@guglio
Non preoccuparti di quei dati, in quanto il dato dice nulla se non si specifica anche come questo è stato ricavato. Ci sono degli standard che nel tempo hanno subito variazioni e alcuni sono stati soppiantati da nuove metodologia di misura. Ora è da tanto che non traffico con gli speaker e non ho più seguito il settore quindi non so qual'è lo standard in vigore.
In linea di massima i test sono condotti sottoponendo lo speaker (o il diffusore) a regime sinusoidale continuo per x tempo, ma anche a regime impulsivo. Da questi test si vuole dedurre qual'è la potenza elettrica che rende il diffusore non più in grado di svolgere il lavoro.
Può essere che smetta di funzionare o potrebbe anche subire danni minori come lo scollaggio della bobina che rende di fatto l'altoparlante non più usabile ma ancora funzionante.
Riguardo a ciò che dice uwe, alcune cose sarebbero da precisare specie sull'adattamento di potenza figurato da lui, il quale però si riferisce agli amplificatori a valvole o transistor che usano un trasformatore di uscita audio con lo scopo di adattare l'impedenza vista al primario, es le un push-pull di valvole EL34 richiede una impedenza primaria di 3500 ohm, raggiunta grazie ad un trasformatore adattatore di impedenza, con preciso rapporto di trasformazione primario secondario tale che collegando un'altoparlante al secondario da 8ohm impedenza, sul primario le valvole vedano una impedenza di 3500 ohm.
In tal caso collegando un'altoparlanta da 16 ohm sul primario ci saranno 3500 x 2 = 7000 ohm e la potenza massima ovviamente sarà minore, ma sballano anche tante altre cose.
Con gli amplificatori attuali detti a simmetria complementare il problema dell'adattamento di impedenza viene meno, anzi grazie all'anello di feedback l'impedenza di uscita scende a valori inferiori all'ohm, valore che dipende dalla frequenza a cui misuri l'impedenza di uscita.
Per tirare le somme, se il tuo amplificatore eroga una potenza massima di 50W su 6ohm ne dovrebbe erogare 100 su 3 ohm, ma questo non accade perchè costa di più allora entrano in funzione le protezioni in corrente e qui la distorsione da queste introdotta.
Fintanto che il tuo amplificatore eroga 50W può pilotare quelle casse, ma quelle casse potresti anche guastarle con soli 30W o anche meno se questo amplificatore distorcesse oltre misura tipo 20% o più, perchè e come se applicassi al diffusore una onda quadra che è ricca di armoniche è ha un contenuto energetico molto maggiore di una onda sinusoidale.
Altro limite dei diffusori è quello meccanico legato alla struttura composta da centratore (in tela impregata di colore giallino) e sospensione (solitamente di foam di forma anulare che circonda il cono), un eccesso di potenza concentrato alle basse frequenza può portare il cono fuori dall'escursione prevista con conseguenze uditive simili ad uno squak, squak e con rischi anche per il filo della bobina che si troverebbe a lavorare spesso al di fuori del traferro che svolge anche una funzione di smaltimento calore, trovandosi invece a dover smaltire calore in aria.
Basta con gli speaker i parametri di tiel e small, le risposte in frequenza, i filtri passivi e le formule e i programmi di simulazione ecc, sarà e deve essere una passione che non ritornerà mai più.
Ciao.