Come realizzare uno stand alone?

Salve ragazzi avendo ultimato diversi progetti avrei deciso di renderli in maniera definitiva eliminando arduino e sostituendolo con il microcontroller vero e proprio. Avevo pensato di realizzare così uno stand alone però cercando su internet sono saltati fuori diversi procedimenti. Volevo sapere da voi quale secondo voi è quello migliore considerando che dovrei realizzarlo su una basetta in vetronite

Hai già letto l'ottima guida di Michele Menniti (utente super esperto del forum)?

Devi cliccare sul link "GUIDA ALLA PROGRAMMAZIONE DEI MICROCONTROLLORI ATMEL" e scarichi il pdf.

Spero possa servirti.

non esuiste una soluzione ottimale in genrale, non trovi? devi essere più specifico su quello che vuoi

Ciao, devo fare una versione standalone anche io, i collegamenti da fare per il bootloader 2009 sono gli stessi dell'uno r3 ? Il pinout del 168 è uguale a quello del 328 ?
:cold_sweat:

Vale anche per te lo stesso consiglio che nid69ita ha dato a pres961; il fatto è che non vi prendete nemmeno la briga di aprire un link e scaricare un pdf, sono 90 pagine in italiano, organizzate come si deve, in cui troverete la maggior parte delle risposte ai vostri dubbi e quesiti; forse su questo Forum inizia a diventare un male rispondere rapidamente e ad ogni quesito degli utenti, come ho segnalato l'altra sera ormai non si fa più nemmeno una ricerca su google. E' un male, un brutto male, perché tante volte si possono risolvere da soli problemi anche complessi, semplicemente dedicando un minimo di tempo agli strumenti di ricerca, come appunto google e anche il "search" del Forum stesso, e questo con maggiore soddisfazione di avercela fatta senza l'aiuto diretto di nessuno. Il Forum dovrebbe servire per risolvere i problemi che si incontrano quando poi si iniziano le proprie prove. A breve inizieranno a chiedere cose tipo "scusate, sapete dove posso trovare un WC?" :disappointed_relieved: E questo perché, nonostante il buon Leo72 (Moderatore del Forum) si "sgoli" ad ogni occasione, nessuno dei principianti o nuovi del Forum si prende la briga (ovviamente c'è anche lì da dedicare tempo alla lettura...) di leggere le regole del Forum che si trovano ben evidenti in prima pagina!

PS: nid ti ringrazio per la stima ma io non sono affatto un super esperto del Forum, solo un assiduo frequentatore :slight_smile:

Ciao :slight_smile:
Ho fatto una ricerca con google ma visti i quintali di schemi diversi che si trovano ho fatto quelle due domande a cui si poteva rispondere con si/no
Il pdf lo sto scaricando ora che prima non ero a casa :cold_sweat:

Faccina:
Ciao :slight_smile:
Ho fatto una ricerca con google ma visti i quintali di schemi diversi che si trovano ho fatto quelle due domande a cui si poteva rispondere con si/no
Il pdf lo sto scaricando ora che prima non ero a casa :cold_sweat:

Bene, riguardo uno schema stand-alone c'è poco da moltiplicare, quello è: micro, una R, un quarzo e 2 condensatori, con quarzo e condensatori opzionali se usi l'oscillatore interno; rispondo alla seconda domanda (la prima risposta è nella Guida....), 168 e 328 hanno pinout identici, ma il 168 ha 16k di flash contro i 32 del 328, che necessità hai di mettere il bl 2009 che occupa 2k contro gli 0,5k di quello della UNO? Detto questo, al momento di caricare il bootloader dovrai ricordarti di selezionare un modello di Arduino con micro 168 e bootloader 2009, una volta che impari a mettere mano al file boards.txt sono info che localizzerai facilmente :wink:

Chiedo scusa a Michele Menniti per il disturbo! Tengo però a precisare che io non ho assolutamente chiesto come fare a semplicemente se esisteva una tecnica da preferire rispetto ad un'altra!

Ma quale disturbo? :astonished: mica sei venuto a bussarmi a casa alle tre di notte :smiley:
No, scusa, cerco di spiegarmi meglio; personalmente penso che compendere la "filosofia di Arduino" significhi sviluppare il fai-da-te al massimo delle proprie forze, cioè uno si prefigge uno scopo, poi si documenta, leggendo ciò di cui dispone, cercando dappertutto (internet è una miniera infinita, anche se a volte pericolosa....), si fa un'idea e comincia a sperimentare, poi trova un ostacolo, ricomincia a documentarsi ed a studiare, prova e riprova, solo quando non ha più nulla da dare (i propri limiti) allora ricorre all'aiuto diretto di altri più esperti.
Io contesto il fatto che ormai si sta diffondendo la pessima abitudine di saltare TUTTI i passaggi intermedi e limitandosi a:
uno si prefigge uno scopo & ricorre all'aiuto diretto di altri più esperti
Io, che ho grande passione per l'elettronica, ma è pur sempre un hobby per me, dico: che cavolo di gusto si prova a fare ogni cosa sotto dettatura? Possibile che la frenesia di voler realizzare all'istante un'idea cancelli il gusto di realizzarsela da sé studiando e cercando informazioni? Quindi il mio intervento vuol dire: cercate, fatevi un'idea vostra, ragionateci su, fatevi venire i dubbi e poi chiedete. Tu hai chiesto

Avevo pensato di realizzare così uno stand alone però cercando su internet sono saltati fuori diversi procedimenti.

però non ne citi nessuno, non metti un minimo di commento su ognuno dei procedimenti di cui parli (quanti saranno poi, più di due??? :sweat_smile:), e non dici la tua, allora appare chiaro che la tua ricerca è stata una semplice navigata conclusasi con un ancro più semplice "che casino, chi me lo fa fare? chiedo al Forum che tanto risponde subito". Ed alla fine di tutto che ti sarà rimasto di fare se non copiare ciò che ti si dirà senza capirne mai il perché?
Sai com'è nata la mia Guida? Volevo mettere il bootloader su un micro vergine, ho cominciato a fare una ricerca, ho letto info contrastanti, ma a quel punto avevo un'idea, poi ho chiesto al Forum, manifestando i miei dubbi, peggio di prima, ognuno diceva la sua, perfino il Playground ufficiale di Arduino affermava cose in contrasto con le mie convinzioni. Un po' come Meucci e Bell, nello stesso tempo che io sperimentavo con Arduino UNO ed il mega328P, il mio caro amico Leo72 stava facendo i suoi primi test con la programmazione degli ATtiny; successe che, con un semplice scambio di informazioni la stessa sera riuscimmo entrambi nel nostro intento. A quel punto era chiaro che le informazioni che c'erano in giro erano scarse e poco veritiere, mentre i miei esperimenti dimostravano chiaramente che esisteva uno standard, e così decisi di restituire al mondo Arduino l'aiuto che mi aveva fornito fino a quel momento (ed il tanto che mi ha fornito dopo...) scrivendo una Guida chiara, ricca di informazioni e di immagini, con tutte le tecniche che avevo collaudato ed in parte sviluppato; oggi è la quarta versione e posso dire con grande soddisfazione che (anche per merito di utenti come Uwe e GianfrancoPA che hanno tradotto i passaggi fondamentali in tedesco e inglese, in alcuni Topic stranieri, e di Open Electronics che ha tradotto un mio intero articolo in Inglese pubblicandolo sul sito) tali tecniche sono diventate uno standard di riferimento, allo stesso modo di come la bellissima Guida di Leo72 sugli ATtiny lo è diventata per quella famiglia di piccoli ma potenti micro.
Da quando ho messo il contatore ho verificato che la Guida è consultata mediamente 25 volte al giorno, e moltissimi non vanno più sul sito perché se la sono scaricata sul proprio computer, sarei stato curioso di vedere cosa succedeva il periodo di luglio-settembre 2012, cioè nei primi tre mesi di pubblicazione :cold_sweat:
Ciò per dimostrarti come perfino uno come me, che nella vita fa tutt'altro, e che in questo mondo è un banalissimo hobbysta, con studio e sperimentazione ha creato uno strumento che ancora oggi usa anche gente mooolto più preparata, ma che non conosce la tecnica, vuoi mettere la soddisfazione? XD XD perché non dovresti anche tu riuscire a fare cose eccellenti iniziando da solo e chiedendo aiuto solo quando ce n'è bisogno.
Naturalmente mi sono permesso ad "usare" te come esempio, ma la questione è rivolta a tutti quelli che ogni giorno, qui sul Forum, pongono sempre gli stessi identici quesiti, appensantendo inutilmente il Forum di informazioni scritte e riscritte, che andrebbero soltanto cercate con un minimo di buona volontà, quindi, per favore, non prendere la cosa sul personale. Vuoi la prova? guardati le ultime tre pagine di ogni sezione del Forum e vedi quante volte è rpesente la parola stand-alone o un titolo di Topic che significhi la stessa cosa :wink:

pres961:
Salve ragazzi avendo ultimato diversi progetti avrei deciso di renderli in maniera definitiva eliminando arduino e sostituendolo con il microcontroller vero e proprio. Avevo pensato di realizzare così uno stand alone però cercando su internet sono saltati fuori diversi procedimenti. Volevo sapere da voi quale secondo voi è quello migliore considerando che dovrei realizzarlo su una basetta in vetronite

mah... personalmente ho accantonato l'idea , .... almeno .... la vedo cosi
se il progetto è valido si merita l'arduino originale a mo di shields, continuare a "sbattersi" per risparmiare 3 euro che alla fine la possibilità che NON funge non e per nulla bassa ]:smiley: ( 2 sere perse per capire che il quarzo era difettoso... azzarola!!!)

diventa tutto più semplice

Gingardu, il tuo è un punto di vista e va rispettato, personalmente, ho realizzato solo due shield proprio agli inizi e non ne farò mai più. Arduino nasce come piattaforma di prototipazione, costa intorno ai 21 euro, con 5 euro compri i componenti base per lo stand-alone; il vero problema sta nell'avere la possibilità di fare in casa o farsi fare i PCB, problema che alla fine esiste anche per gli shield, allora perché comprare un Arduino per ogni applicazione "finita" che si vuole realizzare? E non consideri quelle applicazioni in cui non è richiesta tanta velocità e puoi realizzare uno stand-alone senza quarzo, usando l'oscillatore interno? In quesi casi, gestendo correttamente la modalità di risparmio enegetico puoi creare strumenti che lavorano a batteria, cosa che non puoi fare usando un Arduino, perché ha dei consumi di base esagerati ed inutili, se si vuole lavorare a batteria.

ok.... in certe applicazioni può essere tranquillamente sostituito da un chip,

il fatto che se il progetto si complica aggiungere anche "tutto l'arduino" sulla scheda del progetto potrebbe essere inquietante per un semplice hobbista e qui mi pare che la maggioranza siamo hobbisti smanettoni, e solo il fatto di staccare il chip dallo zoccolo per modificare un po' qualcosa nel software diventa snervante,
poi ognuno arriva alle proprie conclusioni con l'esperienza