essendo novizio del campo mi scuso anticipatamente per le mie inesattezze e imprecisioni.
Quello che sto scrivendo è frutto di googlate e letture personali con cui cerco di autoditattarmi in questo nuovo mondo, ma veniamo al dunque.
Ho la necessità di comandare 7 uscite (0-5V) tramite pulsanti GUI di uno smartphone (premuto/acceso e rilascio/spento), collegate in parallelo ad una realtà già esistente e funzionante che comanda due servo con controlli vari.
Semplificando il problema e tralasciando la parte wireless mi sono posto come obiettivo: accendere e spegnere 7 led con uno smartphone Android.
Quindi tramite GUI in Java rappresentante i 7 pulsanti dovrei comandare una board Arduino (collegata al telefono tramite usb) collegata a sua volta ad un'altra arduino con 7 uscite connesse su una breadboard a 7 led. Premendo un pulsante GUI mando una delle uscite a 5V e accendo il led, rilasciando lo spengo.
A questo punto la mia lista della spesa dovrebbe ridursi a:
due bread arduino
una breadboard
cablaggio, resistenze e led vari
Dimentico qualcosa?
Inoltre il mio quesito più grande è: quale arduino? Uno, Mega o la new entry Leonardo?
Bisogna considerare che appena riesco a mettere su il tutto dovro eliminare il collegamento fisico tra smartphone/arduino e tra le due arduino. In più se possibile vorrei che l'architettura vivesse senza ausilio di un pc collegato a nessuna delle due bread arduino.
Perchè 2 arduino ?
Puoi usare:
A) un arduino con led e shield wifi e uno smartphone wifi
B) un arduino con led e shield ethernet collegato ad un router wifi e uno smartphone wifi (costa meno del primo ma la distanza è limitata dal cavo)
C) un arduino con led e shield bluetooth e uno smartphone bluetooth (i modulini classe 2 costano 6$)
In effetti hai ragione posso semplificare ancora eliminando una board.
L'uso di due board era legato al fatto che sbadatamente ho omesso per cui ad infrastruttura finita potrò avere diversi dispositivi finali (ZigBee End Devices) magari comandati da un unico centro stella (ZigBee Coordinator). Ma ancora è fantascienza.
Per ora quindi posso limitarmi tranquillamente alla situazione A: un arduino con board e tutto il resto collegato e uno smartphone. Con la Uno Rev3 e i suoi 14 pin OUT dovrei andare bene anche per montarci in futuro immediato una wifi shield con rispettiva ZigBee, giusto?
Escludo purtroppo la B perchè poi avrei la limitazione di mettere n router per n dispositivi finali da gestire o ben che vada se riesco a tenerli vicini me la caverei solamente con uno switch. Ma lo tengo come piano B.
La C è stata il mio punto di partenza ma l'ho scartata per ignoranza. Oltre il lato economico e tecnico del BT sarebbe più performante e facile da implementare una rete ad hoc di questo tipo rispetto ad una wifi?
La mia esperienza si limita alla comunicazione infrarosso e normali reti wifi e BT di pc e dispositivi simili. Non sono mai entrato nel merito di questi protocolli.
Alla fine ho optato per Leonardo. Ordine concluso sulla 40ina su RobotItaly.
Lista della spesa:
1 x Kit cavetti per breadboard 140pz in contenitore
1 x Bread Board con 400 punti di connessione
1 x Arduino Leonardo - Con headers
1 x LED 5mm - ROSSO (10 pz)
Spero di aver azzeccato la board. Appena arriva il tutto posto gli svolgimenti che possono sempre essere utili a qualcuno.
ciao!
anche io sto iniziando con un progetto simile e sto cercando online uno shield wifi!
ma sono parecchio spaventato su come costruire una applicazione sul mio cellulare (Dispongo sia di un android che di un iphone) e non so proprio da dove cominciare... voi cosa consigliate?
(l'applicazione base sarebbe on/off di un led o una barra slide per l'intensità)
essore:
ciao!
anche io sto iniziando con un progetto simile e sto cercando online uno shield wifi!
ma sono parecchio spaventato su come costruire una applicazione sul mio cellulare (Dispongo sia di un android che di un iphone) e non so proprio da dove cominciare... voi cosa consigliate?
(l'applicazione base sarebbe on/off di un led o una barra slide per l'intensità)
grazie per la disponibilità
Per android cerca AppInvetor su mamma google, lo ha citato spesso pitusso, se non ricordo male, in molti thread sul BT. Per quelloche dici di voler fare dovrebbe essere una cosa di 10 min.....sempre sulla carta! Per iphone le cose sono un po più complicate
N
Con wifi avresti la possibilità di appoggiarti ad infrastruttura esistente, e in linea teorica non avresti limiti di distanza - nel senso che se è disponibile una connessione internet, puoi accedere alal tua "rete" anche dall'esterno.
Come opzioni wifi:
lo shield ufficiale Arduino dovrebbe uscire a breve, ci son disponibili quelli di OpenElectronics (basato su modulo storico della AsyncLabs), quello di Watterott, e altri che puoi trovare qui: http://shieldlist.org/
cercando appunto "wifi"
puoi usare arduino direttamente connessa via seriale a un router / access point. Lo puoi fare con al fonera, con parecchi Linksys WR*, addirittura con un micro AP della tplink da 20 eur, etc
Opzioni BT:
ci son modulini su ebay che costano 5 eur, classe 2 - pertanto 10 metri di portata.
Relativamente a questi puoi trovare linee guida per usarli con Arduino qui: http://arduino.cc/forum/index.php/topic,104903.0.html
Trovi anche dei riferimenti ad AppInventor http://www.appinventor.mit.edu/
che è un ambiente di sviluppo a blocchi molto semplice da utilizzare.
Ce ne sono poi di più costosi che arrivano ai 100 metri.
pitusso:
Con wifi avresti la possibilità di appoggiarti ad infrastruttura esistente, e in linea teorica non avresti limiti di distanza - nel senso che se è disponibile una connessione internet, puoi accedere alal tua "rete" anche dall'esterno.
Come opzioni wifi:....
......grazie pitusso!
cosa succede se devo connettermi ad un infrastruttura esistente con le varie protezioni (wpa/wep...) ???
mi creeranno problemi oppure sono supportate?
cosa succede se devo connettermi ad un infrastruttura esistente con le varie protezioni (wpa/wep...) ???
mi creeranno problemi oppure sono supportate?
in linea teorica son tutte supportate.
A me è capitato di perdere molto tempo con delle reti wep con uno shield (il RedFly della Watterott), per poi scoprire che in quel caso la password andava passata in esadecimale (è bastato leggere il datasheet del modulo wifi).
La scelta spetta a te, sai che se acquisti in europa i tempi di attesa son relativamente brevi; dall'estero devi mettere in conto tempi lunghi (es. china) e magari pure tasse agguintive (es. US).
Diciamo che quelli che ti ho citato nella prima risposta son quelli tra cui ricade la scelta.