Buongiorno a tutti.
Ho realizzato un prototipo utilizzando una scheda arduino e una scheda condensatori/relay (realizzata al momento su bread board).
Il mio progetto e' praticamente concluso e sarei pronto a commercializzarlo. Ho alcuni quesiti da porre:
Prima di poter produrre il mio prodotto in serie, dovrei certificarlo giusto? Qualche consiglio in merito?
-Se dovessi lasciare la scheda arduino nel mio progetto, dovrei pagare dei diritti per l'uso? se si, a chi?
Secondo voi, e' meglio lasciare le 2 schede (arduino e scheda relay) divise o mi conviene disegnare un pcb che contenga anche l'ardino? Quale sarebbe la piu' conveniente a livello di costi?
Tenete conto che attualmete non ho la partita iva, ma sto iniziando le "pratiche" per aprirla.
Se qualcuno di voi ha gia' realizzato e "industrializzato" un prodotto, gradirei avere qualche informazione sulla metodologia adottata.
Io sapevo che puoi fare un autocertificazione CE se la tua board non trasmette onde radio.
Se la chiami Arduino devi chiedere il permesso alla tinker.it e pagare quindi un certo tot a quest'ultima azienda!
3.se la scheda andrà su un aereoplano merita fare una cosa unica, altrimenti occupi spazio e pesa di più. Inoltre ti merita farla ben bilanciata.
In breve io sto realizzando un termostato per controllo di alcune incubatrici, quindi lo chiamerei con il nome della mia "azienda" ma utilizzerei al suo interno un a scheda arduino.
-Dovrei chiedere ugualmente i permessi?
-Mettiamo il caso che per colpa del mio temrostato (ad esempio si incolla il relay) il cliente butti una covata molto costosa, ne devo rispondere io giusto? Per questo chiedevo della certificazione.
Cos'e' sto Fox team? Non ne ho mai sentito parlare sinceramente!
Scusa ti ho confuso con un'altro utente che chiedeva cose simili in un altro thread...
Sinceramente non me ne intendo molto, so solo della certificazione CE e del fatto che se usi il nome Arduino devi pagare un qualcosa alla Tinker.it.
Sulla realizzazione della scheda il prezzo varia a seconda di diversi fattori:
Numero di strati (monofaccia, bifaccia, multistrato)
Numero dei componenti
Dimensione basetta
Numero dei vias, fori metallizzati o no, serigrafia o no ecc ecc
Le cose legali e di responsabilitá sono molto piú gravi di quello che pensi.
Un apparecchio deve esserre costruito a "Regola d'arte". Le norme in merito CEI... EN, ISO ecc spiegano come evono essere fatte e quali test devono sopportare per poter considerare un dispositivo fatto a regola d'arte.
Le direttive CE sono un altra cosa, regolano in pratica un livello di sicurezza oppure garantiscono la possibilitá di comercializzare il prodotto nella comunitá Europea senza dover ricertificarlo per ogni paese.
Scusami la domanda Incubatore per cosa? Puó essere un apparecchio da laboratorio?
Le direttive CE sono liberamente disoponibili su internet.
Le normative sono a pagamento e costano care.
Se vuoi comercializzare qualcosa siccuramente Ti conviene avere una consulenza da una ditta specializzata.
Non so consigliarti quale ditta, conosco solo una ditta che opera nel ambito medicale.
"puoi fare un autocertificazione CE se la tua board non trasmette onde radio." non é corretto. La compatibilitá elettromagnetica vuol dire che il Tuo apparecchhio non viene disturbato e che non disturba altri apparecchi. Gia il fatto che hai un clock di 16MHz puó generare disturbi elettromagnetici.
Poi ci sono comunque altre diretive CE che devono rispettare gli apparecchi (almeno Direttiva Bassa Tensione e Direttiva macchine)
Ciao e grazie.
Lavoro in un laboratorio di analisi software ma per hobby allevo rettili.
Il termostato e' stato costruito per incubare uova di rettili "delicati".
Adesso vorrei capire come produrlo in serie. Lo schema elettrico c'e', il software anche e il case (metallico) anche.
Qui a lavoro sento parlare spesso di certificazioni ce e non ce, quello che serve sapere a me e'. A chi devo rivolgfermi per sbrigare tutto l'iter?
Altra domanda. Le schede Arduino, possono essere acquistate all'ingrosso per risparmiare qualcosina? Oppure, ci sono scehede simili che costano meno e danno uguale stabilita'?
io ti consiglierei di affidarti a qualche studio professionale per curare tutte le pratiche per l'immissione in commercio (se sei curioso guarda qui: http://www.sistemiimpianti.it/dl_47692.html e quella e solo una piccola parte), ascolta i consigli dell'ottimo uwefed.
Ma assieme alla scheda, commercializzate pure l'ambiente per incubare? Per quale tipo di rettili e' programmato? Tartarughe terresti sono incluse? (mia curiosita' personale)
F
ciao RamaDeda
So di fare il guastafeste, ma é solo per il Tuo bene
C'é necessitá di controllare anche l' umiditá?
Per un prototipo può andare bene un relé; per un prodotto finito io metterei un Sold State Relais che comuta nel passagio dello zero.
Metteri anche un termostato di sicurezza che interviene nel caso di guasto circuito di potenza o di regiolazione o almeno un fusibile termico.
Nel Sw hai pensato di gestire il caso di sonda temperatura guasta? Hai previsto di gestire il caso sonda interrotta o in corto?
@uwefed: con riferimento al tuo post "Quanto aiutare?" qui sei stato quasi "cattivo" nelle tue ultime domande che "trasudano" esperienza professionale sul campo... Certo che però, in questo caso, siamo molto lontani dal mondo "ludico" e di auto apprendimento. Perchè facendo queste domande implichi informazioni essenziali per un prodotto da mettere in commercio, e quindi stai facendo consulenza professionale gratuita :-/
Cosa ne pensi? :-?
Federico:
l'ambiente per incubare si presume ci sia gia', il mio e' solo un controllo!
Uwefed:
Nel mio caso non serve controllare l'umidita', basta la temperatura.
Il software controlla se il relay va in corto e se si guasta la sonda (repentini sbalzi di "valori"), comunque grazie mille dei consigli. Hai mai sentito parlare di relay proporzionali? Praticamente invece di fare un "attacca-stacca" danno dei piccoli impulsi per mantenere il valore in uscita costante. Adesso mi informo anche per quelli che dici tu. Grazie mille!
Kokiua: sai che non ho capito niente di quello che hai detto? :
@RamaDeda: spero lo capisca Uwefed
Comunque vedo di spiegartelo in modo chiaro: devi sapere che è in corso una discussione aperta proprio da Uwefed su come, quando e quanto sia opportuno aiutare chi si affaccia su questo forum. Così ho usato questa discussione come esempio per sottolineare che non sempre ci si comporta in modo coerente con quanto si dichiara di voler fare (o ci si auspica facciano gli altri)
Nel merito a questa discussione direi che ti stanno arrivando molte più informazioni di quante tu ne abbia chieste, e forse di fatto nessuno ha risposto concretamente alla tua richiesta più importante (e legittima):
Se dovessi lasciare la scheda arduino nel mio progetto, dovrei pagare dei diritti per l'uso? se si, a chi?
Su questo punto, per tua eventuale tutela futura, io credo tu debba approfondire l'aspetto della licenza d'uso relativa al sistema Arduino ed in particolare al software che risiede nel processore e che ti consente di modificarne le funzioni con semplicità attraverso una semplice comunicazione seriale (sto parlando del BootLoader che, nel caso, puoi sempre escludere dal tuo programma ).
Per l'aspetto fisico (la schedina) invece non penso possano avanzare diritti se non quello della paternità nel momento in cui tu lo rivendi come parte integrante del tuo prodotto (in sostanza non puoi dichiarare che l'abbia progettato/costruito tu al pari di qualsiasi altro componente presente).
Ciao RamaDeda, fammi capire bene, perchè la cosa è interessante.
Intendi rele' a stato solido comandati in PWM con controllo P, PI,PD o PID? o stati parlando di un integrato che ha già al suo interno un ingresso per la sonda, un setpoint da impostare e manda una uscita proporzionale al delta?
Riguardo alla tua domanda nello specifico sulla cert.CE IMQ ISO etc sappi che è una cosa non difficilissima, ma dispendiosa e che può modificare radicalmente quello che tu hai progettato nel rispetto della sicurezza del dispositivo verso gli utenti.
Intendo rele' a stato solido comandati in PWM.
Ci sono anche quelli con circuito integrato? Sarebbero ineteressanti per poter variare l'offset di regolazione on-fly. Hai un link di esempio?
Dispendiosa fino a che livello? Quello che ho progettato e' stato fatto usando componenti certificati e nell'insieme non e' niente di che a livello elettronico. A chi dovrei rivolgermi per poter validare il progetto? conosci qualcuno?
Considera anche che su RS o altri siti esistono migliaia di controllori con display , uscite a relè e ingressi con termocoppie, termistori etc a diversi prezzi.
Per le certificazioni devi rivolgerti a enti specializzati che ti aiuteranno passo passo, non spenderai meno di 1000 euro per la sola certificazione... immagina la consulenza.
Se pensi di farci un bel po' di soldi ben venga l'investimento.
Ciao
ciao a Tutti
Scusate la risposta ritardata ma non posso seguire il forum a tutte le ore del giorno.
Posso rispondere solo ora:
@ kokiua
Ho incominciato la discussione sul "come aiutare" perchè non mi piaceva la richiesta della "pappa pronta" di alcuni partecipanti e il dare la "pappa pronta" di altri. Volevo sentire l' opinione di altri che partecipano a questo forum. Non ho pensato o considerato il fatto dello sfruttamento economico perché l'aiutato ci guadagna quattrini traminte l'aiuto che gli viene dato gratuitamente.
Sí sono stato un po agressivo nel segnalare problemi a RamaDeda anche per farlo notare che le cose non sono cosí semplici e che si deve avere un bel po di "palle" per fare le cose bene e con una certa sicurezza e salvaguardia del prodotto, del utilizzatore e di se stesso per evitare contenziosi.
Riguarda la risposta alla domanda "Se dovessi lasciare la scheda arduino nel mio progetto, dovrei pagare dei diritti per l'uso? se si, a chi? " avevo consigliato a RamaDeda di rivolgersi direttamente a Massimo in privato.
Penso, ma ne chiederei conferma, che si possa usare Arduino (sia la scheda che il ATmega con il Bootloader Arduino) se il progetto viene reso pubblico con lo stesso modello di licenza di Arduino percui dato la possibilitá a chiunque di avere gli schemi e di poterlo costruire da sé, se lo vuole. Il prodotto (scheda con lo sketch caricato) puó essere venduto.
@ RamaDeda
Riguardante il Sold State Relais di solito funzionano solo con corrente alternata perché usano un triac come elemento di comutazione e quello puoi accendere, ma difficilmente spegnere. Si spegne da solo quando la corrente diventa zero. Per questo se vuoi regolare in modo fine (simile al PWM) si usa un SSD che si accende non quando lo piloti, ma ritardato con il passare dal valore zero della tensione. Fa passare sempre delle semionde intere, ma si fanno piú o meno pause tra le semionde. In questo modo si hanno anche meno disturbi perché si accendono e si spegne la corrente quando la tensione é zero e con un carico resistivo come un riscaldamento anche la corrente incomincia con un valore zero.
Gli intergati che DrAma78 consiglia sono circuiti che fungono da termostati e percui sostituirebbero l'arduino.
Non ho capito come controlli se il relé é in corto (io intendo corto come che i contatti restano incollati tra di loroi e non si aprono meccanicamente e percui non interompono il flusso di corrente)
@uwefed:
la discussione sul "come aiutare" qui credo sia OT e quindi preferisco non proseguirla se non sotto l'altro tuo post.
In merito invece al consiglio di contattare Massimo, mi spiace doverlo dire ma ultimamente gli ho scritto ben 3 messaggi e per nessuno di loro il Banzi si è degnato di rispondere (e dall'icona nella zona PM direi che non li ha neppure mai aperti...).
Così io credo sia inutile quella tua giusta indicazione (mi è fin venuto il dubbio che sia realmente lui ad intervenire su questo forum :-? )
Uwefed: ho fatto solo un controllo da sw: praticamente se la temperatura continua a salire sopra un certo offset, vuol dire che o il rele' si e' incollato o che la sonda si e' "rotta". Diciamo che e' un'allarme impostabile dall'utente.
Sto valutando altre soluzioni con il mio socio, ma c'e' ancora tempo!