Si... fatevi pure due risate, la domande è stata realmente posta !
Ho visto su alcuni siti, come rs elettronica, e similari, dei componenti che sembrano assolutamente identici gli uni agli altri, alcuni chiamati trimmer ed altri potenziometri ... che differenza passa tra i due ?
Sia chiaro che accetto ogni tipo di risatina ironica. ..
Trimmer resistivo
Il trimmer resistivo è concettualmente simile ad un potenziometro, svolge le stesse funzioni elettriche, si differenzia da questo, per essere >>più piccolo e strutturalmente meno robusto
A parte il link sbagliato su wikipedia, ma ci sono arrivato che mancava una ')' ...
Quindi per gli esperimenti da neofita, comprare uno o l'altro dipende solo dal fatto se lo devo usare per regolazioni 'di fabbrica' -> trimmer, oppure se deve, per esempio, usarlo l'utente per regolare le cose 'live' -> potenzionametro.
Dal punto di vista dell'arduino ... è sempre un qualcosa che da un output più o meno nel range 0...1023, giusto ?
che c'entra ora il range 0-1023 di Arduino? quello si può ottenere con un trimmer o un potenziometro ma a patto di applicare ai loro estremi una tensione di 5V e collegando il centrale ad un pin analogico di Arduino.
Ma questi componenti si usano in molte altre situazioni. Comunque, come hai compreso, il loro funzionamento di massima è identico, ne esistono svariati tipi che differiscono per la resistenza globale, i commerciali vanno da 100 ohm a 1M0hm, effettivamente il trimmer in genere si usa per scopi di taratura su un circuito, in quanto in genere richiede un giravite per la regolazione (anche se esistono modelli che si tuotano con due dita), p.es la regolazione dell'offset di un operazionale, o per fissare un punto di intervento di una protezione. invece il potenziometro si usa come componente "da pannello", p.es. la regolazione del volume audio o della luminosità.
Per le regolazioni di precisione esistono (sia trimmer che potenziometri) le versioni "multigiri": mentre di norma ruotano da un estremo all'altro di circa 270°, le versioni multigiri riescono a compiere svariati giri a 360° e quindi permettono regolazioni di estrema precisione.
Come dice Michele entrambi sono delle resistenze con un contatto centrale che meccanicamente puó essere spostato su tutta la superfice della resistenza in modo da variare la resistenza o variare la tensione usandoli come un partitore resistivo.
La differenza é il modo di azionarli.
Il trimmer é fatto per essere impostato su un valore fisso per tarare un circuito.
Il potenziometro é fatto per essere azionato dal utente anche svariate volte
grazie ad entrambi per le spiegazioni. siete molto molto disponibili su questo forum
Aggiungo un'altra domandina. Sto usando, da un kit preso su robot italy, un trimmer (di quelli appunto che si regolano col cacciavite, ma abbastanza grande e morbido da poter essere ruotato con le mie dite da camionista).
Mi chiedevo... messo un pin a +5 e l'altro a GND, con quello centrale leggo il valore che per arduino diventa un valore analogico numerico 0..1023 (.. intendevo dire questo nel primo post).
Come componente, è meglio anche questo proteggerlo con una resistenza? Ho appena scoperto che i 40 mA che escono dall'arduino sono un po' troppi per i led ( ), non vorrei stressare il trimmer a questo punto.
Se si, potete indicarmi un link dal quale apprendere come dimensionarla ?
Poco esperto di elettronica (son un programmatore).
Ma a naso:
Infatti sappiamo che i diodi led lavorano [..cut..] con una corrente che va da 10 a 30mA (ovviamente più si aumenta la corrente che scorre all'interno di esso, e molto più breve sarà la durata di vita del diodo led)
I led son delicatini. I trimmer penso molto meno e lavorando con circuitini tra 3.3V-16V, con correnti di al limite 1-2Ampere non credo si rovinino.
Su libri e internet non ho ancora visto nessuno che si ponga questo problema.
Però è meglio un parere di uno "spelafili" (ovvero qualcuno esperto di elettronica).
No non sono necessarie resistenze perchè:
Tra i 5V (A) e GND (C) c'è la resistenza massima del potenziometro/trimmer stesso, quindi non si configura la possibilità di un corto con passaggio di una corrente elevatissima.
Tra i 5V (A) e il pin di Arduino (B) c'è la resistenza variabile che ha comunque un valore minimo; inoltre il pin è settato in ingresso.
Da programmatore a programmatore: non vedo la ragione di far scorrere 1A in un trimmer/potenziometro destinato ad una lettura analogica. Si tratta pur sempre di una resistenza, e come tale soggetta a surriscaldamento, con tutto quello che ne consegue. Considerando un collegamento tra 5V e massa, 10kohm mi sembrano un valore adeguato, se ho ben compreso quanto esposto qui:
edit: se il centrale potenziometro è connesso direttamente al pin analogico dell'Arduino, gli altri due capi debbono obbligatoriamente essere connessi a +5V e massa. Se si sta sotto i 5V si perde in risoluzione (il valore massimo diviene inferiore a 1023 e l'intervallo di lettura viene ad avere meno di 1024 punti), mentre se si sale si ottiene prima clipping poi il danneggiamento del micro.
PaoloP:
No non sono necessarie resistenze perchè:
Tra i 5V (A) e GND (C) c'è la resistenza massima del potenziometro/trimmer stesso, quindi non si configura la possibilità di un corto con passaggio di una corrente elevatissima.
Tra i 5V (A) e il pin di Arduino (B) c'è la resistenza variabile che ha comunque un valore minimo; inoltre il pin è settato in ingresso.
mitico, QUESTO mi ha fatto capire benissimo il tutto...