Ciao a tutti
Volevo togliermi un dubbio: guardando su google le immagini dei circuiti dove ad arduino va collegato un motorino dc con dei transistor bjt npn, come mai in alcune il gnd è collegato a sinistra (emitter) e a destra (collector) un polo del motorino mentre in alcune fanno l'esatto contrario? Quale è corretta?
Facendolo con i miei componenti funziona solo nel primo caso , anche mettendo resistenze di 2k mentre nel secondo il transistor (2n2222a) si scalda molto e funziona solo se non metto resistenze tra la base e il pin digitale, qualcuno può spiegarmi quando è giusto? Su internet riguardo all'uso dei transistor non c'è molto...
sugli npn con alimentazione solo positiva mettere il collettore a gnd significa collegare il transistor rovescio.
ma forse non ho capito bene io la domanda, forse postando le foto che hai trovato diventa più chiara.
Con il transistor NPN l'emitter va collegato a GND mentre con il transistor PNP l'emitter va collegato a V+
Di conseguenza, nel primo caso il collettore va aull'utilizzatore (motore, led, relè o altro) e poi a V+ oppure, nel secondo caso, il collettore va all'utilizzatore e poi va a GND.
Bobo17:
...
Su internet riguardo all'uso dei transistor non c'è molto...
No, è vero, non c'è molto: c'è MOLTISSIMO !!!!
Fai attenzione che, nel primo caso (NPN) devi dare una tensione per eccitare il transistor, mentre nel secondo caso (PNP) devi dare tensione per inibirlo.
Ok grazie mille, allora presumo che sulle immagini che ho visto alcuni abbiano fatto il contrario
Quindi con npn a sinistra va gnd, al centro il segnale e a destra un polo dell'"oggetto" da pilotare giusto?
piano, se parli di foto del transistor fisico, occhio che la piedinatura può cambiare a seconda del modello di transistor.
Non c'è uno standard sui piedini, bisogna guardare il datasheet per capire come sono fatti.
Se invece ti riferisci allo schema elettrico devi sempre riferirti ai pin che si chiamano emettitore, base e colletore.
Ad es. puoi trovare casi di questo tipo, son entrambi transistor npn ma hanno i piedini emettitore e collettore invertiti nel dispositivo fisico.
Bobo17:
Ok grazie mille, allora presumo che sulle immagini che ho visto alcuni abbiano fatto il contrario
Quindi con npn a sinistra va gnd, al centro il segnale e a destra un polo dell'"oggetto" da pilotare giusto?
Non si puó dire generalizzando.
La disposizione dei piedini dipende da modello a modello e in alcuni rari casi con lo stesso modello a secondo del produttore.
Senza datasheet del modello usato non mi permetto di dire niente.
Ciao Uwe
Non solo c'è la distinzione NPN e PNP, non solo i piedini fisici possono essere diversi a seconda del modello, ma i carichi si possono comandare a seconda dei casi sia in configurazione emettitore comune (la più frequente con l'emettitore collegato all'alimentazione), sia a collettore comune (meno frequente, in cui è il collettore ad essere collegato all'alimentazione). Quindi ci sono molte casistiche, bisognerebbe vedere esattamente gli schemi a cui si accenna nel primo post e ragionare sullo schema specifico.
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I transistor "classici" (BJT: Bipolar Junction Transistor) si dividono in PNP e NPN, secondo l'ordine in cui sono messe le giunzioni al fine di lavorare polarizzato in un modo o nel modo esattamente opposto (diciamo così per semplificare).
Sono possibili tre configurazioni:
- a emettitore comune (o emettitore a massa)
- a collettore comune (o inseguitore di emettitore, emitter follower)
- a base comune (o base a massa).
Sono dette così perché uno dei tre terminali è collegato a massa o al positivo di alimentazione (che dinamicamente è uguale alla massa!). Gli altri due terminali sono l'entrata del segnale da amplificare e l'uscita.
Con il collegamento a emettitore comune, il segnale in ingresso viene amplificato in corrente e in tensione, ma viene invertito di polarità. Solo in questa configurazione il transistor può essere portato in saturazione: per definizione, in saturazione la giunzione base-collettore è polarizzata direttamente, contrariamente alla polarizzazione inversa di quando è interdetto o, comunque, non è in saturazione. In saturazione, infatti, la Vce scende fino ad alcune decine o poche centinaia di millivolt (secondo la corrente che scorre e il tipo di transistor): se la base di un transistor NPN si trova a 0,7V o più e il collettore a 0,3V (o molto meno), la giunzione B-C è polarizzata direttamente. In queste condizioni, anche con forti correnti il transistor scalderà molto poco. E', quindi, la configurazione ideale per comandare motori o altri dispositivi che assorbono parecchia corrente.
Con il collegamento a collettore comune (o inseguitore di emettitore, emitter follower), il segnale viene amplificato solo in corrente. Non viene invertito di polarità. Poiché la tensione di emettitore segue quella della base (meno 0,6~0,7V, facendo riferimento a un NPN), non è possibile forzare nella base una corrente tale da portarlo in saturazione. Pertanto il transistor non può saturare e la dissipazione sarà maggiore di quella vista nel caso precedente.
N.B.: anche nei transistor in configurazione Darlington, che hanno guadagni molto elevati, il transistor finale non può saturare anche se è collegato e emettitore comune! Il pilota, infatti, prende l'alimentazione per il pilotaggio del finale dal suo collettore. Il collettore del finale, pertanto, si troverà sempre a una tensione superiore a quella di base: se così non fosse, non potrebbe esserci il pilotaggio di base e non potrebbe andare in conduzione. Giunge, quindi, a un punto di equilibrio.
Con il collegamento a base comune si ha solo un'amplificazione di tensione, poiché la stessa corrente del segnale di ingresso, che entra dall'emettitore, esce dal collettore. Ha un'impedenza di ingresso molto bassa e si usa principalmente in alta frequenza, per l'elevata larghezza di banda che offre.
Come è stato già detto, sono possibili diverse disposizioni di emettitore, base e collettore, anche per contenitori dello stesso tipo. Addirittura esistono transistor in TO-92 dello stesso modello con i piedini disposti EBC o CBE (ad esempio 2N3904 e 2N3906) e si differenziano solo per il terminale di base, che può essere dritto o piegato a "Z". Alcuni transistor in TO-92, poi, in particolare modelli giapponesi, ma anche europei un po' robusti, hanno il collettore al centro, come quelli in TO-220.
Datman:
I transistor "classici" (BJT: Bipolar Junction Transistor) si dividono in PNP e NPN...
Grande Datman, sei un "Bignami" perfetto!
Non mi piace a parlare di configurazione a emettitore comune nei casi di uso di un transistore come interuttore per pilotare un utenza in modo on-off.
Questo perché il transistore non viene usato da amplificatore del segnale ma come interuttore.
Ciao Uwe
Datman:
I transistor "classici" (BJT: Bipolar Junction Transistor) si dividono in PNP e NPN, secondo l'ordine in cui sono messe le ...
da screenshot per chi non ha fatto le scuole del caso...
Bobo17:
Su internet riguardo all'uso dei transistor non c'è molto...
Ammetto che sono arrivato a leggere tutti i commenti perchè ero curioso di vedere che risposte sarebbero state date a questa opinione, avrei pensato peggio.
Comunque...
tonioB:
Vendono prova componenti automatici che ti dicono tutto e costano una stupidata.
Se vuoi spendere poco li trovi su aliexpress e funzionano abbastanza bene.
Concordo, strumentino sottovalutato. Mi sono stati utili soprattutto per fare prove "allegre" usando componenti recuperati (e quindi con costo tendente a zero).
uwefed:
Non mi piace a parlare di configurazione a emettitore comune nei casi di uso di un transistore come interuttore per pilotare un utenza in modo on-off.
Questo perché il transistore non viene usato da amplificatore del segnale ma come interuttore.
Ciao Uwe
Ok, ma un transistor interruttore è un amplificatore portato alla massima distorsione. Il tipo di configurazione è comunque determinato dall'elettrodo collegato staticamente o dinamicamente all'alimentazione (massa o Vcc).