Ciao a tutti, vi chiedo aiuto su questo piccolo problema,
ho un impianto elettrico protetto a monte da diversi fusibili,
a volte capita che si brucia un fusibile,
(ovviamente sto cercando di capire la causa, ma questo è un altro discorso)
vorrei riuscire a implementare "qualcosa" magari da collegare alla morsettiera del fusibile
in grado di segnalarmi la rottura del fusibile, poi a livello software vedrò cosa fare e come gestirmela,
avete idee?
grazie mille!
Se stai parlando di un impianto elettrico di un ufficio/casa/officina ecc. non è possibile risponderti perché in aperta violazione del regolamento.
Se invece stai parlando in un fusibile di un impianto a bassissima tensione (Es. alimentatore del citofono a 12VAC) allora una soluzione, ovvero alimenti Arduino con la medesima alimentazione protetta dal fusibile (eventualmente raddrizzandola se AC e portando la tensione a livelli corretti per Arduino) e da una batteria. L'alimentazione la usi anche come imput di un pin (di nuovo raddrizzata e con tensione compatibile con il pin), quando analizzando lo stato del pin rilevi la mancanza di tensione (pin a LOW) allora grazie alla batteria potrai far fare qualcosa ad Arduino (Es. invio mail, accensione spia, ecc.).
Ma la vera domanda è val la pena creare tutto questo mostro che non ti risolve il problema e quando troverai il problema diverrà completamente innutile?
Ciao, NON stiamo parlando di tensioni di rete, vero ? ... perche' violerebbero il regolamento ...
Se invece si parla di tensioni ammesse, fino ai 48V, allora ti dovrebbe bastare piazzare in parallelo al fusibile da controllare il led di un'opto, con la corretta polarita' (oppure un'opto per AC, se alternata), con ovviamente in serie la corretta resistenza per la tensione dell'impianto ... in questo modo, quando il fusibile si brucia, il carico chiude sull'opto, e tu dall'altra parte ti trovi il segnale di "fusibile bruciato sotto tensione", galvanicamente isolato per giunta ...
Ovviamente, l'opto si attivera' solo se l'impianto e' sotto tensione e se c'e' un carico collegato, non ti puo dire se il fusibile e' bruciato prima di dare tensione ... ma puo avvisare la logica nel momento in cui si brucia ...
EDIT: ci siamo sovrapposti
intanto grazie,e visti i giusti dubbi, vi spiego "l'impianto",
si tratta di fusibile su una linea 12VDC proveniente da un pannello fotovoltaico "fai da te"
in una sorta di garage in legno non servito da alimentazione elettrica.
grazie delle risposte!!
Se è un impianto fotovoltaico allora avrai un accumulatore e se alimenti Arduino direttamente da questo non ti serve tutta la parte "batteria", devi solo seguire il suggerimento mio e soprattutto di Etem (che è infinitamente più ferrato) e usare l'optoisolatore per determinare tramite un pin di Arduino, il top che puoi fare è usare un pin dotato d'interrupt, nel loop te la cavi con verificare una variabile invece di leggere sempre lo stato del pin (ok non cambia granché ma è una possibilità alternativa). Se il pin va LOW (interrupt FALLING) fai ciò che devi tanto Arduino verrà alimentato dall'accumulatore del fotovoltaico.
L'idea di Etem dell'opto è ottima (ma serve dirlo?) perché isola galvanicamente Arduino, se trovi schemi o suggerimenti che la cosa si può fare con un partitore resistivo... è vero ma rischi che la solita cosa che fa scoppiare il fusibile faccia fare la solita fine al pin di Arduino o a tutto Arduino
fabpolli: ho sempre preferito il sistema dell'opto perche' lo puoi usare a qualsiasi tensione e con qualsiasi configurazione di circuito, tanto la parte fusibile e' solo un led con la sua resistenza in serie messo in parallelo al fusibile (quindi indipendente per ogni fusibile), e la parte fototransistor e' sempre galvanicamente isolata da tutto il resto (ed anche fra i diversi transistor. se ci sono piu fusibili), cosi puoi realizzare il circuito di controllo in qualsiasi modo, collegato a qualsiasi alimentazione, e totalmente indipendente dalle linee che controlli ... in piu, gli opto ormai costano pure poco
In passato, quando gli opto erano ancora una novita' e costavano cifre assurde, usavo le fotoresistenze in tubetti di plastica, ma ormai te li tirano nella schiena a pochi centesimi, non ha piu senso stare a trafficare diversamente ...
EDIT: inoltre ormai si trova anche una discreta serie di opto con ingresso AC "reale" (due led in antiparallelo, non un solo led con un diodo in antiparallelo), come ad esempio K814, SFH620A, TCET1600, e cosi via, quindi non c'e' piu neppure la preoccupazione di sapere la polarita' dell'impianto o se il fusibile e' sul positivo o sul negativo o in AC o DC, funzionano comunque li colleghi
wow, grazie mille quindi con i vari K814, SFH620A, TCET1600 direi che vado sul sicuro!
che resistenza consigli di utilizzare con i pannelli 12V?
grazie.
La calcoli come per un normale diodo led, dato che in fondo l'ingresso degli opto non e' altro che un led ... tensione disponibile, meno la caduta sul led (1.5V, in questo caso), diviso la corrente che vuoi far passare nel led (in Ampere), mettiamo che vuoi dargli 20mA, che e' un valore piu che sufficente (e che ti mette al riparo anche da un'eventuale caduta sul carico, dato che rimane in serie all'opto quando il fusibile si brucia), 12V, meno 1.5 fa 10.5, diviso 0.02, uguale 525 ohm, dato che e' un valore che non si trova, puoi usare tranquillamente 510 ohm ... i led interni agli opto reggono piu dei classici 20mA dei comuni led (in genere 40mA, alcuni modelli addirittura 60mA, anche se e' meglio non dargli mai il massimo ... controllare sempre i datasheet), quindi con 20 sei a posto