MauroTec:
Si era proprio quello che avevo in mente in quando si possono programmare anche i microcontrollori della famiglia XMega che necessitano di una interfaccia PDI, sarebbe stato meglio un clone perchè OS/OH.
Non esistono cloni del AvrISP MKII, del resto visto il costo, poco più di 30 Euro, non ha alcun senso autocostruirlo, anche perché farlo identico verrebbe a costare di più, lo schema è abbastanza complesso per via della parte analogica per la gestione delle tensioni e le varie protezioni.
Appena ti arriva fagli l'upgrade del firmware, ne è uscita una nuova versione da poco.
Ciao Astro, non ho mai visto l'interno di quel prodotto e non ho mai indagato sul suo funzionamento, io sostengo che il clone c'è solo perchè lo scrivono loro sul loro sito, poi se internamente è diverso poco importa è sufficiente che faccia la stessa cosa per chiamarlo clone.
Appena ti arriva fagli l'upgrade del firmware, ne è uscita una nuova versione da poco.
Bella questa, grazie per il consiglio, solo che non ho idea di come si possa fare questa operazione e se posso farla anche su Linux.
Ho visto che ti sei registrato sull'Elettronica Open Source,
ti contatto in privato per le info di spedizione.
MauroTec:
Ciao Astro, non ho mai visto l'interno di quel prodotto e non ho mai indagato sul suo funzionamento, io sostengo che il clone c'è solo perchè lo scrivono loro sul loro sito, poi se internamente è diverso poco importa è sufficiente che faccia la stessa cosa per chiamarlo clone.
Ti allego una foto che ho fatto al volo al pcb del AVRISP MKII, purtroppo sono stato obbligato ad usare il flash che ha schiarito non poco la parte superiore dell'immagine, comunque si capisce lo stesso quanto è complesso.
Quelli che chiamano cloni non lo sono perché non basta che vengano riconosciuti come MKII dal software, è sufficiente che ritornano il relativo id, devono anche supportare tutti i modi di programmazione, i clock e le tensioni del MKII per potersi fregiare dell'appellativo clone, altrimenti sono solo dispositivi parzialmente compatibili, cosa che vale per tutti i cosidetti cloni visto che replicarlo sul serio costa di più che comprare l'originale.
Inoltre molti programmatori diy low cost vengono indicati come cloni del MKII mentre in realtà sono solo parzialmente compatibili con l'avrisp normale.
Bella questa, grazie per il consiglio, solo che non ho idea di come si possa fare questa operazione e se posso farla anche su Linux.
L'upgrade del firmware lo fa in automatico AvrStudio 4 (scaricare la sp3), ha un voce apposita nel menù, lo carica sul MKII tramite la porta USB, potrebbe essere necessario mettere un jumper sul MKII per farlo partire in modalità bootloader, è tutto scritto sul relativo manuale d'uso con tanto di immagine dove piazzare il jumper.
Se non erro AvrStudio 4 gira sotto Wine quindi non dovresti avere problemi per fare l'upgrade del firmware, inoltre ti potrebbe far comodo il software di gestione del MKII che è contenuto esclusivamente in Avrstudio, una volta estratta la relativa cartella è utilizzabile in standalone tramite script che invoca l'eseguibile con tutti i vari parametri, in pratica la stessa cosa che si fa con avrdude.
Per chi è interessato a fare il salto definitivo nel mondo degli AVR il sistema di sviluppo Hardware ideale è l'STK600, con un sola scheda avete programmatore con supporto di tutti i protocolli, incluso l'HV, debugger hardware, utilizzo di tutti i modelli degli AVR tramite una serie di adattatori, accesso diretto a tutti i pin e varie interfacce hardware di supporto.
Nella foto l'STK 600 con zoccolo zif per case TQFP 100 e un ATCAN90-64 montato, ci sto lavorando sopra in questi giorni.
Unico neo di questo sistema è il costo, la scheda base circa 250 Euro poi servono altri 200-300 Euro per i vari adattatori con zoccoli zif, oppure solo poche decine per gli adattatori con le varie MCU saldate.
Continuo a ribadire che la GROSSA pecca di Atmel sia quella di rilasciare ambienti di sviluppo solo per Windows. Finché non cambia questo trend, continuo con l'Arduino, non posso spendere per HW non supportato dai miei computer.
leo72:
Continuo a ribadire che la GROSSA pecca di Atmel sia quella di rilasciare ambienti di sviluppo solo per Windows
Il motivo è molto semplice, è solo una questione di numeri, in ambito di sviluppo professionale, parliamo di elettronica, si utilizzano solo pc con Windows perché il necessario software esiste solo per Windows, pertanto Atmel, e tutti gli altri produttori, realizzano ambienti di sviluppo solo per windows.
Però AVR Studio 4 gira sotto Linux tramite Wine, avevo il dubbio, ma una rapida ricerca mi ha confermato la cosa, quindi non capisco dove sia tutto questo tuo problema.
Il problema è "psicologico"
Usare WINE implica che comunque non hai un software per il tuo sistema e stai facendo eseguire un file .exe su una distro Linux.
E'.... moralmente shockante ]
A parte gli scherzi, so benissimo che la mia è una battaglia contro i mulini a vento, ma sarebbe bello che Atmel, anche vedendo che i suoi micro sono usati su una certa cosa che si chiama ARDUINO che è distribuita con un software multipiattaforma, pensasse anch'essa a fare altrettanto. Ora, io non so con che piattaforma è stato sviluppato AVR Studio: mi pare che la 5 qualcuno ha detto sia Visual Studio moddato. Ma la 4? Non si potrebbe fare il porting almeno di quella?
PS:
so che me l'avevi già detto a suo tempo, ma io non ho memoria per cui te lo richiedo... I PIC hanno piattaforme di sviluppo specifiche per Linux?
leo72:
Ma la 4? Non si potrebbe fare il porting almeno di quella?
La 4 non so come sia stata sviluppata, presumibilmente con Visual C, ma con una GUI creata su misura invece di usare quella di Visual Studio come hanno fatto con la versione 5.
so che me l'avevi già detto a suo tempo, ma io non ho memoria per cui te lo richiedo... I PIC hanno piattaforme di sviluppo specifiche per Linux?
Microchip è la voce fuori del coro, è da diversi mesi che sta lavorando ad un nuovo ambiente di sviluppo multipiattaforma, il che include anche il MAC, basato su Netbeans per la GUI, a mio avviso nettamente meglio di Eclipse, attualmente è disponibile la versione beta 7 di MPLABX, compresi i compilatori C18, C30 e C32 in versione nativa per i vari OS.
La versione definitiva, che prenderà il posto dell'attuale MPLAB, dovrebbe essere pronta a breve, tutti i progetti sviluppati sotto MPLAB per Windows possono essere importati senza perdere nulla in MPLABX.
Per chi è interessato a fare il salto definitivo nel mondo degli AVR il sistema di sviluppo Hardware ideale è l'STK600
Non l'ho mai provata, lavorando con gli AVR ho sempre utilizzato il JTAGICE MK2.
PErò il costo base è simile, quindi in futuro penso di considerarla semmai dovessi usare ARM Atmel
(AVR32 difficilmente in quanto preferisco la versatilità degli arm, a meno di progetti specifici)
Continuo a ribadire che la GROSSA pecca di Atmel sia quella di rilasciare ambienti di sviluppo solo per Windows
Effettivamente è curioso, gli AVR sono stati tra i primi micro di fascia bassa ad essere ottimizzati per il C ed il compilatore gcc per Linux
è stato un motivo di diffusione.
(all'epoca la Microchip aveva solo i PIC16 che programmati in C... lasciamo perdere.
Sono convinto che l'uscita dei PIC18 sia stato solo un tentativo fallito di contrastare gli AVR e la loro ottimizzazione per il C.....)
Ed ora con il rilascio di AVRStudio 5 mi aspettavo un cross-platform ed invece ancora solo Win
Mentre Microchip da canto suo sta lanciando MPLABX, ma anche altre case, come Freescale, si stanno orientando verso Linux ed Eclipse
Il problema è "psicologico" smiley-wink
Usare WINE implica che comunque non hai un software per il tuo sistema e stai facendo eseguire un file .exe su una distro Linux.
E'.... moralmente shockante smiley-twist
Ciao a tutti, grazie ad Emanuele potrò lavorare alla gui per avrdude, già ieri ho scritto ciò che mancava per eseguire il back-end avrdude, (non c'è nel repo). Tuttavia io non posso avere tutti i programmatori supportati da avrdude e tutti i microcontrollori per sperimentare, quindi mi limitero ad implementare supporto solo per alcuni microcontrollori.
Chiedo a tutti di inserire qui il microcontrollore per il quale volete ci sia supporto nella GUI. Oltre al programmatore Atmel mi arriveranno a casa dei microcontrollori in numero limitato.
Io ho pensato a questi sigle:
ATmega328, Attiny85.
Ci vorrebbe un XMega per provare i FuseN di avrdude e i lock-bit, ma per questo ci vuole una schedina in quanto non posso montare XMega in breadboard.
La cosa bella sarebbe trovare chi ha questi componenti e partecipa allo sviluppo testando le funzionalità, una cosa per volta.
Io sto lavorando con: atmega8/88/168/328 - atmega644/1284 - attinyX313 - attinyX61 - attinyX4 - attinyX5 - attinyX8, avendo preso una campionatura completa per il progetto a cui sto lavorando, purtroppo non ho un programmatore, quindi non so come potrei essere utile, ma se posso sono a disposizione.
Io sto lavorando con: atmega8/88/168/328 - atmega644/1284 - attinyX313 - attinyX61 - attinyX4 - attinyX5 - attinyX8, avendo preso una campionatura completa per il progetto a cui sto lavorando, purtroppo non ho un programmatore, quindi non so come potrei essere utile, ma se posso sono a disposizione.
Ciao Manny, mi sei già stato utile, ora mi sai dire se ci sono grosse differenze tra questi micro per programmare i fuse e i lockbit?
Ora creao le gui per questi micro. Per programmare uno di questi mi serve per forza il quarzo o posso farne a meno, mi serve solo capire se posso collegare il programmatore atmel al micro senza quarzo. Io ricordo sia possibile, ma tu e Leo avete avuto esperienze dirette, io ancora no.
Come sarebbe non hai programmatore?
Forse intendi che non ne hai comprato uno, ma usi ArduinoISP?
Sarà possibile usare ArduinoISP con la GUI, e altri programmatori stk500 che sono semplici da implementare.
MauroTec:
Ciao Manny, mi sei già stato utile, ora mi sai dire se ci sono grosse differenze tra questi micro per programmare i fuse e i lockbit?
Io sto lavorando solo sui fuse, non ho mai toccato i lock bit, la tecnica di programmazione è simile ma non uguale, quella HVSP (seriale) si applica ai tiny x4/x5, gli altri abbisognano della HVPP (parallela) in quanto devi tenere le linee D0-D7 bloccate durante la programmazione.
Ora creao le gui per questi micro. Per programmare uno di questi mi serve per forza il quarzo o posso farne a meno, mi serve solo capire se posso collegare il programmatore atmel al micro senza quarzo. Io ricordo sia possibile, ma tu e Leo avete avuto esperienze dirette, io ancora no.
i micro escono di fabbrica TUTTI a 1MHz, li programmi tranquillamente SENZA quarzo, se usi la tecnica HV puoi programmare qualsiasi micro impostato per qualsiasi clock, viene tutto bypassato.
Come sarebbe non hai programmatore?
Forse intendi che non ne hai comprato uno, ma usi ArduinoISP?
Sarà possibile usare ArduinoISP con la GUI, e altri programmatori stk500 che sono semplici da implementare.
Ciao.
Beh, c'ho fatto una Guida su questa cosa, di quasi 70 pagine :~ Gli atmega si programmano (riguardo i fuse) tramite Arduino ISP, gli attiny no, sono arrivato alla conclusione che è l'operazione del burn bootloader che permette la programmazione dei fuse, e gli attiny hanno un bl virtuale, però questi si programmano tramite AVRDude con linea di comando, in Win mi sono creato un file batch.
Ho deciso che prendo due 328, tanto tutti gli ATmega e attiny dal punto di vista di avrdude sono la stessa cosa, per Xmega proverò ad implementare le differenze in quanto al posto di lfuse e hfuse ecc si usa fuseN (fuse1, fuse2 ecc).
Quell'emulatore usa solo JTAG per il debug che è supportato da alcuni processori di Atmel. Il 328p (ed altri) non utilizzano JTAG ma DebugWire.
L' AVRDragon di Atmel supporta entrmbi i protocolli di debug, è abbastanza economico (http://it.rs-online.com/web/p/microcontrollori-processori/6962566/), anche se non praticissimo da usare. Lavora bene in accopiata con AVRStudio 4 e 5.