Energie alternative

Non mi tirate in ballo quel ciarlatano di Rossi e il suo Ecat perché state certi che entro pochi mesi si rivelerà per la bufala che è.

Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie. Finora si è solo visto uno che se la tirava da morire... :stuck_out_tongue:

Testato:
nell'utilizzo dell'idrogeno entra in campo un fattore, la gratuita' dell'energia solare, quindi potrei anche non interessarmi al bilancio energetico, in quanto il sole non lo pago, pero' sotto l'aspetto dell'efficienza sono daccordo con Astro, cioe' a parita' di sole l'energia che infilo in una batteria e' superiore a quella che riesco a dinfilare in una una pila a combustibile, indi per cui perche' andare verso l'idrogeno ? andiamo direttamente verso l'auto elettrica.

veramente uno dei link che ho postto presenta una cella combustibile grande come un preservativo che è in grado di ricaricare completamente un iphone.

tuxduino:
Provo a fornire la mia (modestissima) opinione. L'idrogeno non è una fonte di energia, ma un vettore.

anche i combustibili sono vettori

Testato:
nell'utilizzo dell'idrogeno entra in campo un fattore, la gratuita' dell'energia solare, quindi potrei anche non interessarmi al bilancio energetico, in quanto il sole non lo pago,

bhe, anche il petrolio non è altro che energia immagazzianta dal sole dalle piante, che poi hanno ricevuto un particolare tipo di decomposizione (in assenza di ossigeno, in pratica, e qualche altro fattore)

Testato:
pero' sotto l'aspetto dell'efficienza sono daccordo con Astro, cioe' a parita' di sole l'energia che infilo in una batteria e' superiore a quella che riesco a dinfilare in una una pila a combustibile, indi per cui perche' andare verso l'idrogeno ? andiamo direttamente verso l'auto elettrica.

vedete il primo quote, comunquer il problema di andare verso l'elettrico è proprio lo stoccaggio dell'energia. chissà, magari in futuro avremo macchine a calce e acqua, che produce al volo idrogeno, che viene bruciato nella cella combustibile, che fa andare il motore elettrico.

Non mi tirate in ballo quel ciarlatano di Rossi e il suo Ecat perché state certi che entro pochi mesi si rivelerà per la bufala che è.

ma ancora che se na parla di sto ecat?

tuxduino:
Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie. Finora si è solo visto uno che se la tirava da morire... :stuck_out_tongue:

Per il momento si è visto solo una specie di boiler, alimentato da un gruppo elettrogeno da una montagna di kW, che produceva, solo in teoria perché nessuno ha potuto fare misure, meno energia di quella disponibile in ingresso, ovvero fumo negli occhi per spremere gli ultimi soldi dai finanziatori.

sul sito dice che uno di questi cosi da 1MW e' in vendita, bha, ma sti finanziatori chi sono ? non controllano, specialmente in tempi di crisi, la bonta' degli investimenti ?

io non lo avevo mai sentito nominare, ma non serve la CIA per capire che non gli si possa affidare nemmeno un euro, copia da wikipedia per la questione petroldragon:

Nel 1989 la Guardia di Finanza sequestra l'impianto di smaltimento di rifiuti di Caponago della PetrolDragon con altri sei depositi: le indagini avevano mostrato come il presunto petrolio che proveniva dall'azienda non avesse mai avuto collocazione sul mercato (il "prodotto" infatti era stato o stoccato in silos o illegalmente smaltito). Dalle analisi tale sostanza era risultata un miscuglio di rifiuti tossici non trattati contenenti solventi chimici altamente dannosi e con accentuata presenza di cloro e acido solforico.[7][8].

Boh, io rimango dell'avviso che l'idrogeno non è la risposta.
Per me la risposta è il nucleare, e lo dico da ecologista.

Testato:
sul sito dice che uno di questi cosi da 1MW e' in vendita,

Peccato che nessuno ha mai visto un eCat funzionante e nessuno ne possiede uno.
Rossi si difende parlando di protezione dei suoi diritti per lo sfruttamento commerciale, e questo posso capirlo, fa vedere carte di importanti società che certificano la sicurezza degli impianti, però si parla solo della parte elettrica e idraulica, niente a che vedere con il reattore vero e proprio, ovvero fumo negli occhi.

leo72:
Per me la risposta è il nucleare, e lo dico da ecologista.

Concordo, non è la soluzione finale, però ci darebbe abbastanza tempo per trovare una soluzione migliore.
Il vero problema non è il potenziale pericolo delle centrali nucleari, quelle di ultima generazione sono ipersicure e producono pochissime scorie, sono le vecchie centrali ancora in servizio che sarebbero da rottamare tutte e sostituirle/rinnovarle con quelle di ultima generazione.

se lo fanno quì in italia dove la gente non si accorge quando rubano dalle casse miglioni di euro, non mi sorprenderei se una mattina trovano il nocciolo vuoto.
La cosa bella è che diverrebbe una soluzione definitiva :grin:

Non mi convince... e il problema dell'estrazione / trasporto / trattamento della materia prima (miniere di uranio) e delle scorie ? Secondo me i problemi legati a estrazione e lavorazione sono spesso tenuti fuori dall'equazione di costo delle centrali nucleari...

il problema del nucleare e' che l'incidente possibile e' troppo grave.
le si fanno sicure quanto si vuole, ma l'incidente non si ferma, terremoti, catrastrofi naturali, attacchi terroristici, sono variabili remote ma purtroppo quando capita non c'e' una spina da staccare, radiazioni a gogo per centinaia di anni.
Sti noccioli fusi (sono fusi ?) di cernobil e del giappone, quando smetteranno di fare danni ? quando si potra' costruire una scuola in quei posti ?
Il danno possibile e' talmente grande che lo ritengo superiore a qualsiasi vantaggio.

Testato:
il problema del nucleare e' che l'incidente possibile e' troppo grave.

Perché nell'equazione non metti in conto i danni enormi che fanno tutti i giorni le centrali che bruciano idrocarburi ?
Sei realmente sicuro che è meglio un danno certo e continuo piuttosto di un danno potenziale con una bassissima probabilità di verificarsi ?
Te lo spiego meglio, quando cade un aereo tutti a gridare alla strage perché muoiono molte persone assieme, eppure gli aerei sono tra i mezzi di trasporto più sicuri in assoluto, mentre uno di quelli più pericolosi sono le auto che tutti guidiamo ogni giorno, eppure nessuno grida alla strage sebbene c'è costantemente.

Parlando di nucleare si parla di "rischi", ma nessuno mette mai l'accento sul fatto che il termoelettrico inquina "per certo".
Bruci carbone e petrolio, immetti gas inquinanti e tutti sono felici e contenti. Abbiamo decine di centrali nucleari ai confini (vedi Francia e altri Stati) e ci gongoliamo perché da noi non ci sono. E poi ti capita il blackout come quello del 2003.

Ma facciamo invece delle centrali in posti isolati e poi distribuiamo l'energia anche ai Paesi confinanti, e poi un bell'elettrodotto. Ci vorrebbe un Ente per la produzione del nucleare a livello mondiale, certo quando ogni Stato fa da sé poi ci ritroviamo con i disastri alla porta. In Giappone hanno secondo me sottovalutato il rischio di costruire una centrale vicino al mare e lo hanno fatto solo per risparmiare sull'approvvigionamento dell'acqua per la produzione energetica.

EDIT:
postato in contemporanea con astro, vedo però che siamo sulla stessa lunghezza d'onda

io posso allinearmi tranquillamente a questo discorso, ma servono i dati.
Le centinaia di anni necessari al risanamento di un nocciolo fuso mi sono conosciuti, dove sono gli altri dati ?
C'e' uno studio? una tabella ? quanti morti ci sono per radiazioni da incidenti nucleari e quanti per inquinamento da carbone/petrolio ?

In presenza di tali dati certificati non ho problemi a gridare viva il nucleare :slight_smile:

Scusate se mi ripeto, ma sarebbe utile anche avere dei dati sui costi / problemi derivanti da estrazione, lavorazione e stoccaggio del combustibile radioattivo (e delle scorie).
Da confrontare con dati analoghi relativi all'estrazione del petrolio. Ad esempio andrebbe considerato l'inquinamento da incidenti petroliferi, ecc.

mi pare che anche la quantità di materiale radioattivo sfruttabile non sia poi così grande.. ma con i mi pare e secondo me non andiamo avati, bisogna tirare fuori i dati

edit:
Thus, the provable uranium reserves amount to over 100 years supply at the current level of consumption with current technology, with another 500 years of additional reserves. Around 24% of the proven reserves are in Australia.
da
http://nuclearinfo.net/Nuclearpower/WebHomeAvailabilityOfUsableUranium

quindi 100 anni al prezzo attuale, mantenendo invariato il consumo.

altre info:
http://www.world-nuclear.org/info/inf01.html

da cui otteniamo che per rimpiazzare anche solo il carbone serve triplicare il numero di centralki atomiche, il che ci porta da 100 anni di "riserve low-cost" a 30 anni, 190 anni se consideriamo le riserve attualmente sfruttabili a prezzi più elevati. fate voi.

Volenti o nolenti, al nucleare ci arriveremo per cause di forza maggiore, leggi: esaurimento dei giacimenti.
Cito da qui:
http://www.enea.it/it/enea_informa/focus-fissione-nucleare/riserve-e-risorse

In base a questo rapporto R/P2 la disponibilità di petrolio è stimata in 41,6 anni, quella di gas in 60,3 anni e quella di carbone in 133 anni.

Dico io, ma invece di bruciare una sostanza preziosissima che serve per produrre migliaia di cose, perché non andare subito al nucleare? Quando il petrolio sarà finito, come faremo le materie plastiche? Da dove ricaveremo le sostanze chimiche necessarie alla maggior parte delle industrie? Siamo proprio dei cretini, noi Umani: non solo ci intossichiamo con le nostre stesse mani (inquinamento) ma depauperiamo anche una risorse insostituibile.... boh... non la capirò mai la razza umana.

il petrolio/carbione/gas/nucleare/etc.. non finirà mai sulla terra, ma semplicemente arriverà a prezzi che ne scoraggeranno l'uso su larga scala. Quindi tranquillo, avremo MENO cose di plastica, ma le cose che non si possono fare altrimenti rimarranno (e nemmeno ad un prezzo troppo elevato, si raggiungerebbe un nuovo equilibrio domanda-offerta dopo che il periodo di transazione energetica sia passato)

ricordo che i gas come il metano sono facilmente producibili anche in modo DIY semplicemente facendo marcire/decomporre qualcosa in una scatola a chiusura stagna.. per esempio le acque nere e l'umido.

Volenti o nolenti, al nucleare ci arriveremo per cause di forza maggiore, leggi: esaurimento dei giacimenti.

considerando che una delle maggiori è il carbone (133 anni), essa durerà più delle attuali risorse di uranio. Se poi consideriamo una conversione petrolio/gas in nucleare ancora di meno (circa la metà).
Se distribuiamo circa 1/3 a nucleare e 2/3 a carbone, entrambe finiscono in circa 150anni (calcoli a spanne eh..)

insomma, tuo (e mio) nipote (e forse persino figlio! nache se probabilmente mezzo rinco****) vedrebbe la fine della civilta come la conosciamo (nel bene o nel male)

se allarghiamo la fonte di combustibile nello spazio, allora l'H diventa assolutamente dominante, visto che l'universo sfiora il 90% di composizione in H, ovvero fonte praticamente infinita

Attualmente, come postavo qualche tempo fa, il sistema considerato migliore in assoluto è l'idroelettrico, ma produce un cambiamento nell'ambiente circostante molto forte (deviazione di fiumi, creazione di un lago artificiale, etc..) ma la realtà è che per quanto possa essere artificaile il lago, la sua creazione ed esistenza è più "naturale" rispetto ad una megacava da qualche parte nel mondo (un lago è un lago, con un suo ecosistema ben conosciuto, una cava porta in superficie sostanze normalmente molto rare e quindi di grande impatto negativo, per il semplice fatto che l'evoluzione non ne ha tenuto conto)
Quindi, meglio "devastare" il paesaggio creando dighe e laghi artificiali, che fondamentalmente sfuttano il ciclo della pioggia che è illimitatonel tempo poichè l'enerfgia deriva dal sole, immagazzinata durante l'evaporazione.

poi in realtà il vero problema è alimentare le fabbrice, poichè in confronto l'uso casalingo è un'inezia che con delle buone (e costose per ora) tecniche costruttive può essere reso nullo.

Quindi ecco che la fonte solare più o meno diretta diventa un punto molto importante.

edit: ricordo che le centrali idroelettriche normalmente la notte non producono, ma anzi consumano per riempire il lago artificiale. E comunque la loro efficienza rimane altissima.

lesto:
mi pare che anche la quantità di materiale radioattivo sfruttabile non sia poi così grande.. ma con i mi pare e secondo me non andiamo avati, bisogna tirare fuori i dati

edit:
Thus, the provable uranium reserves amount to over 100 years supply at the current level of consumption with current technology, with another 500 years of additional reserves. Around 24% of the proven reserves are in Australia.
da
http://nuclearinfo.net/Nuclearpower/WebHomeAvailabilityOfUsableUranium

quindi 100 anni al prezzo attuale, mantenendo invariato il consumo.

altre info:
http://www.world-nuclear.org/info/inf01.html

da cui otteniamo che per rimpiazzare anche solo il carbone serve triplicare il numero di centralki atomiche, il che ci porta da 100 anni di "riserve low-cost" a 30 anni, 190 anni se consideriamo le riserve attualmente sfruttabili a prezzi più elevati. fate voi.

Una domanda, forse da ingenuo o "pollo": siamo sicuri che chi detiene lo sfruttamento di queste risorse abbia convenienza a dire[ in anticipo](http://in anticipo) che in realtà ne ha molto di più di quello che si crede?
Tycoon Says North Dakota Oil Field Will Yield 24 Billion Barrels, Among World's Biggest
Meet The Oil Shale Eighty Times Bigger Than The Bakken

Quanti negozianti dicono "prendilo che è l'ultimo che mi ritrovo" per poi rifilare la stessa identica cosa al prossimo cliente?

@lesto:
l'universo contiene moltissimi idrogeno, è vero.... ma c'è un piccolo problema: come lo recuperi? :wink:
Nubi gassose vicino al sistema solare implicano i viaggi interstellari... forse nel 2063, con Zefram Cochrane che compie il primo volo a velocità iperluce, ma non prima :stuck_out_tongue:
Alternativamente ci sarebbe Titano, con i suoi oceani di metano liquido... ma è a qualche centinaio di milione di chilometri...

leo72:
@lesto:
l'universo contiene moltissimi idrogeno, è vero.... ma c'è un piccolo problema: come lo recuperi? :wink:
Nubi gassose vicino al sistema solare implicano i viaggi interstellari... forse nel 2063, con Zefram Cochrane che compie il primo volo a velocità iperluce, ma non prima :stuck_out_tongue:
Alternativamente ci sarebbe Titano, con i suoi oceani di metano liquido... ma è a qualche centinaio di milione di chilometri...

150 milioni di Km è la distanza Terra-Sole :stuck_out_tongue:
Titano è a 10 volte questa distanza!!!