Dubbio su ingressi analogici

Ciao ragazzi ! mi chiamo Luca studio ingegneria elettronica e ho dei dubbi sull'utilizzo degli ingressi analogici. Sono un nuovo membro del forum !

  • Uso un Arduino UNO R3.

  • Uso un ingresso da 10mV fino a 1V massimi.

  • Uso un amplificatore differenziale fatto a transistor, oppure un Common Emitter con resistenza di degenerazione sempre a transistor.

  • Tutto il circuito è in alimentazione duale +5V , -5V. Tranne Arduino +5V,0.

  • Cosa voglio fare: vedere su un pin analogico l'evolversi del segnale applicato in ingresso, non voglio trasformarlo in digitale, senò mi basta realizzare un circuito integratore purchè ci sia compatibilità con i livelli di tensione CMOS interni ad Arduino.

il mio dubbio è il seguente:

il segnale in uscita dal mio amplificatore differenziale (e Common Emitter )è una sinusoide con componente continua di 2.5V.
Praticamente è centrato tra 5V e 0 questa sinusoide.

-Posso inserire in un pin analogico di Arduino UNO R3 un segnale di questo tipo ? se si cosa succede (brucio il pin, non funziona nulla)? So che il segnale viene scomposto a discreti cioè in piccole aree elementari pari alla risoluzione dell'ADC. In questo caso penso che mi sia già risposto da solo, ma chiedo sempre per dubbio e per imparare qualcosa !!!.

-Senò posso collegare in uscita una capacità che elimina la CC della 2.5V ma avrei la semionda positiva. Ricordandomi che il valore massimo è compreso tra i 5V e 0 degli ingressi analogici. E tale segnale si alzerà e si abbasserà in funzione del segnale applicato in ingresso, quindi lo vedrò salire e scendere (ma a questo punto potrei benissimo usare un Common Emitter con questa soluzione).

Purtroppo sono nuovo e non conosco certi formalismi o certe notazioni che usate voi.
Volevo chiedere per cortesia se mi potevate dare degli input o anche spiegazioni in merito a questa cosa.
Ringrazio tutti del tempo dedicato e chiedo scusa per il disturbo.

In ingresso puoi dare qualsiasi tensione compresa tra 0 e Vref, dove Vref all'accensione corrisponde ai 5V dell'alimentazione (che non sono mai 5V esatti esatti).

Sì, certo, Puoi applicare un segnale variabile tra 0 e 5V centrato su 2,5V. La frequenza, però, deve essere ragionevolmente bassa. Per avere da 0 a 5V in uscita, però, non ti serve un'alimentazione duale +/-5V. Piuttosto, ti servirà una tensione positiva maggiore di 5V. Un inseguitore di emettitore dopo un operazionale ti può dare fino a 0V in uscita, se l'operazionale può scendere a 0,6V. Diciamo che ti servirà una tensione di alimentazione di almeno +9V e qualche Volt negativo (che puoi anche ricavare dalla tensione positiva) per ottenere bene gli 0V in uscita.
Per evitare problemi, metti una resistenza da circa 2k2 tra l'uscita dell'amplificatore e l'ingresso analogico per limitare la corrente in caso di intervento del diodo limitatore dell'ingresso analogico.

Ciao,
grazie a tutti dell'aiuto ,purtroppo studiando sugli amplificatori operazionali ho scoperto che hanno una banda passante limitata, e poi inizia ad attenuare il segnale mano a mano che aumento la frequenza (secondo i diagrammi di Bode) , era per quello che volevo usare un transistor che ha una banda passante leggermente più elevata, fermo restando al discorso di freq max applicabile al pin analogico.

Grazie mille dei suggerimenti siete stati rapidissimi e velocissimi, sono felice di aver compreso bene il funzionamento delle analogiche, e soprattutto delle vostre finezze a livello circuitale che mi avete consigliato.

Un Saluto Luca.
Buona Serata e Buon Lavoro.

Uh?... Sicuramente un amplificatore operazionale ha una banda passante MOLTO maggiore delle frequenze che può accettare Arduino Uno! :slight_smile:

Il più economico degli operazionali ha un GBW di 1MHz, quindi una banda di 100kHz con A=10 o di 10kHz con A=100.

Ciao,

hai ragione, mi sono sbagliato, chiedo scusa. Errore mio. Grazie per avermi corretto.

Un saluto Luca