Sono un neo-iscritto al Forum, grazie dell'opportunità.
Sto 'lavorando' su un progetto, ed anche se non ho molta esperienza vorrei provare il tutto da solo, o per l'almeno senza seguire i soliti tutorial, ma sbattere la testa e magari seguendo i vostri aiuti riuscire ad ottenere qualche buon risultato.
Il succo di tutto è azionare un motorino elettrico in seguito di rilevamento dati/sensori.
Mi sapreste indicare all'incirca che cosa leggere a riguardo, libri o simile?
Preso come esempio la macchina telecomandata, il motorino elettrico che muove essa può essere soggetto a diverse forze qualora il peso della macchina aumentasse, per evitare che esso si bruci o si danneggiasse, dovrò sceglierne uno con una coppia maggiore?
cyberhs:
Un normale motorino elettrico da pochi soldi sviluppa una coppia minima, ma arriva anche a 6000 rpm (100 giri al secondo).
Con un riduttore meccanico a ruote dentate con rapporto 1:100 la velocità scende a 60rpm, ma la coppia aumenta di 100 volte.
Ecco che si preferisce usare un motoriduttore (motore + riduttore) per contenere l'assorbimento di corrente, pur avendo una discreta coppia.
Grazie mille.
Mi è sembra di capire che il sistema motoriduttore è simile al cambio delle biciclette, ma tornando sempre all'esempio sopracitato della macchina telecomandata: la soluzione proposta è ottima qualora il peso rimanesse invariato, ed in caso contrario? Dovrò ricorrere ad un sistema meccanico? Qualora cercassi un progressivo aumento della coppia in proporzione del peso della macchina come credi sia meglio procedere?
Di solito si usa variare la velocità del motore con un circuito elettronico analogico, variando la tensione continua ai capi del motore.
Un sistema con un maggior rendimento è il controllo PWM (Pulse Width Modulation): si usa un un segnale ad onda quadra e se ne varia il rapporto ON/OFF variando così la tensione efficace ai capi del motore.