Alimentazione progetto

Buongiorno, stavo rivedendo un mio progetto sul quale ho ricevuto molti aiuti su questo forum.
Rileggendo bene i vari consigli (che all'epoca recepivo solo in parte, viste le mie conoscenze pari a zero) ho pensato di effettuare una modifica al vecchio circuito. Volevo sapere se secondo voi incorro in problematiche varie. In particolare avevo il problema di separare le alimentazioni di arduino-lcd-led-sensore da quella di relay-pompa. La modifica riguarda l'inserimento di uno step down per ricavare i 5V del motore.
Allego lo schema.
Grazie a tutti

Più che altro non capisco cosa ci fà quella R12 da 10K messa come PullUp su un'ingresso analogico

Sorry, mia svista clamorosa, andava messa tra base ed emettitore del PNP. Grazie per avermelo fatto notare.
Il resto invece, sarebbe fattibile collegato in quel modo?
Avere 2 alimentatori separati o avere un alimentatore con lo step down è, all'atto pratico equivalente? O meglio mantenere le 2 alimentazioni?
Grazie

Io generalmente preferisco evitare di utilizzare il regolatore onboard, ma alimentare Arduino direttamente dai +5 con il solito 7805 o meglio con un step-down, a maggior ragione nel tuo caso che alimenti un LCD sicuramente con retroilluminazione a led.
Quando devi alimentare motori le correnti di spunto all'avvio creano sempre problemi.
A meno che non hai un alimentatore dimensionato allo scopo, meglio le due alimentazioni distinte.

Allora, parliamo di una pompetta piccolina. Leggo 200 mA come corrente. Non so allo spunto quanto possa assorbire. Per la parte lcd- led- sensore prevedo circa 120mA escluso Arduino che non so quanto richiede.
Partendo dal fatto che probabilmente manterrò le 2 alimentazioni separate, giusto per capire, da quanto sarebbe un alimentatore dimensionato? Visto che parliamo di correnti basse, 1A potrebbe bastare ad evitare problemi?
Grazie

Poi volevo fare anche una seconda domanda, sempre sul mio circuito.
È opportuno prevedere un diodo volano anche all'ingresso del relay oltre che sul motore?
A proposito del diodo sul motore, quale sarebbe la distanza raccomandabile oltre il quale sarebbe meglio non allontanarsi dal motore? È una pompa, altrimenti lo saldavo direttamente ai terminali.
Grazie.

Si metti i diodi.
Quelle sul motore io consiglio di metterlo direttamente sul motore.

Il problema è che il motore và nell'acqua....quindi il mio dubbio era sapere oltre quale distanza dal motore è meglio non andare.
So che più è vicino e meglio è, ma volevo sapere proprio in termini pratici se potevate indicarmi una distanza indicativa da non superare. Un metro di cavo sarebbe accettabile? Che poi andata e ritorno sarebbero 2 metri.

Dirò una minchiata e verrò magari smentito, ma a naso direi che visto che non riesci a metterlo attaccato alla pompa (se è sommersa dovresti metterlo in un punto stagno), mettilo dove riesci, a questo punto, l'importante è che sia prima dal resto del circuito.
Secondo me basta che non ci sia altro nel mezzo perchè sarebbe investito dalle correnti di ritorno che il diodo va a "neutralizzare".
Non penso ci sia una distanza massima, lo scopo è proteggere il circuito di comando e più vicino alla pompa lo metti meglio è.
Ovvio che più è lontano dalla pompa e più incidono gli effetti parassiti indotti sui cavi, ma non penso siano così determinanti in questo caso.
Ora mi taccio e aspetto la smentita dai più esperti :wink:

Maurizio

Quelle sul motore io consiglio di metterlo direttamente sul motore.

Ci sono opinioni discordanti al riguardo (c'è stato un thread poco tempo fa nella sezione General Electronic al riguardo, ma non riesco a trovarlo), e se non ricordo male la conclusione è che invece sta meglio vicino a relè. In effetti il 'generatore' dell'alta tensione è il circuito aperto formato dal motore e dai cavi che portano tensione allo stesso, che genera un arco (e quindi disturbi EMI) sui contatti del relè, ed è proprio in quel punto che la tensione deve essere annullata.
Vabbè, mi spiego da cani, prendetela come un altra opinione.

Ciao, Ale.

Diciamo che ha un suo senso la cosa.
Mi piacerebbe capire l'effettiva incidenza della posizione e quindi l'entità degli effetti.

Maurizio

Sarebbe interessante ritrovare quella discussione. Se qualcuno riesce a trovarla, mi piacerebbe approfondire.
Se avete visto il mio schema del post #1, il mio motore è controllato da un relè. Quindi metterò un diodo sul relè vicino ai morsetti del modulo ed uno sulla scheda principale direttamente dove arrivano i cavi del motore. L'alternativa sarebbe utilizzare una scatoletta stagna da attaccare al bidoncino dell'acqua ed avere il diodo nelle immediate vicinanze del motore. Poi dalla scatoletta, vado alla scheda principale.
Però mi sembra una cosa un po' troppo arzigogolata e non so ancora se utile o meno.
Spero di scoprirlo alla fine di questa discussione.

C'era una volta un motore lontano lontano...

ilmotorelontanolontano.png

Stiamo parlando di un motorino di potenza irrisoria (pochissimi watt) per cui sono più paranoie che altro. Il diodo serve solo per permettere alla corrente di continuare a circolare quando viene disalimentato, in modo da dissipare "lentamente" l'energia magnetica accumulata senza produrre picchi di tensione (un carico induttivo è assimilabile a un volano che deve rallentare, non si può bloccare di colpo senza prendere un gran contraccolpo).

Ho sempre sostenuto che sarebbe meglio chiudere il ricircolo vicino al punto dove l'extracorrente si genera, ma ripensandoci mettendo il diodo a monte (vicino ai contatti) si fa fronte anche all'induttanza della linea. Ma sono cose che diventano importanti con decine di ampere di assorbimento.

ilmotorelontanolontano.png

Ecco, concordo in pieno.
Pure io all'inizio la pensavo come te, ma questa domanda mi ha fatto rivalutare la cosa e a pensarci meglio anche io sono arrivato a questa conclusione.
Il fatto che con il motore in oggetto sia tutto pressochè irrilevante era chiaro fin dall'inizio, anche se magari non ben evidenziato ::slight_smile:
Non si finisce mai di imparare :wink:

Maurizio

Grazie per le precisazioni. Quindi se ho capito bene, diciamo che per correnti di pochi A, la posizione è irrilevante, mentre per correnti più importanti è preferibile "coprire" tutto il cavo.

Ora butto lì un'altra domanda che mi è sorta spontanea.

Lo stesso vale anche per i disturbi elettromagnetici generati dal motore?

Se non prendo una cantonata, il condensatore in parallelo al motore serve a smorzare questi disturbi.

Per eliminare i disturbi durante il funzionamento del motore va bene il condensatore in parallelo al motore.

No, ma la domanda era se la distanza dal motore influenza l'efficacia di filtraggio del condensatore oppure se, come per il caso del diodo, nei casi di piccole correnti e tensioni, diventa ininfluente metterlo a valle del cavo oppure a monte, sui terminali del motore.