Ponte raddrizzatore: di fabbrica o con diodi schottky?

Urge consiglio: vorrei trasformare in continua una corrente alternata preevata da una piccola dinamo, poichè questa fornisce una tensione di pochi volt, ho pensato di costruire un ponte raddrizzatore con dei diodi schottky che hanno una bassa caduta di tensione rispetto ai diodi comuni, ma su ebay ho trovato per prezzi simili dei ponti raddrizzatori già pronti, di cui però non so se la caduta di tensione è più simile a quella dei soliti diodi 1n4007 o a quella degli schottky
chi ha usato dei ponti come questi 2pz PONTE DI DIODI PONTE RADDRIZZATORE 1000V 1,5A W10 - | eBay mi sa ragguagliare sulla loro caduta? grazie

Per il poco che ne so la caduta di tensione riguarda la corrente continua, non quella alternata. Ricordo che la tensione alternata, a valle di un comune ponte di diodi, filtrata da un bel condensatore elettrolitico, diventa una tensione continua di 1,41 volte rispetto all'allternata. Cioè se la tua dinamo genera 10V c.a. ai capi del condensatore ti troverai circa 11,4V continui. Non so onestamente dirti se ricorrendo a diodi schottky la situazione migliora ma non l'ho mai sentito dire.

La caduta di tensione riguarda anche l'alternata, ovviamente solo nel verso di conduzione del diodo.
E' vero che se misuri ai capi del condensatore dopo il ponte trovi una tensione pari a quella alternata in ingresso - la caduta sul ponte, tipicamente 1.4 V, moltiplicata per 1.41, questo perché il valore di targa dei trasformatori/generatori è quello della tensione efficace e non quello della tensione di picco, la tensione efficace, o rms, è pari a Vp / 1.41
Però attenzione al fatto che la tensione sul ponte vale Vac * 1.41 solo a vuoto, non appena si comincia a prendere corrente si forma il ripple con la relativa ondulazione sulla tensione continua che è tanto maggiore quanto è la corrente richiesta, il valore massimo del ripple è pari a Vac x 0.41 quando la corrente richiesta è pari a quella nominale del trasformatore/generatore il che porta ad un valore reale di tensione continua pari al valore di Vac, i condensatori per quanto grossi possono essere non saranno mai in grado di eliminare completamente il ripple perché il collo di bottiglia è la quantità di corrente che può fornire il trasformatore/generatore.
Per eliminare completamente il ripple e ottenere una vera tensione DC è indispensabile far seguire al ponte e al filtro un regolatore di tensione, cosa che introduce ulteriore perdite sulla massima tensione DC ottenibile, ovvero per dimensionare correttamente il trasformatore/generatore tocca partire dal valore massimo di tensione DC desiderato e fare il percorso a ritroso per determinare il valore minimo di tensione AC necessario.

OK, chiaro, quindi essendo l'aumento di tensione virtuale in realtà la tensione finale è sempre quella del Trasformatore. Ma a questo punto diventa ininfluente anche la caduta o è vero che è preferibile usare gli schottky per diminuire la caduta?

Non è ininfluente, infatti ho scritto che tocca sottrarre il valore della caduta per i due diodi che vanno in conduzione di volta in volta, ovvero circa 1.4 V con diodi normali, circa 0.8V con diodi schottky.
Per capirci meglio, se la tensione AC nominale è 12V ai capi del condensatore, a vuoto, misuri (12-1.4) * 1.41 = 14.9V

Tempo fa lessi su Nuova Elettronica un articolo che illustrava un caricabatterie ricaricabili (4x1.2V) e che utilizzava la dinamo di una bicicletta.

Il suo autore aveva scartato il ponte perché con esso si "perdevano" 1.4V ed allora ha utilizzato un duplicatore di tensione.

Se lo desideri ti mando lo schema.

Anche col duplicatore di tensione devi sempre fare i conti con i diodi inoltre, dato che la potenza è una costante, dimezzi la corrente massima utilizzabile.

Sono contento di scrivere su questo forum perchè ad ogni domanda ottengo sempre più informazioni di quelle che cercavo :slight_smile:
Ma quindi un ponte di diodi pronto di fabbrica ha una caduta di 1,4 volt come se costruissi lo stesso ponte con 4 diodi 1n4007, oppure, visto che sono costruiti per avere proprio lo scopo di raddrizzare la corrente, hanno una caduta inferiore?

sono indeciso se ordinare 4 ponti già pronti (quelli di prima) o 10 schottky 1n5819 che più o meno sono entrambi sui 3 euro, compresa spedizione :roll_eyes:

i diodi contenuti in un ponte hanno la stessa caduta di quelli sfusi, a parita' di modello.
indi nel tuo caso e' utile la tua idea degli schottky singoli, o a ponte se ne esistono, io non ne ho mai visti

ero tentato di prendere quelli già pronti, ma visto che lavoro soprattutto con tensioni molto basse devo sfruttare ogni singolo decimo di volt.
Grazie a tutti! magari prenderò qualche ponte precotruito quando mi cimenterò in qualche progetto energeticamente più "importante" XD

astrobeed:

[quote author=Michele Menniti link=topic=145288.msg1091451#msg1091451 date=1359312713]
Ma a questo punto diventa ininfluente anche la caduta o è vero che è preferibile usare gli schottky per diminuire la caduta?

Non è ininfluente, infatti ho scritto che tocca sottrarre il valore della caduta per i due diodi che vanno in conduzione di volta in volta, ovvero circa 1.4 V con diodi normali, circa 0.8V con diodi schottky.
Per capirci meglio, se la tensione AC nominale è 12V ai capi del condensatore, a vuoto, misuri (12-1.4) * 1.41 = 14.9V
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Poiché prima scrivevi che la tensione a vuoto in realtà non va considerata in quanto sotto carico scende, ed inoltre aumenta il ripple, quello che vorrei capire è se, a conti fatti, usare un ponte con 4x1n5819 permette di ottenere una tensione UTILE maggiore di quella che si ha con 4x1n4007. Perché se il vantaggio non è reale ma solo fittizio, mille volte meglio un ponte già fatto.

Mike la caduta di tensione c'è' sempre, AC.DC.sotto carico.no carico quindi se sei tu a scegliere il trasformatore no Problem per i diodi standard, ma se devi raddrizzare una tensione preesistente puoi recuperare quel po di V con diodi schottky

Fin da subito ho scritto questo :

E' vero che se misuri ai capi del condensatore dopo il ponte trovi una tensione pari a quella alternata in ingresso - la caduta sul ponte, tipicamente 1.4 V, moltiplicata per 1.41, questo perché il valore di targa dei trasformatori/generatori è quello della tensione efficace e non quello della tensione di picco, la tensione efficace, o rms, è pari a Vp / 1.41

Ovvero che la tensione finale in uscita è pari alla Vp AC - la tensione di caduta su due diodi del ponte il tutto moltiplicato per 1.41, va da se che se perdi 1.4V sul ponte la reale tensione DC utilizzabile alla massima corrente è pari Vac (nominale del trasformatore/generatore) meno la caduta su i diodi, ovvero se il trasformatore è 12 Vac, con ponte di diodi classico, la tensione a vuoto sul filtro è (12-1.4) * 1.41 = 14.9V mentre la reale tensione DC sfruttabile, a monte del regolatore, è pari a 12-1.4 = 10.6V, oppure 12-0.8 = 11.2 Volt.
Va da se che se vuoi una reale tensione DC pulita e stabile è obbligatorio mettere un regolatore di tensione dopo il filtro il che ci porta a perdere ulteriore tensione per via del drop out su questo, ovvero da 12Vac in realtà puoi ottenere circa 9.5V DC reali se usi un buon LDO, inutile dire che serve una bella aletta di raffreddamento se il regolatore è di tipo lineare perché in funzione della corrente la tensione in ingresso parte da 14.9V il che comporta una discreta dissipazione di calore anche con correnti basse.

OK, chiaro, quindi nel suo caso, che lamentava una tensione di partenza piuttosto bassa, la soluzione con i 4 diodi schottky è utile perché gli fa recuperare oltre ½ Volt (anche se ho sempre letto che la caduta di tensione sugli schottky dovrebbe essere di 0,2V), poi cosa deve farne, se gli serve un regolatore e di che tipo, non è argomento che ha affrontato quindi è una parte di discorso che è utile conoscere ma che non serve approfondire. Grazie!

Dipende da diverse variabili, non ultimo la corrente massima che reggono, tipicamente i diodi schottky ad uso raddrizzatore hanno una caduta di tensione di circa 0.3-0.4V, quando si fa il dimensionamento è sempre bene prendere in considerazione i casi peggiori.