Buonasera a tutti ragazzi! Sono un novellino qui e vorrei farvi una banalissima domanda riguardo al tipo di alimentazione da fornire ad un determinato circuito con Arduino.
Premetto anzitutto di essere incompetente al 100% in materia di elettronica ma apprendista in programmazione, quindi dalla parte software so arrangiarmi.
Il problema che mi si presenta è la scelta delle resistenze adeguate a far abbassare tensione e amperaggio per alimentare 1 Arduino UNO e 2 o più (devo ancora completare) Attiny85.
L'alimentatore in mio possesso fornisce 12Vdc 3,2A stabilizzati in uscita e non ho la più pallida idea di quanta corrente necessita l'Arduino per pilotare (nel caso peggiore) 8 relè su scheda contemporaneamente e che resistenza usare per abbassare tensione a 5V e corrente a "tot" A per pilotare gli Attiny85 che controlleranno a loro volta al massimo un relè alla volta.
Potreste giacchè fornirmi qualche dato e qualche informazione di elettronica di base al riguardo? Sono proprio ignorante lo so :~ , ma sto cercando di imparare .
Se riferendoti all'Arduino UNO parli della scheda completa e non del suo micro allora puoi tranquillamente sdoppiare l'uscita dell'alimentatore e collegarne una al jack presente sulla Arduino.
La UNO è dotata di un convertitore di tensione che abbasserà la 12V a 5V necessari per l'elettronica presente su Arduino.
Per i tiny, che immagino siano in stand alone, è meglio se prendi dei LM7805 con 4 condensatori e realizzi un piccolo convertitore 12V/5V. Ne basta anche uno per 3 tiny.
Lo schema è questo:
Il valore degli elettrolitici cambia in base al carico applicato.
In linea di massima 47uF fino a 200/300mA si assorbimento, 100uF per 500mA di assorbimento per quello a monte e la metà (o un terzo) per quello a valle.
I ceramici sono da 100nF (o indicati come 0.1uF che è lo stesso valore).
p.s. ricordati l'aletta per raffreddare il convertitore.
Il problema che mi si presenta è la scelta delle resistenze adeguate a far abbassare tensione e amperaggio per alimentare 1 Arduino UNO e 2 o più (devo ancora completare) Attiny85.
dopo quello detto da @paolop
in qualunque caso non puoi usare un partitore resistivo per abbassare la tensione e usarla per alimentare qualcosa.
Si puo' fare solo per piccolissimi assorbimenti ( piu' che altro per effettuare delle misure )
In teoria e' praticabile ( a parte il fatto che le resistenze devono essere di potenza adeguata ), ma la tensione cambierebbe in funzione del carico e varierebbe di molto a seconda se c'e' collegato un attiny o 8 rele'
Paolo, nello schema conviene disegnare i due C da 0,1µF vicini ai pin del regolatore, per far comprendere il corretto posizionamento nel montaggio fisico, altrimenti perdono moltissimo della loro funzione; riguardo il rapporto capacità/corrente mantieniti su 1000µF/1A, altrimenti in caso di picchi di assorbimento avrai delle delusioni...
Grazie mille a tutti per le risposte!
Ora passiamo ad altre domande stupidissime (come ho già detto sono completamente incompetente in elettronica quindi qualcosina vorrei chiedervela ) :
Potreste spiegarmi la funzione dei condensatori del circuito e la motivazione della locazione fisica degli stessi nella realizzazione?
Quanta corrente assorbe in massima attività l' ATTiny85 ? E insieme ad un relè? Assorbe di più?
Per alimentare la relay board posso anche collegarmi all'uscita 5V di Arduino o all'uscita stabilizzata dell'alimentatore con l'LM7805? O a nessuna delle due e devo fare qualcosa di particolare?
Scusate l'eccessiva mole di ignoranza ma vorrei capire un po', magari per poi non rifare le stesse domande.
i condensatori ceramici servono come filtro per eliminare i disturbi ad alta frequenza, si mettono per "pulire" un'alimentazione che può arrivare da un alimentatore non di buona qualità oppure senza filtri; i condensatori elettrolitici sono invece serbatoi di energia che servono per i picchi di consumo del circuito a valle. I primi si mettono il più vicino possibile ai pin del regolatore.
la domanda non ha una risposta unica, dipende dalla frequenza a cui lavora e dalla tensione a cui lo alimenti. Nel datasheet trovi diversi grafici che ti fanno vedere questi incroci e capire il consumo.
se la scheda assorbe poca corrente, puoi anche alimentare il circuito dal pin 5V di Arduino. Considera che se hai l'Arduino collegato alla porta USB del PC, al max entrano 500 mA, da distribuire fra tutto quel che hai collegato. Se alimenti l'Arduino da un alimentatore esterno, dal regolatore interno possono uscire intorno agli 800 mA. Se hai un'alimentazione separata per la scheda relé, puoi usare quella avendo l'accortezza di mettere le masse in comune.
Se non sbaglio anche nell'ArduinoBasicConnections vi era questo errore nello schema (io ho il backup di Guglielmo quindi non so se è stato corretto successivamente)
Scusate anche tre altre domande :
1)I condensatori elettrolitici da quanti Volt devono essere? Potreste anche spiegare un attimo con quale criterio si decide il voltaggio?
2) L'ATTiny85 a 20Mhz e 5V assorbe circa 11mA che sommati all'input max dei relè per canale diventa 31mA. Quindi i condensatori devono essere rispettivamente (secondo i valori commerciali da successivamente moltiplicare per il numero di tiny) da 33uF e da 22uF?
3) Il condensatore a monte è il C3 mentre quello a valle è il C4 secondo lo schema. Vado errato? Quando si dice a monte e quando a valle?
la tensione lavoro dei condensatori in generale (a prescindere dalla tipologia costruttiva) deve essere sufficientemente superiore a quella in circolazione; se lavori a 5V puoi usare condensatori a 10-12-16VL ma anche a 25VL, senza alcun problema; esistono i 6,3VL ma se non sono di qualità potrebbero essere a rischio.
a monte sta per "prima" e a valle sta per "dopo" il componente di riferimento; nel caso specifico il componente è il regolatore: C1/C2 sono a monte, C3/C4 sono a valle
anche per le capacità non c'è una regola fissa, quelle indicate sono dei riferimenti, non devi stare lì a calcolare i mA altrimenti se poi aggiungi un paio di LED che fai, li sostituisci? i fai dei "gradini", p.es. fino 50mA/47µF, fino a 100mA/100µF, fino a 500mA/470µF, ecc.; devi infatti considerare che l'assorbimento all'accensione è sempre maggiore di quello medio quindi la stabilità deve essere garantita soprattutto in quei momenti. I rispettivi valori a valle possono essere uguali o leggermente inferiori, mai superiori, in caso contrario ci sono dei rischi di corrente inversa, soprattutto nella fase di spegnimento del circuito