Sono a chieder consiglio sulla gestione di un carico di circa 8A.
Premessa:
Ho un arduino uno che genera un onda quadra 0-5V. Questo è isolato con un fotoacoppiatore che pilota un IRLZ44N che a sua volta gestisce una bobina di un relè avente resistenza 1.7 ohm (è un relè di potenza per contatti da 100A). Di conseguenza il transistor deve gestire circa 8A (simulati nell’allegato)
Secondo voi può funzionare lo schema?
Consigliate migliorie/accorgimenti di sicurezza? (Ovviamente in parallelo la bobina andrà inserito un diodo di protezione
gpb01:
T'è scappato Uwe, ma aveva detto che poi ce lo avrebbe messo, ...
Guglielmo
Sí, mi é scapppato.
@max95
Se é quello il segnale con cui vuoi pilotare il relè non funzuiona. Un relé non puoi accendere/spegnere con 1kHz. Il relé non segue l'andamento dell'alimentazione ma vibrá a 1 kHz senza aprire o chiudersi.
Oltre a questo i contatti non sono fatti per aprire e chiudersi di continuo.
Ovviamente, dato il carico induttivo, andrò a mettere un diodo 10A in antiparallelo... il segnale era una simulazione al volo, in realtà vi sarà solo un ciclo on della durata di 2 secondi. Poi sempre off.
La bobina da alimentare ha resistenza 1.7 ohm circa ed e la bobina di un relè per elevate correnti
Lo ha detto, "è un relè di potenza per contatti da 100A",
e comunque tralasciando lo schema sempliciotto un PWM a 300-1000Hz è molto utile per pilotare un carico induttivo di questa grandezza, per modulare la potenza media all'eccitazione, alla diseccitazione e al mantenimento visto che non penso proprio che un teleruttore del genere con una bobina di 80Watt possa essere alimentato con un ciclo di carico del 100% quindi se non ha un secondo avvolgimento di mantenimento si deve obbligatoriamente modulare il coil di eccitazione per portare la potenza media alla potenza di mantenimento
se si tratta di un teleruttore indistriale, la bobina dovrebbe gia essere dimensionata di suo per il mantenimento ottimale ... dovrebbe ...
Piu che altro gli consiglierei invece di munire il mosfet di un piccolo dissipatore, dato che a quella corrente e con 22 milliohm di RdsON, l'IRLZ44N dissiperebbe circa 1.5W , ed il case TO220 regge in sicurezza solo circa 1W senza dissipazione aggiuntiva ...
Si, ma se si tratta di teleruttore industriale con bobina in ac, non è previsto per alimentazione in dc, cambia la riluttanza del circuito magnetico, quando il teleruttore è armato e ancora agganciata al nucleo, serve ridurre la corrente a regime, vedere resistore di risparmio per maggiori dettagli
Non sempre Ete, vedi questo documento DC Contactors, Military Hour Meters & Throttles Distributor è un rele da 250Ampere che esiste con la coil in 2 coil power dissipation , 15watt circa nella versione uso continuo e 45watt circa nella versione uso intermittente, è un documento vecchiotto perchè adesso esiste solo nella versione uso continuo, è un rele che si usa nei muletti
Non è detto che agganci, potrebbe servire agganciarlo a piena tensione e poi ridurre. Vedasi resistore di risparmio. Direi che serve conoscere la sua corrente nominale, la sia resistenza, calcolare la tensione di mantenimento, che poi forse sì, fa circa il 50 %
Un rele' 24VAC dovrebbe in teoria funzionare correttamente con circa 16.8VDC, ma in genere tutta quella roba e' costruita pensando ad ampie tolleranze, per cui a 12VDC funziona in genere come se gli dessi i suoi 24VAC su una bobina per uso continuo ...
Era un vecchio trucco di quando si riparava qualche macchina utensile e si rimaneva senza rele' del tipo corretto ... se ad esempio mancavano i 12VDC, si usavano i 24VAC al loro posto ... sul libretto delle istruzioni non ce lo trovi, pero' funzionava (in effetti funzionava talmente bene che le riparazioni "provvisorie", quando poi ci si dimenticava di rimettere i rele' appropriati, filavano senza problemi per anni, molte volte piu di quelli originali :D)
Non dico che la cosa sia "tecnicamente corretta" ... solo che funziona
dal famigerato "0.707" della conversione RMS di una sinusoide ... cioe', quello che viene volgarmente indicato come "valore DC equivalente per l'AC", che e' il valore AC moltiplicato per 0.707 ... (no, non te le posto le formule complete, perche' odio le formule :D)
Un mezzo radice di due
Credo tu faccia confusione
Tutti i valori di targa ac sono per definizione RMS, che è per definizione equivalente al valore dc.
Radice quadrata della media dei quadrati
Elettrotecnica alle superiori 4' anno
Ho dovuto spiegarlo anche a qualche inganniere qui....
Far "attaccare i contatti" ci vuole più potenza che "tenerli attaccati" , Queste potenze sono riportate sul data sheet del rele, bisogna leggerle
Bisogna dire anche altre cose.... Ad un rele puoi dare anche il doppio della tensione nominale(cioè 4 volte in potenza) ma puoi mantenerla solo per 30secondi o un minuto , poi il coil si surriscalda e può danneggiarsi, il rapporto tra il tempo che sta eccitato e la somma del tempo_eccitato+tempo_riposo per lasciarlo raffreddare si chiama ciclo di lavoro e anche questo va rispettato.
Perchè talvolta è auspicabile sovralimentare la coil? Se sui contatti al momento dell'eccitazione non c'è MAI corrente o poca corrente si può tranquillamente alimentarlo alla potenza nominale, se invece sui contatti c'è la massima corrente sopportable dai contatti allora questa corrente agisce come una "repulsione" sui contatti cercando di distaccarli, questo fenomeno è visibile come una vibrazione sui contatti, un fiammeggio che porta presto all'usura delle pastiglie sui contatti, alla craterizzazione, quindi un aumento della resistenza del contatto che porta ad un sovrariscaldamento continuo , alla fusione del corpo di plastica del rele e un possibile incendio anche se oggi le plastiche sono autoestinguenti, tornando alla domanda .....si sovralimenta la coil per dare un colpo deciso ai contatti, limitare il fiammeggiamento e salvaguardare il rele
Poi quando il contatto è avvenuto dopo un mezzo secondo si può portare il pwm da 100% a un valore di mantenimento, ad esempio 60% che pur mantenga il contatto in posizione senza che si possa staccare