Buonasera a tutti, avrei bisogno di un parere tecnico.
Sto portando avanti un progetto su Arduino per la tesi magistrale, nella quale misuriamo alcuni parametri ambientali del baco da seta in azienda. Premetto anche di non disporre di una buona conoscenza dell'elettronica.
Avendo misurato con una buona approssimazione che un Power Bank (PB) ha una durata di circa 7 giorni, mi chiedevo se fosso in qualche modo possibile portare a 14 giorni l'autonomia del progetto utilizzando un ulteriore PB gemello.
In che modo posso sfruttarlo?
P.S. Non posso usare un alimentazione da parete o pannelli fotovoltaici. Non posso modificare i Power Bank creandone uno più grosso da 40'000mAh. Il progetto esegue letture e scritture con una frequenza compresa tra i 15-30 minuti. Il dispositivo è progettato per il minimo ingombro per evitare problemi alle aziende. Il progetto è allocato in una scatola elettrica per esterni (da 12,5x8,6x4,1 cm).
Buongiorno,
essendo il tuo primo post, nel rispetto del regolamento della sezione Italiana del forum (… punto 13, primo capoverso), ti chiedo cortesemente di presentartiIN QUESTO THREAD (spiegando bene quali conoscenze hai di elettronica e di programmazione ... possibilmente evitando di scrivere solo una riga di saluto) e di leggere con molta attenzione tutto il su citato REGOLAMENTO ... Grazie.
Guglielmo
P.S.: Ti ricordo che, purtroppo, fino a quando non sarà fatta la presentazione nell’apposito thread, nessuno ti potrà rispondere, quindi ti consiglio di farla al più presto.
Perdonami Guglielmo se non l'ho fatto prima, e grazie dei link nel Regolamento molto utili su Arduino ed elettronica.
Tuttavia il mio quesito resta... se qualcuno potesse aiutarmi ne sarei davvero onorato.
lo strumento è posizionato in una scatola elettrica per esterni (le misure le ho indicate sopra), ha anche delle protuberanze forate dove vengono inseriti i sensori sopra citati. Concludendo si è mobile.
come citato su non posso alimentarlo con presa a muro, sono in un luogo chiuso quindi niente fotovoltaico;
I due Power Bank (PB) "dovrebbero" andare nella scatola e di conseguenza andrà aperta per prelevare la micro-SD e sostituire / caricare i due PB
Per quanto riguarda l'acquisto di altri PB è un opzione non praticabile. Dato che è un progetto misto tra università, CREA, Regione e UE hanno fatto vari preventivi per avere dei buoni moduli ad un prezzo decente. Io purtroppo non ho avuto alcuna voce in capitolo su marche e modelli.
Concludendo, l'idea è creare un'unità di controllo ambientale per il baco da seta in aziende che producono il bozzolo del baco da cui si ottiene la seta grezza. Per cui è fondamentale ottenere un qualcosa di estremamente semplice da usare e senza l'impiccio dei cavi.
pgiagno:
I vincoli sono MOLTO stringenti. Alcune domande:
Lo strumento deve essere portatile?
Deve essere alimentato SOLO a batteria?
Attualmente i due power bank stanno dentro o fuori dalla scatola? potrebbero star fuori?
Esistono Power bank da 100000 mAh, troppo grandi?
Ciao,
P.
Buongiorno jonny2031 mi chiedevo in che modo posso mettere in parallelo i due PB? Come detto nella mia presentazione non ho conoscenza di elettronica e comunque non posso alterare lo stato dei PB.
jonny2031:
Ciao potresti mettere due power bank in parallelo...
Mmm... sempre più difficile! Suppongo tu sia sicuro che tutta quella roba entra in una scatola come quella descritta.
Ci stai dicendo che quello è l'elenco delle cose che devi utilizzare, e puoi solo collegarle con fili, o aggiungere qualche componente elettronico. Non è concesso (ad esempio) aprire i power bank per andare a prelevare contatti che stanno SOLO all'interno.
Poi ci dici che dovranno aprire la scatoletta per arrivare alle micro USB per ricaricare i PB. Soluzione scomodissima e foriera di guasti.
A mio avviso i power bank devono essere cannibalizzati. Nel senso che devono essere rpivati del loro involucro esterno per ottenere questi risultati:
Prelevamento dei 5V in uscita direttamente dal pcb interno. Ciò consente di evitare l'uso di una spina USB, molto ingombrante.
Prelevamento dei 5V in entrata (per la ricarica dei PB), loro connessione in parallelo ad una presa da pannello che consentirebbe di non aprire la scatola per la ricarica dei PB.
A mio avviso i due PB non possono essere messi in parallelo brutale, e non possono essere messi in parallelo neppure attraverso un paio di diodi schottky a bassa Vf, perché la loro pur bassa Vf porterebbe l'alimentazione fuori parametri. Per un pelo forse, ma fuori parametri.
Butto là un'idea che mi è venuta adesso. Usare i PB alternativamente abilitandoli attraverso due mosfet a canale P che agiscono come interruttori. All'inizio si sfrutta il power bank A per, diciamo. 6 o 7 giorni, poi è l'Arduino stesso, con l'aiuto del modulo RTC, che commuta l'alimentazione sul power bank B per gli altri 6 o 7 giorni. Purtroppo non sono molto esperto in questo campo e non so indicarti uno schema.
Si anche...però resta il fatto che dovrai collegare le due batterie in diversi modi,esempio una al usb e l'atra tramite pin,altrimenti nel cambio si creerebbe un momento dove l'alimentazione andrebbe a 0/off...cmq è una bella idea oltre che soluzione,se fosse per me mi informerei bene sul da farsi e proverei...la mia idea era molto meno complessa ma cmq come dice pgiagno richiede lo smembramento,almeno in parte,delle batterie...l'idea è che se metti le batterie in parallelo avrai un quantitativo di ampere più alto e dunque avranno più resistenza nella durata e i volt rimarranno gli stessi(in pratica se hai 2 batterie da 5v e 5000mA in parallelo ti troverai 5v e 10000mA)...è la stessa cosa che comprare una batteria da 5v ma con 10000mA,ma visto che gia le possiedi da quello che avevo capito...mentre se collegate in serie...bhe il tuo arduino non sarà contento (5v 5000mA x2 = 10v 5000mA)...
Per la spiegazione ti rimando a questo sito dove spiega facilmente la differenza tra i due modi...
Per mettere in parallelo 2 Power Bank devono avere la stessa tensione, uguale al decimo di volt, altrimenti la batteria a pensione superiore caricherebbe l'altra per stabilizzare le 2 tensioni.
Se un Power Bank si scarica più velocemente scaricherebbe l'altro avendo una durata nettamente inferiore al doppio del tempo di scarica di un solo Power Bank.
Grazie ancora, in merito alle tue risposte mi informerò meglio su come l'università pensa di muoversi. Ho fatto un modello 3d dato che avevo le misure e non i pezzi dato che sono ancora in viaggio. Risulta difficile inserire nella scatola i due PB.
pgiagno:
Mmm... sempre più difficile! Suppongo tu sia sicuro che tutta quella roba entra in una scatola come quella descritta.
Ci stai dicendo che quello è l'elenco delle cose che devi utilizzare, e puoi solo collegarle con fili, o aggiungere qualche componente elettronico. Non è concesso (ad esempio) aprire i power bank per andare a prelevare contatti che stanno SOLO all'interno.
Poi ci dici che dovranno aprire la scatoletta per arrivare alle micro USB per ricaricare i PB. Soluzione scomodissima e foriera di guasti......
Grazie a tutti gli altri per i consigli utili, come detto su vedro di parlare con l'università.
Ho trovato questa "chicca" su internet che spiega dettagliatamente come implementare switch per l'alimentazione con mosfet a canale P (e altro).
A colpo d'occhio mi sembra che due circuiti come quello di fig 3 comandati da due pin diversi dell'Aduino potrebbero funzionare. Le uscite di entrambi andrebbero connesse al +5V dell'Arduino. Un robusto condensatore elettrolitico in parallelo ai +5V dovrebbe mantenere l'alimentazione sufficientemente stabile per il tempo che passerebbe fra lo spegnimento di un mosfet e l'accensione dell'altro (pochi millisecondi). Inoltre è necessario far partire UNO dei mosfet per alimentare il sistema all'inizio, ma dovrebbe bastare un semplice pulsante.
Però, ripeto, NON sono un esperto. Questo circuito andrebbe provato al banco con tutta la strumentazione necessaria.
Vi ringrazio del vostro generoso aiuto, parlando con l'università (il mio Professore di tesi) e quindi riferendo il problema si è optato per mettere i PB esternamente con cavo e velcro adesivo. Optando per sostituire ogni 6-7 giorni il PB.