[Multicotteri] Elettronica : IMU, MCU, Sensori ed algoritmi di controllo

astrobeed:
Un conto è la velocità di comunicazione sul bus, ed è un bene che sia la maggiore possibile, e un conto è la reale frequenza con cui ottieni nuovi dati validi, il parametro DLPF_CFG, parliamo di ITG3200, ti permette di settare un rate massimo di 256 Hz con 8ksps interni, in realtà è meglio lavorare a 188 Hz se vuoi letture veramente stabili.

scusa ma faccio fatica a capire il funzionamento del filtro passa basso. in pratica funziona su 8000ksps/256Hz=31sample circa
somma semplicemente per 31 volte la differenza di valore in entrata(tensione di alimetazione 3,3v) e quello in uscita dal sensore?

lesto:
scusa ma faccio fatica a capire il funzionamento del filtro passa basso. in pratica funziona su 8000ksps/256Hz

Il sensore ha un suo sistema interno, un mix tra analogico e digitale, di prefiltraggio delle letture, è il blocco "signal conditioning" nello schema a blocchi del sensore.
Tu puoi scegliere come filtrare le letture raw del sensore tramite il registro DLPF_CFG, a seconda del valore viene scelta un'accoppiata tra sample rate analogico interno, filtro analogico passa basso e filtraggio digitale successivo che ti danno il sample rate in uscita.
Per farla breve, se imposti DLPF_CFG = 0 in uscita ottieni 256 sample al secondo utili, è perfettamente inutile leggere il sensore 1000 volte al secondo a meno che non usi quattro letture consecutive per fare una media in modo da pulire ulteriormente il segnale, però alla fine sempre 256 letture utili ottieni.

quello che vorrei capire è come vengono generate le 256 misure utili a partire dalle 8KHz di sample rate...

lesto:
quello che vorrei capire è come vengono generate le 256 misure utili a partire dalle 8KHz di sample rate...

Stai facendo confusione tra la lettura raw interna del sensore con quella già filtrata in uscita.
Il sample rate del ADC interno è 8kHz oppure 1 kHz, e questa è la velocità con cui viene letto il sensore mems, poi c'è la parte di filtraggio che ti limita la banda utile reale eliminando nel contempo molto rumore che altrimenti dovevi filtrare tu se avevi direttamente a disposizione le letture raw.

ok, e immagino che il grosso, se non tutto, di questo filtraggio sia fatto dal filtro passa basso, giusto?

e questo suo filtraggio come è esprimibile matematicamente? la media delle letture RAW filtrate? la somma delle differenze dallo "zero" delle letture RAW filtrate? altro?

lesto:
ok, e immagino che il grosso, se non tutto, di questo filtraggio sia fatto dal filtro passa basso, giusto?

In parte analogico, e in parte digitale.

e questo suo filtraggio come è esprimibile matematicamente? la media delle letture RAW filtrate? la somma delle differenze dallo "zero" delle letture RAW filtrate?

Questa domanda falla a Invensense visto che non è dato sapere come lavora esattamente internamente il suo sensore e quali algoritmi usano, tu come utente finale prendi per buono come sample rate reale il limite imposto dal filtro passa basso e sei sicuro di non sbagliare :slight_smile:
Ti posso dire che da test che ho fatto personalmente sul ITG3200 è meglio non andare oltre il valore immediatamente prima di 256Hz, ovvero 188 Hz dove si riesce ad ottenere una risposta complessiva della IMU stabile e precisa nel medio/breve termine, sul lungo termine entra in gioco il drift del gyro ed è necesssario ricalibrarlo, operazione che può essere fatta anche a caldo senza resettare il sistema.

ok, a questo punto mi interessa sapere cosa combina la parte di filtro passa basso, cosa ci "buttano dentro" e cosa si apsettano in uscita. Purtroppo la mia ignoranza dilaga (le mie supposizioni di prima sono basate solo su quello che fa il flrtro passa basso, non sul resto del sistema di filtrazione dati)

Non riesco a capire cosa vuoi sapere ?
Il giroscopio vedilo come una black box, quello che c'è dentro e cosa fa e come lo fa non ti serve saperlo, di cui sai solo che ti fornisce in uscita certi dati in funzione di certi stimoli.

sciorty:
Studierò il PID, però lasciandolo un attimo da parte, perchè non si può usare quel metodo?

Non vorrei essere petulante, né insistere sulla possibilità di usare questa logica ma qualcuno potrebbe spiegarmi in che problema inciamperei?

astrobeed:
Non riesco a capire cosa vuoi sapere ?
Il giroscopio vedilo come una black box, quello che c'è dentro e cosa fa e come lo fa non ti serve saperlo, di cui sai solo che ti fornisce in uscita certi dati in funzione di certi stimoli.

vorrei sapere cosa fa un filtro passa basso. :grin:

sciorty:

sciorty:
Studierò il PID, però lasciandolo un attimo da parte, perchè non si può usare quel metodo?

Non vorrei essere petulante, né insistere sulla possibilità di usare questa logica ma qualcuno potrebbe spiegarmi in che problema inciamperei?

il pid è una semplificazione di un sistema complesso. E' una perdita di precisione usarlo dove non serve. ma nulla vieta di creare un sistema complessissimo fatto da pid, auguri a debuggarlo.

lesto:
il pid è una semplificazione di un sistema complesso. E' una perdita di precisione usarlo dove non serve. ma nulla vieta di creare un sistema complessissimo fatto da pid, auguri a debuggarlo.

Ma io infatti non parlavo di usare il PID, ma di non usarlo! Al posto di sapere quanto agire sui motori e poi agire, perchè non posso agire direttamente fino a quando so che ad esempio il quadri ha raggiunto quell'inclinazione?(while(!inclinato)motore++.. per rendere l'idea, ovviamente non così semplicemente!)

il pid serve per capire quanta botta di potenza dare al motore per tornare dritto il più in fretta possibile, senza però dare troppa potenza e finire di sbilancirrsi dall'altra parte. Se vuoi puoi costruirci sopra un modello fisico, ma il problema che questo modello non terrà conto di mille altri fattori (vento, eliche non perfette, risposta dei motori non lineare e dipendente dall'umidità, durezza dell'aria, etc...).
Come noti sei in un sistema multivariabile in cui le variabili sono praticamente infinite, e sopratutto per la maggior parte di esse non hai nemmeno i mezzi per misurarle/stimarle.

Quindi si usa un PID.

Era mia ntenzione elaborare un modello fisico che almeno, conosciuta la forza espressa dall'accoppiata elica/motore, usasse le formule del pendolo inverso per trovare il giusto (teoricamente, quindi niente vento etc...) valore del motore, e aggiungere solo un "pizzico" di pid, in pratica renderlo molto meno influente nelle scelte. ma rimane comunque necessario.

lesto:
vorrei sapere cosa fa un filtro passa basso. :grin:

Per definizione un filtro passa basso limita la frequenza massima di un sistema, ovvero oltre il limite imposto si ha una attenuazione del segnale tanto maggiore quanto è maggiore lo scostamento, poi a seconda delle caratteristiche del filtro l'attenuazione può essere o maggiore o minore a parità di scostamento.
Applicato al nostro giroscopio vuol dire che variazioni della velocità angolare troppo rapide rispetto alla reale banda passante vengono attenuate fino ad essere azzerate.

sciorty:
Ma io infatti non parlavo di usare il PID, ma di non usarlo! Al posto di sapere quanto agire sui motori e poi agire, perchè non posso agire direttamente fino a quando so che ad esempio il quadri ha raggiunto quell'inclinazione?(while(!inclinato)motore++.. per rendere l'idea, ovviamente non così semplicemente!)

Il PID è un algoritmo matematico che permette di ottenere un fattore di regolazione partendo da un errore e dalle costanti di tempo del sistema, ovvero ti consente sia di correggere in modo graduale l'errore senza andare nel contempo oltre il fattore di correzione desiderato, che comunque viene raggiunto dopo una leggera oscillazione smorzata, senza innescare un processo oscillatorio esponenziale che porta inevitabilmente alla distruzione del sistema.
Detto in modo più semplice se fai solo una regolazione proporzionale dell'angolo di inclinazione del quadri non riesci a tenerlo stabile al punto desiderato, anzi non riesci nemmeno a raggiungere il punto desiderato.
Il PID è uno dei più semplici algoritmi per il controllo, ce ne sono di molto più complessi, e non è applicabile a tutte le problematiche di controllo, nel caso del quadri non solo va bene, è indispensabile, ovviamente nulla vieta di usare algoritmi più complessi come il "controllo robusto" (si è proprio il nome dell'algoritmo).

lesto:
Era mia ntenzione elaborare un modello fisico che almeno, conosciuta la forza espressa dall'accoppiata elica/motore, usasse le formule del pendolo inverso per trovare il giusto (teoricamente, quindi niente vento etc...) valore del motore, e aggiungere solo un "pizzico" di pid, in pratica renderlo molto meno influente nelle scelte. ma rimane comunque necessario.

Allora usa un controllo adattativo oppure un controllo robusto.

Per non raggiungere il punto desiderato intendete dire che, in quel modo, agendo ad muzzum sui motori, sorpasserei il punto desiderato e quindi il quadri cercherebbe di bilanciarsi all'infinito?
Quindi il pid sarebbe una costante fissa tarata sul mio quadricottero che mi dice quanto agire tante volte fino a che non arrivo al punto desiderato?

quindi in pratica se vede che tra la lettura X e la lettura X+1 c'è troppa differenza, nel modello ideale fa in modo che X+1 sia uguale a X?

sciorty:
Per non raggiungere il punto desiderato intendete dire che, in quel modo, agendo ad muzzum sui motori, sorpasserei il punto desiderato e quindi il quadri cercherebbe di bilanciarsi all'infinito?
Quindi il pid sarebbe una costante fissa tarata sul mio quadricottero che mi dice quanto agire tante volte fino a che non arrivo al punto desiderato?

sono 3 valori, una è la P che dice quanto inflienza la parte Proporzionale, la I dice come comportari nel modo Integrativo (ovvero: se la P prima non è bastata, aggiunge qualcosa in più), e la D per il modo derivatico (ovvero: se ci avviciniamo al punto desisderato, smorza la P)

comqune con solo la P vederti il quad che continua ad oscillare come un pendolo, con solo la I lo vedresti apparentemente non far niente quando si inclina per qualche istante, per poi aumnetare a dismisura la potenza sui motori fono a superare ampiamente il punto desisderato, con solo la D vedreti che il motore va sempre a una velocità fissa (impostats dall P), tranne quando ti avvicini al punto desiderato che diminuisce

sciorty:
Per non raggiungere il punto desiderato intendete dire che, i

Intendo dire che con solo un controllo proporzionale non riesci proprio a raggiungere il punto desiderato, a seconda del gain puoi ottenere un punto maggiore o uno minore, ma mai quello atteso, apparentemente aumentando il gain sull'errore è possibile arrivare al punto desiderato, ma qui subentra l'instabilità (Bode e Nyquist) e il sistema va in oscillazione esponenziale autodistruggendosi.
Ti consiglio caldamente di cercare il corso sul PID di Livio Orsini (liberamente scaricabile), è uno dei migliori e rende la cosa molto semplice, dopo che lo avrai letto ti sarà tutto chiaro, ovviamente è solo il punto di partenza perché l'argomento è vasto e ogni controllo pid è una storia a se perché al di la della semplice formuletta del pid canonico poi c'è da prendere in considerazione tutta una serie di parametri del sistema e la sua fisica per arrivare al pid ottimale, non che quello canonico non funzionerebbe, però non puoi ottenere il massimo dell'efficienza.