Idee su scelta hardware e protocolli per gestione domotica

Ciao a tutti.
Ho notato che tantissimi post sono orientati a chiedere info su come o cosa sia meglio usare per gestire la domotica.
Il mio intento è discutere insieme a voi (ho potuto notare che ultimamente c'è gente che sul forum la sa lunga e che potrebbe dare idee molto interessanti data l'esperienza), cosa sarebbe bene/meglio usare per avere un buon rapporto spesa/resa.

Topologia:
L'impianto di domotica andrebbe ad affiancarsi (senza soppiantarlo)
ad un Impianto elettrico tradizionale, che funziona indipendentemente dal funzionamento dei microcontrollori
Il tutto sarebbe formato da un arduino per stanza che gestisca autonomamente (e in parallelo all'impianto elettrico esistente) tutto per quello spazio. (sensori, attuatori,allarmi)
un master device che gestisca il controllo (tablet android o pc)

HARDWARE candidato:
Arduino Mega 2560 (basso costo 22 euro circa per la prima versione):
PRO
-Gestione di molti pin sia analogici che digitali
-Tensione di ingresso (da alimentatore esterno da 7.5 a 12 volt) ottimo per usare altri componenti che richiedono più corrente o diversa tensione (penso ad attuatori o altro)
-Logica di controllo sensori a 5V
CONTRO
Necessità per ogni arduino di shield Eth o wifi o modulo Rs485 per la comunicazione tra dispositivi e l'unità centrale (che sia un altro arduino o un tablet o un pc)

Arduino yun:
PRO
-Wifi 802.11 direttamente on board
-comandi linux base a disposizione (moduli cron o demoni o altro a disposizione)
-Logica di controllo sensori a 5V
CONTRO
-Gestione di meno pin sia analogici che digitali rispoetto alla mega
-Supponendo di voler alimentare il tutto dall'esterno, la tensione di ingresso da pin Vin richiede o un alimentatore stabilizzato o uno stabilizzatore (anche se con un circuitino da poco non è difficile ottenerlo e usare un alimentatore > di 5V per alimentare altre eventuali cose che richiedono tensione maggiore.)

Un' accoppiata di entrambi(MEGA+YUN che comunicano tra loo tramite seriale) per avere più pin e più libertà di settaggi

PROTOCOLLI

In base all'hardware scelto sopra, mi vengono in mente due protocolli... RS485 o TCP/IP.
Con uno yun in ogni stanza si potrebbe fare un approccio REST, cioè ciclicamente da un device centrale (tablet android) andare a comandare e leggere tutto (stati e sensori)
Ne suggerite altri?

Per quanto riguarda gli attuatori ho un paio di idee di cui vorrei parlavi, che contemplano relay finder della serie 55 ma che per il momento non metto in campo..
Troppa carne al fuoco altrimenti.
Partiamo con la base.
Idee?
Suggerimenti?

Purtroppo non credo di essere in grado di aiutarti per quanto chiedi, però dalla mia esperienza (che una sciocchezza) non credo si possa mettere in parallelo il domotico al tradizionale (avevo già espresso il concetto a qualcuno).
Ti faccio un esempio, accendi la luce con l'interruttore, come può spegnerlo il domotico? Ok, se il relè del domotico è a valle dell'interruttore riesci a spegnere la luce, ma poi se tu volessi riaccenderla con l'interruttore?
Detto questo e scusandomi per l'ot, sempre dalla mia esperienza consiglierei di lasciar perdere il wireless ma concentrarsi sul cablato. E' più scomodo da posizionare ma di gran lunga meno problematico. (io per semplicità ero partito con il protocollo X10)
Ciao e scusa se ho dato una risposta non proprio in tema a quanto chiedevi.

khriss75:
non credo si possa mettere in parallelo il domotico al tradizionale

si può fare e come se si può fare.. Ho già il prototipo pronto.
E si può fare in due modi.

Impianto tradizionale:
Pulsante che comanda un relay passo passo (ti dico anche il modello) finder 27.01.8.230 collegato al carico. In questo caso una lampadina
al relay finder colleghi un altro relay comandabile direttamente da arduino come se fosse un altro pulsante.. ne più e ne meno. gli dai un impulso per 500 ms e via. il relay finder, collegato all'impianto tradizionale passa dallo stato precendete al successivo.

Tu a questo punto.. potresti obiettare.. ma se tu non sei a casa o non sei nella stanza, come fai a sapere in che stato è la luce? se magari qualcuno l'ha accesa dal pulsante in qualsiasi momento.
Beh, i modi sono 2

  1. usare lo stesso relay di cui ho parlato prima (27.01.8.230), al quale colleghi in parallelo all'uscita (cioè come se fosse una lampadina)un led da 220volt o una spia segnapasso (quelle che trovi nel pulsante luminoso per intenderci) il cui stato viene letto da una fotoresistenza su arduino...
    Quindi, luce accesa da pulsante o da arduino, la fotoresistenza da un valore alto al contrario da un valore basso.
    Questo metodo implica però l'uso di un secondo relay (per arduino 5v IN , 220V OUT) di un led a 220V e di una fotoresistenza.
    Ripeto, questo è testato e funzionante.

  2. metodo non testato ma che in teoria dovrebbe funzionare altrettanto bene.
    Relay finder della serie 55.33 con bobina da 220v o da 12V http://gfinder.findernet.com//assets/Series/363/S55IT.pdf
    Questo relay ha la particolarità di avere 3 contatti normalmente aperti, quando la bobina viene eccitata questi tre contatti si chiudono. Bada bene che ogni contatto è isolato dagli altri (quindi tre contatti isolati)
    Bene... questo relay è ottimo anche per comandare le prese oltre che le lampade.
    Per le lampade basterebbero 2 contatti, con uno interromperesti la fase, e nell'altro faresti passare i 5 volt per leggere lo stato della lampada
    Con 2 contatti, interromperesti fase e neutro della 220 e nel terzo faresti passare 5volt per leggere lo stato della presa

Ora usando la versione con bobina a 220 hai bisogno sempre del secondo relay che da arduino ti fa come se fosse un secondo pulsante collegato in parallelo alla bobina del relay.

Con la versione a 12 volt del relay finder che sarebbe la 55.33.9.012, , con la giusta elettronica lato arduino, che gestisca la 12 volt (transistor o ULN2803 che diano almeno 86mA alla bobina) e facendo in modo di far passare la 12 volt anche nel pulsante di casa, invece della 220, sei nello stesso caso di prima, ma risparmieresti un relay.
Questo non l'ho testato perchè nei negozi qui in zona non ho trovato un relay siffatto senza doverlo prima ordinare.
Ma mi sembra che in teoria il discorso regga.

Per quersto non volevo parlare subito di attuatori...
Il discorso si fa lungo e si svia dalla richeista del post iniziale.
Comunque spero di essere riuscito a spiegarmi decentemente.

Sicuramente quanto scrivi funzionerà (in particolare la soluzione 1) però andresti incontro ad una spesa non indifferente in quanto sei obbligato a cambiare tutti gli interruttori e/o deviatori che hai in casa con dei pulsanti per comandare il relè passo passo. Se vuoi domotizzare solo una stanza ok, altrimenti credimi, il tutto diventa complesso. Per un solo punto luce devi prevedere:
-linea 220V e quella c'è già
-5V di segnale
-12V per eccitazione bobina (se prendi relè a 12V)
-ritorno ad arduino dello stato del dispositivo
-probabilmente mi sono perso qualcos'altro...

No, per me è troppo complesso. Io che sto cablando il mio impianto sto impazzendo considerando che posso fare i lavori solo nel tempo libero e quando c'è luce quindi sabato e domenica (per i cablaggi devo togliere tensione). Devo fare i lavori quando non c'è la mogliettina a casa altrimenti sono solo rotture di scatole...
Come dicevo a qualcun altro, parto dal presupposto che se non c'è corrente anche se va in down il pc domotico non me ne frega niente, che devo accendere? Ho un backup del serverino in caso di problemi. Ho lasciato dei punti luce strategici in modalità tradizionale per tamponare ad eventuali emergenze quando c'è a casa solo la moglie. Al sistema di gestione clima domotico ho messo in parallelo un cronotermostato che deve solo essere attivato. Mi sento sufficientemente tranquillo.

Per tornare in tema, per le comunicazioni "lungo raggio" utilizzo il protocollo XAP con scheda netiom.

Ciao,visto che vuoi realizzare una cosa simile a ciò che ho già realizzato in casa mia e che funziona senza problemi da più di un anno ti do un paio di consigli:
usa un Arduino Mega e basta:parti con tutte le diramazioni verso ogni stanza e da li verso ogni punto luce o presa che ti interessa comandare.
In questo modo hai una sola unità centrale che si occupa di tutto,non hai problemi di colloqui o protocolli e,credimi,hai una marea di pin da utilizzare;se poi finisci i pin a disposizione aggiungi expander I2C e finisci prima le stanza dei pin.
Per ciò che riguarda gli attuatori (relè per intenderci):io ne ho provati di vario tipo di passo-passo(è l'unica tipologia utilizzabile se si vuol fare un impianto che viaggia ij concomitanza di quello tradizionale già esistente) ed hanno tutti un difetto,ovvero fanno un rumore esagerato,che subito non ci fai caso,ma poi ti infastidisce!!!...alla fine,considerando che io in casa ho tutta pulsantiera BTicino Living,per il modello L4341,della BTicino appunto,che trovi su ebay a poco meno di trenta euro.
Il vantaggio è che sono assolutamente silenziosi,facili da installare perché occupano uno spazio nella scatola 503 e sopratutto certificati per fare quello che devono.
Il contro è che hanno la bobina solo a 220,quindi devi utilizzare un minirelè messo sempre nella 503 per comandarlo e chiaramente devi ricablare parte del tuo impianto tradizionale se realizzato dai classici invertitori e deviatori.
Credimi,ogni altro tipo di relè una volta passata l'euforia del "FUNZIONA!!",ti darà fastidio ad ogni accensione/spegnimento.
Per rilevare se la luce è accesa o spenta e comunicarlo all'Arduino di consiglio di utilizzare un fotoaccopiatore alimentando il led interno con la stessa tensione che va alla lampadina,facendo i giusti calcoli di ciò che è necessario mettere in serie per non fulminarlo.
Il vantaggio è che ottieni un circuitino piccolissimo che puoi mettere sempre nella scatola di prima,a fianco del minirelè che comanda il passo-passo ed hai un isolamento totale verso l'arduino:unico accorgimento,ricorda che la 220 è alternata,quindi va a 0 per 50 volte al secondo,quindi vedrai il transistor presente nel fotoaccoppiatore interdirsi di conseguenza e dovrai tenerne conto nel software di gestione oppure mettere un condensatorino sull'ingresso corrispondente dell'arduino verso massa (10 mF vanno benissimo).
Buon lavoro

Mi piacciono molto le tue idee. Complimenti!
Il costo per le sole luci non è esorbitante, ma per controllare le prese non si può spendere 23 euro a presa :cold_sweat:
Vorrei controllare ogni singola presa con un relay.

Siccome tra un po di mesi dovrò ridipingere mezza casa, avrei pensato anche di fare opere murarie extra... e aggiungere grandi cassette di derivazione in ogni stanza. (praticamente rifare l'impianto in queste stanze, mantenendo le cassette 503 che ci sono già e aggiungerne di nuove). Certamente non è il massimo non fare un impianto a pavimento,,, ma .... meglio di niente.

Premesso ciò ti volevo domandare una cosa...
Tu dici che usi solo un arduino mega., Ma non hai problemi di distanza per il segnale dei sensori?
Tipo... un sensore di temperatura in ogni stanza.... e la stanza più lontana ha 15 metri di filo in cui transita la 5v ... non hai perdite eccessive e deteroriamento del segnale?

Inoltre secondo te... facendo una cassetta apposita per i relay, mettendoli su barra din.. e insonorizzando il tutto, non risolverei il problema del rumore?
Le luci le potrei fare con il relay che hai suggerito, e le prese con i relay meccanici.
Credo sia un buon compromesso..
Alla fine 100 / 150 euro a stanza per avere tutto controllato automaticamente non mi sembra una spesa eccessiva...
Di più si ... ]:smiley: :grin:

Problemi di lunghezza cavi non ne ho mai avuti,uso normalmente cavo schermato da antifurto che ha un ottimo rapporto costo/numero conduttori disponibili/dimensione.
Come sensori di temperatura uso dei DHT11 (o DHT22 non ricordo mai il tipo esatto ma sono quelli bianchi)che leggono temperatura e umidità;a me serve anche la lettura di umidità perché subordino la partenza del condizionatore anche in base al parametro di umidità letto in ambiente,ma se non ti serve potresti usare dei comunissimi sensori onewire,così ad un unico pin configurato come ingresso ne colleghi una marea.
Io ho 4 sensori DHT dislocati negli ambienti,il più lontano sarà ad un dodici metri di cavo dall'arduino.
Se vuoi anche comandare le prese(anche se oltre motivi di distacco in caso di consumo eccessivo non ne capisco l'utilità)ed usi dei relè classici allora vai fuori dall'idea di due impianti che viaggiano in contemporanea.
Fai le tue prove,io il mio suggerimento te l'ho dato,non insisterò oltre,ognuno a casa sua fa come vuole e sopporta il livello di rumore che preferisce!!....
Un altro consiglio:non pensare subito al budget del progetto,altrimenti non partirai mai....fai una stanza alla volta,preoccupato solo dei tubi o al massimo di un cablaggio iniziale,poi gli aggeggi costosi arriveranno un po' alla volta

Grazie per i suggerimenti.
Sono molto interessato a sapere come ti sei interfacciato al condizionatore. .

La più semplice delle interfacce,ovvero segnali IR con la nota libreria per Arduino,né più né meno di come fanno tutti i blasonati sistemi demotici.
Semplice,efficace ed economico.

$) Ma ci sei riscito con la libreria di Ken Shirriff's ???
Io in passato l'avevo usata per leggere i codici dei telecomandini cinesi da 4 soldi e riutilizzarli in alcuni progettini, ma non sono riuscito ad associarla mai al telecomdando di un condizionatore.. pernsando che la codifica fosse diversa

Hai usato qualche codifica particlare?
Mi sembra di ricordare che c'era una lettura RAW o una cosa del genere.. ma non ricordo bene i dettagli.
Mi sembrava di aver capio che i telecomandi dei condizionatori avessero una codifica differente...
E' molto interessante questa cosa che hai fatto.
Mi potresti dare più info a riguarado??
Che marca di condizionatori hai?

Si la libreria di Ken,usa un interrupt per la generazione del segnale IR,quindi è molto precisa,chiaramente mettendo il led emettitore nei pressi dello split...il mio condizionatore è un daikin ed ho trovato in rete i codici raw da inviare al medesimo per interfaccairmi;conta che ad ogni invio viene inviato l'intero set di dati di come deve trovarsi lo split,quindi temperatura,ventola,deflettore e via dicendo.
Se cerchi in rete trovi vati post sull'argomento,io sono fuori casa per lavoro,non ho nulla sottomano.
Comunque nello stesso modo controllo anche la partenza del Roomba per la pulizia giornaliera e l'accensione/spegnimento della televisione Samsung del salotto.
Per la tv c'è però il problema che l'arduino non conosce lo stato effettivo della TV ,questa è una questione che devo ancora sistemare.

Grazie mille.. quindi la strada è decodificare con la codifica raw.
anche se è un po complicato ci proverò.
Io ho condizionatori MITSUI e UNICAL
Per il tuo discorso dello stato della tv mi viene in mente al volo un'idea
Dietro al televisore dovresti avere (se è HD) una uscita audio in fibra ottica, che se togli il tappo ti spara una bellissima luce a led ROSSA! Se non usi quella uscita, potresti piazzare li la fotoresistenza e rilevare lo stato..

La strada del controllo degli split ce l'hai un po' più in salita visto che non usi condizionatori di marche più diffuse,e quindi con più probabilità che qualcuno in passato si sia già trovato a dover affrontare lo stesso problema.
Comunque non fasciarti la testa ma soprattutto se vuoi veramente realizzare qualcosa inizia dalle cose più semplici,dicasi punti luce.
Questo è lo sbaglio che vedo commettere più frequentemente sui vari forum di arduino e domotica fai da te:sempre li a pensare e strapensare per ore ai tipi di protocollo,alle interfacce e via dicendo senza mai prendere effettivamente un filo in mano e vedere cosa succede nel mondo reale.
La tua idea per lo stato del tv potrebbe essere una strada da percorrere,verificherò a casa,per il momento ho un altro paio di cosucce da sistemare che hanno più alta priorità.

ibbba:
Questo è lo sbaglio che vedo commettere più frequentemente sui vari forum di arduino e domotica fai da te:sempre li a pensare e strapensare per ore ai tipi di protocollo,alle interfacce e via dicendo senza mai prendere effettivamente un filo in mano e vedere cosa succede nel mondo reale.

Deformazione professionale.
Non posso fare una cosa se prima non la progetto nei minimi particolari...
E poi dato che come ho scritto su dovrò fare tutto tra 4 o 5 mesi.. di tempo per progettare ne ho.
I prototipi eistono per questo. Fai un prototipo e lo testi. Se funziona lo metti da parte e poi lo riproduci nel caso reale senza sorprese.
Anche perchè deve essere scalabile e possibilmente facile da riparare.

Per quanto riguarda il condizionatore ci devo lavorare su.
Per le luci, la tua proposta è buona, la devo testare.
Vedremo.
Intanto grazie per i consigli dispensati sino ad ora.
Se ne hai altri sono bene accetti.
O chiunque altro ne abbia, è bene accetto.
Grazie

x iscrizione.

Ciao, volevo capire se si è andati avanti o avete abbandonato l'idea.
Inoltre, volevo capire se esistono in commercio i contenitori per 503 per i sensori temperatura DTH11 (in pratica, come posso piazzarli in una 503 senza rovinare l'estetica?)

Grazie

Cosa intendi per 503 ?

La cassetta dove si mettono i frutti (pulsanti, interruttori, etc. )
Insomma, va bene realizzare dei progetti ma poi il tutto si deve anche un po' sposare con l'estetica dell'appartamento.

Ma non e' quella che va cementata ? ... a te serve la serie dei frutti, non quella della cassetta in cui vanno, per vedere se c'e' un "cieco" con feritoie o dove si possono praticare fori, o un "buzzer" da massacrare smontare per sfruttarne la copertura esterna o roba simile ... ad esempio:

-

e' un cicalino, lo si smonta e si tiene la parte frontale con la griglia, all'interno si fissa il sensore ... altre serie hanno dei tappi gia forati o con feritoie o simili ... esempio

-

si incolla all'interno sui fori un pezzo di retina fine dello stesso colore del frutto, e lo si usa per alloggiarci il sensore ... oppure direttamente il sensore, se si vede che esteticamente non "stona" ... e cosi via ...

(oppure sequestri un'amico con la stampante 3D e te li fai stampare della misura, forma e colore che vuoi :stuck_out_tongue: :smiley: :smiley: :D)