è più sole. Non ho fatto ancora i conti ma credo non abbiano molto senso senza conoscere prima l'energia del pannello e le eventuali perdite.

Volevo fare l'esperimento senza usare batterie, so che forse è un pò fine a se stesso ma è interessante sentire le vostre esperienze se avete fatto cose simili.

Ciao e grazie a tutti

Ho visto anche accendere un iPod con un limone su un video, ma si è scoperto in realizzazione pratica che per farlo davvero ce ne volevano 1500 :slight_smile:

Un pannellino solare ed un C possono essere un piccolo esercizio per studiare la carica/scarica di un condensatore. Ma dipende da ciò che devi alimentare: se è solo un Attiny puoi farlo, ma se hai anche altre utente nel circuito, dubito che il C possa darti un'autonomia lunga.

Meglio allora studiare qualcosa con un pacco batterie ricaricabili insieme al pannello.

Per sperimentare queste "fonti di corrente elettrica" hanno un valore, per un uso pratico no.

I problemi sono che hanno un rendimento pessimo e non sono stabili nel tempo.
Una patata (cotta o no) un limone o qualsiasi altro frutto o verdura che ha una certa aciditá va male dopo qualche giorno. Gli elettrodi usati si ossidano.

La cella fotovoltaica presentata nel video da 100mV. Secondo me funziona ma non ha nessun utilizzo pratico. Per arrivare a una tensione utilizzabile (diciamo 2V) servono 20 celle. Se si vuole andare sul sicuro e avere abbastanza tensione anche in situazioni di non migliore irraggiamento si deve aumentare il numero di celle al doppio o di piú. Stiamo parlando si tensione a vuoto. Calcolando con 1 mA di corrente massima e che la tensione scende col carico siciamo al 70% (valore immaginato) con 20 celle in condizioni ottimali si ha 1,4V e 1mA percui 1,4mW su una suprfice di 12x12cm2 per 20 = 0,3m2. Una cella fotovoltaica commerciale di quelle dimensioni da ca 30W!!!

Ciao Uwe

Concludendo i video di incredibili pannelli solari fatti in casa meravigliano solamente chi non è esperto della materie e vede solamente la tensione a vuoto su un voltometro, trascurando il fatto che la corrente è praticamente nulla o quasi.

Se si vuole fare qualcosa di funzionante conviene affidarsi a pannelli solari commerciali o soluzioni con batterie ricaricabili, mentre se si vuole imparare la chimica la patata va più che bene (non pensate male!)

Ringrazio tutti per aver partecipato a questo thread

Ciao