[OT] Chi vende elettronica di consumo è responsabile di cosa vende?

Una persona mi ha portato qualche tempo fa un ricevitore terrestre non funzionante, dopo averlo aperto:




Sono rimasto veramente senza parole! :astonished: Dalle immagini si può vedere;

  • Dissipatore montato male e con troppa pasta termica
  • Tracce di flussante e una sostanza marronastra in diversi punti del circuito (l'IC sotto alla gabbia metallica dell'antenna ha i piedini completamente marroni)
  • Transistor Q31 con package rovinato (seconda foto), probabilmente il saldatore durante l'assemblaggio ci è passato troppo vicino
  • Saldature dubbie (gocciolona sul jack IR sopra il transistor Q31),

L'oggetto aveva un'etichetta con scritto CE e Made in China che ho dovuto rimuovere per svitare l'unica vite che teneva chiuso lo scatolotto

Chi vende si può ritenere in qualche modo responsabile di un oggetto di dubbia certificazione? Chi dovrebbe controllare che non vengano vendute cinesate nei negozi al dettaglio a vecchietti che leggono solo il prezzo?

Fortuna che al proprietario del ricevitore non gli è saltata la scart della TV collegando un accrocchio simile ma gli è morto prima l'alimentatore in dotazione...

Esiste una responsabilità del venditore, che deve garantire che il prodotto che vende sia idoneo all'uso per il quale è nato.
http://www.notiziariogiuridico.it/vizi.html

Però in una confezione chiusa non apribile è difficile trovarci delle sue responsabilità. Qui si incorre più che altro nel "vizio occulto", secondo me. Nel difetto cioè di un oggetto "nato male", vuoi per difetto di fabbricazione vuoi per difetto di progettazione.

Metà dell'elettronica di consumo che tutti noi usiamo ogni giorno è ridotta a quello stato tralasciando forse i portatili,cellulari e tablet, i fissi non li considero in quanto essendo a vista sono "trattati" meglio.
Tv, elettrodomestici in genere, stampanti e quant'altro specie se non di fascia alta (anche se non sempre) son fatti in maniera pressapochista e sbrigativa, probabilmente li testano, se vanno bene sennò li buttano, che durino 5 minuti come 50 anni non importa al venditore, basta vendere, purtroppo i negozianti che vendono il prodotto buono perchè sanno che è buono e non perchè lo leggono nelle scatole oramai sono in via d'estinzione.

A guardare quella foto, quel decoder assomiglia a quello che comprai un paio d'anni fa per un mio televisore. Faceva schifo fin da subito (la qualità dell'immagine era scarsa) ma, visto il costo (20€) ed il fatto che lo avevo comprato prendendolo in un punto di una nota catena di elettronica (M.W.) da un cestone dove ce n'erano come minimo altri 2000 insieme a quello... che pretendevo? :sweat_smile:

Premesso che lo scontrino è stato buttato per lo scarso valore però:

Secondo me non è un oggetto nato male ma proprio il modello (e tutti gli esemplari costruiti) con standard non idonei alla vendita in europa.

Il venditore non è l'acquirente, chi compra grosse (o anche medie) quantità dovrebbe a rigor di logica essere un acquirente cauto e in caso di oggetti di dubbia provenienza (ovvero cina) non può semplicemente venderli e dire erano a scatola chiusa col marchio CE.. il prezzo a cui ha comprato gli oggetti avrebbe dovuto metterlo in guardia sulla loro qualità, come comprare un rolex da un vu-cumprà..

Il dettagliante del paesello potrebbe non avere i mezzi ma grandissimi centri commerciali (dove ho visto in vendita accrocchi simili) che comprano decine (o centinaia addirittura) di migliaia di pezzi non possono esimersi dal controllare a campione esemplari di quello che vendono.
Si fanno la guerra dei prezzi vendendo immondizia ormai.. tanto la gente butta via gli scontrini e il prezzo ormai giustifica la vita di un prodotto in un ottica consumistica. Chi compra un milione di pezzi è difficile dire che non sapeva che era merda.. fregano chi vuole spendere poco che:

  • potrebbe sapere di prendere un prodotto di bassa qualità visti i prezzi di prodotti analoghi
  • potrebbe non saper dare un valore all'oggetto

Dare un valore ad un oggetto a scatola chiusa è comunque molto difficile perché con produzione di massa e catene di assemblaggio automatizzate il ricevitore come quello in foto avrebbe potuto benissimo essere costruito decentemente e venduto allo stesso prezzo con un guadagno forse leggermente minore per chi lo vende.

Ad ogni modo dal link:
Il comma I dell'art. 1490 c.c. precisa che "il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata, o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore"

La parte in grassetto è molto vaga, vai a spiegare al negoziante o al commesso che un aggeggio assemblato male non vale niente e che i vizi sono diversi dalla garanzia e che valgono 3 anni. Mettiamo ad esempio che finita la garanzia ma prima dei 3 anni si sia rotto, visto che era presente un vizio che ha causato la rottura avrei diritto perlomeno al rimborso.

Se una cosa si rompe per normale utilizzo quindi più che garanzia c'è da indagare su eventuali vizi? Ma allora la differenza tra garanzia e vizi?

Concludendo secondo me è tutto troppo complicato ed il venditore finita la garanzia manda solo a quel paese, su prodotti tecnologici poi visto che si parla con persone non competenti di quello che vendono è ancora tutto più difficile e mandano al paese ancora più volentieri ]:smiley:

Per dare un pò di lavoro ai nostri elettronici ogni centro commerciale di una certa dimensione dovrebbe avere un laboratorio atto a garantire (perlomeno grossolanamente) il rispetto delle regole minime per definire vendibile un prodotto.

Se vuoi toglierti lo sfizio, forse potresti sentire la Finanza (o chi per essa) per capire se ci sono gli estremi per aprire un'indagine sulla bontà di quel prodotto e la sua rispondenza alle norme comunitarie. Non è detto che quel "CE" sia il classico bollino "China Export". 8)

Il punto è che qualcuno di competente dovrebbe controllare i prodotti elettronici in vendita aprendo proprio i prodotti, nessuno degli acquirenti per 20€ si prende la briga di perderci tempo ma intanto chi ne vende milioni fa soldi (20€ * 1 milione = 20 milioni di € di ricavo)

A me l'hanno regalato visto che non funzionava per recupero pezzi e non so nemmeno di preciso dove è stato comprato, era un discorso più "filosofico" che per un'effettiva rivalsa e per capire meglio le responsabilità dei venditori

Sì, allora ti do ragione. Andrebbero controllate tutte le migliaia di container che arrivano giornalmente in Italia dalla Cina, ma la cosa è impossibile. Secondo me c'è comunque anche una specie di "velata" omertà, nel senso che si sa che la paccottaglia cinese è di scarsa qualità e si chiude un occhio. Se qualcuno si lamenta, allora si fa partire l'indagine, si ritira un lotto di merce, e si fa contento il popolo. Fino alla successiva lamentela.

leo72:
Sì, allora ti do ragione. Andrebbero controllate tutte le migliaia di container che arrivano giornalmente in Italia dalla Cina, ma la cosa è impossibile. Secondo me c'è comunque anche una specie di "velata" omertà, nel senso che si sa che la paccottaglia cinese è di scarsa qualità e si chiude un occhio. Se qualcuno si lamenta, allora si fa partire l'indagine, si ritira un lotto di merce, e si fa contento il popolo. Fino alla successiva lamentela.

Completamente d'accordo...Ma dal tronde qui in italia gira così in tutti i campi, cè un problema la gente si rivolta, lo stato ti da il contentino e avanti...
Stendiamo un velo pietoso...

Se per stupidate elettroniche è così chissà cosa mangiamo con quei sughi che costano meno dei pelati, il formaggio già grattato che costa meno del formaggio, succhi che costano quasi meno dell'acqua e così via.. mi sa che hanno trovato la soluzione al problema del sovraffollamento mondiale :fearful:

PS: leggo troppo Dan Brown ultimamente forse

flz47655:
... non possono esimersi dal controllare a campione esemplari di quello che vendono ...

Scusa, e le spese dei controlli chi le paga ? ... tu ? ... l'associazione dei consumatori ? ... noi ?

Hai idea di quali siano i costi per mandare una campionatura di oggetti ad un centro specializzato (ed autorizzato) per far eseguire tutti i controlli di idoneita' alle varie normative e farsi rilasciare una relazione "ufficiale" in merito ?

Credi davvero che un rivenditore possa permettersi di rovinarsi la vita e gli affari solo perche' una legge del menga e' piena di ca**ate ? ... da quando io, rivenditore, che non ho i mezzi ne le possibilita' per effettuare un controllo, dovrei essere ritenuto responsabile delle violazioni di un'altra parte (fabbricante, societa', distribuzione, pinco pallino) che mi ha fornito oggetti "non congrui" con una qualsiasi normativa, vendendomeli per buoni ? ... ma scherziamo ?

E poi, considera un'altra cosa ... molte di quelle ciofeche hanno superato i controlli richiesti ed ottenuto il marchio CE (comunita' europea, non china export), presentando tutte le documentazioni richieste ... in che modo, legalmente, io che mi limito a venderle, ed a cui sono state fornite con il marchio CE , e che quindi non e' neppure ipotizzabile che io possa sospettare che non siano a norme, dovrei essere ritenuto responsabile nel caso non lo fossero ? ... solo perche' una mandria di delinquenti in toga ha impropriamente (come al solito) legiferato che, dato che perseguire il reale responsabile all'estero costerebbe troppo, tanto vale incastrare e rovinare il proimo che capita a tiro, possibilmente chi non ha i mezzi e l'opportunita' di difendersi ? ... spero tu stia scherzando ...

Difatti esiste il "vizio occulto" proprio per tutelare il rivenditore finale da colpe che non gli appartengono.

@Etemenanki: Non sono d'accordo con te, un centro commerciale o magari una grande catena che compra 1 milione di pezzi non ha differenze di costi sostanziali a controllare 1 pezzo a campione. Il negozietto ovvio che non può permetterselo perché ne compra pochi pezzi ma quando le cifre in ballo sono alte non controllare equivale a sapere che si vende merda e non si vuole una conferma ufficiale.

Per i rivenditori "piccoli" (negozietti) se pagano un oggetto un prezzo molto minore della media del mercato non possono dire non lo sapevo.. è come comprare il rolex dal vu-cumprà e poi rivenderlo per vero se il vu-cumprà dice che è originale al 100%. In tal caso dovrebbero affidarsi ad un esperto anche loro o lasciare le cineserie al loro posto, non sono acquirenti normali ma per l'appunto rivenditori professionisti che non comprano incautamente.

La legge che ti piace o no è legge, non ti obbliga nessuno a comprare/importare porcherie da paesi orientali, è un rischio che sai benissimo di correre, non è una rarità che le specifiche cinesi non siano rispettate nei loro prodotti. In Italia ci sono certe leggi e non puoi vendere quello che ti pare e dire ma mi ha detto il produttore.. la certificazione CE ci vuole se vuoi comprare da extra-UE e non basta un'etichetta sul prodotto ma un rivenditore serio dovrebbe pretendere un certificato dal produttore.

Mettiti nei panni del consumatore, se in buona fede compra un prodotto che gli sembra valido ma che per un vizio occulto non funziona dopo 2 anni di chi è la colpa? Chi dovrebbe pagare? Fermo restando che col produttore non ha nulla a che fare visto che ha un legame solo col venditore.

Non dico che un oggeto prodotto di scarsa qualitá é giusto ma é dato dalla necessitá di vendere le cose a basso prezzo.

Se pensi che ne io ne te dovremmo metterci piú di 5 minuti per produrre un ogetto di valore di venditá di 20 € perché seno non rende. La necessitá di produrre a basso prezzo fa abbassare la qualitá sia del materiale ma anche del lavoro.

Ciao Uwe

flz47655:
... un centro commerciale o magari una grande catena che compra 1 milione di pezzi non ha differenze di costi sostanziali a controllare 1 pezzo a campione ...

... Per i rivenditori "piccoli" (negozietti) se pagano un oggetto un prezzo molto minore della media del mercato non possono dire non lo sapevo ...

Mi fai pensare di non sapere quale sia il prezzo medio di mercato, o le politiche dei prezzi della distribuzione ... ti faccio un'esempio che ho potuto controllare io personalmente, fatture alla mano ...

Cosa penseresti da commerciante se, ad esempio, quando acquisti un portatile dal tuo grossista e lo paghi 380 Euro piu iva (459), soldi che gli devi dare subito, ti offrissero lo stesso modello a 237 Euro ivato con pagamento a sei mesi ? ... che si tratta di un prezzo sospetto, e quindi ci deve essere qualcosa di sbagliato, giusto ? ...

SBAGLIATO ! ... 380 piu iva e' il prezzo che pago io, come commerciante e rivenditore, per uno specifico modello di portatile I5 (non faccio nomi), e 237 ivato e' il prezzo che, quegli stessi portatili forniti dallo stesso distributore con la stessa configurazione, li paga una grossa catena di negozi con filiali un po dappertutto, acquistandone un camion alla volta (ho visto personalmente le fatture, ed anche i termini di acquisto e di pagamento :P)

La stessa cosa accade con tutto quanto, i cosiddetti "prezzi di mercato" sono una fantasia perversa che nella realta' non esiste ... come commerciante, avendo accesso ai listini della distribuzione, i prezzi li vedo tutti i giorni ... quel "coso" li, ad esempio (quelli con la certificazione, non i tarocchi :P), ha un prezzo "al dettaglio" che va da 20 a 25 Euro, secondo la marca, contro un prezzo "da grossista" di 11,56 Euro, ed un prezzo "da distribuzione" di 8 dollari (circa 6 Euro e mezzo( per 1000 pezzi, che scendono a 5 dollari (circa 4 Euro) per 5000 pezzi, e diventano 2 dollari e mezzo (circa 2 Euro) sopra i 25.000 pezzi ... e' ovvio che il costo di produzione deve per forza essere inferiore a quello, e di molto ... verosimilmente fra i 40 ed i 70 centesimi, inclusi accessori, scatola, confezionamento e distribuzione ovviamente :stuck_out_tongue: ... e sto parlando di quelli "di marca" venduti regolarmente con il marchio CE originale ... li ha anche il mio fornitore, sono identici (a parte il nome stampato sulla scatola, ovviamente), e ti assicuro che durano anche di meno, a volte (ne ho gia disfati 3, l'interno e' praticamente una fotocopia di quello che e' stato postato qui) ... e sono "a norme", o perlomeno hanno ottenuto la certificazione ...

Quindi dimmi in che modo il negoziante, anche se fosse una catena di distribuzione, potrebbe spendere alcune migliaia di Euro per far campionare un po di pezzi ed ottenere le relative documentazioni tecniche senza rimetterci ? ... oppure, in che modo in piccolo negoziante potrebbe sospettare che il prodotto sia "tarocco" se un rivenditore glie lo offre a 11,56 e l'altro a 10 ? ... dov'e' l'enorme differenza di prezzo che dovrebbe farmi sospettare il tarocco ? ... e dove sono, esteticamente, in una scatola "di marca" con prodotto regolarmente marchiato CE, gli elementi che dovrebbero farmi notare che all'interno, dove non posso vedere, il tutto e' perfettamente identico (e sottolineo IDENTICO) a quello "tarocco" della bancarella del mercato ?

Io queste cose le so perche' essendo uno smanettone, mi "diverto" (ed a volte anche inca**o :P) ad aprire tutto quello che mi capita sotto le mani ... ma secondo te', siccome esiste una legge del menga, tutti i rivenditori dovrebbero mettersi li ad aprire tutto quello che vendono e testarlo di persona per vedere se dopo due anni si scassa ?

Dire "la legge e' legge" e' una delle piu grosse ca**ate che si possano fare e dire, specialmente in un paese come il nostro, in cui la meta' delle leggi andrebbero usate per bruciarci vivi quelli che le hanno scritte, da come sono stupide, complicate, inutili e farlocche, se non peggio ... se domani approvano una legge che consente di prendere a mazzate in testa tutti quelli la cui faccia non ci piace, tu cosa fai ? ... ti metti l'elmetto, prendi la mazza e vai in giro a scambiarti allegramente a mazzate in testa con quelli che trovi per strada, solo perche' "la legge e' legge" ? ... si suppone che la gente qui possieda un cervello che funziona, e che ci sia almeno la voglia di farlo funzionare, quindi usiamoli per ragionare basandoci sulla logica, l'etica e la giustizia vera, e cerchiamo di non scadere nella piu gretta demagogia degli slogan preconfezionati come quello, per favore :wink:

Premesso che io tiro l'acqua al mulino del consumatore e tu del venditore

Prendiamo un negozietto che acquista quantità medie,in quel caso se un prodotto di marca costa come un'altro allora il venditore non è sicuramente di acquisto incauto per prezzo, ma l'acquisto cauto si basa solo sul prezzo? Secondo me bisogna aver fiducia del proprio distributore e se è "uno nuovo" potrebbe essere a rigor di logica ancora un acquisto incauto e dovrebbe provare molto bene i prodotti prima di venderli.

Vedo il ruolo del venditore oltre al puro trasferimento di beni nello spazio anche addetto alla selezione e alla verifica dei prodotti che vende ma che conosce bene, altrimenti il suo ricarico (per me) non ha valore e ragione d'essere anche se la maggioranza dei venditori ha listini talmente ampi che non sa neanche lui cosa ha.

Prendiamo il caso di un grossa catena che compra 1 milione di pezzi, in questo caso anche se non è obbligatoria sarebbe vantaggiosa per tutti (tranne che per la catena che vende consapevolmente prodotti scadenti) un'analisi a campione.

Ad ogni modo non esiste niente che ti obbliga ad aprire quello che vendi, devi sapere solamente che esiste la garanzia per vizi che vale anche per vizi occulti, quindi deve stare attento a non prendere "sole" in prima persona come venditore, perché se a tua volta rifili patacche poi devi cambiarle (si ha più tempo della garanzia normale) se si rompono e qualcuno inca**ato potrebbe andare dalla finanza e dire che vendi cose che non possono aver passato la certificazione CE se non lo rimborsi perché non vuole un altra cinesata come sostituzione.

Ogni discussione che parte come OT finisce poi sempre in malo modo. Mi spiace ma qui si sta perdendo il controllo (soprattutto lo stanno perdendo le persone che partecipano alla discussione....) e ci si fa trasportare troppo dai propri sentimenti. Ma è mai possibile che non si riesca a discutere in maniera tranquilla ed amichevole?
Anche se le idee sono giuste, non si possono esprimere in certi termini.

Scusa Leo, hai ragione ... e' solo che, oltre a toccarmi personalmente come rivenditore, certe c...astronerie legali mi fanno letteralmente imbestialire a livello di cittadino e di persona ... e un po a volte trascendo.

flz47655: non c'era alcuna intenzione di offendere, nelle mie repliche, spero fosse chiaro ... solo, le ingiustizie mi mandano in bestia, tutto qui :wink:

Pace ?

Quando compratore e venditore discutono su resi (anche se in questo caso situazione immaginaria) è sempre così ]:smiley:

@Etemenanki: non ti preoccupare, è stato una discussione più accesa del previsto, pace fatta.