Etemenanki:
costruisco un prototipo che funziona a tensione di rete (sicuro, protetto, con un trasformatore di isolamento dalla rete, eccetera, ma pur sempre funzionante a tensione di rete), il suddetto oggetto in che campo normativo si viene a trovare ? ... e riguardo al forum ?
Ti sei mai chiesto perché molti oggetti amatoriali in ambito elettronico sono venduti con i connettori da saldare, o un paio di componenti da montarci sopra ?
La risposta è semplicissima, perché in questo caso l'oggetto viene automaticamente considerato come semilavorato, pertanto non richiede particolari certificazioni/omologazioni salvo il minimo indispensabile per le regolamentazioni sull'inquinamento e le sostanze tossiche, è a cura di chi usa il semilavorato certificare/omologare il prodotto finito, esempio "stupido" chi produce mattoni deve solo certificarne le caratteristiche tecniche, sarà a cura di chi li usa produrre le certificazioni/omologazioni per l'edificio che costruisce con quei mattoni.
Nel caso degli alimentatori di rete basta acquistarne uno già in regola con le leggi per stare tranquilli, p.e. se alimenti Arduino, o qualunque circuito elettronico, con un caricatore per smartphone, in pratica è un alimentatore da 5V, sei a posto, idem per qualunque altro modulo di alimentazione commerciale, puoi anche vendere il tuo progetto alimentato in questo modo e sei a posto con la legge per la parte alimentazione, poi tocca vedere il resto per le eventuali certificazioni aggiuntive.
Se ti metti a "giocare" con trasformatori, ponti di diodi, etc, su un tuo circuito fino a che rimane sul banco del tuo laboratorio non ci sono problemi, se ti fai male è solo un tuo problema, se lo porti fuori, p.e. per esporre il tuo lavoro ad una fiera, iniziano i problemi, p.e. potrebbero impedirti di esporre il tuo lavoro perché non è certificato, come sicurezza, per la parte 240V ac, se lo autocertifichi, fattibile, in caso di ispezione, possono farla anche i VV.FF., e vieni trovato carente rischi pesanti sanzioni pecuniarie o, nel caso peggiore, una denuncia penale.
Se non fosse ancora abbastanza chiaro, fino a che "gioco" nel mio laboratorio posso fare quello che mi pare a patto di non modificare l'impianto elettrico di casa, gli elettrodomestici e quant'altro sottoposto a regolamentazioni per l'uso e l'installazione, non c'è nessun obbligo di certificazione/omologazione.
Nel momento in cui vogliamo usare la nostra creazione per un uso reale, anche se come prototipo unico e non destinato alla vendita, cominciano i problemi e spesso non è facile capire cosa serve per essere in regola con la legge.