Domotica con Arduino

molto bravo il tizio spagnolo!!

ho una domanda: CAN, Modbus, KNX sono protocolli molto utilizzati e aperti, però ci sono già tutti i livelli fatti.
Il protocollo RS485, se ho capito bene è più o meno alla base di tutti i protocolli di comunicazione a doppino, solo che i chip di interfaccia integrano solo il livello fisico...quindi a noi starebbe da definire tutto il resto, metodi di accesso al canale, gestione delle collisioni (come già detto da Massimo), lunghezza della trama, ecc.

Di protocolli "custom" e proprietari ce ne sono in giro tanti, ma secondo voi un lavoro del genere potrebbe essere alla nostra portata, oppure è meglio sceglierne uno standard?

interessantissimo.... mi associo...
p.s. ho scoperto arduino da pochissimo... e' uno spettacolo....
grande Massimo

considerazioni:
essendo un protocollo una comunicazione di minimo due èntità la scelta dello standard permetterebbe di interfacciarsi a periferiche standard e pensare solo al controllo principale, mentre sul custom devi "insegnare la lingua" anche alle periferiche e quindi devi progettare anche quelle ed in più non hai compatibilità con apparecchi già in commercio...
quindi se si vuole produrre qualcosa di commerciabile (senza avere i miliardi per spingere un nuovo standard) si usa un proto standard, se non si mira al commerciabile, allora quello custom è più interessante...
@Massimo ma avr-libc supporta già fino all' at90can128 e quindi l'ide dovrebbe compilare anche contro questi dispositivi no?

Salve a tutti!
Sono un super appassionato di domotica e sopratutto amante di tutto ciò che semplifica la vita di tutti i giorni.. cosa che la domotica/robotica potrebbe fare in maniera molto più concreta di come fa attualmente.

Sono disponibilissimo a dare una mano!
Però ho paura di avere idee un po' opposte a quelle del progetto in cantiere.. invece che sull'entry level io mi spingerei più sull'high level..

Per un semplice motivo: il mercato.
Infatti la stragrande maggioranza delle persone che conosce anche di striscio la domotica sono persone "addette ai lavori" o "wanna be", che però sono decisamente una nicchia.
Le persone "comuni" sentendo parlare di domotica (lo dico a ragion veduta avendo testato il discorso in giro) si aspettano una casa fantascientifica, tutta automatizzata e autosufficiente.

Ora, questo sarebbe piuttosto arduo da realizzare oggi, a meno che non si voglia buttare giù e rifare da 0 una casa, ma qualcosina è fattibilissima.

Per farla breve.. io mi sto orientando alla realizzazione di un mainframe centrale che gestisca vari sensori, da aggiungere o togliere a piacere, ed in più cerchi di interfacciarsi con il maggior numero possibile di elettrodomestici/apparecchi comuni nella casa.
Come protocollo diciamo che per ora non ho ancora affrontato bene la problematica, per ora uso come intermediario un database mySql, quindi ogni sensore ha il suo linguaggio ed interagisce con il mainframe tramite db.
Il mainframe si comanda vocalmente e dispone di vari sistemi per monitorare ed organizzare la vita degli abitanti.
Questa è la mia idea di domotica.

Se però preferite lavorare su un livello più soft, ci sono comunque a darvi una mano!!

Sono d'accordo con te sul pensiero riguardo alle persone "comuni", però sono la maggior parte della "popolazione" e anche se sono proprio le persone che non si chiedono come ad esempio, sia fisicamente collegato l'interruttore alla lampadina, e gli basta che la luce si accenda, verranno comunque anche loro prima o poi a contatto con la domotica!

L'idea che mi sono fatto io è che la parola domotica sia ormai giunta alle orecchie di tutti, però la sensazione comune è ancora quella di un bel giocattolo che paghi tanto, che fa cose belle ma, più o meno superflue e che potrebbe anche non rispondere ai tuoi comandi.

Alcune tematiche di rilievo che invece rimangono solo tra gli "addetti ai lavori" sono che un impiato di tipo a bus semplificherebbe l'insallazione, sarebbe più modulare (ogni interruttore sarebbe un sensore, con il risultato di poter accendere una luce in centinaia di modi diversi), ci sarebbero meno cavi elettrici che girano tra i muri e si ridurrebbero i campi magnetici generati dai 220V.

Come tempo fa avevamo già discusso nel thread di robotica io sono più a favore dell'intelligenza distribuita con un supervisore che tiene sotto controllo tutti, piuttosto che un unico cervellone centrale, visto che più che potenza di calcolo serve garantire un certo grado di indipendenza alll'impianto. Senza contare che un sistema a mainframe andrebbe progettato ad hoc per ogni abitazione.

Io quindi punterei più sul trovare un modo per rendere la soluzione il più "plug and play" possibile e trovare quali sensori potrebbero essere veramente utili in ambito domotico.

Sono d'accordo con Fede. Alla fine il successo di arduino è stato dato dalla sua facilità di utilizzo e da quanto è user-friendly rispetto a PIC e vari altri sistemi simili. Quindi se si riuscisse a ottenere un simile risultato per un prodotto orientato verso la domotica amatoriale, credo posssa ottenere un discreto successo.
(non mangiatemi ;)) Io con i2c mi sono trovato benissimo, e trovo sia davvero comodo. Non potrebbe essere utilizzato in questo ambito?

hehe il problema principale è che la lunghezza massima del bus è inferiore ai 10m

@Federico:
Non fa una grinza!! :wink:
Sono due aspetti diversi, quello prettamente domotico base (luci, allarmi, porte, temperatura, ecc), cose di cui tutti abbiamo bisogno e che farebbe comodo avere automatizzate.
L'altro è qualcosa di più, che giustamente può spaventare anche o creare dubbi, ma che risolve vere problematiche ancora non risolte, come gestire compiti che per ora sono ancora prettamente umani, lavare pavimenti, tenere sotto controllo la propria salute, ecc.

Diciamo che la differenza è che il primo approccio crea nuovi elettrodomestici per la casa, il secondo rende la casa un elettrodomestico.

Ma sono convintissimo che entrambi gli approcci serviranno e anzi sicuramente fatta bene la base il resto sarà solo uno step quasi automatico! :wink:

Vorrà dire che comincerò a leggermi un po' di bibliografia sui protocolli per darvi una mano!

Vorrà dire che comincerò a leggermi un po' di bibliografia sui protocolli per darvi una mano!

Comincio subito.. per quanto riguarda l'RS485 pensavate ad un'implementazione half-duplex o full-duplex?.. perchè per la full-duplex ci sarebbe anche il CSMA/CD, che è usato per le reti power-lan, non sò i prezzi, ma potrebbe essere utile perchè poterlo interfacciare con dei sistemi power-lan eviterebbe il problema di stendere cavi, usare wi-fi o altre soluzioni, tutto è già direttamente disponibile in qualunque abitazione.

i protocolli "open" non lo sono più di tanto... si knx è "open" però vogliono 1000 eur per scaricare il pdf con le specifiche...

il poe è perfetto però costa parecchio, non è un sistema che si possono mettere a casa tutti.

il multi-master non è cosi importante si può vivere anche con un sistema con un solo master basta che sia un arduino e non un computer.

un arduino mega ti tiene sotto controllo un condominio senza problemi

m

Buongiorno a tutti,
tempo fa sono intervenuto su ars domotica proponendo Freedom (development framework per applicazioni domotiche sviluppato dall'Università degli Studi di Trento - freedom.disi.unitn.it/) come programma di supporto per lo sviluppo e testing delle soluzioni basate su arduino proposte dagli utenti. Saremmo interessati in una collaborazione attiva per la definizione di un sistema domotico veramente open, basato su arduino, che permetta di liberarsi dai vincoli imposti dai prodotti per la domotica attualmente sul mercato. La proposta è ritenuta interessante?

Ciao

Grazie per il link però non si capisce molto dal sito... non c'è un diagramma dell'architettura, la documentazione è un todo ed il repository è impossibile da navigare.

ci fai un riassunto? l'unica keyword che ho visto è activemq, io l'avevo usato per il software che abbiamo sviluppato per un museo ma alla fine mi sono accorto che mandare 2 byte da una scheda all'altra avevamo 20 mega di classi java.... troppo.

Semplice è bello :slight_smile: se una cosa è semplice si fa presto a spiegarla :slight_smile:

m

Perchè non ce lo scriviamo noi il protocollo?
Io sto sperimentando vari protocolli di comunicazione, da semplici impulsi ir (tipo codice morse) a comunicazione via 2 porte digitali tra due arduino. Secondo me se ci mettiamo potremmo tirare fuori una libreria interessante. Sarebbe da chiarire la velocità di comunicazione richiesta e tutte le altre specifiche di base, e iniziare a lavorarci assieme.
Se un buon protocollo open non c'è, o sono complessi e affetti da elefantiasi pensiamone uno nuovo!

ma per i cavi?
bisogna sfasciare mezza casa o avete intenzione di usare un approccio come powerline ethernet dai cavi elettrici?

se usi un doppino non particolarmente spesso lo puoi piazzare vicino ai cavi elettrici esistenti... il powerline è possibile ma bisogna fabbricarsi un piccolo modem che trasmetta e riceva i dati sulla linea a 220v.

m

L'idea che ho io è sensore->presa->amplificatore->cavo->arduino o forse si parte da un approccio diverso.
Il problema sarà appunto installare i cavi con amplificatori operazionali che partano dalle prese.
Secondo voi non sarebbe meglio prima stabilire cosa la casa deve fare stanza per stanza?

con degli ic tipo questi?:
http://www.echelon.com/support/documentation/manuals/transceivers/005-0193-01B_PL_Data_Book.pdf

beh si ricade nel protocollo proprietario e poi dovremmo progettare il modem perchè quello è solo il transceiver.

La ST fa dei chip simili che sono meno proprietari http://www.st.com/stonline/products/families/communication/wireline/power_line_transceivers/power_line_transceivers.htm

comunque costicchiano , uno dei modelli piu semplici a 2400bps costa 32Dollari http://www.hth.com/plm-24/order.htm

m

Ciao Massimo, io non ho capito che velocità di trasferimento serve.
Non potremmo scriverci noi un protocollo utilizzando due o piu porte digitali? Es. un arduino è connesso ad un altro con due porte digitali, il terzo è connesso al secondo con due porte digitali e quindi indirettamente al primo e cosi' via? Il primo e l'ultimo della fila avrebbero due porte occupate, quelli in mezzo 4.

in effetti il costo sarebbe un pò alto ma comunque da sottrarre a quelli di installazione/cablaggio.
il protocollo invece sarebbe un problema...