Informazioni tecniche ed elettrotecniche

Salve a tutti, in passato ho usato arduino uno per semplici progetti con i led bottoni etc.... poi ho dovuto lasciare a causa degli studi. Ora dovrei fare un nuovo progetto con arduino che si collega con android attraverso un server installato su arduino, comunque vorrei avere delle informazioni di elettrotecnica che non mi sono chiare, sono un programmatore e ho zero conosenza di elettricità, a parte qualche conoscenza basilare dovuta al corso di fisica in cui ho studiato elettromagnetismo.
Le informazioni che vi chiedo non mi servono per quest'ultimo progetto che devo realizzare ma solo per un eventuale progetto che ho in mente e vorrei realizzare più in la dopo la laurea:

Premettendo che so che l'alta tensione è pericolosa e fin tanto che non ho la certezza assoluta di quello che faccio, non lo faccio vorrei sapere:

Ho letto diversi progetti sulla possibilità di poter comandare attraverso arduino una o più lampade attraverso i relè (mi sono letto a cosa serve un relè quindi in grandi linee so come funziona). Il mio dubbio sorge nel momento in cui devo alimentare un relè, ho letto in rete che arduino non ci riesce perciò serve un alimentatore esterno in più si deve collegare la lampada al relè. Quindi se ho capito bene arduino serve solo per eccitare o diseccitare il relè e quindi ad aprire o chiudere un circuito.
La mia domanda è

1 alcuni dispositivi che ad esempio hanno bisogno di 2A, hanno bisogno di un voltaggio più alto ad esempio 12V, cosa cambia da un alimentatore da 5V che produce la stessa corrente ovvero 2A? Perchè non si può usare un alimentatore da 5V?

2 Ho comprato il seguente relè: https://www.amazon.it/gp/product/B00E0NTPP4/ref=ox_sc_act_title_5?ie=UTF8&psc=1&smid=A3HM43P17AWPYB
Leggendo nelle cartteristiche mi sembra di aver capito che questo relè può essere alimentato direttamente da arduino perchè è a 5 volt ma se volessi collegarlo ad una lampada collegata a sua volta alla presa di casa da 220V oppure al garage o ad un cancello automatico lo posso fare oppure no? se la risposta è no perchè?

  1. Devi capire la differenza che c'è tra tensione e corrente ...
    ... se immagini la prima come la "pressione" dell'acqua in un tubo e la seconda come "quanta acqua" (in litri/minuto) tu fai uscire dal rubinetto, hai la rappresentazione "idreaulica" dei due concetti e ... se ragioni su quanto detto, ti dai la risposta da solo.

  2. La risposta è NO e, per il perché, ti rimando al punto 15.3 del REGOLAMENTO.

Non avendo tu le necessarie conoscenze e competenze, debbo avvisarti che, se continuerai a chiedere su collegamneti al 220V, mi vedrò costretto a chiudere il therad.

Guglielmo

P.S.: Quelle schedine relè da quattro soldi NON rispondono alle normative di sicurezza per poter essere collegate al 220V. Le puoi usare per comandare carichi a bassa tensione < 48V.

gpb01:

  1. Devi capire la differenza che c'è tra tensione e corrente ...
    ... se immagini la prima come la "pressione" dell'acqua in un tubo e la seconda come "quanta acqua" (in litri/minuto) tu fai uscire dal rubinetto, hai la rappresentazione "idreaulica" dei due concetti e ... se ragioni su quanto detto, ti dai la risposta da solo.

  2. La risposta è NO e, per il perché, ti rimando al punto 15.3 del REGOLAMENTO.

Non avendo tu le necessarie conoscenze e competenze, debbo avvisarti che, se continuerai a chiedere su collegamneti al 220V, mi vedrò costretto a chiudere il therad.

Guglielmo

P.S.: Quelle schedine relè da quattro soldi NON rispondono alle normative di sicurezza per poter essere collegate al 220V. Le puoi usare per comandare carichi a bassa tensione < 48V.

Ciao grazie delle delucidazioni quindi
1la tensione la si può intendere come quanta corrente passa e invece la corrente come velocità?
2 se volessi fare un esperimento con una lampadina led da 9V collegata ad un relè si può fare oppure no? Nel caso può Arduino con un alimentatore da 9V alimentare sia il relè che la lampadina quale soluzioni esistono per fare tutto in sicurezza e nel rispetto del regolamento del forum?
3 leggendo il regolamento ho letto che in sostanza bisogna chiamare degli esperti e far sì che predispongono l'impianto elettrico per uso domotico giusto?

La tensione e' una differenza di potenziale, ed e' una grandezza del primo ordine (nel senso che esiste di per se, se il tuo alimentatore da' 9V all'uscita, sull'uscita saranno presenti i 9V sia che vengano usati sia che non vengano usati dal carico) ...

La corrente e' invece una grandezza del secondo ordine, nel senso che "di per se" non esiste ... tu hai il passaggio di una certa corrente attraverso un circuito, solo se ai capi di questo circuito c'e' una certa tensione, e la corrente che passa e' il rapporto fra la tensione applicata e la resistenza del circuito (esempio, alimentatore da 9V 1A, senza carico colegato all'uscita dell'alimentatore hai 9V, ma scorrono 0A, perche' il circuito e' aperto e la sua resistenza virtualmente infinita ... se ci colleghi una resistenza da 1K, ai capi ci saranno sempre 9V, mentre ora nel circuito scorrono 9mA, perche' I=V/R per cui 9/1000 = 9mA) ... Il fatto che il tuo alimentatore, in questo esempio, fossa da 1A, significa che puo dare al massimo 1A, non che ai suoi capi e' presente 1A ...

Etemenanki:
La tensione e' una differenza di potenziale, ed e' una grandezza del primo ordine (nel senso che esiste di per se, se il tuo alimentatore da' 9V all'uscita, sull'uscita saranno presenti i 9V sia che vengano usati sia che non vengano usati dal carico) ...

La corrente e' invece una grandezza del secondo ordine, nel senso che "di per se" non esiste ... tu hai il passaggio di una certa corrente attraverso un circuito, solo se ai capi di questo circuito c'e' una certa tensione, e la corrente che passa e' il rapporto fra la tensione applicata e la resistenza del circuito (esempio, alimentatore da 9V 1A, senza carico colegato all'uscita dell'alimentatore hai 9V, ma scorrono 0A, perche' il circuito e' aperto e la sua resistenza virtualmente infinita ... se ci colleghi una resistenza da 1K, ai capi ci saranno sempre 9V, mentre ora nel circuito scorrono 9mA, perche' I=V/R per cui 9/1000 = 9mA) ... Il fatto che il tuo alimentatore, in questo esempio, fossa da 1A, significa che puo dare al massimo 1A, non che ai suoi capi e' presente 1A ...

1 Quindi corregetemi se sbaglio la tensione (o il potenziale eltettrico) la si può paragonare all'energia che serve per "spingere" la corrente in un dispositivo, poi supponiamo di avere un alimentatore da 9V 2A e supponiamo che alimenti un dispositivo da 5V che richiede 1,5A il dispositivo funziona perchè gli sto fornendo una tensione maggiore di quella prevista, mentre se lo collego ad un dispositivo che necessita di una tensione (energia) maggiore, ad esempio 12V e 1,5A, il mio alimentatore nonostante fornisca una corrente da 2A non riuscirà a farlo funzionare in quanto il dispositivo richiede una tensione (energia) da 12 V giusto? In quest'ultimo caso cosa succede al dispositivo non ufnziona per niente ? Scusate la metafora ma mi serve per capire

invece per quanto riguarda:
2 se volessi fare un esperimento con una lampadina led da 9V collegata ad un relè si può fare oppure no? Nel caso può Arduino con un alimentatore da 9V alimentare sia il relè che la lampadina quale soluzioni esistono per fare tutto in sicurezza e nel rispetto del regolamento del forum?
3 leggendo il regolamento ho letto che in sostanza bisogna chiamare degli esperti e far sì che predispongono l'impianto elettrico per uso domotico giusto?

Non penso che su un forum sia possibile spiegare conduttori, i generatori di tensione, di corrente, resistenze, elettroni che si spostano all'interno di un conduttore, legge di ohm ecc
Altrimenti che abbiamo studiato affare 5/10 anni elettrotecnica, elettronica, fisica, matematica e misure che sono tutte correlate tra loro per capire il concetto.

87Fra87:
... supponiamo di avere un alimentatore da 9V 2A e supponiamo che alimenti un dispositivo da 5V che richiede 1,5A ...

Bruci probabilmente il dispositivo, perche' gli stai dando 9V invece di 5 ...

supponiamo di avere un alimentatore da 9V 2A e supponiamo che alimenti un dispositivo da 5V che richiede 1,5A

bruci il dispositivo proprio perchè

gli sto fornendo una tensione maggiore di quella prevista

nel secondo caso

mentre se lo collego ad un dispositivo che necessita di una tensione (energia) maggiore, ad esempio 12V e 1,5A, il mio alimentatore nonostante fornisca una corrente da 2A non riuscirà a farlo funzionare in quanto il dispositivo richiede una tensione (energia) da 12 V

non bruci il dispositivo, ma l'alimentatore

Se hai un apparato con targa
12v 1A
9v 500mA
5v 80A
lo devi alimentare sempre con la V indicata ... sempre sempre e sempre
il tuo alimentatore dovrà erogare un po' di più della A indicata altrimenti lo sforzi facendolo lavorare al massimo.

Se la tua auto fa i 230km/h dichiarati, probabilmente ci arrivi, per quanto tempo però prima di fondere?

Quindi tensione alimentatore e dispositivo devono coincidere sempre mentre la corrente dell'alimentatore deve essere o maggiore o al più uguale a quella richiesta dal dispositivo giusto?

Corrente maggiore ... scritto sopra rieditando il post

Il discorso del relè però è tutta un altra cosa
5v / 220-240v 10A
non significa che devi alimentarlo con un alimentatore da 5v 10A, i dati sopradescritti indicano tensione bobina e potenza massima applicabile ai contatti, che a conti fatti si avvicinano a 2000W

La V della dobina deve essere rispettata ne di + ne di - , quello che devi verificare è chi alimenta questo relè se è in grado di dare la corrente sufficiente che di norma sul relè non è scritto.
Ecco perchè si consiglia di non alimentarlo con i pin di arduino, i 5v li hai di sicuro, ma la corrente no.
Quando il dispositivo non ha abbastanza corrente da darti cosa fa? scende la tensione e aumenta la corrente fino alla fusione nucleare. :slight_smile:

pablos:
Corrente maggiore ... scritto sopra rieditando il post

Un ultima info questa cosa non mi è chiara perchè se ho un alimentatore da 12V e 1A e lo collego ad un dispositivo da 9V e 2A il dispositivo si brucia? La corrente che fornisce l'alimentatore non è inferiore rispetto a quella richiesta dal dispositivo? Quindi dipende dalla tensione, perciò la tensione a cosa la si può associare? e la corrente?

In rete ho letto l'esempio del tubo di acqua la pressione etc.., come si può rappresentare il caso appena descritto con il tubo di acqua ?

Scusa se sono fastidioso.....ma mi piace capire le cose per bene :smiley: ......
Comunque grazie

A un serbatoio dell'Italsider alto 30mt e diametro 10mt, con un serbatoio di acqua da casa da 1mt per 1mt

Se poi tu ci attacchi un tubetto da flebo avrai pressione sufficente da entrambi, ma se collego un tubo da 1 pollice su quello alto 30mt avro pressione e corrente d'acqua sufficiente, se lo stesso tubo da 1 pollice lo metto su quello di casa bhe ... non mi basta la corrente.
L'esempio dell'acqua fa capire lontanamente, ma non soddisfa nei particolari il concetto essendo cose un po' tanto differenti.

  1. Se in un impianto la pressione dell'acqua è troppo alta ... scoppiano i tubi !

  2. Se la portata di un tubo è insufficiente ... non avrai acqua a sufficienza.

Il primo caso ti dice che se la tensione è troppo alta, brucia il tuo cicuito.

Il secondo ti dice che, se l'alimentatore, alla giusta tensione, NON è comunque in grado di dare la corrente che serve ... il circuito non funziona.

Guglielmo

  1. Se la portata di un tubo è insufficiente ... non avrai acqua a sufficienza.

Il secondo ti dice che, se l'alimentatore, alla giusta tensione, NON è comunque in grado di dare la corrente che serve ... il circuito non funziona.

Ni, perchè se al di sotto dei parametri V/I l'alimentatore lo incendio

Quindi se l'alimentatore è da 9V 2A e il dispositivo è da 5V 2A vuol dire che l'alimentatore è in grado di fornirti quella corrente al minuto, ma essendo il dispositivo solo di 5V (diametro più piccolo) la pressione è maggiore e quindi il dispositivo si brucia.......

gpb01:

  1. Se in un impianto la pressione dell'acqua è troppo alta ... scoppiano i tubi !

  2. Se la portata di un tubo è insufficiente ... non avrai acqua a sufficienza.

Il primo caso ti dice che se la tensione è troppo alta, brucia il tuo cicuito.

Il secondo ti dice che, se l'alimentatore, alla giusta tensione, NON è comunque in grado di dare la corrente che serve ... il circuito non funziona.

Guglielmo

Nel secondo caso perchè se io ho un alimentatore da 9V e 2A e lo collego ad un dispositivo da 12V e 1,5A non funziona? La corrente richiesta dal dispositivo non è inferiore di quella fornita dall'alimentatore?

87Fra87:
Nel secondo caso perchè se io ho un alimentatore da 9V e 2A e lo collego ad un dispositivo da 12V e 1,5A non funziona? La corrente richiesta dal dispositivo non è inferiore di quella fornita dall'alimentatore?

Ma la tensione richiesta è superiore a quella fornita dall'alimentatore.

In questo genere di alimentatori, devi vedere l'indicazione della corrente come "la massima corrente che può fornire", non come "la corrente che viene fornita dall'alimentatore". L'alimentatore fissa la tensione, la corrente dipende da cosa colleghi all'alimentatore, non è che un alimentatore da 9 V - 2 A eroghi 2 ampere sempre e comunque... fornisce una tensione di 9 V che dovrebbero essere 9 V sempre e comunque almeno fino a quando rimani nei limiti di funzionamento quindi fino a quando rimani entro quei 2 A.
Poi per evitare di usarlo ai limiti estremi delle sue possibilità si preferisce usarlo fino ad 1.5 ampere invece che fino a 2 ampere (o fino a 0.4 ampere se è una cinesata). Quindi ad un dispositivo da 12 V - 1.5 A dovrai collegare un alimentatore da 12 V - 2 A almeno, o 3 ampere se vuoi essere sicuro.
Ti consiglio di non cercare di risparmiare sugli alimentatori, comprali almeno decenti.

Forse ora rileggendo tutto ho capito bene, la tensione la si può intendere come la velocità con cui si spinge la corrente in un dispositivo, quindi se un alimentatore è da 9V 2A e lo collego ad un dispositivo da 12V 1,5A il dispositivo riceverà 1,5A ma con una pressione o velocità inferiore perciò il dispositivo richiederà maggiore pressione e quindi l'alimentatore si surriscaldera e brucierà......come ultima analogia penso sia corretta.......

Come alimentatore ho preso questo:
https://www.amazon.it/gp/product/B00PADO6VQ/ref=ox_sc_act_title_2?ie=UTF8&psc=1&smid=A1YTR8UCVRSI8N

va bene?

Infine vorrei chiedervi ho comprato questo relè:
https://www.amazon.it/gp/product/B00E0NTPP4/ref=ox_sc_act_title_5?ie=UTF8&psc=1&smid=A3HM43P17AWPYB

Nei commenti precedenti @pablos ha detto:

pablos:
Il discorso del relè però è tutta un altra cosa
5v / 220-240v 10A
non significa che devi alimentarlo con un alimentatore da 5v 10A, i dati sopradescritti indicano tensione bobina e potenza massima applicabile ai contatti, che a conti fatti si avvicinano a 2000W

La V della dobina deve essere rispettata ne di + ne di - , quello che devi verificare è chi alimenta questo relè se è in grado di dare la corrente sufficiente che di norma sul relè non è scritto.
Ecco perchè si consiglia di non alimentarlo con i pin di arduino, i 5v li hai di sicuro, ma la corrente no.
Quando il dispositivo non ha abbastanza corrente da darti cosa fa? scende la tensione e aumenta la corrente fino alla fusione nucleare. :slight_smile:

1 Come faccio a sapere quanto è la corrente per alimentare il relè?
2 Per calcolare la potenza dissipata si fa P = RI^2 = VI ovvero 220V*10A è circa 2000 W giusto?
3 Per potenza massima applicabile ai contatti si intende la potenza che dissipa un qualsiasi dispositivo collegato al relè, come ad esempio una lampadina, perciò devo per esempio calcolare la potenza massima dissipata dalla lampadina giusto? per esempio se ho una lampadina da 12V e 10A collegata al relè la potenza è 120W di gran lunga inferiore quindi la posso collegare giusto?
4 Dove posso trovare un alimentatore per il relè sopra citato? Come lo collego?

Ora esageri
Non sei in una classe delle medie e non ti diciamo come fare il tuo imp. domotico, stai girando intorno all'ipotizziamo che ho un alimentatore, ipotizziamo che ho una lampadina, impotizziamo che ho un relè.... abbiamo capito che hai in mano questi elementi e che vuoi sapere come si collegano con la scusa della curiosità di imparare l'elettrotecnica, i dati che volevi sapere ti sono stati dati.

Se ci vieni a chiedere come devi fare i collegamenti allora decade tutto, stai facendo le domande sbagliate .... tradotto in parole povere vuoi che te lo facciamo noi, se me lo concedi anche un pò col raggiro.
Ci sono molti schemi e molti video in rete ..... se veramente vuoi impare l'elettrotecnica e non hai capito una cosa mostraci degli schemi, dei testi e poni domande tecniche, logiche e teoriche su cose che non hai compreso di essi.

Data la scarsa competenza, rischi con domande così dirette (su un argomento complesso che è durato anche troppo) di farti chiudere il thread

2 Per calcolare la potenza dissipata si fa P = RI^2 = VI ovvero 220V*10A è circa 2000 W giusto?

No, nella prima formula conosci R della lampadina? o conosci Tensione e Potenza? (V e W), se compri una lampadina con scritto 220/230v - 60W perchè mi metti P = RI^2?

220V*10A è circa 2000 W

considerato uno sfasamento generico di 0.8/0.9, si, anche se su un carico resistivo lo sfasamento è assente, se colleghi un motore o una lampada a neon opp ioduri con reattore il calcolo cambia.

la potenza dissipata

questa è definita la potenza in perdita che di norma è in calore (effetto Joule)

comunque se Potenza è P=V*I la formula inversa sarà I=P/V
se ho una lampada da 220v 60W la corrente di assorbimento sarà 0.27A