ciao a tutti ....
anche a me, qualche anno fà , mi venne in mente questo accrocchio.. ed ho anche comprato un pò di HW, ho due condensatori variabili motorizzati, acquistati su ebay dal recupero di un accordatore automatico defunto... ho diversi condensatori variabili idonei (smontati da accordatori manuali defunti) , ed ho anche acquistato due servomotori con una coppia suffciente a movimentari i condensatori di cui sopra ...
mi pare sia chiaro ormai come dovrebbe essere questo schema:
L'accordatore tipico, con lo schema a pigreco, ha questa configurazione:
http://www.ariroma.it/docs/projects/p_greco_rev01.pdfcioè una linea di trasmissione con due capacitè variabili ed una induttanza, anch'essa variabile, appunto disposti a pigreco ..
per poter affetuare l'accordo, ovvero il massimo trasferimento di energia, occorre inserire un dispositivo in grado di rilevare quando non c'è l'accordo medesimo, ovvero un dispositivo come questo:
http://fucimin.altervista.org/swrmeter.htmlo questo
http://www.ariroma.it/docs/projects/ros_tor.pdfcomunemente chiamato rosmetro. Cè ne sono di diversi tipi, tutti cercano di separare la componente diretta dell'onda irradiata, dalla componente riflessa che torna indietro dopo la riflessione sul carico mal adattato.
ne esistono anche di altro tipo, a ponte di wheatstone etc... In laboratorio si usa l'accoppiatore direzionale, in grado di separare con un elevato valore di disaccopiamento le due componenti...
Se non è molto sensibile, occorrerà una potenza minima RF di 1 o 2 W affinchè le tensioni diretta e riflessa siano apprezzabili ..
se il rosmetro è a ponte di Wheatstone bastano pochi milliwatt di potenza RF per avere tensioni diretta e riflessa apprezzabili, pero ha lo svantaggio che non lo si può lasciare inserito perchè una delle R del quadrilatero del ponte rimane inserito nella linea causando un'assorbimento di potenza... (cercate uno schema di rosmetro a ponte di Wheatstone)..
.. ma per il nostro fine basta e avanza un rosmetro anche autocostruito...
Quindi:
avendo una linea di trasmissione terminata sul carico, normalmente un'antenna,
alimentando la linea con un segnale RF ad una determinata frequenza non siamo in grado di conoscere l'impedenza di risonanza dell'antenna,
ma possiamo desumerne il disaccordo leggendo i valori della tensione diretta e riflessa e calcolando il ROS (SWR .. in inglese).
la logica dovrebbe essere questa (sto cercando di ricordare qualcosa studiato molto tempo fa..):
- si mettono i condensatori a metà della posizione;
- cerca la posizione sull'induttanza variabile per il minimo ROS..
- quindi si affina l'adattamento ruotando il condesatore variabile lato tensione diretta per leggere il massimo valore di tensione diretta ...
- quindi si ruota il condensatore variabile sul lato tensione riflessa per cercare il minimo valore di tensione riflessa
ma si può anche invertire l'ordine e forse un procedimento automatico lì può anche fare contemporaneamente ...
il procedimento è iterativo, ed in due o tre passaggi si ottiene l'adattamento pressochè perfetto (sempre che la possibilità di escursione delle capacità disponibili sia sufficiente per tutte le frequenze alle quali vogliamo operare ...
Gli accordatori commerciali (anche quelli automatici) hanno un'impostazione manuale che prevede l'impostazione della banda sulla quale operare
- 1.8 Mhz basso
- 1.8 Mhz alto
- 3,5 Mhz
- 7,1 Mhz
- 10 Mhz
- 14 Mhz
- 18 Mhz
- 21 Mhz
- 24 Mhz
- 28 Mhz
a ciascuno dei quali corrisponde l'impostazione dell'indutanza L via via decrescente
Alcuni accordatori automatici rilevano la banda su cui è sintonizzato l'RTX atraverso un sistema di codifica ed un cavetto di comunicazione radio<-->accordatore ...
Come si cambia la sintonia, anche di poco, l'accordatore automatico segue la radio aggiustando l'accordo "fine" muovendo i due consentori varabili all'abbisogna ...
e qui viene il primo suggerimento.. se si potesse implementare il frequenzimetro di Michele si potrebbe rilevare la frequenza ed automaticamente inserire la giusta induttanza ... lasciando l'accordo fine alla ricerca del massimo/minimo delle tensioni diretta/riflessa ....
si potrebbe, una volta trovato l'accordo, memorizzare la posizione di (induttanza, C1 e C2, associata alla frequenza), quindi con un condensatore servito da un servomotore ottenere un'accordo velocissimo, forse meglio di molti accordatori commerciali ...
comunque alcuni anni fa ho provato a codificare l'algoritmo di ricerca del massimo e del minimo di due valori .. poi ho abbandonato ma se ci lavoriamo per fare una bella cosa riprendo anche io ...
qui allego lo script che avevo scritto io.. ormai nel lontano gennaio 2011, con la IDE 022
lo script era per dei condensatori motorizzati da usarsi con un motor shield .. non con dei servomotori ...
se ho scritto castronerie grosse scusatemi....
ciao