ciao
Sono un po OT ma su altri forum non ho ottenuto risposte, risolto questo problema, volevo montare un Arduino per monitorare tensioni e temperature in giro per la moto.
Ecco il problema, il regolatore di tensione della mia moto si è guastato, e in attesa che mi arrivi il ricambio stavo pensando di costruirmene uno da tenere sotto sella, non si sa mai, insieme ad altri ricambi, per essere il più possibile autonomo, durante i viaggi, da meccanici poco seri.
Credo di aver capito che la tecnica migliore sia quella che usa i MOSFET.
In questo schema non è visualizzato il ponte a diodi che raddrizza la tensione del generatore trifase che sviluppa una tensione massima di almeno 100v a giri massimi.
Lato alimentatore devo avere 100v e lato uscita 14.4v e 40 amp.
Che ne dite di questo schema vale la pena provarlo, ho dei trasformatori per avere una tensione di circa 30 vac
Mi sembra poco serio e funzionante.
Il 7805 non regge 30V in entrata.
Non so che potenza ha il generatoredella moto. La tensione di 100V é sicuramente a vuoto. si dovrebbe conoscere la curva di carico in funzione dei giri del motore per sapere che tensione e che corrente genera. Sono comunque sicuro che qualsiasi MOSFET non regge 40A e 3V tra Source e Drain (che sono giá 120W che deve dissipare)
La soluzione é che il generatore é regolato lato eccitazione per regolare la tensione di uscita e non con un regolatore lineare in uscita.
Il MOSFET indicato (IRFPS37N50) non é un MOSFET per regolazioni lineari me per Switching e non regge 40A continui ma 36A.
Il diodo disegnato, anche se Skottky, deve dissipare tra i 20 e 30W quando circolano 40A.
Concordo sulla necessità di un regolatore switching step-down, a parte il fatto che non sono molto sicuro che un generatore di moto sia in grado di tirare fuori una "TRIFASE", di che moto si tratta? potresti allegare un link del ricambio originale, anche per farci un'idea di che bestia si tratta.
Cyb: penso che tale belva debba essere dotata di una batteria da 12V, questo spiegherebbe la necessità dell'uscita a 14,4, che, tramite un diodo (per evitare ritorni di tensione quando questa scende al di sotto del livello della batteria) la carica a 13,8V. Se è così allora il problema dei bassi regimi non si pone, la massima tensione di 13,8V è garantita dal regolatore, la minima dalla batteria, che opera in tampone.
Le vostre proposte non mi piacciono. Perché regolare la tensione prodotta dal generatore se in qualsiasi centrale elettrica la regolazione viene sulla bobbina di eccitazione che produce il campo magnetico dello rotore. Le correnti da regolare sono il fattore 10-20 minori. Anche gli alternatori delle automobili funzionano cosí.
Concordo che é strano avere una moto con impianto elettrico da 12V con un alternatore da 500W.
Ciao
vi fornisco altre info
trattasi di una KTM 950 adv s con un generatore da 450 w 12v a 6000 giri/min, una bella bestia, il generatore è trifase,
questo estratto dal manual
Checking the charging voltage / rectifier regulator
NOTE: the following figures only apply to fully charged batteries.
– Connect a voltmeter to both battery terminals.
– Start the engine and switch on the low beam.
– Rev the engine up to 5000 rpm and read the voltage.
Set point value: 14.0 – 15.0 V
1-Allegato un'altro schema tratto da una discussione che si è interrotta, lo schema del ponte a diodi è di un generatore trifase (primo).
2-Allegato anche lo schema della ditta che produce il regolatore per gli ultimi modelli.
3-Allegato è l'esploso dove il 20 è il rotore e 24 è lo statore.
Il regolatore originale è alettato non ho problemi di spazio e volevo sovradimensionarlo.
La prima immagine nomina SCR (tiristori) ma non sono nello schema.
La seconda immagine fa vedere un radrizzatore pilotato (tre dei diodi sono tiristori) in questo modo si puó regolare la tensione del generatore in caso di poca corrente consumata. In entrambi i casi la regolazione non é lineare ma tipo switsching
ciao
grazie
i mosfet mi sembra di capire che non sono utilizzabili, quali altri componenti posso utilizzare?
Intanto cerco di capire come funziona un regolatore switching.
Ho anche questo schema.
stefa24:
ciao
grazie
i mosfet mi sembra di capire che non sono utilizzabili, quali altri componenti posso utilizzare?
Intanto cerco di capire come funziona un regolatore switching.
Ho anche questo schema.
Stefano
È sempre un radrizzatore pilotato che radrizza l' alternata in funzione della corrente e tensione dul ramo 12V. Non é un problemone costruire il radrizzatore anche se non é cosí semplice come da quel schema a blocchi. Il problema é il controllo dei MOSFET. In poche parole se non sei un genio dell'elettronica non ci riuscirai a costruirne uno funzionante e affidabile.
ciao
si lo so ci vogliono i raddrizzatori per la corrente alternata, e si non sono un genio dell'elettronica, ma se mi dite o date qualche schema da provare, o da quali componenti studiarmi, se poi non riesco pazienza.
stefa24:
ciao
si lo so ci vogliono i raddrizzatori per la corrente alternata, e si non sono un genio dell'elettronica, ma se mi dite o date qualche schema da provare, o da quali componenti studiarmi, se poi non riesco pazienza.
Sstefano
I tiristori o MOSFET devono essere pilotati. Percui non serve solo costruire un circuitio. Il funzionamento dipende dal pilotaggio e percui dal programma che legge i parametri e che li elabora e pilota i MOSFET / tiristori.
Dimentica che riesci a fare una cosa migliore di quello che ha fatto la ditta prodruttrice. Per riuscire a far funzionare il pilotaggio decentemente si deve conoscere un bel po di parametri del generatore e del circuito radrizzatore.
Il mio consiglio é aspetta il pezzo originale e se vuoi una sicurezza comprati un secondo radrizzatore di riserva.