2 lipo per un rover

ben ritrovati a tutti.
ho 2 lipo da 3,7v 10000mah.
Sto ri-progettando un rover (ma aggiungero' anche l'intelligenza artificiale alla sua guida) , ma a parte la sezione e i problemi software IA che piano piano sto 'snocciolando', non essendo un bravo 'elettronico', stavo ragionando su un modo di riciclare le mie batterie o pervenire ad un altro metodo per alimentare il tutto.
Sarebbe forse piu' comodo un bel powerbank da 20000 mah , magari con uno step up fino a 6v , ma penso che per due motori dc da 6v, avrei bisogno di almeno 30w in uscita per i picchi.
Tornando alle due batterie, una potrebbe alimentare i due esp32 (uno dei quali webcam ed entrambi in continua comunicazione wifi col pc) i, e l'altra potrebbe essere dedicata ai motori e ai sensori.
Pensate possa andare bene? qual'e' la best practice in questi casi?
grazie

Pensi.. Quindi hai motori di 5A?

Direttamente in 3.3V pin? Vin? Uno o altro, sono fuori da specs di Esp32.

3.7V ai motori? Volevi 6V...?

Ti segnalo che, nella sezione in lingua Inglese, si può scrivere solo in Inglese ... quindi, per favore, la prossima volta presta più attenzione in quale sezione metti i tuoi post; questa volta esso è stato spostato, da un moderatore della sezione di lingua Inglese, nella sezione di lingua Italiana ... la prossima volta potrebbe venire direttamente eliminato.

Grazie.

credo che lascero' alimentare i due esp32 e i sensori alla 10000 mah e comprero' un powerbank di 10000 o 20000 mah >20 Watt per i motori.
Purtroppo non ho i dati esatti di questi motorini 'cinesi' che mi ritrovo, spero di poterli gestire con qualche ora di autonomia, fornendo i 5v della powerbank, anche se non ho idea di quanto possano richiedere come spunta nei momenti 'impegnativi'....

Problema è quello, corrente di avvio. Power bank di 20w esiste? Da 4amp continuo?

ne ho trovato uno di 40 w! ad un prezzo ragionevole (30 euro circa). beh caspita penso che con questo si smuova! :slight_smile:
20000mah
putroppo non riesco a avere informazioni piu' dettagliate sulla capacita' di scarica

hai un link al prodotto ?

40W at 5V fa 8A. Sicuramente sopra portata di un cavo USB normale.
Forse con USB-PD at 20V.
Non sono tanto fiducioso con descrizioni stellari dei power bank...

Prova da bastardi dentro

Sono bravi con le barzellette

È della cuktech 45w a 29 euro su amazon, non riesco a incollare il link.

Questi si "divertono" a testare e smantellare i vari powerbank in commercio, non so se il tuo specifico ci sia, ma ne hanno massacr ehm, "testati" :grin: diversi di quella marca, non sembrano fatti troppo male (o almeno non sembrano le classiche "cinesate" stile aliexpress).

Considera pero' che senza un gestore specifico per inviare i codici al powerbank, ci puoi prelevare solo i 5V standard, non tutte le altre tensioni permesse dai vari protocolli di ricarica rapida, e che in genere per ogni presa, piu di 3A e' difficile che diano come standard.

Vuoi dire che non posso collegarci assieme i 5v per le logiche e gli altri per i motori? A proposito sono tutte uscite da 5 v? :roll_eyes:

Senza i dati del protocollo di carica trasmessi al powerbank dai dispositivi (quelli che possono), le uscite sono solo da 5V.

Nella maggior parte di quei powerbank (ma tu devi vedere il modello che vuoi prendere), le prese USB al massimo possono dare sui 3A (se sono USB3 full capacity), oppure circa 1A se sono standard, ma il massimo di tutte quante e' quello indicato come potenza massima dell'intero powerbank (ad esempio, se quello da 30W ha 3 prese, ovviamente non potrai mai prendere 3A da ogni presa, perche' farebbe 45W e non 30)

Poi serve anche vedere la tipologia di celle e come sono collegate, serie, parallelo o miste, in uno ad esempio ci sono 5 celle in serie da 5A, il che fa 18.5V di batteria (e 92.5Wh complessivi), questo perche' usare degli step-down e' piu efficente che usare degli step-up, mentre nelle "classiche cinesate" ci sono di solito solo celle 18650 da 2500mAh o poco piu collegate tutte in parallelo, anche solo per ottenere i 5V devi usare uno step-up perdendo piu energia, e sei limitato con la corrente.

Potresti usare un powerbank per alimentarci le logiche, via prese a 5V, e poi farti un pacco batterie diverso per alimentare motori o altra roba che richiede piu di 5V.

Grazie, intanto, a tutti per le repliche.
Non pensavo di perdere più tempo dietro all’alimentazione di due motorini, che alla progettazione del software ! :stuck_out_tongue_winking_eye:
Purtroppo, quei bei manuali di una volta, con gli schemi elettrici, le specifiche tecniche dettagliate etc, stanno scomparendo, visto che chi redige le note informative ormai , si rivolge all’utente ‘tipo’ al quale importa soltanto sapere quant’è veloce a caricare il suo smartphone e quanto ‘pompa’ di potenza! :smirk:
A questo punto si può andare a buon senso….

Questi motorini (i classici ‘gialloni’ con demoltiplica incorporata) li facevo muovere con 4 batterie da 1,5 volts , che alimentavano per giunta, un servo motore per ruotare ‘la testa’ e altri sensori fra decoder e sensori ad ultrasuoni. Beh il tutto si muoveva tranquillamente e durava qualche ora.

Provo con un powerbank ‘discreto’ , almeno dai dati riportati, e vediamo cosa succede, visto che i dati sperimentarli bisognerà cavarli di tasca propria.
Se prima con 4 batterie riuscivo a smuovere tutta quella roba, con una batteria da 10000 mah 3,7v per le logiche e i sensori e un powerbank da 20000 mah dedicato ai motori, non potrà che andare molto meglio…..

Si, sempre considerando che avrai 5V invece che 6 come per le 4 pile ... inoltre devi tenere in considerazione la caduta sul driver che accendera' i motori (e se li devi far muovere in entrambi i sensi usando un ponte, la caduta sara' probabilmente il doppio)

C'e' anche da controllare se l'uscita dei powerbank puo essere "forzata accesa" in continuazione, perche' la maggior parte, per risparmiare energia, stacca l'uscita se non c'e' assorbimento (tipo motori fermi) per 3 o 4 secondi di fila.

Personalmente, come ho detto, mi farei un pacco batterie dedicato, come ho gia fatto in passato per un caso simile, "cannibalizzando" una batteria da 14.4V ad 8 celle di un vecchio notebook, (ad esempio, HP probook 4730, o alcuni IBM, l'importante e' che sia da 8 celle, quando lo feci io andavano via sui 23 o 24 Euro, ora non so che prezzi abbiano), dentro ci sono 4 gruppi di celle tipo 18650 in parallelo a 2 a 2, collegati in serie fra loro, si smonta la batteria (con cura, stando attenti a non danneggiare le celle e a non mandarle in corto), si scollega, l'elettronica, si divide in due il blocco di celle (rimanendo con due gruppi di celle in serie per parte) e poi si ricollegano i due gruppi in parallelo fra loro, compresi i centrali, in modo da finire con due gruppi da 4 celle in parallelo, messi in serie fra loro, il che ti da 7.2V (fino ad 8.4V a piena carica), e secondo le celle, dai 1000 ai 12000 mAh (se sono i modelli vecchi, piu probabilmente 10400mAh complessivi)

A quel punto ci attacchi una di quelle schedine per il bilanciamento e la ricarica di celle 2S anche quelle che si trovano su aliexpress a pochi euro, ed hai il tuo pacco di batterie, con la stessa capacita' del powerbank, una tensione maggiore, e senza il rischio che ti si spenga se i motori restano fermi per qualche secondo.

Si , sto pensando anch’io che sarebbe meglio, ma non ho mai fatto questa cosa. Devo vedere un po’ come organizzarla. In più non ho mai usato quei circuiti di bilanciamento, quindi torno in immersione a studiarmi un po queste cose… grazie per la dritta :+1:

La cosa piu importante, quando si smantellano o assemblano pacchi di batterie litio (soprattutto quando si smantellano), e' ricordarsi sempre di agire con prudenza.

Aprire le custodie originali delle batterie con attenzione, un po alla volta, stando attenti a non segnare le celle all'intero e a non mandare in corto nulla, le celle di solito in un pacco batterie sono protette solo da uno strato di plastica sottile, quindi niente frese a disco o seghetti, niente coltelli, cacciaviti o lame metalliche infilate dentro a caso per aprire la custodia (si possono usare, ma solo sui bordi, senza spingerle dentro) ... meglio usare quelle palette in plastica molto dura che vendono anche per cucinare, oltre ad un robusto tronchese per la plastica esterna, per far leva e scollare le parti.

La maggior parte delle custodie sono incollate, alcune sono chiuse ad incastri, comunque all'interno c'e' sempre della colla, silicone o biadesiva, per tenere ferme le celle, quindi anche quella contribuisce a tener chiuso tutto, ma lavorando un po alla volta e con attenzione si riesce sempre ad aprirle.

Settimana prossima ne devo aprire un paio, se riesco faccio qualche foto.

Penso sarà illuminante, soprattutto per chi come me non lo ha mai fatto