Progetto Sommatore numeri naturali analogico digitale - Valutazione Teorica

Ciao a tutti,
spero di essere nella sezione giusta. Se non è così, vi prego di indicarmela prima di cancellare il post. Molte grazie.
Vorrei presentare un progetto per un sommatore di numeri naturali che si basa su un idea teorica della quale vorrei sottoporvi innanzitutto la correttezza e la reale fattibilità.
La mia idea consiste nel sommare le frequenze di due segnali elettrici semplicemente applicandoli allo stesso ingresso mediante due generatori programmabili e valutare la frequenza di uscita tramite un frequenzimetro.
Il mio dilemma è se effettivamente il segnale di uscita ha come frequenza la somma delle due frequenze. Vi prego di perdonare la mia ignoranza.
Il concetto che vorrei sviluppare, in effetti, è che prese due grandezze paragonabili di due segnali, codificate come numeri naturali, si possa ottenere la loro somma.
Ringrazio chiunque avrà la cortesia di darmi un suggerimento.

Se parli di sommare due numeri naturali, mi viene da pensare a due tensioni. Usando gli ingressi analogici, puoi ottenere senza problemi un valore pari alla somma di due tensioni comprese fra 0 e 5V. Se vuoi ottenere la loro somma reale, devi usare un'uscita PWM e filtrarla con una resistenza e un condensatore. Naturalmente dovrai introdurre un fattore di scala, in quanto il massimo in uscita è 5V.
Tieni presente che la risoluzione dei convertitori A/D è 1/1024 e quella del PWM in uscita è solo 1/256.
Tutto ciò, però, si può ottenere più semplicemente, economicamente ed efficientemente con un amplificatore operazionale, che ha questo nome proprio perché inizialmente venivano usati per svolgere operazioni analogiche sui segnali.

Fare la somma di due frequenze è più complesso, in quanto devi misurare le singole frequenze (facendole entrare necessariamente in due ingressi separati), sommarle numericamente e poi produrre in uscita una frequenza esattamente pari alla somma delle due (il che è ancora più difficile, a meno di usare un economicissimo modulo DDS: dds module - Google Search)

Non capisco che ruolo ha Arduino.
Tu parli si segnali analogici che processi in analogico.
Ciao Uwe

Grazie ad entrambi per l'attenzione.
Approfitto per chiarire qual'è la mia intenzione. Il progetto è, per le mie capacità, piuttosto ambizioso, in effetti. Vorrei creare un fattorizzatore per numeri naturali di grandezza arbitraria usando il metodo di scomposizione di fermat ed ho pensato che se sfrutto la proprietà fisica di sommarsi di due segnali (in questo caso usare la tenzione va ugualmente bene ed è più comodo come mi fa notare Datman) potrei effettuare le somme (e quindi le moltiplicazioni) ad una velocità di computazione molto più elevata che non in digitale. Adoperando alcuni stratagemmi potrei estendere la somma a numeri di grandezza arbitraria (ad esempio spezzando i numeri da sommare in pezzetti più piccoli e poi ricomporre il numero finale).
Ho pensato di usare Arduino perché anche se l'operazione da svolgere dovrebbe avvenire in analogico, i numeri devono poi essere trattati digitalmente.

Come si evince sono ad uno stadio molto iniziale del progetto e devo farmi una buona collezione di informazioni prima che il progetto possa essere implementato.

Vi sono davvero grato per il tempo che mi dedicate e già le informazioni di Datman, sulle quali devo ragionare, mi sono di grande aiuto nello scegliere la strada da intraprendere.

Ciao e auguri