Rilevatori di corrente alternata con Arduino

Ciao a tutti a me l'onore di fare il primo post di informazioni :stuck_out_tongue:

Mi riallaccio a 2 post del vecchio forum.
Nel mio post [Domotica] Comandare luci era sorto il problema di capire se vi fosse passaggio della 220v in un cavo.
Subito dopo è stato postato Rilevatori di corrente alternata con Arduino in cui davano la soluzione di usare un sensore di effetto hall.
Come soluzione mi sembra la più piccola in dimensioni ed economica.

Il problema è come usarlo.
Mi date un indizio o una keyword per fare una ricerca su google?
Grazie

Ciao, dai uno sguardo qui:
http://openenergymonitor.org/emon/

Grazie per la risposta.
Quel link lo conoscevo già ma per il mio problema suggeriscono una specie di pinza amperometrica che renderebbe il tutto troppo grande e costoso.
Le mie necessità sono quelle di integrare il tutto in una plafoniera (più di una in realtà) e quindi le dimensioni sono importantissime.

Cosa mi dite dei Photocoupler (optoisolatori)?
Potrebbero essere un'altra soluzione possibile?

le due strade sono, gli split core transformers o i sensori ad effetto hall (la seconda è la tua :wink: )

Il sensore che usa è una pinza amperometrica in tutto e per tutto e quindi le dimensioni tornano ad essere generose.
A questo punto mi chiedo, non è possibile usare un sensore hall qualunque? O meglio: che caratteristiche deve avere un sensore hall per poterlo utilizzare per i miei scopi?

Ricordo che a me serve solo un circuitino che mi dica (su un input arduino)
si = passa la 220v
no = non passa

Grazie

tipo questo?

se è solo per "on off" forse và bene uno qualsiasi...
se invece deve essere raziometrico, allora devi cercarne uno che supporti la corrente assorbita dal dispositivo sotto controllo

E' quello che penso anche io.
A me serve solo on/off.

Ho trovato questo link http://shop.moderndevice.com/products/a1321-hall-effect-sensor in cui si legge:

These simple sensors really excel as current sensors (since any AC current in a wire generates it’s own magnetic field) and I easily was able to sense the line current from my electric coffeepot and toaster, just from mounting the sensor next to the line cord, with no electrical connection. With a bit of practice and tweaking of my code I was able sense whether a 100 watt bulb in a lamp was on or off.

Quindi sembrerebbe che un qualunque sensore di effetto hall vada bene.
Basta avvicinarlo al cavo elettrico e vede il campo magnetico generato dal filo percorso da corrente.

Devo trovare i sensori hall che ho a casa e fare qualche prova.

si , per sentire il campo magnetico nel filo dovrebbe andare bene qualsiasi sensore hall (non switch hall).
forse anche questi classici:
http://docs-europe.electrocomponents.com/webdocs/0d88/0900766b80d88057.pdf
Anche la strada raziometrica non sarebbe male....
http://cgi.ebay.it/Hall-Effect-Current-Measurement-Sensor-80-Amps-/250755312352?pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item3a622e6ae0
c'è lo schema :wink:

Preferisco la soluzione DIY
Se devo combinare macelli almeno so di chi è la colpa ]:smiley:
Resta solo da provare.
Grazie di tutto

Perchè non metti un semplicissimo relè a 220V ?!? porti il 220V alla bobina, il 5V ad un capo del contatto e con l'altro capo vai all'ingresso di Arduino. Se c'è la 220V il relè si eccita, chiude il contatto e porta il 5V ad un ingresso dell'Arduino.

Ciao potrsti costruirti con un piccolo toroide della Amidon e cavo da 0,8-1mm una piccola bobina farci passare dentro il cavo della fase (non del neutro!) e poi leggere la tensione hai suoi capi che viene generata dal passaggio di corrente nel cavo, Futuraelettroinica ha realizzato un sensore simile ma non sono riuscito a trovarlo in questo momento nel loro sito, tieni presente che la tensione che otterrai hai capi della bobina è poca !

Grazie anche a voi.
Il relè me lo avevano già consigliato ma l'ho scartato perchè ne devo mettere già un altro e quindi con 2 il circuito diventava grosso.
E lo stesso discorso per il toroide.

Ieri il massimo che sono riuscito a fare è stato trovare un sensore hall che avevo a casa :slight_smile:
E' più piccolo di quello che ricordassi, meglio così.
Spero di fare qualche esperimento al più presto
Grazie

Ciao giangi, forse non è ovvio che usare un sensore di corrente per avere conferma che il relè è eccitato ha doppio effetto, intanto rivela la presenza di corrente e non di tensione quindi se ad esempio il carico si guasta il rivelatori di corrente rileva relè aperto comunicando il falso.

Poi è tutto da vedere nell'insieme del progetto può anche essere che nel progetto hai previsto un fotoresistore, ma anche così credo che avrai qualche problema.

Mi pare di ricordare che il progetto riguarda un luminaria, qualche info in più sul progetto sarebbero utili.

Ciao.
[OT]
Non è riferito a questo post nello specifico ma in generale. Ho notato che gli utenti di questo forum sono molto parchi di informazioni riguardo al loro progetto, non ne capisco il motivo, io personalmente amo condividere quello che sto facendo, più che chiedere soltanto info, trovo che sia anche più gratificante per chi risponde sapere che ha contribuito anche se in minima parte allo sviluppo del progetto. Ad esempio non ho più notizie di un'utente a cui ho fornito parecchie info, il quale stava portando avanti un progetto interessante, si trattave di una centralina per l'ottimizzazione della potenza fornita da un pannello fotovoltaico, chissa che fine avrà fatto il progetto?.
Poi certo può essere che il progetto sia davvero complesso da rendere impossibile la sintesi.

ps: non me la sento di aprire un post in merito, forse più in là.

quoto MauroTec, un pò di info in più non farebbero male...

No, scusate, non è una qualche forma di ritrosia o egoismo.
Avevo scritto, sul vecchio forum, vari thread e questo è solo l'ultimo di un mio progettino domotico.
Il primo passo è stato sul sistema di trasmissione ed ho deciso di usare l'rs485
Poi ho chiesto come comandare le luci ed è sorto il problema di far rimanere in funzione il vecchio impianto e solo aggiungere la parte domotica.
Ed eccomi qui per capire se era stato premuto un interruttore fisico.

Avevo scritto, sul vecchio forum, vari thread e questo è solo l'ultimo di un mio progettino domotico.

Me lo ricordo.

Poi ho chiesto come comandare le luci ed è sorto il problema di far rimanere in funzione il vecchio impianto e solo aggiungere la parte domotica.
Ed eccomi qui per capire se era stato premuto un interruttore fisico.

Me lo ricordo, ma li non è che ho capito molto, cioè cosa deve fare il sistema domotico, accendi con matti mani.
Vediamo metto in moto i neuroni, runnnttt, runnnttt, rrunnnttttttttttttttttttttttttttttt.
I neuroni dicono che ha un software sul pc il quale riceve per magia (non imorta al momento) un insieme di dati da sensori sparsi per la casa, tipo in cantina non c'è sta nessuno allora il sistema dice chi è sto pirla che ha lasciato la luce accesa e la spegne mandando un comando.
Chi riceve il comando deve inviare un impulso al relè perchè l'impianto usa i relè interruttori passo passo e c'è ne sono che fanno diventare scemi anche le persono prima di poter spegnere le otto lampade (tic, tic, tic, tac). Ma prima di ciò va via la 220 Vac, (perchè la moglie non lo capisce che non può usare tutto insieme, ma lei ti dice; ma io ho solo la lavatrice accesa dovrò pure lavare, c'è anche lo scaldabagno. Tu; con cosa ti stai asciugando i capelli amore?)

Bene riattachi il contatore e il sistema domotico rientra in azione, ma noti che qualcosa non torna.

Per adesso mi fermo ho bisogno di conferme se le cosa stanno così.
In più alcune domande:

  1. È previsto un pc poratile o netbook o altro sempre acceso anche quando va via la corrente e dal momento che il pc assorbe poco il sistema sta su per 5 ore.

Continua dopo... perchè qui c'è cattivo tempo ed è già andata via la corrente due volte.

Ok ho simulato un circuito che a me sembra abbastanza sicuro ed economico, oddio sicurezza ed economica non vanno mai daccordo.

Si tratta di un semplice partitore di tensione di tipo CR, dove C e serie ed R paralello, in pratica è un filtro RC, al ingresso c'è un fusibile da 25mA ritardato.
Segue un varisistore con tensione ancora da stabbilire, che entra in funzione nel caso C vada in perdita.
Da qui in poi è il classico circuito, raddrizatore 1N4007 C2, R di caduta e zener 5.1 volts anche se io penso che il 4.7volts può andare bene.

Ciao.

Aspetta, aspetta.
Ho cominciato dalle cose base.
Semplifichiamo facendo finta che il sistema sia formato solo da due punti master e slave.
Per ora quello che voglio fare è:

  1. master: slave dimmi se la luce è accesa
  2. slave: si
  3. master: spegnila
    In questo discorso rimane saldo il punto che se vado dall'interruttore a parete la luce si deve accendere/spegnere normalmente
    Per fare in modo che l'arduino slave permetta questo devo "leggere" il passaggio di corrente nel cavo e commutare il relè a cui è attaccata la lampadina.
    Quindi: passa corrente = luce già accesa
    Il passo successivo sarà il pc o l'ethernet shield, ma di questo ora non mi interessa.

Aspetta, aspetta.
Ho cominciato dalle cose base.

Ok però oltre alle cosa base devi pensare in linea di massima alle funzionalità del minimo sistema domotico nell'insieme, per dire se il pc o altro rimane acceso anche quando va via la corrente, potrebbe bastare il solo pc a "sentire" che l'energia e andata via, e resettare tutto in sistema, anche se così non funziona questa riflessione la si doveva fare. Cioè non penso ci siano logiche di funzionamento che permettano di evitare un feedback sulla tensione di uscita del relè.

"leggere" il passaggio di corrente nel cavo

Attenzione che è equivoco corrente o tensione io dico tensione, mentre un sensore di corrente oltre quello di tensione potrebbe anche essere utile per comunicare al master che una lampada o un generico carico non funzione in quanto dovrebbe assorbire corrente ma non lo fà quindi segnalarlo come anomalia.

In questo discorso rimane saldo il punto che se vado dall'interruttore a parete la luce si deve accendere/spegnere normalmente

Ovvio, slave dovra allora diventare master per comunicare che si è verificato un cambiamento di stato.

Quel circuito si deve mettere a punto, i valori sono validi per la simulazione non per il caso reale, insomma ci si deve lavorare su, questo nel caso si scelga questa tipologia di circuito, quella del foto accopiatore potrebbe anche essere valida solo nel caso in cui in commercio ci fossero dei foto con il led alimentabile direttamente a 220volts.

Per adesso stop qui.

pericoloso ma vale da spunto:

  • fotoresistenza
    :wink:

pericoloso ma vale da spunto:

Pericoloso per chi? per il led anche se si può fare in modo che tolleri sbalzi di tensione senza guastarsi, diciamo che un led a luce bianca che normalmente lavora con 20mA ne tollera 40 per ore a patto di tenerlo freddo.

Tuttavia c'è un problema da considerare l'occhio non vede il led lampegiare a 50 Hz, il fotoresistore???

Nel caso il fotoresistore dovesse essere veloce da rivelare la frequenza il problema può essere risolto mettendo un condensatore tra PIN? e GND, 1uF dovrebbe essere sufficiente.
fotor 10k
+5V o----////---+----/////------+---o GND
| |
+------| |----------+
|
PIN? o---------------+ 1uF

Che ne dite?