Venerdì 17 Enac ha rilasciato la
versione 2 del regolamento per gli APR, tralasciando le varie regole per le applicazioni professionali, a partire dall'obbligo delle licenza di volo per i piloti rilasciata da ENAC, per quanto riguarda il settore ludico, che è quello che ci interessa, c'è una importante novità che sta preoccupando molti in attesa di chiarimenti da parte di Enac.
Nella sezione VII, articolo 35, del regolamento, la parte che riguarda gli aeromodelli, il paragrafo 6 cita testualmente:
Su un aeromodello utilizzato in un luogo aperto al pubblico non possono essere istallati
dispositivi o strumenti che ne configurino l'uso in operazioni specializzate,
Questo punto è abbastanza sibillino in quanto non viene detto cosa sono questi strumenti, in teoria anche la sola presenza di una GoPro per fare delle riprese può essere considerata sufficiente per qualificare il mezzo come idoneo per le operazioni specializzate.
Probabilmente l'idea del legislatore, in attesa di chiarimenti, è evitare che il solito "furbo" beccato in flagrante attività professionale senza essere in regola dichiari che si tratta di un volo amatoriale per non incorrere nelle pesanti sanzioni.
Per quanto riguarda il discorso FPV amatoriale è già stato chiarito che è sufficiente tenere il drone nell'area di volo prevista, raggio 200 metri altezza 70 metri oppure raggio 300 metri altezza 150 metri per chi è in possesso dell'attestato di pilota aeromodelli, con possibilità di tenere costantemente in contatto visivo diretto il drone.
Più semplicemente, si può volare in fpv con il monitor o il visore, però deve essere sempre possibile pilotare a vista il modello in qualunque momento.
In alternativa il doppio comando, tramite due radio e l'apposito cavo, dove un pilota usa il visore/monitor e il secondo pilota può prendere in qualunque momento il controllo del drone con la sua radio, che poi è la stessa cosa che si fa per la scuola di pilotaggio con i principianti.