Ciao a tutti,
premetto che non sono sicuro se questo post sia più in topic nella sezione Hardware o in quella Software, mi scuso in anticipo per l'eventuale errore e chiedo casomai ai mod di spostarlo.
Vorrei “creare” la mia versione di un alimentatore ATX gestito da un Arduino/ATMega, per trasformarlo in alimentatore “da banco” per il mio angolo laboratorio.
Tra le altre cose, vorrei implementare la visualizzazione, su un comune display 16x2, di tensione e corrente consumata per ogni “uscita” dell'ATX, ovvero:
5V stand by
3.3V
5V
12V
0/11V regolati con LM317
Ho pensato di fare così:
per quanto riguarda la lettura della tensione creo con delle resistenze dei partitori di tensione per ogni uscita dell’ATX e li collego a 5 PIN analogici, mentre per la lettura della corrente ho preso dei sensori ACS712 da 5A, che utilizzano anch'essi PIN analogici.
Ora, se per ogni uscita da controllare mi servono due PIN analogici – ammesso che io abbia capito bene come funziona, e visto che le uscite da misurare sono 5, non mi basta neanche un ATMega644 per esempio, che di PIN analogici ne ha 8...
Mi sfugge qualcosa e c’è un altro modo per realizzare quanto vorrei, oppure è semplicemente infattibile?
Puoi usare delle schedine esterne con ADC a bordo ... ne esistono a 4 canali sia con risoluzione di 12 bit che di 16 bit ... si collegano in I2C e ne puoi mettere sino a 4 per un totale di 16 ingressi analogici.
Vero... non avevo pensato a un schedina o un chip ADC.
Mi ritrovo un paio di MCP3008 che avevo usato con il Raspberry PI.
Posso collegarne uno a un PIN digitale di Arduino (o un Atmega) e usufruire di altre 8 entrate analogiche...
In questo modo per ogni uscita dell'ATX da controllare uso che so... per i volt i PIN di Arduino e per gli Ampere i PIN del MCP3008, cui collego il sensore ACS712, giusto?
Sono commutatori CMOS con 8 ingressi e un'uscita, comandati tramite 3 bit di indirizzo più un Inhibit che puoi usare per alternare due 4051: in questo modo usi solo uno o due ingressi analogici di Arduino, leggendo i valori a rotazione.
subnet:
... Mi ritrovo un paio di MCP3008 che avevo usato con il Raspberry PI. ...
Si, QUELLO ha 8 canali (single-ended) a 10bit di risoluzione e lo devi collegare al bus SPI (... quindi NON ad UN pin digitale, ma MISO, MOSI, SCK e SS).
uwefed:
Sei sicuro che dei ACS712 da 5A bastano? Quei alimentatori possono dare fino a 20A.
Ciao Uwe
Ciao,
li ho presi da 5A tenendo conto che con l'ATX ci alimento robe tipo ATmega fai da te, progettini da breadboard e cose così, che non dovrebbero manco arrivare a 5A. E inoltre leggevo che, proprio visto il "range" di corrente che utilizzo con l'ATX, quelli da 5A dovrebbero essere più precisi.
Ho fatto una cappellata e mi servivano almeno da 20A?
Datman:
Beh... Ci puoi sempre mettere una resistenza di shunt in parallelo...
ehm... "lei non sa chi sono io"... nel senso che non conosci la mia ABISSALE ignoranza in elettronica...
non sapendo cos'è la resistenza di shunt, leggo dal primo risultato di s.google che
Resistenza di shunt. A causa della sua stessa resistenza interna, l'amperometro misura una corrente totale inferiore a quella effettiva. Questo stratagemma è particolarmente utile per permettere ad un amperometro di sensibilità, ad esempio 1 A di misurare correnti molto maggiori.
quindi, se capisco bene, la resistenza di shunt mi servirebbe per misurare più di 5A (il limite del mio ACS712) ... penso di non arrivare a più di 2/3 A al massimo durante i miei "esperimenti"..
la domanda, a 'sto punto è un'altra (perché l'ignoranza deve manifestarsi per bene : ):
il fatto che l'ATX eroghi 20A al massimo non significa che li eroghi sempre, vero?
li eroga soltanto "alla bisogna", quindi il modulino non "si brucia"..
E' evidente che, se non assorbi 20A, non scorrono!
Quella cosa che hai letto è, in parte, assolutamente sbagliata.
La resistenza di shunt serve per deviare parte della corrente fuori dall'amperometro: se l'amperometro ha una resistenza interna di 0,1 ohm, ponendo una resistenza uguale in parallelo a esso, la corrente circolante troverà due percorsi ugualmente faticosi, perciò si dividerà in parti uguali; se uno dei due percorsi avesse resistenza doppia dell'altro, 1 parte della corrente fluirà nel percorso più faticoso (resistenza maggiore) e 2 parti della corrente fluiranno attraverso quello meno faticoso (resistenza minore). Tutto ciò è confermato dalla legge di Ohm: V=RxI: ai capi delle due resistenze in parallelo cade la stessa tensione, che produce correnti inversamente proporzionali a ciascuna resistenza.
Attento ai cortocircuiti perchè in quel caso allora passano tutti i 20A dopo di che interviene la limitazione di corrente, potresti mettere un fusibile da 4A e cosi sei al sicuro
ciao Leandro
rslogix52:
Attento ai cortocircuiti perchè in quel caso allora passano tutti i 20A dopo di che interviene la limitazione di corrente, potresti mettere un fusibile da 4A e cosi sei al sicuro
ciao Leandro
sì, grazie... infatti avevo pensato di mettere un fusibile su ogni "uscita" dell'ATX
Datman:
Beh... Ci puoi sempre mettere una resistenza di shunt in parallelo...
Un Shund ( resistenza piccola qualche volta anche con 4 collegamenti) si usa per misurare correnti per ottenere una tensione. Non si usa in paralello a un altro misuratore di corrente.
Il ACS712 non misura la ensione ai capi di una resistenza ma il campo magnetico prodotto dalla corrente in un conduttore. Per questo la sua resistenza interna é piccola. Il datasheet da un valore tipico di 1,2mOhm (tipico, non preciso) Come fai a calcolare una resistenza da mettere in paralello se non sai la resistenza del sensore?
Assorbi 1A, poi metti un pezzetto di filo in parallelo al sensore e fai in modo che la lettura diventi 0,25
Confermo che gli alimentatori ATX stabilizzano solo i +5V: se assorbi corrente solo su un'altra tensione, ad es. i +12V, i 5V restano stabili e i 12V vanno giù...
docsavage:
Temo due cose:
Alcuni alimentatori atx richiedono un carico minimo su alcune uscite, senno' nisba
quello che sto usando funziona pure senza il "dummy load"... non ho capito se quelli che richiedono la resistenza per funzionare sono quelli molto vecchi, oppure se è soltanto un caso..
docsavage:
Inoltre col 317 non scendi a 0 e alimentato a 12 non arrivi a 11
sì, ho scritto troppo veloce come sempre .. l'intervallo è 1,5V/11V
docsavage:
Anche sulla regolazione delle varie tensioni con ripartizioni del carico molto differenti dal previsto avrei grossi dubbi
Facci sapere, che sono interessato.......
non ho capito, scusa. non devo regolare nulla, vorrei soltanto visualizzare un menu su display che per ogni uscita (5, 12, ecc) mi dice per esempio: "volt previsti: 12 - reali: 11,6 - corrente: 1,3A"
uwefed:
La corrente dipende dal carico.
Perché non usi la versione da 20A o 30 A del trasduttore?
perché ho letto che per misurare correnti di "piccola portata", come quella che può essere il consumo di un arduino diy con qualche sensore e/o altro, gli ACS712 da 20 o 30 A risultano imprecisi... è una fesseria?
inoltre, il massimo del consumo di corrente dei miei esperimenti è una cella di peltier, non di più... e lo so... solo con questa supero un poco i 5 A... :o
uwefed:
Sei a conoscenza che un alimentatore ATX ha bisogno di un carico minimo per funzionare?
Ciao Uwe
sì sì, ma come dicevo pare che il mio parta e funzioni anche senza... dai miliardi di tutorial che ho visto in merito alcuni la usano, altri no...
