Alimentare arduino e relè da 230 V c.a.

Sto progettando un sistema di illuminazione telecomandato basato su Arduino. Per chiarezza, dividerò l'argomento in due parti, una per il microcontrollore e una per lo stadio di potenza/alimentazione.

I - Microcontrollore
Siccome non mi va di sacrificare un arduino intero, userò il micro per conto suo. Mi servono un ingresso per il sensore infrarosso e quattro uscite per pilotare quattro relè, più eventualmente una per un LED spia, facoltativo.

Per gestire il segnale a 38 kHz del telecomando può bastare l'oscillatore interno dell'Atmega328 o devo prevedere anche un quarzo esterno?

Poiché mi servono poche uscite, ho pensato anche di adoperare un Attiny85 al posto dell'Atmega, ma mi domando se la memoria sarà sufficiente ad ospitare il programma di decodifica IR. Dalle prove che ho fatte sull'Arduino Uno ci vogliono 12 kB: sarà così anche sull'Attiny85? Esiste una versione della libreria "IRremote" più leggera per scopi minimali?

II - Alimentazione & potenza
In entrata al lampadario avrò soltanto la tensione di rete. Da questa dovrò ricavare 5 V c.c. per alimentare lo stadio logico, più 12 V c.c. (o magari c.a.?) per alimentare le bobine dei relè. Le lampade saranno tutte delle fluorescenti compatte con reattore integrato (i classici torciglioni E27); il gruppo più potente assorbirà attorno ai 70 W.

Per i relè, ho pensato ad un sistema a due stadi: dall'Atmega esce un monostabile che a sua volta pilota un bistabile che interrompe la tensione di rete per le lampade.

Il mio dubbio, attualmente, è come alimentare le bobine e l'Atmega in sicurezza e garantendo un buon isolamento galvanico fra gli stadi, ed evitando disturbi elettromagnetici verso il micro. Dispongo di un alimentatore a switching per strisce LED a 12 V da 5 A dal quale potrei anche ricavare i 5 V con un alimentatore USB per auto o magari un regolatore linare, ma mi chiedo se non sorgano problemi con le masse in comune. Dispongo anche di un trasformatore a 12 V c.a. da 1,6 A. Per i 5 V non ho trovato trasformatori in commercio, sicché ho pensato di avvolgerlo da me per abbassare i 12 V c.a. e poi raddrizzare e regolare l'uscita: vi sembra fattibile o non ne vale la pena?

Come risolvereste voi il problema dell'alimentazione?

I - Microcontrollore
Atmega328, perche' con un Attiny oltre alla scarsità di memoria devi tenere conto del fatto che se usi relè bistabili, ti servono altrettanti ingressi per conoscere lo stato del relè. Inoltre i bistabili hanno bisogno di due pilotaggi e mi sembra inutile mettere un relè monostabile nel mezzo.
PS. i Bistabili sono una cosa, i Passo Passo ( tipo Finder ) un'altra. I primi hanno due bobine o una sola bobina ma c'e' da invertire il senso della corrente, mentre i secondi rimangono commutati per mezzo meccanico ( e sono rumorosi )

Come relè potresti usare qualcosa del genere. Non costano eccessivamente e sono affidabili per le potenze che dici

Per il pilotaggio, o una coppia di transistors o anche un ULN2803 visto che sono solamente 4 relè.

Come alimentazione, sui 12v non serve una grossa corrente, visto che quei relè consumano al max 70mA cadauno ( Inpulso di min 30mS ), quindi anche con un semplice regolatore lineare li gestisci bene

Brunello:
Come relè potresti usare qualcosa del genere. Non costano eccessivamente e sono affidabili per le potenze che dici
http://it.rs-online.com/web/p/rele-bistabili/6838766/

Grazie per il link. Il modello che tu mi proponi, però, è per circuito stampato e io non ho modo di fabbricarne uno. Userei una basetta millefori, ma certo non vado a mettere 230 V su quella, perciò preferisco dei relè a pannello da usare col faston. Fatti così, però, ci sono solo dei monostabili. Pace; userò quelli e pazienza se assorbono un po' di corrente. Con bobina a 5 V c'è questo, mentre con bobina a 12 V c'è questo. Sulla basetta monterò l'atmega, i diodi e i transistor.

Rimane il problema dell'alimentazione. Usando il mio trasformatore a 12 V più un LM7805 non avrò noie con le masse comuni? È meglio che l'atmega abbia il suo alimentatore dedicato?