Tester cavi

Salve a tutti rieccomi qui di nuovo. Sto cercando di realizzare un tester di cavi di diverso tipo da 5 a 20 conduttori ma iniziamo dal più semplice. Vorrei cercare di testare un cavo di alimentazione a 5 conduttori verificando che nessuno dei conduttori sia in corto quindi avevo pensato di utilizzare 5 in e 5 out cosi facendo attivo per esempio 1 out e mi ritroverò un ingresso HIGH e cosi via dicendo. Ora io dovrei poi comparare il risultato con un' array di check in quanto sia gli IN che gli OUT saranno degli array e sopratutto per creare poi degli array di check per ciascuna tipologia di cavi che non saranno mai dritti. qualcuno sa aiutarmi?

Che i cavi non siano diritti non è un problema, ci penserai nel connettore a raddrizzarli, facendo corrispondere 1 a 1, 2 a 2 etc

piuttosto che siano sempre uno a uno, non che alcuni cavi abbiano ad esempio massa e schermo assieme
o peggio massa e schermo assieme da un lato e non dall'altro (tipo alcune vecchie SCART)

ecco quello potrebbe essere un problema

ma a te basta controllare continuità e assenza di cto-cto?

o anche misure più evolute, resistenza impedenza e altro?

perché con Arduino la prima si fa

le altre.......... temo di no

occhio, se i cavi sono sempre a bi-univoci non ti serve array di test.......

Dunque quello che a me interessa fare è la prima controllare continuità e assenza cto però l' utilizzo dell' array di check lo trovo piu semplice. all' inizio pensavo addiritura di usare la matrice con in-out in cui dicevo quando è attivo quell' uscita controlla che sia attivo quell' ingresso se no segnala errore.

Non credo che con l'uso di array sia più semplice

Comincia a buttare giù bozza di schema è programma, che vediamo come fare...

docsavage:
le altre.......... temo di no

Con solo Arduino misure di impedenza, capacità parassita, resistività, etc. di sicuro no, però se si aggiunge l'idoneo hardware diventa possibile farle, però non è per niente semplice da realizzare, oltre ad essere critico è anche abbastanza costoso.
Rilevare solo la continuità del cavo e se non ci sono corti tra più cavi che passano nella stessa guaina, canalina, è relativamente semplice da fare, però tocca tenere presente che se il cavo presenta problemi di resistività elevata, anche molte decine/centinaia di ohm, questi non sono rilevabili tramite un misura digitale, è possibile accorgersene tramite un misura analogica, a patto che la resistività anomala del cavo sia molto maggiore di quanto atteso, questo per i limiti del ADC di Arduino e della totale mancanza di un condizionamento del segnale in ingresso.
Stessa cosa vale per le dispersioni, con solo Arduino è quasi impossibile rilevarle mentre possono creare grossi problemi, sopratutto per i segnali, anche se la resistività e alta.

Progetto interessante.

Ma se ci si ferma a cto e interruzione arduino in realtà non serve, ammenocche non si voglia il test automatico in assenza di operatore

In presenza di operatore si fa semplice semplice con 2 cmos e una manciata di componenti

E offre anche il vantaggio di testare cavi già posati, con le rispettive testate troppo distanti per essere collegate alla stessa macchina

samu92:
Dunque quello che a me interessa fare è la prima controllare continuità e assenza cto però l' utilizzo dell' array di check lo trovo piu semplice. all' inizio pensavo addiritura di usare la matrice con in-out in cui dicevo quando è attivo quell' uscita controlla che sia attivo quell' ingresso se no segnala errore.

Beh si, anche io userei una matrice, farei direttamente una scansione degli output ed analizzare quindi l'esito della lettura degli input. Intanto se volessi prevedere più di 8-9 conduttori (quindi il doppio come pin) non userai un Uno ma un Mega, altrimenti la cosa si complica (dovresti usare un expander).

Detto questo, in sostanza, oltre ad una matrice costante con gli indirizzi fisici dei pin out/in (es. "int pinOut[n]" e "int pinIn[n]" dove "n" è il numero massimo di conduttori+1, per semplicità l'indice 0 lo ignoriamo, poi spiego eprché), farei una matrice bidimensionale (es. "bool test[n][n]") in cui ad ogni elemento corrisponde la combinazione out/in.

Ad esempio "test[1][2]" rappresenta il valore ottenuto mandando HIGH l'output 1 (pin "pinOut[1]") e leggendo l'ingresso 2 (pin "pinIn[2]").

L'elemento 0 è particolare e corrisponde al check iniziale dove metti LOW tutti gli output, poi mando gli output HIGH in sequenza (da 1 a "n") e per ognuno di questi verifico se e quale/i input risultano HIGH memorizzandoli nell'array "test[][]".
Al termine della scansione analizzo i risultati:

  • Se quando tutti sono LOW non ho tutti LOW in ingresso è una anomalia (probabilmente di cablaggio, non dovrebbe capitare)
  • Se con un output in HIGH ci sono due conduttori in corto avrò più di un HIGH in ingresso, quindi anomalia.
  • Se due output portano a HIGH lo stesso input è anomalia
  • Se con un output in HIGH non c'è nessun input HIGH, il cavo è interrotto, quindi anomalia.
    Alla fine mostrare le anomalie ad esempio su un LCD o su Serial.

Insomma, vedi tu se questa "pre-analisi" ti basta per iniziare a scrivere il codice...

docsavage:
Ma se ci si ferma a cto e interruzione arduino in realtà non serve, ammenocche non si voglia il test automatico in assenza di operatore
In presenza di operatore si fa semplice semplice con 2 cmos e una manciata di componenti
E offre anche il vantaggio di testare cavi già posati, con le rispettive testate troppo distanti per essere collegate alla stessa macchina

Concordo, ma se gli basta questo... :wink:

In caso di cavi già posati potrebbe anche prevedere estensioni del progetto, ad esempio due Arduino, uno master ed uno slave, ai due capi del cavo e collegati tra loro via WiFi. o se molto distanti o in zona non coperta, lo slave registra su SD i risultati delle letture che poi si analizzano "batch".
Ma intanto vediamo che dice, e se lo spunto che ho scritto sopra è sufficiente per quello che ha in mente.

Ucas

Ufficio complicazione affari semplici

Ma concordo che si tratti forse della più semplice implementazione con array bidimensionale....

docsavage:
Ufficio complicazione affari semplici

Hehehe.. Le situazioni di anomalia sono quelle, ed il metodo più semplice per una analisi automatica è quello, per cui non è un "affare semplice" ma se i "requisiti utente" vogliono questo, che ci posso fare? :wink:

Infatti

Come usare array, mcu, arduino, ide, e tanta tecnologia terzo millennio

Per fare una cosa fattibile negli anni 70 con meno tecnologia....

docdoc:
Concordo, ma se gli basta questo... :wink:

In caso di cavi già posati potrebbe anche prevedere estensioni del progetto, ad esempio due Arduino, uno master ed uno slave, ai due capi del cavo e collegati tra loro via WiFi. o se molto distanti o in zona non coperta, lo slave registra su SD i risultati delle letture che poi si analizzano "batch".
Ma intanto vediamo che dice, e se lo spunto che ho scritto sopra è sufficiente per quello che ha in mente.

comunque non basta...

Serve almeno la massa in comune per le misure

Tanto tempo fa i cavi, a livello amatoriale, si testavano con una batteria e un cicalino, o una lampadina. :slight_smile:

Da qualche parte ho ancora uno di questi tester, puramente passivo, per i cavi di rete, verifica la continuità, i corti e il corretto assegnamento delle coppie.
Strumento che potrebbe essere adatto all'uso descritto all'inizio di questo topic.

Ne ho uno anche io
Ma tu veramente vuoi usare una cosa semplice, comperata, funzionante e senza array.....

Meglio hand made, di incerto funzionamento e complicata non trovi

Ps, della mia mi è costata più la pila dell'apparecchio....

Attualmente li trovi su i siti cinesi per meno di 5$, il mio l'avevo pagato attorno alle 40.000 (benedette) lire nel 1998, ovvero più 100 E attuali. :slight_smile:

Qui dicono che le tue 40 mila lire oggi varrebbero 28,40€
--> Rivalutazione Monetaria Storica - AvvocatoAndreani.it Risorse Legali
Forse volevi dire 400k?

Si in quale film di fantascienza ? :smiley:
Quei calcoli sono ad uso e consumo delle banche e tengono conto solo della svalutazione, non tengono conto del reale potere di acquisto tra i due periodi.
Prova a pensare a quello che potevi acquistare nel 1998 con 40.000 lire e dimmi se riesci a farlo oggi con 100 E, ovviamente parliamo di beni non soggetti a forti variazioni di prezzo al ribasso per il progresso tecnologico e il forte incremento della domanda/produzione.

Si, ma in molti casi ad uno interessa poterlo progettare e costruire, non prenderne uno già fatto. Altrimenti anche io avrei acquistato un ripetitore di telecomando che ne sistono atanti (anche se il mio è su WiFi quindi non così comune)... :wink: