Temperatura costante in una struttura con chiusura ermetica ?

Ma nooo non scoppia e non implode...
a queste latitudini e ad altezze prossime a livello del mare non ci sono variazioni nella pressione atmosferica cosi drastiche :slight_smile:

Sicuro?
In mesi?
Hai consultato tabelle? Siti di metereologia?

Sono un grande appassionato di metereologia :wink:
Sono più che certo che il plexiglass possa resisterere a questi sbalzi di pressione (molto tollerabili).

Comunque ritornando al tema del topic:

  1. quali sarebbero le problematiche varie utilizzando celle di Peltier per raffreddare e riscaldare tenendo presente che comunque non devo raggiungere temperature estreme ?

  2. quale altro sistema potrei utilizzare considerando il fatto che il mio cubo è chiuso ermeticamente ?

Dimentica le celle di Peltier, sono costose, assorbono molta corrente e non così facili da installare.
Per il riscaldamento puoi farlo con CAVI SCALDANTI che vengono usati dappertutto, per scaldare i pavimenti di casa come per scaldare le discese ai garages sotteranei.
Per il raffrescamento devi purtroppo andare ai sistemi che ti hanno suggerito.

La soluzione che mi viene in mente è avere una serpentina a pavimento dove immetti acqua calda o fredda a seconda delle tue esigenze: all'esterno avrai un piccolo scalda acqua e un chiller in modo da avere acqua calda oppure fredda (ma se hai un pozzo l'acqua fredda gratis già ce l'hai: prelevi, usi e ributti nel pozzo).

@steve-cr i cavi scaldanti sono una bella idea ma per il refigeramento come posso fare ?

In questa stanza ho un rubinetto dell'acqua dici che potrei usare direttamente quella ?
Alla fine io devo refrigerare ma comunque non devo scendere sotto i 20° C circa

Per refrigerare devi sapere il DELTA T e cioè la differenza tra la temperatura max che puoi avere all'interno della cella e i tuoi 20 gradi.
Dato che non penso andrai su di molto, il tuo Delta T sarà 3 o 4 gradi? Penso che il tuo rubinetto dell'acqua potrebbe essere sufficiente ad abbassarti questi pochi gradi ed è sicuramente più economico e meno complicato delle celle di Peltier.
Per quanto riguarda il consumo di acqua (l'acqua è un bene prezioso, se non per noi per i nostri nipoti)
o usi un pozzo da cui prelevi e poi rimetti ( ma anche se scarichi in fogna è acqua pulita ed il ciclo si richiude ugualmente) oppure usi dell'acqua che raffreddi con un chiller (sono quelli che raffreddano la birra all'uscita del fustino e li trovi per 200 euro su Amazon).

Si non credo di salire oltre i 25/26° C

Come sistemi mi sembrano fattibili ma mi chiedo:

Mi permettaranno di avere una temperatura costante e precisa?

Nei tubi per l’acqua quando non e’ attiva la refregirazione e’ un problema secondo te se e’ presente ancora acqua all’interno?

E per refrigerare mi bastera’ aprire il rubinetto e chiuderlo quando avro’ raggiunto i 20° C ?

my 2 cents..

Se il cubo fosse coibentato ti direi di mettere all'interno lo split di una pompa di calore caldo/freddo, ma siccome il plexiglass non coibenta suggerisco di climatizzare l'intera stanza in cui si trova il cubo, in questo modo non hai il deltaT sulle pareti di plexiglass e immagino riuscirai a garantire una temperatura più stabile all'interno del cubo. Magari tienilo sollevato qualche cm da terra in modo da avere aria anche sulla parte inferiore.

La stanza climatizzata sarebbe meglio avesse la porta sia verso il garage che verso la cantina e il motore della pompa va messo ovviamente in un altro ambiente(garage magari, socchiudendo la porta per lasciare il passaggio dei tubi)

Rodrigoson6:
Il mio "cubo" è chiuso in maniera ermetica perchè è fondamentale che non cambi il peso specifico dell'aria presente al suo interno.

Per farlo ovviamente devo assicurami che non ci sia una variazione nella pressione interna (ecco perchè ha una chiusura ermetica) e che la temperatura sia costante.

ma che rigidità hanno le pareti?
anche ammesso che strutturalmente "reggano" (Otto Guericke comunque qualcosa ha scoperto....)
dicevo, anche ammesso che reggano, avranno una certa deformazione
due settimane fa in pochi giorni la pressione atmosferica a Milano è cambiata quasi del 2.5%
se la pressione atmosferica vale 1Kgf al cmq e le pareti del tuo cubo sono da 2x2 m, che 22100*100 cmq, sono 40'000 Kgf
40 tonnellate, se non ho sbagliato i conti...
una variazione del 2.5% vale più o meno 1 tonnellata per parete (ammesso che la pressione interna non varii...)
ora, sei sicuro che la rigidità delle tue pareti "regga" senza deformarsi (e parlo di deformazione elastica, non plastica o rottura); perché se si deformano le pareti col cavolo che la pressione interna rimane invariata
che spessore ha il plexiglass? che supporti hai previsto? come lo sigilli?

@Standardoil sinceramente non ho fatto questi calcoli perchè devo ancora capire se e come avere una temperatura costante.

Comunque nella peggiore delle ipotesi (tra anticiclone e bassa pressione) ogni singola parete (se di 2m X 2m) può subire anche 3000 kgf di differenza.

Ma sono convinto che non vi sia alcuna deformazione o quanto meno veramente minima.

Prima di pensare al plexiglass devo capire se è fattibile mantenere costante la temperatura.

Standardoil:
E lo scopo sto tutto questo circo?

Quoto e sottoscrivo.

Secondo me conviene spiegare bene cosa si deve fare, perchè a restare sul generico magari si immaginano scenari non reali e si finisce per dare suggerimenti per impianti industriali ad altissima precisione.
Se invece si conosce meglio il problema si possono intuire le tolleranze accettabili e si scende di più sull'umano con soluzioni più attinenti.
Di quanto può variare la temperatura interna? 1 grado, 0,1 gradi, 0,01 gradi...
E la pressione?
Se la tolleranza è ZERO serve contattare la Nasa, se è 10% si può ragionare tranquillamente, nel mezzo dipende.
A tenere nascosto il reale utilizzo come se fosse un segreto di stato porta quasi sempre fuori strada.
Ci devi conservare la Gioconda, una bottiglia di vino, una collezione di fumetti, un esperimento scientifico, un cadavere? :wink: ognuna di queste cose può portare a risposte diverse. Poi, non è necessario conoscere i fatti tuoi, basta sapere le tolleranze accettabili delle varie grandezze in gioco.

  • camera da 2x2x2m^3
  • temperatura costante
  • pressione costante
  • stagna; nessun cambio di gas
  • raffereddamento a celle di peltiere

Non vedo fattibile il Tuo progetto.
Tenere costante la temperatura sotto 1 °C é difficile.
Tenere la pressione costante (e non farla veriare come quella atmosferica vuol dire che la strutura deve essere costruita in modo che non si flette col cambio della pressione atmosferica. Hai provato pi portare un sacchetto di patatine chiuso a 2000m? È stagno perché non lascia uscire o entrare aria ma visto che l' involucro non é rigido si gonfia. Stessa copsa vale per una bottigliao di PET per bevande vuota. Anche quella viene compressa se l'hai svuotata a 2000m e chiusa.

Le celle di peltiere non hanno un rendimento da poter raffredare un cubo cosí grande (12m^2 di superfice) con una spesa ragonevole.

Ti serve un impianto raffreddante e un riscaldamento per regolare bene la temperatura dove l' impianto raffreddante é acceso 24 ore su 24 e fai la regolazione col riscaldamento. Entrambe cose che devono essere alimentate a 230VAC se non a tifase e che non sono alla portata di un amatore. Non per niente vietiamo domande su progetti di queste tensioni.

Se vuoi spendere una cifra con 5 numeri ci riuscirai a farlo.

Ciao Uwe

Mah ... la soluzione più ovvia e semplice l'ha data doppizero al post #22 ...
... invece di impazzire con la regolazione del cubo, si stabilizza la temperatura dell'ambiente in cui esso si trova con un buon impianto di climatizzazione.

Comunque, stiamo andado fuori argomento "Arduino" (di cui non vedo possibile un UTILE coinvolgimento), per cui aspetto un po' e poi chiudo il thread.

Guglielmo

Edit rispondevo a uwe
E comunque di tenere coibentata in "ambiente" a temperatura costante è scritto ancora nel mio post numero 3

Ma no...
Tralasciando i problemi pneumatici, del quali lo OP si dice esperto
Rimane solo mantenere costante la temperatura dello "ambiente" intorno all'oggetto, che non emettendo ne assorbendo energia si porterà "naturalmente" alla temperatura ambiente
Ricadiamo in un banale problema di riscaldamento ambientale, dato che il più delle volte la temperatura sarà sotto i 20, anche si è un locale semisotterraneo che si potrà ventilare spillando aria fresca dal sotterraneo

Standardoil:
Ricadiamo in un banale problema di riscaldamento ambientale, dato che il più delle volte la temperatura sarà sotto i 20, anche si è un locale semisotterraneo che si potrà ventilare spillando aria fresca dal sotterraneo

Bello il Tuo ragionamento. Visto che é piú delle volte piú freddo basta prevedere il riscaldamento. Qui tempi dove la temperatura é piú alta dei 20 Gradi allora per Te non esistono e non devono essere prese in considerazione.
Bel modo di cercare una soluzione per un dato problema.

Ciao Uwe

Quale parte di: "è un locale semisotterraneo che si può ventilare spillando aria fresca dal sotterraneo" non ti era chiara? Se vuoi te lo spiego a parte coi disegnetti....

E aggiungo, seriamente credi che un locale sotterraneo supererà i 20 gradi?
Dove tieni salumi e vini?

Avevo avvisato, la discussione ormai non ha nulla più a che vedere con Arduino ... chiudo qui.

Guglielmo