Condizioni limite di funzionamento di Arduino

Mi chiedevo se qualcuno nel forum ha mai tentato di installare arduino all'esterno di casa e, in caso affermatvio, quali precauzioni si debbano prendere nel far ciò.

Io ho installato all'esterno di casa due arduino UNO, chiusi dentro due scatole IP66, non esposte ovviamente alle intemperie, nè alla luce diretta del sole.

La prima scheda Arduino UNO ha uno shield ethernet e tre sensori (di umidità, temperatura e luce). Ho programmato il software per permettere ad un browser nella rete di leggere i valori dei sensori attraverso un banalissima pagina web restituita da Arduino. Appena connessa, questa configurazione ha funzionato bene per qualche ora, poi ha smesso di funzionare. Avendo implementato un debug via seriale, mi sono accorto che a non essere stabile era la scheda ethernet, sembra restituire indirizzi IP sempre diversi e totalmente casuali rispetto all'indirizzo IPda me preimpostato nello sketch. Dal debug seriale ho anche capito che la scheda arduino legge correttamente i valori dei sensori, ma non è in grado di connettersi alla rete LAN. Quindi sembrerebbe che sensori e scheda arduino funzionano correttamente, mentre la shield ethernet è andata in tilt.

La seconda scheda Arduino UNO ha uno shield della DFRobot con 4 relay e basetta Xbee dove ho installato un WiFly della Roving Networks e tra sensori (temperatura, unidità e luce). Anche in questo caso questa configurazione può essere interrogata da un browser nella rete restituendo una pagina web con i dati dei sensori. Questa configurazione ha funzionato egregiamente per diversi giorni, ma poi ha smesso di funzionare. In questo caso il WiFly è pingabile, a dimostrazione che lo stack ip della WiFly funziona, ma non riesco ad accedere al web server che arduino mette a disposizione per leggere i dati dei sensori.

In pratica alla fine dei conti non riesco da queste due configurazioni (le uniche che ho fuori casa) a far funzionare la lettura via web dei dati dei sensori. Ho in casa altre 3 configurazioni simili che funzionano egregiamente da mesi senza dare alcun segno di malfunzionamento.

La mia paura è che l'esposizione a parametri ambientali esterni, in particolare temperatura ed umidità, abbiano potuto danneggiare o comunque rendere malfunzionanti, alcuni componenti delle due configurazioni.

Sarei grato di sapere che altri tra voi hanno sperimentato con successo installazioni esterne di Arduino e, in caso affermativo, quali precauzioni sono state prese.

Vincenzo Suraci

Più le scatole sono stagne e più tubazioni entrano in quella scatola più problemi avrai di umidità, già solo l'escursione termica motte giorno crea condensa poco sana per apparati elettronici.

Come avevo già detto tempo addietro gli armadi esterni che contengono elettronica, non sono di tipo IP66, ma hanno delle bocchette di aereazione in basso e in altro per creare circolazione, l'aria è trattata ove richiesto da deumidificatori, quasi sempre però solo riscaldatori.
Le tubazioni in ingresso alle scatole devono essere sigillate bloccando i cavi e circolazione di aria attraverso esse.

poi un prodotto isolante apposito da spruzzare sullo stampato sopra e sotto ottimizza al meglio, se vuoi provare questo prodotto, (che vedo spesso dai fornitori ma mai usato)

secondo me qualla nel video è acqua distillata.

pablos:
secondo me qualla nel video è acqua distillata.

Sicuramente si, nessuno sano di mente metterebbe la mano dentro una vasca di normale H2O di rubinetto assieme alla 240 Vac :slight_smile:

vincenzo_suraci:
Sarei grato di sapere che altri tra voi hanno sperimentato con successo installazioni esterne di Arduino e, in caso affermativo, quali precauzioni sono state prese.

Il problema maggiore è l'umidità, oltre a favorire la corrosione delle piste e dei reofori dei componenti crea linee di contatto a bassa resistività tra i vari punti del circuito influenzandone il comportamento fino al blocco totale.
Altro problema è la temperatura che deve mantenersi entro i limiti operativi previsti dal produttore, vale sia per il caldo che per il freddo, se poi il circuito deve dissipare molta potenza allora il problema è sopratutto per il caldo.

Anche i sali essicanti sono molto usati, spesso nei trasformatori installati all'aperto, però vanno sostituiti di tanto in tanto

pablos:
Anche i sali essicanti sono molto usati, spesso nei trasformatori installati all'aperto, però vanno sostituiti di tanto in tanto

esattamente, quel tipo di prodotto si esaurisce e anche in fretta, a seconda di dove lo si tiene. Bisogna anche prestare attenzione da dove lo si recupera, spesso ho visto gente che usava nelle scatolette elettroniche le bustine di sali che provenivano da scatole di calzature. Dire che erano completamente inutili è dire poco...

Un altro problema sono i vari insetti da terra che attirati da una cuccia calda e confortevole decidono di metter su famiglia e con i loro rifiuti causano malfunzionamenti alle schede

Grazie a tutti per le risposte. Immaginavo che il problema principale potesse essere l'accoppiata temperatura umidità che, all'esterno, può raggiungere valori limite. Io vivo vicino Roma dove, ahimè, l'umidità è elevata (80%) e l'escursione termica relativamente critica (tra -4 e 32 gradi Celsius). Sono certo che non ci sono insetti, quindi il nemico da combattere è altro. Proverò a far funzionare le due configurazioni in un ambiente indoor per verificare se l'esposizione all'ambiente esterno ha definitivamente danneggiato le schede o sia solo una questione di condizioni ambientali istantanee.

Se qualcuno ha altri suggerimenti su come allestire in maniera prototipo le una centralina da esterno, sono aperto a consigli e lino a siti o video tutorial.

Ciao,
Vincenzo

Ma le schede in casa lavorano bene oppure si bloccano pure lí.

Poi una cosa che non capisco come puoi misurare temperatura umiditá e luce in un scatola IP66.

Ciao Uwe