Salve a tutti.
Mi sono iscritto da pochissimo e devo dire che, per quanto da anni giro per forum, non ho capito come è articolato questo forum a livello di sezioni e sottosezioni, quindi non so se sto scrivendo nella sezione giusta o meno.
Sono arrivato a questo forum grazie a Google attraverso la lettura di questa discussione: Domotica con Arduino - Italiano - Arduino Forum su cui però non riesco a scrivere (non mi appare il tasto reply).
In realtà ci sono parecchie sezioni in cui non riesco a scrivere (forse perchè sono nuovo...boh?).
Perdonatemi se sbaglio sezione. Semmai spostate voi il tread nel posto giusto per cortesia.
Ecco il mio mio problema.
Siccome sto ristrutturando casa e devo rifare tutto l'impianto elettrico da zero, avevo pensato di cogliere questa occasione per predisporre l'impianto al fine di creare una casa intelligente. Gli impianti saranno stesi a terra e poi su di questi verrà realizzato un vespaio ed un massetto. Nessuna particolare difficoltà quindi nel dover collocare i cavi nelle stanze dove servono.
Ho letto parecchie discussioni sull'argomento Domotica partendo da conoscenze pari a zero. Non sono un esperto di elettronica, non sono un informatico, ma sono uno a cui piace crearsi dei passatempi e a cui piace l'informatica e le nuove tecnologie.
Leggendovi mi sono convinto di optare, piuttosto che per un bus rs485, per l'adozione di un bus ethernet, visto che la tecnologia si sta sviluppando sempre più verso internet, lan, ip, wifi, ect, ect. Vorrei optare per l'ethernet anche per il fatto che è l'unico protocollo (tcp/udp) con cui ho un minimo di dimestichezza e ci tengo a fare tutto da me.
Stavo cercando di capire come realizzare questa rete Domotica e dall'alto della mia ignoranza ho pensato di impostare l'impianto in questi termini (mi direte voi se mi conviene o meno operare in questo senso): ROUTER WIFI -> SWITCH GIGABIT (nel frattempo che ci sono faccio una rete di un Gigabit, visto che vorrei mettere un nas in rete per guardare senza scatti film full hd in streaming) con almeno quattro porte POE (per mandare un solo cavo a videocamere, arduini slave, ect) -> ARDUINO ADK REV3 (creato per Android) basato ATmega2560 da adibire a Master -> ARDUINO ETHERNET SHILD REV WITHOUTH POE MODULE (eventualmente se serve il modulo POE lo prendo successivamente)...[TUTTE QUESTE COSE CITATE FINO A QUESTO MOMENTO VORREI METTERLE IN UN RACK VICINO AL CONTATORE DELL'ENEL]...-> Facendo partire un cavo ethernet dallo switch collegare un ARDUINO UNO ETHERNET REV3 WITH POE per ogni stanze e/o cassetta di derivazione da adibire a slave -> RELÉ SHIELD ARDUINO (o altre schede relé da voi consigliati) che apre e chiude prese, sensori ed interruttori luce, ect -> INTERRUTTORI LUCE, PRESE, SENSORI, ECT.
Non ho ancora capito quale software mi conviene utilizzare per comandare tutto il sistema?
Non ho capito perché in tanti consigliano di usare Arduini come slave quando basterebbe usare il solo Arduino master o al massimo dei moduli relè dotati di ingresso ethernet che potrebbero essere gestiti direttamente dall'arduino master?
Pensate che questa configurazione sia funzionale?
Voglio fare le cose in economia perché non posso permettermi di spendere soldi per comprare prodotti finiti (e poi dove sarebbe il divertimento?) perché la ristrutturazione mi sta dissanguando.
Ciao, grazie e scusatemi se mi sono dilungato troppo.
Qualcosa mi dice che hai visto il mio post con il mio impianto Ethernet e i BaBBuini...
L' unico vero problema è il costo (due anni fa ci volevano oltre 50e per lo Shield Ethernet a cui si dovevano aggiungere 25e per Arduino UNO. Più, ovviamente un centinaio di mt di cavo Ethernet. E stavo dimenticando i moduli Po e, altri 20e a modulo più tutti i vari sensori. Quindi siamo a circa 120e a locale.
Poi serve uno Swatch PoE, che costa molto di più degli altri, e un PC Touch screen come collettore e gestore del tutto. Però funziona ottimamente! XD
Si certo, ho letto il tuo e pure quello di Astroz78 che mi avete ispirato.
Ma adesso a distanza di due anni che lo utilizzi, rifaresti tutta la domenica di casa tua con gli Arduini?
Sono ignorante in materia. Per punto punto si intende lo schema che ho pensato io di fare partire un cavo ethernet dallo swicth per lo slave della stanza uno, un altro cavo ethernet dallo swicth che va allo slave della stanza due e così via?
È giusto fare i collegamenti così come li ho decisi io?
Perché leggevo che il bus in realtà dovrebbe essere un'altra cosa se non ho capito male e cioè che c'è un unico cavo ethernet a cui ogni dispositivo ci si attacca direttamente senza bisogno di interfacciarsi direttamente con lo swicth. Ma non ho capito come si farebbe questa cosa.
Quale scheda relè hai utilizzato?
Da impiantista posso solo che essere d'accordo con te sulla presisposizione per la domotica. Sicuramente l'ethernet è cosa buona e giusta. Per quanto riguarda il bus io sarei più indirizzato verso un protocollo comune per impianti domotici come l'EIB Konnex per la versatilià e la vasta gamma di prodotti di diverse case. Ovviamente trovi anche schemi per l'interfaccia hardware per il nostro giocattolino preferito. Anche la rs485 è utilizzata in domotica, il problema è che usano protocolli chiusi e diventa difficile comunicare con prodotti commerciali.
La cosa più importante in un impianto domotico è la progettazione e prima ancora avere le idee chiare di quali devono essere gli automatismi della casa (luci, controllo carichi, motorizazione tapparelle, irrigazione del giardino, ecc..) che ad oggi è il grosso problema della diffusione della domotica fuori dall'industria e terziario.
Il bello dell aEthernet è che trovi quasi tutto pronto, ho sviluppato solo la parte dei sensori e le accensioni delle lampade a incandescenza con un soft-start software, e alcune con dimmer, quindi tante schede TRIAC e poche con relè (autocostruite, ma una vale l'altra)
Il collegamento a stella (tutti gli Arduini vanno ad un concentratore-switch, che funge anche da alimentatore degli stessi) non è il migliore per alcuni punti, ma migliore per altri. Il primo vantaggio che mi viene in mente è l'assoluta indipendenza dei nodi, l'uno dall'altro. Dal collegamento fisico, agli strati software.
Se ora lo rifarei? Si ma con altri materiali e spendendo meno.
Innanzitutto ora alcuni pezzi costano molto meno, e moltiplicato sul prezzo finale, si tratta di un discreto risparmio.
Probabilmente ora farei un qualcosa con protocollo su Bus RS485, tiro un doppino da due lire e via. Rimangono gli arduini, rimangono i sensori ma va via un pezzo importante: l'interfacciamento via Web, con la possibilità ci controllare in maniera veramente autonoma ogni locale.
Avevo capito che eri un fautore del protocollo ethernet. Adesso sei più propenso al protocollo rs485. Io non ne capisco niente di rs485. Mi metterei troppo nei guai penso
Con la Ethernet non sbagli, vai tranquillo. Tra poco sarà tutto comandabibile via WEB, dalla televisione alla lavatrice.
Adesso non so bene cosa metterei davvero, in fase di progetto esaminerei diverse possibilità di tipologiqa di rete. Non escludo nemmeno moduli Wi-fi o il progetto Open-Picus, molto più potente sul fronte web della piattaforma Arduino. Diciamo che sarei imbarazzato nella scelta...
Ma questi moduli ENC28J60 sono degli shield ethernet per Arduino? A parte il risparmio economico, rispetto all'ethernet shield che ho citato sopra che vantaggi apporta in più?
Mio cugino è elettricista, mi consiglia di mettere in un quadro elettrico router, switch poe, arduino e varie schede relè e poi fare arrivare i fili di ogni stanza in questo quadro. Ma secondo voi non ci sarebbe un groviglio di cavi immenso che giunge in questo quadro?
E poi devo prevedere già da subito ogni tipo di cavo da portare al quadro elettrico perché non sarebbe più tanto semplice come avevo previsto io di mettere un arduino in ogni stanza. Avendo un arduino in ogni stanza penso che se in qualsiasi momento mi nasce l'esigenza di voler collegare qualcosa di nuovo con due fili che corrono nella stessa stanza posso raggiungere facilmente l'arduino che si trova nella stanza stessa.
Cosa ne pensate di questa faccenda?
Facendo come ti ha consigliato tuo cugino risolvi il problema dell'estetica (elimini i vari centralini di zona) e del trasporto dei dati (non hai arduini in giro per casa), ma hai un aumento di costi nella posa tubi e rame. Vedi tu. Il solo cablaggio strutturato (ethernet) ha senso e quasi l'obbligo del quadro unico.
Se è per questo, puoi anche mettere per ogni stanza (e quindi per ogni Arduino) una bella cassetta a parete con tanto di display (semplice LCD per alcune stanza, grafico a colori per altre, touch-screen a seconda dell'uso che ne vuoi fare).
Per me sarebbe esteticamente bellissimo, magari per altri farà schifo o si adatta male all'arredamento... è una cosa anche soggettiva.
Lucenet:
Ma perché parli di estetica? Gli Arduini non si possono nascondere a muro all'interno delle cassette di derivazione?
Per normativa no, nelle scatole di derivazione si fanno derivazioni e non possono essere alloggiate apparecchiature, le quali vanno alloggiate in centralini o quadri. Poi in giro si vede di tutto ;).
Comunque riempire le stanze di tappi di scatole non è bellissimo, poi gusti son gusti (quando hai a che fare con gli architetti.....).
Se la cosa non fosse a norma allora penso che non la posso fare perché la ditta che mi fa l'impianto elettrico deve certificarmi l'impianto e fatturarmelo perché devo accedere alle detrazioni fiscali sulle spese di ristrutturazione edilizia.
Quindi che alternativa mi resta?
Ho pure l'architetto che mi boccia tutte le mie idee che non sono a norma.
paulus1969:
Se è per questo, puoi anche mettere per ogni stanza (e quindi per ogni Arduino) una bella cassetta a parete con tanto di display (semplice LCD per alcune stanza, grafico a colori per altre, touch-screen a seconda dell'uso che ne vuoi fare).
Per me sarebbe esteticamente bellissimo, magari per altri farà schifo o si adatta male all'arredamento... è una cosa anche soggettiva.
Esatto. Gli Arduini DEVONO essere montati in ogni locale. Bisogna ricordarsi che ad esso sono collegati tutti i sensori.
Meglio destinare un cavo Ethernet ad ogni stanza, piuttosto che 200 fili di sensori e contattini vari per ogni singolo locale!
Lucenet:
Se la cosa non fosse a norma allora penso che non la posso fare perché la ditta che mi fa l'impianto elettrico deve certificarmi l'impianto e fatturarmelo perché devo accedere alle detrazioni fiscali sulle spese di ristrutturazione edilizia.
Quindi che alternativa mi resta?
Ho pure l'architetto che mi boccia tutte le mie idee che non sono a norma.
La cosa migliore è chiedere ai tuoi impiantisti e se c'è un perito è ancora meglio (avere un professionista che ti segue i lavori non è male).