Prototipo e Normativa

Salve a tutti,

lo zio di un conoscente mi ha chiesto di costruirgli una centralina di irrigazione per l'ampio terrazzo con diversi sensori e schedine... umidità, insolazione, SMS se si ferma l'irrigazione e quant'altro.

Ovviamente pagherebbe questa realizzazione.

A questo punto una domanda mi sorge spontanea, anzi più di una:

  1. Possiamo "vendere" un prototipo realizzato con Arduino ?
  2. Non avendo costosi marchi CE andremmo in contro a problemi normativi ?

Grazie per ogni suggerimento

Ovviamente ho già letto tutto questo topic che già ne parlava:
http://forum.arduino.cc/index.php?topic=214347.0

E quindi credo che le due domande che ho posto possano essere valide:

Se "il prototipo è realizzato a regola d'arte" siamo salvi ?

Del resto mi chiedo quali normative rispettino le migliaia di shields e cloni di Arduino in vendita in Italia.

Se mi faccio male con una scheda cinese chi vado a cercare ? Mao Tse-tung ?

Montaci un estrusore per filamento in bella vista, dichiara che è un prototipo di stampante 3d, lascia stringere le viti all'utilizzatore finale e stai al sicuro.
Mi pongo le tue stesse domande, non sei solo

Zamundo:
Se mi faccio male con una scheda cinese chi vado a cercare ? Mao Tse-tung ?

Devo darti una brutta notizia, Mao Tse-tung è morto !

Mi accodo alla discussione in attesa di risposte utili anche alla mia libertà vigilata.

Ragazzi, se ne è parlato NON una ma mille volte ... fate un po' di ricerche sul forum, Astro lo ha spiegato molto bene varie volte.

Comunque, molto in breve, Zamundo, se fai un prototipo che NON commercializzi al pubblico ... non hai grossi problemi (salvo la responsabilità per quanto fornisci) e, se lo metti sotto forma di kit che l'utente deve terminare di montarsi ... è ancora meglio.

Se invece vuoi fare un "prodotto" da VENDERE ... allora SEI soggetto a tutta la normativa ... certificazione CE, ecc. ecc.

Guglielmo

Ho ritrovato :

astrobeed:
Te lo dico io senza farti perdere tempo, non importa se la scheda la regali, la noleggi o la vendi, nel momento in cui la introduci sul mercato come un prodotto finito deve essere omologata con le varie normative dipendenti dalla categoria merceologica.
Non sono soggetti a CE, o altra certificazione di questo genere, solo i prodotti non finiti, p.e. un kit di montaggio elettronico, una scheda su cui l'utente finale deve montare altri componenti etc, però sono comunque soggetti al rohs e altre eventuali regolamentazioni su i materiali e l'inquinamento.
Va da se che un prodotto senza CE, come il kit di montaggio, se causa danni alle persone o alle cose viene comunque analizzato da un perito disposto dal tribunale e se viene riscontrata colpa del produttore per errori di progettazione e/o realizzazione la responsabilità civile e penale è comunque presente.

astrobeed:
Attenzione che Arduino non è omologato per uso su impianti civili/industriali, non puoi utilizzarlo per una realizzazione professionale come un impianto domotico, puoi utilizzarlo per realizzare il prototipo, ma il prodotto finito che andrai ad installare deve essere riprogettato per essere a norme e omologato come previsto dai regolamenti/leggi, solo dopo questa fase puoi installarlo da un cliente.
Pure se lo utilizzi in casa tua, quindi a livello privato, rischi problemi perché in caso di guasti che creano danni a cose e/o persone l'eventuale assicurazione non paga e c'è la possibilità di passare grossi guai con la legge, sia civile che penale.

astrobeed:
La legge Italiana, ma anche quella UE, è molto chiara in merito alle apparecchiature commerciali, ci sono regolamentazione diversificate per i vari settori, il punto chiave è che se compri un apparato, qualunque esso sia, che è un semilavorato o un prototipo puoi farci quello che ti pare a casa/ufficio/laboratorio tua, comunque rimani sempre responsabile per eventuali danni a terzi dovuto all'uso di questo apparato, se vuoi vendere una applicazione basata su questo apparato, presumibilmente integrato da altri componenti, devi provvedere a fornire le omologazioni di legge, se non lo fai sono problemi grossi.
Detto in modo semplice, Arduino lo compri liberamente, però anche se certificato CE è qualificato come sistema prototipale, ovvero non puoi usarlo direttamente per una applicazione commerciale di nessun genere a meno che non sia essa stessa un prototipo o un sistema prototipale, se sviluppi una qualunque applicazione end user, ma anche OEM, basata su Arduino, o una sua versione stand alone, e la vuoi vendere è tuo dovere, anzi obbligo, fornire/realizzare tutte le necessarie certificazioni/omologazioni previste dalla legge per il relativo settore.
Per allargare il concetto, puoi liberamente acquistare tutti i componenti elettronici che vuoi e tutte le schede che ti pare, non è certo illegale, però se assembli un apparato destinato alla commercializzazione devi rispettare le normative vigenti e produrre tutta la documentazione di certificazione e omologazione richieste.

leo72:
Vuol dire che Arduino è certificato come tale, ossia che la certificazione riguarda la sua realizzazione ma non il suo impiego. Difatti l'Arduino non è certificato per nessun impiego. Ciò vuol dire che puoi divertirti a realizzare dei "balocchi" ma non dei prodotti destinati alla vendita/regalo.

Anche QUESTO post di Pablos è interessante !

Guglielmo

Gugliemo hai postato esattamente la discussione che ho citato

Ovviamente ho già letto tutto questo topic che già ne parlava:
quali certificazioni servono sulle elettroniche per venderle? - Generale - Arduino Forum

Comunque è proprio questo il punto:

Cosa significa prototipo che NON commercializzi ? Abbiamo appena detto che devo "venderlo" a qualcuno!

Non lo venderò in un MegaStore... ma ad un privato che me lo ha commissionato!

PS Fargli "stringere l'ultima vite" è geniale! :slight_smile:

Zamundo, non facciamo i furbi, se quello è un prodotto che vendi in UN unico esemplare a chi te lo ha commissionato, sempre un prodotto è :

Come sopra scritto:

"La legge Italiana, ma anche quella UE, è molto chiara in merito alle apparecchiature commerciali, ci sono regolamentazione diversificate per i vari settori, il punto chiave è che se compri un apparato, qualunque esso sia, che è un semilavorato o un prototipo puoi farci quello che ti pare a casa/ufficio/laboratorio tua, comunque rimani sempre responsabile per eventuali danni a terzi dovuto all'uso di questo apparato, se vuoi vendere una applicazione basata su questo apparato, presumibilmente integrato da altri componenti, devi provvedere a fornire le omologazioni di legge, se non lo fai sono problemi grossi."

Non mi sembra dia adito a dubbi !

Dai retta, fai un Kit che l'utente si deve, in qualche modo, montare :wink:

Guglielmo

far firmare uno scarico di responsabilità potrebbe funzionare? in questo caso specifico intendo

doppiozero:
far firmare uno scarico di responsabilità potrebbe funzionare? in questo caso specifico intendo

Stai scherzando vero ? ? ? :o

Io t'ammazzo, ma tanto tu mi hai autorizzato quindi io sono a posto ...

Guglielmo

gpb01:
Dai retta, fai un Kit che l'utente si deve, in qualche modo, montare :wink:

Comunque se il kit è lacunoso nella progettazione, lo stabilisce il perito incaricato dal tribunale, e ci sono danni a cose o persone sei sempre responsabile, se invece il danno è dovuto a montaggio e/o installazione non eseguita a regola d'arte il responsabile è solo l'utente finale.
Nei kit elettronici viene sempre specificato che non sono omologati per l'uso domestico/industriale/commerciale, sono da considerarsi come parti di prototipi non destinati alla vendita a meno che poi non vengono certificati/omologati dal costruttore dell'apparato finale.
Rammento che la CE è tutta una serie di normative che spaziano dalla semplice attestazione del processo produttivo fino a complesse misure, non necessariamente elettriche, che attestano il livello di sicurezza e di emissioni del prodotto.
La semplice presenza del marchio CE su un prodotto non vuol dire che è sicuramente certificato per l'uso che ne vogliamo fare, ci dovrebbe essere sempre un allegato, cartaceo o in forma elettronica, che specifica le direttive CE a cui risponde l'apparato, in certi casi possono essere specificate sul pcb se si tratta di una scheda.
Non ultimo il fatto che tutti i prodotti cineseria, da non generalizzare con i prodotti made in cina, riportano un marchio CE molto simile a quello reale, esistono delle precise regole su come deve essere fatto, che vuol Cina Export e non ha nulla a che vedere col vero marchio CE.

Ecco una possibile via d'uscita.

Fai comprare tutto il materiale a chi vuole realizzato il prototipo.
Tu ti fai pagare solo per l'aiuto che gli dai nel montarlo.

Così il "produttore" è lui. Tu lo hai solo aiutato a saldare quattro fili.

Funziona questa via d'uscita?
Che ne dite?

gpb01:
...
Io t'ammazzo, ma tanto tu mi hai autorizzato quindi io sono a posto ...

... questa me la devo segnare, potrebbe venirmi utile ... :stuck_out_tongue: :smiley: :smiley: :smiley:

Scherzi a parte, occhio che gia a quelli che presentano tutte le certificazioni, rispettano le normative e costruiscono a regola d'arte, ogni tanto glie le rompono e non poco per cavilli, inezie o semplici errori di interpretazione dei giudici di turno (frequentissimi, dato che in media non ne capiscono manco mezza mazza, di quello che gli presentano :P), figurati se non salterebbero subito addosso ad un privato che si azzardasse a vendere anche solo un prototipo ad un parente senza tutta quella robaccia, fosse anche solo per il gusto di rompergli le b...scatole e fargli spendere un sacco di soldi per nulla ...

paulus1969:
...
Funziona questa via d'uscita?

Non e' detto, secondo la stupidita' del giudice di turno, potrebbe affermare che sei comunque responsabile del danno (se ci fosse) perche' hai in ogni caso aiutato ad assemblare, quindi il malfunzionamento potrebbe benissimo essere stato causato dal lavoro che hai svolto tu ... non preoccuparti che se c'e' anche una minima possibilita' di attaccarti, lo fanno ... diavolo, lo fanno pure quando non c'e' :stuck_out_tongue: :smiley:

Insomma ... mettevi in testa che, senza tutte le dovute certificazioni ed i dovuti test, quello che realizzate ....

qualunque esso sia, che è un semilavorato o un prototipo puoi farci quello che ti pare a casa/ufficio/laboratorio tua

STOP !

Guglielmo

P.S.: E sempre in campana perché se "a casa/ufficio/laboratorio tua" qualcuno si fa male ... siete SEMPRE responsabili.

gpb01:
Insomma ... mettevi in testa che, senza tutte le dovute certificazioni ed i dovuti test, quello che realizzate ....

Non gli entrerà mai in testa, poi quando succede l'incidente piangono perché l'assicurazione non paga e/o rischiano pesanti sanzioni amministrative, se non il carcere, perché hanno fatto cavolate e/o utilizzato materiali non certificati/omologati per la destinazione d'uso.
Per farla breve, a livello sperimentale si può fare tutto e usare qualunque cosa, a patto che rimane sul tavolo del laboratorio e si tratta di un prototipo sperimentale che non può essere venduto, noleggiato, installato da nessuna parte.
Da notare che se vi fate male, o danneggiate casa, mentre "giocate" con la vostra invenzione molto difficilmente l'assicurazione paga, o comunque dovete tribolare molto con i tribunali per ottenere il rimborso.

Ringrazio tutti dei preziosi suggerimenti.

Ma a questo punto siete riusciti a terrorizzarmi !

Io di lavoro produco pomodoro ciliegino ed adesso mi chiedo:

ma se uno (molto goloso) mangia con avidità i miei pomodori e ci si strozza.... mi denunciano a me ????

AH AH AH Era per farvi fare una risata. :slight_smile:

La verità (e chi ha un'azienda lo sa) è che in regola al 100 % non si riesce ad essere mai !

OK dirò allo zio dell'amico che per le sue piante del terrazzo ... non c'è speranza di sopravvivenza!

Sì perchè la normativa 42 comma 3bis sub 4 impedisce che si "venda" un prototipo (seppur realizzato in kit ed "a regola d'arte") a meno di autorizzazioni e certificazioni lunghe e dai prezzi salatissimi.

La Cina ringrazia.

Lo zio di Tuo conoscente deve solo comprarsi un prodotto comerciale cosí dormi bene Tu e lo zio non avrá speso neanche tanto in piú.
Ciao Uwe

Zamundo:
ma se uno (molto goloso) mangia con avidità i miei pomodori e ci si strozza.... mi denunciano a me ????

Se i pomodori hanno la corretta marcatura CE no :smiley:

OK dirò allo zio dell'amico che per le sue piante del terrazzo ... non c'è speranza di sopravvivenza!

Se ti fai due conti alla fine costa meno un timer con elettrovalvola, specifico per queste applicazioni, che fare il tutto da zero, io ne avevo uno che funzionava con una batteria da 9V, durava più di 10 mesi, per innaffiare le piantine sul balcone, costo circa 60 Euro, poi c'è il costo dei vari tubi e irrigatori, pochi Euro.

Rispondo ad Astro ed Uwe insieme (amici che per'altro saluto con riverenza per la competenza e l'instancabile dedizione a questo Forum :slight_smile: )

Se lo zio avesse avuto necessità della semplice centralina di irrigazione avrei saputo consigliargli il modo di non spendere più di 39,00 €.

Solo che dopo aver "sentito", durante una cena, le poche fesserie che ero riuscito a costruire (vedi centralina di irrigazione per 14 elettrovalvole che gestisce 10.000 mq di impianto ed una seminatrice pneumatica di precisione da 1400 vasi/ora), mi aveva proposto di "inventargli" un impianto di irrigazione ad hoc.

Le centraline "normali" non possono ad esempio avere:

  • timer progressivo in caso di blackout
  • sensore umidità
  • sensore evaporimetro
  • invio SMS in caso di problemi

Le normali centraline erogano acqua ad un dato orario e basta.
Irrigare le piante in modo "professionale" è un'altra storia!
Ad esempio se il tempo è nuvoloso per una settimana e tu continui a dare acqua, le piante avranno un sacco di problemi.

Un grande saluto

Zamundo

Scusate se mi intromettono ma è capitata anche a me una cosa simile.
Mi hanno chiesto di creare un sistema di pulsantiere che si interfaccia e comunica con un programma scritto interamente da me.
Ora il progetto con Arduino prevede solo qualche semplice pulsante, resistenze, condensatori ed un Arduino nano. Il tutto lavora con la tensione da 5V tramite USB, anche qui per venderlo avrei bisogno di tutte queste certificazioni? Il massimo del danno che può causare è che qualcuno lanci lo scatoloni in faccia a qualcuno direi :sweat_smile:
Eventualmente per avere le certificazioni come bisogna procedere?
Grazie