TRANSISTOR E MOSFET

Una buona giornata a tutti
per cortesia avrei bisogno di alcune spiegazioni,

con un Arduino nano dovrei pilotare un carico di 2,5A 32V
pensavo di usare dei mosfet tipo IRF540 con un transistor BC337,

il mio dubbio e: il BC lo configuro come interruttore e qui o un problema,
per calcolare le relative resistenze seguo questo procedimento,
Ib = Ic/hfe x3 = A
Rb = Vout - Vbe / Ib
ma guardando il datasheet no capisco quale hfe devo usare,
gentilmente qualcuno mi può dare qualche indicazione?

poi c'è il mosfet ed anche qui (da quello che o capito) ci va una resistenza fra gate e source ma qui non o trovato niente che mi dice come calcolare questa resistenza,

anche qua se qualcuno mi può spiegare come calcolare questa resistenza

mille grazie a chi mi può aiutare

Calcolare valori precisi, ti serve se devi utilizzare i transistor (o i mosfet) come amplificatori, in zona lineare ... se invece devi usarli come interruttori, vanno dimensionate solo in modo da essere sicuri che la commutazione sia "piena", o tutto ON o tutto OFf, senza rimanere in zona lineare ...

Prima cosa, sono carichi con positivo comune, o con negativo comune ? ... commutazione semplice o parzializzati con PWM ? ... in base a questo, ti si puo suggerire il sistema migliore ... tieni comunque presente che in genere la soluzione migliore e' con positivo comune (mosfet che interrompono la massa) ...

Incominciamo per primo col circuito. poi vediamo di dimensionarlo.
Che circuito usi?

Ciao ragazzi grazie di avermi risposto

a me serve solo come interruttore nessun PWM,
allego uno schema,
lo piloto con nano

Job1.PDF (45.5 KB)

Prendi spunto dal circuito postato da Brunello qui:

https://forum.arduino.cc/index.php?topic=493185.msg3396290#msg3396290

milefori:
Ciao ragazzi grazie di avermi risposto

a me serve solo come interruttore nessun PWM,
allego uno schema,
lo piloto con nano

cosi cuoci il mosfet
fai così.....

Piu che altro, secondo me', sarebbe meglio che usasse mosfet canale N messi fra il carico e la massa ... presentano alcuni vantaggi, rispetto ai mosfet canale P usati per interrompere il positivo ...

Prima di tutto, se il carico assorbe qualche Ampere, i mosfet canale N sono disponibili con RdsON piu bassa rispetto ai canale P, per cui causano minore caduta di tensione e dissipano minore calore ... secondo, non servirebbe il transistor, usando un canale N ... :wink:

Dipende, nell'automotive 12V e 24V e automazione industriale a bassa tensione PLC(24V) le uscite sono al 99% PNP , la tensione di 32VDC sembrerebbe alludere a uno di questi 2 settori

Allora o fato delle prove con un IRF9540 che e un canale p con i vostri suggerimenti e funziona,

spiego cosa sto provando a fare,
di recupero o due vecchi alimentatori (credo siano per pc) funzionanti i dati di targa danno 16V 2A
messi in parallelo sono 32V, vorrei costruirmi un alimentatore a tensione variabile,
usando un LM723 con un transistor di potenza 2N3055 e viene controllato da due BD140
lo schema lo recuperato in rete

ma se un canale N dissipa meno potenza questo mi andrebbe bene, se poi si può comandare direttamente dal nano meglio, mi potreste dare qualche suggerimento per il collegamento? non vorrei friggere il pin del nano,

Ehm ... due alimentatori da 16V, messi in parallelo (ammesso che siano galvanicamente isolati ed identici), ti danno sempre 16V, al massimo raddoppi gli Ampere (e comunque non e' mai una buona idea mettere alimentatori in parallelo) ... cosa ti serve costruire esattamente ?

Si trovano ancora ... comunque e' una soluzione poco efficente, specie perche' gli tocca dissipare una marea di calore se la tensione e' regolata bassa in uscita ...

Sarebbe meglio partire con uno switching regolabile (usando tale regolazione come prelimitazione), seguita da uno stadio lineare di potenza, per avere una migliore regolazione finale ed un ripple il piu limitato possibile ... anche senza usare sistemi a controreazione attiva per lo switching, si puo sfruttare lo stesso "sporco trucco" (:D) che usano i sistemi piu economici, cioe' un doppio potenziometro ... una delle sezioni regola lo switching, mentre l'altra regola la parte lineare ... per quanto non professionale, e' un sistema che funziona ...

Scusatemi ho sbagliato, i due alimentatori in serie, fanno 32V,
e con un LM723 (visto che ne o qualcuno in casa) volevo costruire un alimentatore a tensione regolabile, possibilmente partendo da 0,
come corrente d'uscita 2A ma va anche bene 1,5A

in rete o trovato questo schema, posto lo schema

Non puoi partire da 0V, perche' mi sembra di ricordare che avesse una Vref di 1.2V, quindi quello era anche la minima tensione a cui poteva scendere ... c'era un modo per portarlo a zero, ma richiedeva l'uso di una seconda alimentazione per spostare di 1.2V sotto lo zero il lato a massa del regolatore, in uno dei miei primi esperimenti l'avevo ottenuto avvolgendo una decina di spire di filo isolato nel traferro del trasformatore, in modo da ricavare un secondario "fantasma" per la parte negativa, ma parliamo dei tempi di scuola, una quarantina di anni fa (si, gia allora ero pazzo, perche' ? ... :D)

Comunque considera una cosa ... se regoli la tensione verso lo zero, un regolatore lineare deve per forza dissipare tutta la potenza derivata dalla differenza di tensione fra ingresso ed uscita in calore ... ti ritroveresti con il 3055 che dissipa sui 60W continui, prelevando un paio di Ampere dall'uscita, per cui in pochi secondi ci friggi sopra il classico ovetto ... ti conviene ?

Ciao Etemenanki
grazie dei consigli

per la tensione minima 1.2V mi può andar bene
certo che 60W sono molti, anche se io non intendevo prelevare 2A a basse tensioni, ma non si sa mai,

a questo punto non so quale possa essere la soluzione,
hai qualche suggerimento,
mi va bene qualsiasi soluzione che possa gestire 32V con 1.5 o 2A in uscita

milefori:
Scusatemi ho sbagliato, i due alimentatori in serie, fanno 32V,
e con un LM723 (visto che ne o qualcuno in casa) volevo costruire un alimentatore a tensione regolabile, possibilmente partendo da 0,
come corrente d'uscita 2A ma va anche bene 1,5A

in rete o trovato questo schema, posto lo schema

Molto probabilmente quei alimentatori hanno il negativo collegato a terra se hanno una spina con la terra. Per questo non puoi collegarli in serie perché metteresti uno in corto.
Comunque é facile misurarlo con un tester.
Ciao Uwe

Come ho detto, potresti partire da un'alimentatore switching regolabile, oppure da un classico trasformatore preregolato da uno di quei modulini buck che reggono fino a 5A, come ad esempio questi o simili, e poi dopo un filtro, usare la tua sezione lineare con il 723 ... usi un potenziometro doppio, e con dei trimmer lo si imposta in modo che l'uscita della parte switching sia al massimo 4 o 5 V piu alta della tensione regolata all'uscita con la parte lineare ...

Il motivo e' che la parte switching e' molto piu efficente il fatto di regolazione della parte lineare, e dissipa meno calore ... pero' allo stesso tempo la sua uscita ha piu disturbi e ripple a frequenze relativamente alte, quindi negli alimentatori "professionali" di solito la si usa come preregolazione, poi dopo un robusto filtro CLC (condensatori, bobina, condensatori), con la parte lineare si fa la regolazione "di fino" ottenendo minori disturbi, con una dissipazione in calore abbastanza ridotta ...

La soluzione con il doppio potenziometro e' relativamente "spartana", in genere si usa una sezione switching con un tracking attivo della tensione all'uscita, pero' mi sembra di capire che stai cercando di realizzare un'alimentatore decente senza spendere un capitale, e questo e' il compromesso migliore secondo me ... :wink:

EDIT: come soluzione un po piu costosa ci sarebbero anche i moduli DP, come ad esempio questo e simili (ce ne sono di diversi modelli) ... certo sono piu semplici, fanno tutto loro, serve solo il trasformatore ed un ponte di diodi con qualche condensatore per l'ingresso ... pero' non avendoli mai provati, non posso dirti che tipo di disturbi in uscita possano avere ...

uwefed
o fatto la prova mettendoli in serie non vanno in corto,
ovviamente in serie le uscite

Etemenanki
grazie per le info, le terrò presente come alternativa, si perché avendo in casa già tutto il materiale volevo provare a fare questo alimentatore (ovviamente il 2N3055 lo monterei su un bel dissipatore, magari con ventola)
ma sopratutto per fare un po di esperienza con il 723,
ma essendo a digiuno di questo cercavo aiuto

Credo Etemenanki che lo schema postato al #12 possa veramente fare da 0-30V , il trucco risiede nell'ingegnoso collegamento del potenziometro VR1 con le resistenze R6 e R8