Salve a tutti cari amici di Arduino, ogni tanto mi faccio vivo, quando lavoro e guai quotidiani mi danno un po' di tregua ecco che vengo a disturbarvi quanto basta!
Come da oggetto la domanda che oggi pongo alla vostra attenzione è la seguente: cosa ci vuole per guadagnarsi il pane con l'esperienza che ci siamo costruiti con Arduino? L'idea mi è venuta qualche giorno fa, quando mi è arrivata la solita newsletter di un noto sito internet rivenditore di componenti elettronici dove si pubblicizzava un sistema che consente di controllare a distanza le prese elettriche e consentire il loro distacco una volta che si raggiunge un certo consumo. Un bel po' di tempo fa si è discussa questa cosa sul forum ed anche io vi partecipai in un primo tempo. Adesso onestamente non so e non mi interessa sapere se quanto pubblicizzato ha origine su quanto si discuteva sul forum, ma ugualmente mi ha stuzzicato la curiosità da cui l'oggetto di questa discussione. In tempi di crisi poi bisogna inventarsi e mettersi in gioco come non mai!
Cosa ci vuole secondo la vostra esperienza? Partita IVA? Licenze varie, balzelli distruttivi? Ovviamente mettetevi nelle condizioni di chi desidera partire per cui ha fatturato iniziale pari a zero e se non sbaglio entro un tot di fatturato si ci colloca all'interno di un regime di gestione semplificato. Il lavoro da svolgere ovviamente sarebbe quello di assemblare componenti su PCB prodotti da ditte specializzate (credo che produrre PCB in proprio con schifezze chimiche comporti noie ulteriori!). Dimenticavo il mio titolo di studio: Liceo Scientifico!
Grazie mille a tutti!!! $)