La variabile semplice va dichiarata con le minuscole questo è da tenere a mente.
Ogni parola usata nel nome della variabile inizia con la maiuscola tranne la prima parola.
Il primo carattere minuscolo, es.
nParameter : // si capisce che conterrà il numero di parametri.
numberParameter: // ancora più esplicito di nParameter
dummyVar : // Variabili da buttare, cioè la dichiari e la usi dentro una funzione.
int dummyVar;
dummyVar = 5 + 8 / ecc.
Dalla dichiarazione all'ultimo uso della variabile non ci devono essere troppe righe di codice, 5-10 righe non oltre.
- nonTrovoNomeGiustoPerLaMiaVariabile, lungo da scrivere, ma molto esplicativo.
oppure
- non_trovo_nome_giusto_per_la_mia_variabile, chilometrico
Devi scegliere ed essere coerente lungo tutto il codice. Comunque la scelta con
arduino è quasi obbligata o meglio per rimanere coerenti con gli esempi di codice
forniti con l'ide e con il linguaggio C++ si deve usare la forma (1)
Tipi base di Arduino:
Tipo Dimensione/descrizione Range
byte: 8 bit senza segno 0 a 255
int : 16 bit con segno -32.768 a 32.767
unsigned int 16 bit senza segno 0 a 65.535
long 32 bit con segno -2.147.483.648 a 2.147.483.647
unsigned long 32 bit senza segno 0 a 4.294.967.295
Ho moltiplicato a per e e diviso per o. Ma se la leggo io domani non la capisco.
Ho moltiplicato alfa per epsilon e diviso per omega, ora è più chiaro, alfa epsilon e omega sono gli operandi.
Stessa cosa vale nel codice sorgente:
i, e, a, t, x, z, p, k, j ecc sono nomi corti e corta deve essere la loro vita. Possono essere usati
come indici locali, come contatori nel for, while ecc. Appena il codice supera le 5-10 righe
modificare il codice per spezzarlo in più funzioni oppure cambiare nome agli indici allungando e
dandogli un nome più esplicativo.
Il codice lo scrivi tu, ma lo devono capire anche gli altri e dobbiamo fare anche in fretta, e ci riusciamo se il
codice è scritto senza trabocchetti.
Se lungo il codice vedo la variabile "c" cerco subito il parametro della funzione che sarà sicuramente (char c),
ma non lo trovo, allora cerco a salire dove è stata dichiarata c e scopro che è una variabile globale.
Questo può essere fatto per una variabile ma quando sono tante non si finisce più di cercare le variabili
e quando ne hai memorizzato due tre, ti scordi le altre e devi risalire il codice fino alla dichiarazione.
Non c'è tempo per fare questo, inoltre è facilissimo andare in confusione e non capirci più niente e
alla fine si abbandona e si lasci l'utente ai suoi guai.
Leggendo la parte iniziale del codice si cerca di memorizzare il nome delle variabili e il tipo, principalmente se
è con segno o meno. Quindi se mi usi il tipo "int" per "dim" io penso che c'è un motivo e che quindi la variabile può
assumere valori negativi. Poi scopro che il range per la variabile dim è da 0 a 128, allora il tipo byte è quello più
appropriato, anche perché ci fa risparmiare un byte 8 bit rispetto a "int" che ne occupa 16 di bit.
Poniti il problema:
Il codice che hai scritto oggi deve esserti comprensibile anche fra due anni, il codice scritto bene lo è, quello scritto
male fai fatica a comprenderlo da subito, figuriamoci fra un mese. Purtroppo è noioso, impiegare tempo
per trovare il nome ad una variabile, ma si la chiamo a, a? dopo due mesi riprendi in mano il codice per apportare
una modifica e tra 500 nomi di variabili tu ti ricordi di aver chiamato una variabile a, mai non accadrà mai e quindi
appena non sai come chiamare un variabile, ma si la chiamo a che già esiste, e ti va bene che c'è il compilatore che
te lo fa notare, ma alle volte si ingarbugliano tanto le cose che per il compilatore tutto è in regola ma il programma
non funzione. Te ne freghi tanto fra due anni non leggerai più il vecchio codice, si ma lo devono anche leggere
gli altri e non possono dedicarci 3 ore. Es quel codice scritto bene si capisce cosa fa in meno di 10 minuti (assai sono).
Spero ti sia utile quanto scritto, ma considera che è niente confronto a quello che puoi imparare leggendo
un libro, cosa che ti consiglio di fare.
Ciao.